Twitter è risaputo, da anni sta attraversando un periodo piuttosto delicato. Il social network dell’uccellino è una piattaforma amatissima dai propri utenti, ma fatica a fare il salto di qualità definitivo per assestarsi al secondo posto, in termini di popolarità, dietro l’inarrivabile Facebook.
La società guidata da Jack Dorsay ha però intrapreso una politica di rinnovamento e cambiamento. Dopo aver prima annunciato, poi smentito e infine introdotto una radicale modifica ai suoi caratteristici 140 caratteri, l’uccellino sta provando a cambiare dimensione.
Risale ad aprile scorso l’annuncio di un accordo raggiunto con la NFL per la trasmissione in live streaming di 10 partite del Thursday Night durante la stagione sulla base di 10 milioni di dollari. Non si tratta ovviamente di diritti esclusivi (Nbc e Cbs hanno il diritto di trasmissione sulle loro piattaforme).
Ebbene, il debutto è arrivato con la sfida tra Buffalo Bills e New York Jets, vinta da questi ultimi per 37-31, davanti a un pubblico “social” di circa 2 milioni di persone, 243mila al minuto di media. Certo niente in confronto ai 15,4 milioni che hanno seguito la sfida in televisione, ma comunque un ottimo risultato.
Dal punto di vita economico soprattutto, Twitter sembra aver fatto dei passi avanti. Da quando l’accordo è stato firmato il social network di Dorsay ha visto il proprio fatturato crescere del 20% a 602 milioni di dollari e gli introiti pubblicitari sono aumenti del 18%. Anche in borsa il titolo ha visto un’improvvisa ripresa negli ultimi mesi. Dopo la prima diretta di NFL poi, le azioni sono leggermente cresciute a 18,30$. La pubblicità invece è stata venduta a pacchetti di due spot per partita da 5 milioni di dollari. Quelli disponibili dovrebbero essere 7, garantendo a Twitter un buon margine sui 10 milioni che ha speso per acquistare i diritti.
Anche la partita di week 3 tra Patriots e Houston Texans è stata trasmessa da Twitter, la seconda in due settimane consecutive. I risultati sono stati incredibili (non parlo del clamoroso 27-0 con cui i Patriots hanno massacrato gli avversari) se paragonati ai già soddisfacenti numeri della prima settimana. 327mila persone al minuto di media, per un totale di 2.6 milioni. Stiamo parlando di un incremento del 34% rispetto alla prima diretta. E’ vero che in campo c’erano i Patriots, una delle squadre più seguite (e più odiate) della Lega, ma un incremento così notevole non se lo sarebbero aspettato nemmeno a San Francisco.
L’investimento sembra aver un grande margine di guadagno economico e, perché no, un buon tornaconto in termini di nuovi utenti – il piú grande problema del social network. Ci sono ancora 8 partite che verranno trasmesse in diretta straminig sul sito di microblogging e, verosimilmente il social migliorerà l’esperienza per l’utente (peraltro già molto soddisfacente secondo i primi riscontri). Ora quindi Twitter punta ad allargare la platea degli utenti e conquistare inserzionisti pubblicitari per un mercato planetario.
Attenzione poi alle prossime mosse dell’uccellino. Sono state già intavolate trattative per continuare questo trend di copertura live di eventi sportivi (si parla di MLB e NHL e qualche cosa per la NBA). Tutto questo sarebbe eccezionale anche per noi appassionati di sport made in USA: poter accedere a una piattaforma gratuita come Twitter per seguire live gli sport che più amiamo sarebbe davvero un sogno.
Non so voi, ma io il prossimo Thursday Night il 6 ottobre fra 49ers e Arizona Cardinals me lo gusterò comodamente sul mio laptop, gratis.
Grazie Twitter.
Ciao Marco, grazie per i tuoi contributi! Una domanda? Ci potresti spiegare come si fa a vedere la partita, grazie luca