Dopo quattordici settimane passate ad accampare previsioni in aria, quattordici settimane di elogi dati e prontamente ritirati (Wentzmania? I Vikings?), week 15 ci ha, finalmente, regalato qualcosa di definitivo: l’AFC East rimane il playground dei Patriots, alla loro ottava vittoria di division consecutiva (!), la NFC West, dopo la parentesi Cardinals, torna in mano ai Seahawks, mentre, oltre che ai Cowboys, strappano un biglietto per la postseason pure i Giants, dopo quattro anni di assenza, periodo ben più corto dei 14 anni di playoff drought patita dai Raiders, finalmente qualificati per i playoff.

Vediamo insieme cosa sta succedendo.

Era la partita della domenica, la rivincita di quell’AFC Championship Game che aveva visto Brady essere martoriato dal pass rush dei Broncos, unica squadra contro la quale Tom Brady ha collezionato più sconfitte (9) che vittorie (6 prima del calcio d’inizio): si vendicano i Patriots, annullando completamente Denver per un eloquente 16 a 3 finale.

L’inizio di Brady era stato disastroso (0 completi sui primi 6 tentativi) aveva fatto pensare ad una gara simile a quella dello scorso gennaio, solamente che in quell’occasione Denver poteva vantare un attacco non certamente ai livelli del 2013 ma se non altro in grado di muovere la palla con consistenza e di mettere punti a tabellone: le 282 yards lanciate da Siemian sono quasi inutili se accompagnate da un 2 su 12 sui terzi down.

In una (rara) giornata in cui Brady è apparso in chiara difficoltà (16/32 per 188 yards) a caricarsi la squadra sulle spalle ci hanno pensato Dion Lewis, fondamentali le sue 104 yards dallo scrimmage, e Gostkowski, che tornando nel luogo in cui sono iniziate le sue difficoltà (dall’extra point sbagliato lo scorso anno non sembra essersi ancora ripreso) si riscopre freddo e decisivo mettendo a segno tutti e tre i piazzati tentati. Se adesso New England, sul 12-2, giocherà per garantirsi il fattore campo per l’intero corso dei playoff, Denver (8-6) si trova in guai seri…

… perchè adesso vincere la division è impossibile: il 19 a 16 con cui Oakland l’ha scampata su San Diego ha messo i Raiders fuori dalla portata dei Broncos, mentre a tenere in vita i ragazzi di Kubiak ci ha pensato l’incredibile successo, per 19 a 17, di Tennessee su Kansas City.

Michael Crabtree (numero 15) in qualche modo completa una catch assurda: il suo touchdown risulterà decisivo per il fondamentale successo di Oakland ai danni di San Diego.

Ci si attendevano molti punti dallo scontro fra team della California: Carr ancora acciaccato (problemi al mignolo della mano destra) e l’attacco di San Diego sempre più afflitto dagli infortuni sono fra i principali motivi per cui si sono visti solamente due segnature in questa partita. A decidere la partita è stato il piede di Sebastian Janikowski, in grado di spedire il pallone in mezzo ai pali in ognuno dei quattro tentativi totali.

A stemperare la gioia dei tifosi dei Raiders però devono essere le cifre di Derek Carr, capace di lanciare un solo touchdown e 340 yards totali nelle ultime due partite: che Carr vedremo a gennaio? L’aspirante MVP visto fino a prima dello scontro all’Arrowhead dov’è finito? A tenere ancora in vita Denver ci hanno pensato i Tennessee Titans, mettendo a segno 12 punti nell’ultimo periodo, punti che hanno permesso alla squadra di coach Mularkey di rimontare il 17 a 7 con cui Kansas City ha iniziato l’ultimo quarto.

Dopo il TD di Henry del 17 a 16, il fallimento della conversione da 2 punti sembrava aver condannato Tennessee alla sconfitta, ma il successivo three and out dei Chiefs ha regalato ai Titans un’ultima, seppur esile, speranza: completando tre passaggi, il kicker Ryan Succop (ex Kansas City Chief) con un piazzato da 53 yards ha regalato la vittoria ai suoi. Lo scontro fra Chiefs e Broncos di domenica prossima rappresenta l’ultima possibilità per Denver: win or gome home.

Oltre a Broncos-Chiefs, domenica si giocherà un’altra partita decisiva, per l’AFC North: dopo i risicati successi di Steelers e Ravens, vittoriosi rispettivamente per 24 a 20 sui Bengals e per 27 a 26 sugli Eagles, la vincitrice della partita di domenica prossima all’Heinz Field probabilmente sarà la regina della division.

