Ciao a tutti, pronti per un altro appassionante Top and Worst NFL? Allora partiamo…
TOP
SAM BRADFORD
Per chi si aspettava che l’ex Rams e Eagles fosse una soluzione affrettata e costosa per i Vikings orfani di Teddy Bridgewater, la partita di domenica sera contro i Packers ha tolto parecchi dubbi. 22 lanci completati su 31 e 286 yards di passaggio, questo senza avere praticamente a disposizione Adrian Peterson (12 corse per 19 yards e l’uscita per infortunio nel terzo quarto). Non è da sottovalutare che Bradford nel giro di un anno è passato dall’attacco a mille giri di Chip Kelly all’approccio controllato di Doug Pederson agli Eagles, e in poco più di una settimana ha dovuto riprendere in mano il playbook per imparare gli schemi di Norv Turner, tra i più geniali e innovativi dell’intera lega. «Ho dovuto dimenticare tutto, e imparare a controllare quello che potevo», è stato l’umile commento di un Bradford finalmente positivo sul suo futuro: in maglia Vikings…
MATT RYAN
Dopo l’intercetto in endzone all’inizio del terzo quarto, pochi avrebbero scommesso in una vittoria dei Falcons, che giocavano una difficile trasferta a Oakland. Invece da quel momento il quarterback di Atlanta ha messo veramente il turbo, guidando tre drive consecutivi nell’end-zone avversaria e completando 12 passaggi consecutivi per due touchdowns. Per chi aveva perso fiducia in Ryan e lo riteneva ormai in declino, una risposta fantastica e forse la svolta per i Falcons: difficile vincere la NFC South con i Panthers, ma occhio in chiave wildcard a non escludere Quinn e i suoi ragazzi…
AQIB TALIB
Dopo la misteriosa sparatoria di quest’estate, molte voci sembravano indirizzare Denver verso il taglio del talentuoso ma (fuori dal campo) problematico cornerback. I mal di pancia dell’offseason per John Elway si sono trasformati in karma benefici domenica, quando Talib ha firmato l’intercetto con conseguente touchdown da 46 yards vincente, contro i Colts di Andrew Luck. Con questa capacità di siglare giocate decisive la secondary di Denver è un valore aggiunto in una difesa tra le migliori degli ultimi vent’anni, e la crescita progressiva dell’attacco non impedisce di sognare a un bis del 2015…
Menzione speciale
DEANGELO WILLIAMS
A 33 anni in genere i running-back NFL sono o già in pensione, o in netto declino. Ecco perchè quello di DeAngelo Williams è un vero e proprio miracolo agonistico, che rende l’ottima partenza degli Steelers ancora più significativa. Con 237 yards dopo due settimane di gioco, l’ex Panthers è il più vecchio giocatore di sempre ad aver corso più di 200 yards in due partite, oltre che ben avviato a una stagione da almeno 1000 yards. Non male per quello che doveva essere solo una riserva per il titolato running-back titolare, Le’Veon Bell, ma anche un premio a una squadra che (vedi James Harrison), non teme di affidarsi ai veterani…
WORST
KIRK COUSINS
Cosa è successo al giocatore della scorsa stagione è difficile capirlo, visto l’inizio orribile del 2016: 1 solo touchdown e 3 intercetti, ma l’esempio migliore del momento difficile del quarterback è l’intercetto in end-zone nell’ultimo quarto contro i Cowboys. Lancio a Pierre Garçon come da play-calling, senza cercare altri target, errore madornale visto la presenza di ben tre difensori di Dallas in zona e facile intercetto di Barry Church. Sembra che diversi giocatori dell’attacco di Washington si stiano lamentando di Cousins, aggiungendo tensione per una squadra già, sullo 0-2, in un bilico pericoloso…
JAMEIS WINSTON
4 touchdown una settimana, 4 intercetti quella dopo! Può capitare quando si è giovani quarterback, e anche se l’ex Florida State è un fighter nato, una giornata storta quando si affronta una corazzata come quella dei Cardinals è da mettere in conto. Anche nella debacle di Tampa qualcosa di buono da Winston si riesce a trovare: è stato in campo fino all’ultimo drive, perchè «non è giusto abbandonare i miei compagni in momenti difficili». Magari rischioso a livello di infortuni in garbage-time, ma una dimostrazione di come il ragazzo sia un leader nato…
JAY CUTLER
Sembra che il Cutler rigenerato dalla cura Gase dell’anno scorso sia un lontano ricordo, e un infortunio al pollice potrebbe lasciarlo fuori a lungo. Ma rimane il fatto che anche se il quarterback dei Bears era già dolorante al momento del decisivo intercetto subito ad opera di Nigel Bradham, la lettura nell’occasione è stata tipica del vecchio Cutler, quello dal braccio potente ma dalle amnesie frequenti: subito dopo gli Eagles hanno segnato il decisivo touchdown del 22-7. Almeno l’umorismo non lo ha abbandonato dopo il Monday Night, visto che a una domanda sul suo stato fisico ha risposto dicendo che “il pollice destro a un quarterback serve, sono preoccupato”: anche se forse il suo era umorismo involontario…
Menzione onoraria
REX RYAN
Quella di giovedì sera è stata la peggiore prestazione difensiva nella carriera da allenatore di Rex Ryan, e ovviamente il giorno dopo è seguito il licenziamento del coordinatore offensivo Greg Roman! Non è uno scherzo, anche perchè il responsabile difensivo, oltre che lo stesso Rex, è il fratello Rob, un incubo nelle ultime due stagioni ai Saints, anche se lui si è sempre difeso dicendo di non avere avuto il personale giusto. Pur con alcune incertezze, i 24 punti dell’attacco dei Bills sembrano meno colpevoli nell’attuale clima da disastro che aleggia su Buffalo del reparto difensivo, capace di concedere 37 punti e 493 yards totali, giusto per indicare qualche numero. Per qualcuno, in fondo, nulla di nuovo: Rex Ryan ai Jets aveva iniziato come un messia, e poi aveva finito maluccio (eufemismo!), e il periodo ai Bills sembra non promettere un finale molto migliore…
appassionato della cultura americana, dagli sport alla letteratura al cinema della grande nazione statunitense…
per qualunque curiosita’ scrivetemi a: albix73@hotmail.it
Ottima prima prova per Bradford che ora avrà però molta più pressione su di se dato che AP starà fuori a lungo. Difficile che McKinnon/Asiata/Hillman sopperiscano totalmente a tale assenza, quindi sarà importante il gioco di lanci e quindi starà proprio al QB trascinare la squadra.
Dopo TB comunque in Minnesota “nevica” sul bagnato prima del previsto.
SKOL VIKINGS!