Tranquilli, nessun “addio” in vista nella terra dei laghi. Si tratta della “settimana di riposo” avuta la scorsa settimana dai Green Bay Packers che, a mio parere, è arrivata in un momento giusto per riordinare le idee dopo tre partite non troppo convincenti. Vittoria a Jacksonville segnata da un intercetto di Randall nell’ultimi scampoli di partita, sconfitta amara nella nuova casa dei Vikings e un’altra partita di Division, vinta, contro i Lions a cui hanno concesso 418 yard totali, distribuite in 368 di passaggio e 50 su corsa, due sack e oltre metà del tempo di possesso palla, ben 35 minuti.
Così per i Packers, la quinta settimana si svolge contro i rivali di vecchia data, i New York Giants ospiti al Lambeau Field per il Sunday Night, ed un mare di dubbi proprio dovuti ad una secondaria che ha concesso così tanto a Stafford e compagni, che deve vedersela con Eli Manning ed il suo parco di ricevitori di altissimo livello ed una costosissima difesa che deve ancora decollare.
Succede invece che la difesa, coordinata da Dom Capers, domina completamente la partita, contiene Eli sotto le 200 yards totali e un solo passaggio da touchdown, per altro concesso a tre minuti dalla fine del quarto periodo. Dimezza completamente le yards di passaggio concesse a 176 e solo 43 sono quelle sulle corse. Diminuiscono inoltre il tempo del possesso dell’attacco a 23 minuti e mezzo e, capitanati da Nick Perry placcano in sack Eli per ben quattro volte con conseguente perdita di 23 yards.
Proprio quei sack concessi dall’attacco erano un altro dubbio per i Packers che, contrariamente agli otto concessi, di cui sette solo nelle due partite di division, lasciano la difesa dei Giants a bocca asciutta, non solo, ma come la difesa, dominano tutta la linea, in particolare i due defensive-end, Pierre-Paul e Vernon, dando un’infinità di tempo a Rodgers nella protezione del passaggio, libero di muoversi e prendere la decisione più accurata. Lancia per 259 yards, corre per 15 e fa correre l’attacco per 147 yards.
A dirla così sembra andare tutto bene, invece nonostante questa linea offensiva, Rodgers gioca un partita al di sotto delle sue possibilità, perché su 45 passaggi ne completa 23, con l’aggiunta di due intercetti, dovuti, o no, dal mal posizionamento dei ricevitori che nonostante i due touchdowns di Nelson e Adams, hanno rispettivamente ricevuto quattro e cinque lanci, perché entrambi non sempre in grado di trattenere un passaggio, soprattutto Adams, o di liberarsi dalla marcatura. Stesso discorso di poca convinzione riguarda l’ormai pluri-chiacchierato Lacy, che mette a segno solo 81 yards a referto su 11 portate (probabilmente le stesse che riceve a pasto), viene poi fermato da un infortunio alla caviglia, di cui si dovrà ancora capire l’entità. Il suo compagno di reparto Starks non è da meno, anzi molto meno, anche lui a secco di touchodowns in quattro partite non ha corso per più di 50 yards totali, prova ne è delle difficoltà sulle corse che le due uniche segnature le abbia registrate lo stesso Aaron Rodgers nelle prime due partite.
Se da una parte, quella difensiva, i Packers vanno pian piano a perfezionarsi, il front-seven con i rookie, Clark, Martinez e Fackrell che sono sempre più partecipi del gioco e una secondaria che ha dato prova di tenere testa al trio Beckham Jr, Cruz e Shepard. Dall’altra, l’attacco dalle due facce, quella della linea che dà massima protezione e che se dovesse tenere il ritmo dell’ultima partita per buona parte della stagione non è seconda a nessuno, e quello del resto dei reparti, ricevitori e corse, capitanati e chiamati in causa da Rodgers che avrà il compito di aumentare drasticamente la media punti a partita visto l’attuale venticinquesimo posto nella lega ed aumentare anche un po’ il ritmo delle giocate senza dover cercare troppo l’offside difensivo.
Domenica al Lambeau ospiteranno i Dallas Cowboys, una delle squadre più in forma del momento e secondo miglior attacco per yards della lega, 397.0, solo gli Atlanta Falcons hanno fatto meglio. Soprattutto ci saranno sfide nelle sfide, due linee d’attacco di altissimo livello, il miglior attacco di corsa, 155.2 yards di media, contro la miglior difesa su corse concesse, 42.8. Due difese che sui lanci invece lasciano a desiderare perché ventesima, i Cowboys, e ventiquattresima i Packers. In ogni caso una partita che dirà molto sullo stato di forma dei ragazzi di Mike McCarthy, a mio parere soprattutto mentale nell’elaborare un attacco convincente e coordinato, per tutto il resto c’è il #12 in regia.