1) Minnesota Vikings (5-0) (+ 1) Ancora superlativa la difesa dei Vikings, che questa volta mette le briglie a Houston e a Brock Osweiler, capace di concludere qualcosa solo quando i ragazzi di Coach Zimmer abbassano i ritmi; bene anche l’attacco, soprattutto quello aereo, che senza Stefon Diggs ha comunque ragione di una delle migliori passing defense della lega.
2) Pittsburgh Steelers (4-1) (+ 1) Superano agevolmente i Jets grazie ad un Big Ben Roethlisberger in grandissima forma, che con 4 touchdown pass incide su un match in cui Sammie Coates, autore di 2 TD su ricezione, da 72 e 5 yds, si trasforma, per un giorno, in Antonio Brown, anch’egli a segno nel quarto finale. Mike Tomlin gongola.
3) New England Patriots (4-1) (+ 1) Torna Tom Brady e i Pats sembrano subito un’altra cosa, perché il quarterback veterano sa distribuire palla come pochi altri in NFL, e l’attacco sfrutta le sue giocate, nonché la presenza di Gronkowski, per colpire ripetutamente i Browns; pomeriggio indimenticabile per Martellus Bennett, 3 TD ricevuti, e Chris Hogan, che sfonda il muro delle 100 yards in appena trenta minuti.
4) Denver Broncos (4-1) (- 3) L’attacco sembra subire troppo la pass rushing dei Falcons, e per i Broncos arriva così la prima sconfitta di una stagione fin qui positivissima; battuta d’arresto anche per la defense, finora arma in più della franchigia guidata da Kubiak ma incredibilmente in balia dei runner avversari domenica.
5) Green Bay Packers (3-1) (+ 2) Non brillano nel Sunday Night contro i Giants ma riescono comunque a portare a casa la vittoria, imponendosi su dei Giants che hanno faticato a muovere la palla per l’intera durata del match; molto buona la defense, soprattutto sulle corse, situazione di gioco in cui Green Bay ha concesso appena 171 yds da inizio stagione.
6) Seattle Seahawks (3-1) (=) Settimana di riposo per Seattle, che ne ha approfittato per recuperare l’importantissimo offensive lineman German Ifedi e per sistemare alcuni problemi emersi in attacco in queste prime uscite stagionali; contro Atlanta, Pete Carroll, spera di aumentare il numero dei punti realizzati, e lasciare un terzultimo posto del ranking alquanto scomodo.
7) Houston Texans (3-2) (- 2) Ridimensionati dalla sconfitta subita a Minneapolis, dovranno cercare un immediato riscatto contro i Colts, sfida divisionale in cui sarà necessario ritrovare la produzione di un attacco che ha faticato tantissimo con i Vikes; Bill O’Brien sta iniziando a chiedersi se i soldi investiti su Brock Osweiler siano stati ben spesi.
8) Arizona Cardinals (2-3) (=) Nel Thursday Night centrano la seconda vittoria della stagione, sfruttando al meglio gli errori commessi dai rivali 49ers; positivo l’esordio da starter di Drew Stanton, che lavora bene in coppia con Larry Fitzgerald, supportando adeguatamente un running game trascinato dal solito David Johnson.
9) Atlanta Falcons (4-1) (+ 6) Piegano una delle migliori difese NFL di questo inizio di stagione con le giocate di Devonta Freeman e Tevin Coleman, coppia di runningback che sta fornendo ad Atlanta una serie smisurata di opzioni e riesce a sopperire all’inaspettata “assenza” di Julio Jones, tenuto ottimamente a bada da Aqib Talib.
10) Dallas Cowboys (4-1) (+ 6) Prova molto positiva di Dallas e soprattutto dei suoi due rookie di punta, Ezekiel Elliott, ancora determinante con le sue 15 portate èper 134 yards e 2 TD e Dak Prescott, autore di 1 TD pass e 1 touchdown su corsa, e mentre Tony Romo è sempre più vicino al rientro, il quarterback è lanciato all’inseguimento di un certo Tom Brady, come QB esordiente ad aver messo in aria più palloni senza subire intercetti.
11) Kansas City Chiefs (2-2) (=) La dura lezione impartitagli dagli Steelers la scorsa settimana ha tolto qualche sicurezza ai Chiefs, che hanno cercato di recuperare energie preziose in questa bye week per presentarsi al meglio alla sfida divisionale con Oakland, primo crocevia di una stagione in cui non hanno ancora trovato la continuità sperata.
