Una week 3 dai risultati spesso sorprendenti, che ci lascia con tanti protagonisti positivi e negativi. Iniziamo col nostro Top and Worst…
TOP
CARSON WENTZ
Alla fine si può dire che gli Eagles hanno trovato il quarterback vincente, ritornando un attimo al dibattito pre-draft sul quarterback da scegliere, Jared Goff o Carson Wentz. Quando il primo deve ancora giocare una partita, il prodotto di North Carolina State è reduce da 3 vittorie nelle prime 3 partite da pro, inclusa la prova della maturita di domenica pomeriggio con la demolizione dei Pittsburgh Steelers e un quarterback rating di 125.9. Inoltre Wentz è a 5 touchdown e 0 intercetti, numeri che non descrivono in pieno la maturità che il ragazzo sta dimostrando, oltre che a tutte le caratteristiche che lo accompagnavano ma che dovevano reggere l’urto con l’NFL: braccio solido, ottima visione di gioco, immediata adattabilità ai pro. Complimenti agli Eagles, ma immaginate se i Rams avessero scelto lui e non Goff: ma la storia si fa senza se. La verità è che a Philadelphia avevano già capito che c’era qualcosa di magico in lui, un’aura propria solo dei grandi quarterbacks: stiamo correndo troppo? Il football è fatto di sogni, e Wentz sta semplicemente facendo sognare un’intera fanbase (e non solo)…
DENVER BRONCOS
Oltre alla prova maiuscola di Trevor Siemian, che dopo 3 partite ha un rating di 95.9 e contro i Cincinnati Bengals ha superato con la scioltezza di un veterano la cosidetta prova di maturità (come il signor Wentz di cui sopra…), il management guidato da John Elway può tirare un sospiro di sollievo al non aver rinnovato con un contratto a 6 zeri Brock Osweiler in offseason. Da un veloce calcolo lo stipendio del loro ex quarterback attualmente a Houston per il 2016 arriva a 21,000,000 di dollari, mentre quello di Siemian… 525,000! Comunque finisca la stagione, il duo Elway-Kubiak sembra seguire le orme di un certo coach dalle parti di Boston come fiuto nel trovare giocatori vincenti a basso prezzo.
DEVONTA FREEMAN
Pur con l’aiuto della difesa dei Saints, che anche la dipartita di Rob Ryan non ha aiutato a migliorare, la prestazione nel Monday Night del running-back dei Falcons è di quelle da ricordare. 152 yards di corsa, di cui un record personale di 112 prima di entrare in contatto con i difensori avversari: anche una dimostrazione di come la linea offensiva di Atlanta stia funzionando e bene, in una serata dove anche Tevin Coleman in solo 12 corse ha segnato 3 touchdowns.
WORST
ARIZONA CARDINALS
E’ normale avere difficoltà contro una squadra in difficoltà come i Bills, meno spiegabile perdere e trovarsi 1-2 quando si è una contender come Arizona. Aggiungendo ancora il solito problema di fuso orario per chi arriva da ovest, abbiamo finito delle buone spiegazioni alla sconfitta dei Cardinals a Orchard Park, ma mettendo da parte per un attimo un Carson Palmer poco lucido fin dall’inizio, l’azione chiave della partita è indubbiamente stato il field-goal sbagliato, con palla persa recuperata in touchdown da Buffalo. Lo sbaglio del long-snapper Kameron Canaday è grave proprio perchè rivela la delicatezza di un ruolo di cui si parla poco, ma che può cambiare radicalmente l’andamento di una partita: e ricordiamo anche un non meno maldestro snap nel field-goal finale contro i Pats, non a caso sbagliato da Chandler Catanzaro. Se Bruce Arians vuole arrivare al Super Bowl, Arizona non può perdersi nei piccoli particolari: da cui può dipendere una stagione…
NEW YORK JETS
Difficile sparare sulla croce rossa, ovvero prendersela con un quarterback che compie ben 6 intercetti, ma Ryan Fitzpatrick ha indubbiamente realizzato un disastro di proporzioni bibliche, che andando a descriverlo sembra ancora più epico. Uno ritornato per un touchdown, tre compiuti nella end-zone, anche se vista la giornata del quarterback non si può che gettare molta colpa su Chan Gailey, che con un certo Matt Forte a disposizione pensa solo all’opzione di lancio arrivato in prossimità dell’area di meta avversaria. E comunque una prestazione disastrosa per l’intera squadra, apparsa l’ombra (anche in difesa) di quella vista la scorsa settimana: e in panchina l’alternativa è Geno Smith, un salto nel vuoto anche pensando alla prestazione di Fitz all’Arrowhead Stadium…
GUS BRADLEY
Dopo 3 stagioni passate invano a cercare di creare i… Jacksonville SeaJaguars, Gus Bradley potrebbe aver esaurito la pazienza di dirigenza e tifosi con uno 0-3 iniziale che ancora una volta vede pochi progressi, soprattutto dopo la prima partita incoraggiante pur persa con Green Bay. Blake Bortles e l’attacco (domenica altri tre intercetti) sembrano in regressione, a conferma che molte stats incoraggianti del 2015 erano arrivate in garbage-time, e la tutta la squadra sembra latente in molti aspetti del gioco, a partire dall’indisciplina nelle flags: decisiva per il risultato finale quella di fine primo tempo che ha portato 3 punti pesantissimi. Gli scorsi anni chi ha perso alla quarta giornata è saltato (Dennis Allen e Joe Philbin), basterà una vittoria a salvare Bradley?
appassionato della cultura americana, dagli sport alla letteratura al cinema della grande nazione statunitense…
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