Successo in rimonta quello degli Steelers, tenuti in vita da un grandissimo Chris Boswell, autore di 6 field goals, a cui ha seguito il touchdown di Eli Rogers, rivelatosi poi il game winner. Ritorna sulla terra Bell, che ha guadagnato “solo” 131 yards, mentre continua il periodo di difficoltà di Roethlisberger, a lungo apparso fuori ritmo con i propri ricevitori (solo 21 completi su 36 tentativi per 286 yards ed un TD).

Questa sconfitta elimina definitivamente Cincinnati dalla corsa ai playoff, e sarà interessante vedere che succederà in offseason: è giunta al capolinea, dopo 13 anni, l’era di Marvin Lewis?

In una partita strana, in cui la forte difesa di Baltimore ha concesso ben 169 yards di corsa all’attacco degli Eagles, i Ravens per poco non buttano via la stagione: a poco più di 6 minuti dal fischio finale, sulle 11 di Philly e con 10 punti di vantaggio, al posto di bruciare secondi tenendo la palla in movimento tramite le corse, Flacco inspiegabilmente si fa intercettare da Hicks, il cui intercetto frutterà poi 3 punti, e dopo un veloce terzo e fuori dei Ravens, ad una manciata di secondi dalla fine dei regolamentari Wentz porta in endzone il pallone del -1.

A questo punto Philadelphia, squadra con nulla da perdere, decide di andare per la vittoria attraverso un tentativo di conversione da 2 punti: il lancio di Wentz viene immediatamente sporcato, e Baltimore, per ora, rimane ancora in vita: domenica Ravens e Steelers si giocheranno la stagione.

In una partita fra squadre che a questo campionato hanno ben poco da chiedere, Cleveland soccombe, 33 a 13, alle corse di Buffalo: infermabile Shady McCoy, autore di una magistrale prova da 169 yards totali e due segnature. Buffalo rimane ancora virtualmente in corsa per i playoff, anche se a questo punto il loro ingresso appare alquanto inverosimile mentre Cleveland continua la propria desolante marcia verso lo 0-16.

Tutt’altro che decisa è anche la NFC North: la sconfitta patita dai Lions contro i Giants, 17 a 6 finaleunita al roboante 34 a 6 con cui i Vikings sono stati calpestati dai Coltspermette ai Packers, 30 a 27 contro Chicago, di poter tentare l’assalto finale alla corona di division.

Altra settimana, altra giocata fondamentale di Odell Beckham Jr. (numero 13): saprà guidare l’attacco dei Giants in postseason?

Nelle ultime 5 partite, i Giants hanno concesso più di 20 punti solamente in una singola occasione (contro Pittsburgh), guardo caso l’unica sconfitta: il successo di questi Giants dipende fortemente dalla prestazione fornita dalla difesa, unità che si è caricata sulle spalle l’intera squadra, permettendo ad un attacco sulla carta infermabile di limitarsi al più classico dei compitini, ovvero una big play per Odell Beckham, che ieri è stata il touchdown del definitivo 17 a 6, in cui OBJ ha dovuto esibirsi in un gioco di prestigio per portare in endzone una palla altrimenti mal lanciata da Manning.

Il ritorno di Adrian Peterson ed una linea d’attacco completamente inedita schierata dai Colts sembravano poter garantire a Minnesota una buona chance di vincere la partita: una disarmante inettitudine offensiva dei Vikings unita alla miglior prestazione dei pari reparto dei Colts, ci hanno messo davanti ad una partita senza la minima storia.

Ottima la prova di Andrew Luck, che completando il 75% dei passaggi tentati ha lanciato per 250 yards e due TD. In un pomeriggio in cui il running game ha finalmente regalato gioie, ben 226 yards (buone per 3 TD) guadagnate in sole 23 corse, a mettere i bastoni tra le ruote a Rodgers, oltre ad un infortunio al polpaccio, ci pensano i suoi ricevitori: numerosi sono stati i drop, fra cui spiccano due del solitamente affidabile Davante Adams, lasciatosi sfuggire due touchdown su palloni perfettamente lanciati dal numero 12.

Dopo aver iniziato il quarto sul 27 a 10, in poco più di dieci minuti Green Bay subisce un parziale di 17 a 0, venendo acciuffata quindi da Chicago, vogliosa di portare la gara ai tempi supplementari: a 30 secondi dalla fine, sulla situazione di 3&11, Rodgers si prende il suo tempo nella tasca e fa partire una deep ball di rara bellezza per Jordy Nelson, buona per 60 yards. Dopo un lancio del genere, il field goal di Crosby è apparso una pura formalità, e il 30 a 27 finale è dovuto, oltre che al solito Rodgers, in buona parte a Montgomery: 16 portate per 162 yards e due TD.