12) Oakland Raiders (4-1) (+ 2) Le partite di Oakland continuano ad essere poco adatte per i deboli di cuore, e la vittoria in extremis ottenuta contro San Diego lo dimostra ancora una volta, esaltando i talenti di Amari Cooper ed un ritrovato Michael Crabtree, ancora una volta decisivo, al pari dell’emergente Jamize Olawale.
13) Philadelphia Eagles (3-0) (- 1) Prima sconfitta stagionale per gli Eagles, costretti ad arrendersi a meno di un minuto e mezzo dal termine ad un field goal calciato da Matt Prater; prima lose delle rispettive carriere, da head coach e starting quarterback NFL, per Doug Pedersen e Carson Wentz, che cercheranno un pronto riscatto contro Dallas, nel weekend.
14) Baltimore Ravens (3-2) (- 4) La sterilità offensiva dei Ravens costa il posto a Marc Trestman, individuato come principale responsabile delle sventure del team del Maryland; l’ultima volta che Coach Harbaugh fece fuori un OC, nel 2012, Baltimore vinse il Super Bowl. Chissà se anche questa volta sarà di buon auspicio.
15) Cincinnati Bengals (2-3) (- 2) Si svegliano tardissimo i Bengals, che solamente nell’ultimo quarto riescono ad impensierire un poì i Cowboys, scappati via in precedenza grazie all’ottimo stato di forma di Elliott; bene Andy Dalton, 269 yards, 2 TD pass, che con A.J. Green sotto stretta osservazione della D avversaria, sviluppa una buiona intesa con Brandon LaFell, a segno in 2 occasioni.
16) Carolina Panthers (1-4) (- 7) Producono più yards dei rivali Buccaneers ma il tabellone da ragione al team della Florida, e per i Panthers arriva la quarta sconfitta della stagione; male Derek Anderson, 2 intercetti, ma la cabala da ancora ragione a Carolina, visto che l’ultima squadra ad arrivare al Super Bowl dopo essere partita 1-4 è stata proprio lei, nel 2004.
17) Washington Redskins (3-2) (+ 1) Vincono senza brillare nel match contro i Ravens, ma buona parte del merito è degli special team e, soprattutto, di Jamison Crowder, che spacca in due la partita andando a segno su punt retrn da 85 yards che tiene in partita gli Skins fino ad inizio terzo periodo, quando arriva l’accelerazione decisiva.
18) Buffalo Bills (3-2) (+ 2) LeSean McCoy non mette a segno alcun touchdown ma ricomincia a mettere insieme parecchie yards, e in generale un attacco spesso criticato nelle ultime settimane torna a produrre con i suoi uomini migliori, guidati, come sempre da Tyrod Taylor, 124 passing yards e 2 TD pass; decisiva anche la D, con il TD su interception return di Nickell Robey-Coleman.
19) New York Giants (2-3) (- 2) Appena 219 yards prodotte dall’attacco di New York in un Monday Night che non fornito lo spettacolo sperato; quasi del tutto privi di un running game che possa definirsi tale, i newyorkesi, nel finale, ritrovano almeno Odell Beckham Jr., a segno dopo alcune partite in cui era mancato il suo apporto nell’endzone avversaria.
20) Los Angeles Rams (3-2) (- 1) La passing defense chiude le porte a Taylor e soci, ma sulle corse la difesa di Jeff Fisher subisce le folate di LeSean McCoy e non riesce a limitare gli avversari come fatto nei match giocati in precedenza; 4 field goal di Greg Zuerlein e il solo TD di Todd Gurley non sono sufficienti a tenere a galla un team che continua a giocare ad intermittenza in attacco.
21) Detroit Lions (2-3) (+ 3) Nel finale trovano l’accelerazione decisiva per superare gli Eagles e battere la difesa allenata dall’ex HC Jim Schwartz, ma all’ottimo primo tempo i Lions contrappongono un secondo in cui sono stati, di fatto, in costante balia di Philly; serve una maggiore continuità, perché non sempre Theo Riddick potrà togliere le castagne dal fuoco totalizzando 82 yards e 2 TD.
