Una decima settimana NFL dove finalmente non sono mancate grandi partite e finali controversi. Ecco a voi i migliori e peggiori della Week 10…
TOP
QUALITA’ DELLE PARTITE
Dal finale thrilling a New Orleans che ha condannato i Saints su una trasformazione di touchdown (!), al Gillette Stadium Drama dove a essere bloccati sulla linea di meta sono stati i Patriots, arrivando al classico tra Cowboys e Steelers, dove se qualcuno aveva restanti dubbi su Dak Prescott (e l’altro rookie fenomeno Ezekiel Elliott) ha dovuto saltare sul carro dei Cowboys, finalmente abbiamo avuto le partite emozionanti e ben giocate che dalla NFL dovrebbe essere la norma. Speriamo che non sia l’eccezione, e che fino ad inizio febbraio le partite thrilling siano una piacevole costante…
RYAN MATHEWS
Con le sue 109 yards guadagnate in 19 corse, due touchdowns e una fondamentale conversione da 2 punti, l’ex San Diego ha idealmente guidato i giovani Eagles in una vittoria che non è esagerato dire importante per la stagione di Philly, contro gli ostici Falcons. Pur con qualche incertezza su chi è il principale running-back tra Mathews e Sproles, viene da pensare che se continuerà così, difficilmente il buon Ryan sarà sottovalutato dal suo head-coach nelle prossime settimane…
TENNESSEE TITANS
Si potrebbe parlare di Mike Mularkey, coach un po’ misconosciuto rispetto a tanti altri celebrati, ma capace quest’anno di fare un buon lavoro aiutando la crescita della stella Mariota, senza dimenticare di creare un gruppo compatto capace di giocarsela un pò con tutti. Nella vittoria contro i Packers (che pur in disgrazia sono sempre un nome importante!) è difficile non segnalare un DeMarco Murray d’annata, capace di essere pericoloso sia su corsa, che su ricezione (146 yards complessive), che come… quarterback!, visto il passaggio completato per un touchdown a Delanie Walker in una azione di sweep.
WORST
DARRELLE REVIS
Declino irreversibile sembra essere quello del cornerback dei Jets, che del resto in conferenza stampa ha ammesso di essere vecchio. Durante la partita con i Rams è stato letteralmente messo a ferro e fuoco da Kenny Britt, che ha ricevuto 6 passaggi per 81 yards (pur avendo Case Keenum come quarterback!). Non esattamente quello che ti aspetteresti da un top-five cornerback della lega, ma del resto Revis non sembra più essere un giocatore d’elite da molto tempo…
BROCK OSWEILER
Sembra incredibile che Houston sia a 6 vinte e 3 perse, ma molto meno se si pensa che gioca nell’AFC South. Nell’ultima partita vinta contro Jacksonville Osweiler, pur lanciando due touchdowns, ha totalizzato solo 99 yards di passaggio, e i suoi numeri stagionali sono veramente preoccupanti: 11 touchdowns e 9 intercetti, un quarterback rating del 74,1%, e una assoluta incapacità di elevare il proprio gioco. Il tanto criticato Brian Hoyer dei Texans del 2015 era molto più a suo agio nell’attacco texano, giusto per fare una comparazione. E non c’è neanche un’alternativa in panchina per Bill O’Brien di fronte a tanto disastro. Per la regular season questo Osweiler può bastare, ma nei playoffs si rischiano le solite figuracce…
JAY CUTLER
Brutto prendersela di nuovo con Cutler, ma se nel 2015 i segni positivi erano sembrati in aumento, nel 2016 siamo tornati alle solite, e nella sconfitta 36-10 contro i modesti Bucs, l’ex Broncos ne ha combinate un pò di tutti i colori. Due intercetti, uno per un touchdown, due fumbles (uno causa di una safety), che fanno sperare ai tifosi di Chicago che l’orrida era Cutler stia finendo: ma anche per coach John Fox, se vuole allungare la sua permanenza nella Windy City, urge un netto cambio di rotta, a partire dal generale nell’huddle ovviamente.
appassionato della cultura americana, dagli sport alla letteratura al cinema della grande nazione statunitense…
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