Altri successi arrivano da Texans, Saints e Falcons. Quando metti di fronte il miglior attacco per punti della lega alla peggior scoring defense, il 41 a 13 con cui Atlanta ha schiacciato San Francisco appare piuttosto ovvio. Poco da dire su una partita il cui primo quarto è terminato 21 a 0 in favore dei Falcons, trascinati da un monumentale Devonta Freeman: 20 portate per 139 yards e tre realizzazioni.

Rischiare di perdere una partita in cui la squadra avversaria in 50 giocate riesce a guadagnare solo 150 yards, appare difficile, ma con Osweiler under center, tutto è possibile: guidati da Tom Savage, i Texans la spuntano per 21 a 20 sui Jaguars, ora senza allenatore, in quanto Gus Bradley è stato esonerato.

Per descrivere la stagione di Brock Osweiler (numero 17), non poteva esserci foto più emblematica: cosa succederà in offseason?

Panchinare un quarterback a cui sono stati garantiti 37 milioni di dollari è sempre parecchio difficile (è un’ammissione d’inettitudine del front office difficile da fare), ma da quanto emerso ieri, Tom Savage sembra essere la miglior opzione per garantire i playoff ad una squadra le cui prestazioni sono spesso e volentieri state al limite del ridicolo: il 23 su 36 fatto registrare da Savage, buono per 260 yards, ha messo il sempre più decisivo Nick Novak nelle condizioni di calciare ben 4 piazzati, e ha permesso a Lamar Miller di segnare il TD del decisivo sorpasso. La division rimane in mano ai Titans, anche se probabilmente tutto si deciderà nello scontro in programma per l’ultima giornata.

In un autentico shootout, i Saints si impongono per 48 a 41 in casa di Arizona, al termine di una giornata non particolarmente memorabile per nessuna delle due difese: se dalla difesa dei Saints ciò era preventivabile, sorprendono le 389 yards (e 4 TD) concesse ad un Brees rimasto a secco nelle ultime due partite dalla difesa dei Cardinals. Nessuna delle due squadre ha ancora qualcosa per cui giocare, perciò eviterei di concentrarmi ulteriormente su questa partita.

Si ferma a Dallas la corsa dei Tampa Bay Buccaneers, squadra rivelazione del campionato: a vincere è Dallas, che regola per 26 a 20 Tampa Bay. A costare la partita sono i turnover, 4 alla fine, costati sempre punti (o concedendo a Dallas un’ottima posizione di campo o facendosi intercettare in zona field goal): dopo due partite in cui all’attacco di Dallas si era trovate contromisure, Prescott ed Elliott risalgono in cattedra, il primo muovendo le catene con 32 completi su 36 tentativi (89%!) ed il secondo correndo per 159 yards ed un TD.

Dovrà sensibilmente migliorare Dallas nella redzone avversaria, in quanto i 6 tentativi di FG sono chiaramente troppi ed indice inquietante di inefficacia sul terzo down. Esce fuori dalla zona playoff Tampa Bay, che contro Saints e Panthers dovrà obbligatoriamente vincere e sperare in eventuali sconfitte dei Redskins.

Anche per questa settimana è tutto, e come oramai da prassi vi invito a farmi sapere la vostra nella sezione commenti sotto.

Prima di chiudere ci tenevo a salutare uno dei principali motivi per cui la mia passione è parlare alla gente di sport, ovvero Craig Sager, reporter NBA scomparso dopo una lunga battaglia contro la leucemia: grazie di cuore, Craig.

A lunedì!

14 thoughts on “Week 15: I primi esiti

  1. Il passaggio di A. Rodgers da 60 yards è di rara bellezza
    Green Bay zoppica, ma lui c’è sempre

    Almeno stavolta Burfict non ha infortunato nessuno..
    Ora gran spettacolo tra Steelers e Ravens. Anche se ci sono buone possibilità che passino tutte e due (e che si re-incontrino anche ai play off)

      • Non è un tentativo di difenderlo, in quanto tanti giocatori a me cari (il numero 84 per esempio) sono stati infortunati da Burfict, però oltre ad un’innegabile percentuale di sporcizia, innegabile, in Burfict vedo un LB anni ’80. Certo, siamo nel 2016 e la sicurezza dei giocatori è un argomento molto più sensibile, però le botte che tira Burfict non sono tanto diverse da quelle che tirava Ray Lewis nei primi duemila: a volte è sporco, ma non credo giochi per infortunare.