22) New Orleans Saints (1-3) (=) Turno di bye per New Orleans, che oltre a godersi la prima vittoria della loro stagione, hanno potuto contare sui giorni di pausa necessari per recuperare due importanti starter della loro difesa, il lineman, nonché first rounder, Sheldon Rankins, e il cornerback Delvin Breaux, tra i top del ruolo nella passata stagione.
23) Tampa Bay Buccaneers (2-3) (+ 3) Prima di piazzare il field goal decisivo il rookie kicker Roberto Aguayo ne aveva sbagliati altri due, ma Coach Koetter ha comunque scelto di affidargli quello che avrebbe potuto consegnargli una win importantissima contro i rivali Panthers; decisione azzeccata che consente ai Bucs di rimanere a galla e Jameis Winston di riprendersi dopo alcune battute a vuoto.
24) Tennessee Titans (2-3) (+ 1) Marcus Mariota prende per mano i Titans e li conduce ad una bella vittoria in quel di Miami, incidendo fin dall’inizio del match con una corsa vincente da 5 yds; il prodotto di Oregon, che poi lancia 3 TD pass, per Andre Johnson, Delaine Walker e l’ex Rishard Matthews, e DeMarco Murray, 121 yards, infiammano finalmente l’attacco della franchigia di Nashville.
25) Indianapolis Colts (2-3) (+ 2) Indy si conferma seconda peggior difesa della lega, ma nonostante le 522 yards concesse ai rivedibili Bears, Andrew Luck conquista un’importantissima vittoria oltreoceano servendo T.Y. Hilton con un pass da 35 yards nell’ultimo quarto, ed affidandosi alla preziosissima gamba di Adam Vinatieri, abile a centrare per ben 5 volte i pali del Wembley Stadium.
26) San Diego Chargers (1-4) (- 5) Altra sconfitta pazzesca per San Diego, che nonostante la buona prestazione di Phillip Rivers non riesce ad aver ragione dei rivali Raiders, fallendo i tentativi di rimonta nel finale; ancora una volta, decisivo il crollo nei secondi trenta, periodo in cui i Chargers hanno subito più punti di tutte le altre franchigie NFL.
27) New York Jets (1-4) (- 4) Todd Bowles non rende merito al suo passato di defensive back professionista e guida una delle peggiori passing defense della lega, capace di concedere facilmente la via del touchdowns in più occasioni quest’anno, e per ben 4 volte a Pittsburgh domenica; serve un miglioramento immediato se vogliono cercare di risalire la china.
28) San Francisco 49ers (1-4) (=) Con una corsa da 1 yard a fine partita Blaine Gabbert prova a riscattare un’altra prestazione piuttosto deludente, e viene da chiedersi se Colin Kaepernick sarebbe già stato spedito in campo se non avesse destato tutto questo scandalo la sua avversione verso l’inno americano in questi ultimi tempi.
29) Miami Dolphins (1-4) (=) Sempre più irriconoscibile Ryan Tannehill, ormai un lontanissimo parente del quarterback visto costantemente in crescita in queste ultime stagioni; la sfortuna, per i Dolphins, è che Adam Gase non può nemmeno voltarsi e chiedere alla riserva di lasciare la side e risollevare le sorti del team, visto che il backup è Matt Moore, QB tutt’altro che efficiente.
30) Chicago Bears (1-4) (=) Ormai è abbastanza chiaro che con Brian Hoyer in cabina di regia i Bears girino decisamente meglio, ma se nemmeno 522 yards di total offense ed una buona prestazione generale del team riescono a condurre alla vittoria Chicago, forse questa è proprio una stagione in cui non ne gira una per il verso giusto.
31) Jacksonville Jaguars (1-3) (=) Mesto ritorno a casa per Jacksonville, che visti i recenti risultati continua a preferire l’uggiosa Inghilterra all’assolata Florida; vediamo se con sette giorni in più a disposizione per recuperare alcuni acciaccati, i Jaguars riescono a risollevarsi nella loro seconda parte di stagione.
32) Cleveland Browns (0-5) (=) Nonostante le buone premesse, Jackson è il primo HC a partire 0-5 da quando i Browns sono tornati in NFL, nel 1999; altro record probabilmente negativo, quello riguardante i quarterback, con Cleveland che ne ha cambiati ben cinque in altrettante partite. Sicuro di esser nato sotto una buona stella Hue?
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
Nota: Philadelphia giocherà a Washington. Danny