    • Sono contento che la rivalità Ravens-Steelers appassioni così tanti utenti. Credo che lunedì prossimo avrò molto da dire!

  2. Ciao Mattia, alla fine una fra Colts e HOU.vincerà la division e arriverà ai p.o senza convincere, ma non credi che la squadra rivelazione siano i Titans? lo scorso anno un disastro, quest’anno un running game eccezionale, un Qb in crescita e una difesa che tiene?

    • I Titans stanno costruendo una squadra destinata a vincere, basandosi su corse e difesa; poi se ti trovi Mariota come QB la situazione non può che essere molto ma molto interessante, anche se il vero elogio che vorrei fare al front office riguarda la OL: draftare nella top 15 e prendere offensive linemen esalterà sicuramente pochi tifosi, però le scelte di Lewan e Conklin stanno pagando (quella di Conklin immediatamente, tra l’altro). Secondo me la division la vinceranno loro, anche se con Savage magari per Houston qualcosa potrebbe cambiare…

  3. NFC North veramente interessante, il bello è che se la giocheranno sul finale nello scontro diretto.

    • Riassunto della NFC North:
      -Si rompe Bridgewater, Green Bay vincerà in carrozza.
      – I Vikings a 5-0… forse vinceranno loro?
      – Ecco i Lions!
      – Sorpasso Lions con GB e Minnesota in crisi, division certamente ai Lions.
      – …Aaron Rodgers.
      Si decide tutto l’ultima settimana, sarà interessante: hail mary round 2?

  4. Domenica ho visto i Giants e sono rimasto impressionato! Sembrano quelli dei 2 SB vinti!!! Se fossi una squadra NFL non li vorrei mai affrontare!
    La NFC north è apertissima e io credo che Green Bay possa vincere in rimonta, però con un Rodgers che deve essere al 100%.
    Per la AFC south io metto un cent su Houston, anche se è molto incerto.
    Quando penso che Kansas City sia una squadra solida… perde malamente e rovina tutto quello che ha fatto finora.
    Steelers-Ravens partita di cartello della prossima settimana, grande rivalità, in palio il titolo di division… magnifico!

    • Ciao Mattia!
      Rodgers purtroppo domenica è stato tradito dai WR, la partita sarebbe finita molto prima senza quei maledetti drop!
      New York è una squadra interessante, in quanto con l’attacco che schierano fa impressione vederli vincere mettendo a tabellone 10-15 punti (la linea d’attacco effettivamente è un disastro).
      KC… boh ti vanno a vincere contro Denver e contro Oakland poi collassano contro Tampa Bay e Tennessee, che certamente sono due squadre da playoff, però… ecco, mi aspettavo due vittorie dei Chiefs!
      Per quanto riguarda Steelers-Ravens… il mio natale sarà ben poco santo!
      Grazie mille!

  5. Secondo me.

    AFC
    I Patriots sono forti, solidi, camaleontici, tutto quello che volete ma non vinceranno. almeno non il superbowl. Credo che gli manchi un quid. Quid o magia o anno di grazia che invcece hanno i Raiders per cui farò il tifo in questa post season. sono contento per Miami se dovesse farcela, se lo merita soprattutto dopo un inizio disastroso si è saputa riprendersi. ma sappiamo che non andrà lontano. Stesso vale per i titans che spero e credo vinceranno l’aft south contro houston. KC ha sbagliato e pagherà per il suo errore, ma sarà tosta tosta da battere. Last but not least, Steelers che, come NY, nella NFC sono il team che può sorprendere di più e vinceranno contro baltimore. Sicuro.

    NFC
    Di che parliamo. Dallas e Seattle in carrozza ormai.Però occhio a Giants, Lions e GB. E Atlanta, chissà—

    • Ric, bentrovato!
      Sui Patriots non mi espongo, in quanto per me finchè ci sono Brady e Belichick il titolo devono perderlo loro, non vincerlo gli altri! Miami ha Buffalo e Pats senza Tannehill, certo Moore ha giocato bene, ma ha giocato contro una squadra che nemmeno aveva voglia di scendere in campo (Sheldon Richardson su Snapchat per credere), dunque … curb your enthusiasm!
      Per quanto riguarda Pittsburgh… spero che tu stia sbagliando, di più non posso dirti (qua mi schiero!): facilmente vincerà Pittsburgh, Big Ben all’Heinz è tremendo.
      Per la NFC io credo tanto in Green Bay, vediamo se mi daranno ragione!

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.