Ed eccoci arrivati a parlare dei campioni uscenti. Trovo molto curioso e particolarmente stimolante scrivere questo articolo, dato che pochi mesi fa ne avevo fatto uno che valutava la situazione dei Broncos a fine draft. La domanda che tutti si fanno, è la seguente: “Riuscirà la squadra senza Payton Manning a confermarsi sia in AFC West che al Super Bowl?” Di questo ne avevo già parlato in un articolo di maggio e sarà divertente andare a vedere alla situazione attuale, se le supposizioni e le teorie che mi ero fatto, possano esser diventate qualcosa di reale e concreto.
COACHING STAFF e QB
Più che soffermarmi sulla tipologia di gioco che i coordinatori dei Broncos sono soliti proporre, voglio parlare di una decisione che, nelle ultime ore ha lasciato tutti gli appassionati di football a bocca asciutta. In questo draft, abbiamo visto come a volte, le franchigie di NFL si “uccidano” a furia di trade up per arrivare a prendere i QB più quotati. Le squadre che decidono però di non compiere questo “suicidio”, nonostante magari abbiano una need in quel ruolo, decidono di bypassarla andando su altre scelte lasciando ottimi giocatori, a disposizione dei teams che pescano più in basso. Questa storia si è ripetuta nel 2016 a favore di Denver che senza farselo dire due volte si è coccolata per tutta l’estate il bel Paxton Lynch. Io ero il primo a considerare questo giocatore come “Steal of the Draft” (parlando poi dell’attacco, spiegherò perchè), quindi capirete il mio stupore quando qualche giorno fa le mie orecchie ascoltarono le parole di Gary Kubiak.
In pratica, la prima scelta di quest’anno, dovrà guardare le partite dei Broncos comodamente dalla panchina in quanto è stato ufficialmente deciso, che il QB titolare sarà Trevor Siemian. Questo giocatore, viene preso come settimo giro nel draft del 2015. Non gioca tutto l’anno nonostante gli infortuni di Manning tranne in una partita, dove fa solo un drive dove non lancia ma prova a correre perdendo una yard. Nella preseason di quest’anno lo vediamo completare 27 passaggi su 43 (in tre partite) completando un TD e venendo intercettato due volte. Queste statistiche potrebbero giustificare un avanzamento a secondo QB (non è così difficile superare nelle gerarchie il povero Sanchez), ma sono completamente insufficienti per essere promossi a titolare. I motivi di questa scelta possono essere diversi. Lynch può aver bisogno di un annetto per ambientarsi perchè ancora troppo acerbo. Questa sarebbe una decisione rischiosa ma alla lunga saggia, in quanto permetterebbe alla squadra di non bruciarsi un giocatore che se coltivato potrebbe portare a testa alta l’eredità che Manning ha lasciato.
In secondo luogo però, c’è da dire che se questa è la reale motivazione della scelta, dai un messaggio chiaro a squadra e giocatori facendo trasparire il fatto che molto probabilmente, quest’anno non si vince niente. Ci può stare un ragionamento del genere dopo una finale, una semifinale e un Super Bowl vinto negli ultimi 3 anni, con la squadra che vince il titolo di division dal 2011, però in questo caso avrebbe avuto poco senso la fatica immonda fatta da gennaio ad oggi col monte ingaggi per il rinnovo di Miller, Marshall and co. La seconda ipotesi, potrebbe essere quella di ammettere che Lynch sia in realtà un QB scarso non adatto per l’NFL. In questo caso la squadra dovrebbe compiere un gesto coraggioso andando contro il proprio orgoglio. Se ci riuscisse però, sarebbe tutto di guadagnato, in quanto è meglio ammettere un proprio errore, che far giocare un giocatore inadatto che ti può portare solo danni.
La terza opzione invece, potrebbe essere una trovata di marketing. Tifosi da sempre abituati ad andare allo stadio per vedere Manning, costretti a vedere la propria squadra scendere in campo senza il proprio idolo, potrebbero perdere attrattiva verso la domenica allo stadio. Mettere il terzo QB facendogli scavalcare quello preso in FA e quello preso nel primo giro del draft, è una storia alla “Any Given Sunday” che potrebbe essere molto allettante per la mente di quei tifosi. Questa però la considero l’opzione meno plausibile, visto che in America hanno una concezione completamente diversa da quella italiana sullo sport.
DIFESA
Mi soffermo pochissimo sulla difesa in quanto non c’è molto da dire sul reparto che ha permesso di vincere l’ultimo Super Bowl. La cosa più importante che doveva fare la società, era quella di scegliere chi doveva rimanere e chi doveva andare via in base a delle priorità. La scelta era abbastanza ovvia e due pedine importanti come Miller e Marshall sono stati confermati con un prolungamento di contratto, a scapito di Jackson e Trevathan. Avendo una panchina molto importante, grazie anche al buonissimo colpo al primo giro fatto nel draft precedente a questo, i Broncos, non soffriranno troppo la mancanza di questi due giocatori e questo permetterà alla difesa di non aver troppe difficoltà nella riconferma. Inoltre il draft di quest’anno ha visto arrivare nomi importanti che contribuiranno a dare qualità ad una difesa già fortissima.
ATTACCO
Abbiamo parlato del QB, e ora mi soffermo sullo spiegare perchè consideravo qualche mese fa Paxton Lynch, come “Steal of the Draft”. Uscendo di scena Manning, nessun tifoso con due dita di testa si aspetterebbe che il rookie appena arrivato, possa fare in una stagione anche solo un decimo di quello che Payton ha fatto nella sua carriera. Questa cosa avrebbe contribuito a lavorare in un ambiente sereno e tranquillo, senza troppe pressioni da parte del pubblico, ed avrebbe permesso la maturazione di questo giocatore in brevissimo tempo. Avendo cambiato il QB titolare, la fisolofia comunque non cambia. Nomi diversi vero, ma possiamo dire tranquillamente che pur essendo stato scelto con un anno d’anticipo e pur avendo ottenuto un anello di SB, Siemian è da considerare al 100% un rookie, e le considerazioni fatte prima per Lynch, devono essere traslate su lui. Alla società però non interessa solo che il QB non abbia pressioni. La società vuole vincere, sopratutto dopo aver fatto dei sacrifici importanti per mantenere gli uomini migliori. Per far sì che l’attacco non crolli addosso ad un QB acerbo, si è deciso di investire moltissimo sul running game riconfermando prima Hillman ancora per un anno, e facendo interessanti operazioni sia in FA che al Draft.
Troviamo infatti l’aggiunta in rosa di due importanti pedine come Okung e Stephenson. Il primo era quello che contribuiva, giocando come tackle a Seattle, ad aprire i buchi per le corse di Lynch, il secondo a KC, impiegato sia da tackle che da guardia, quelle di Charles, anche se non sempre partendo da titolare. Se aggiungiamo a questi dati, che Denver è l’unica squadra insieme a San Diego e a Tampa Bay ad aver preso un FB al draft, capiamo al volo le intenzioni di sviluppare per la prima volta dopo anni, un gioco di corsa decente, sono più forti che mai. Non dimentichiamoci inoltre di Devontae Booker, che molti analisti, nonostante sia stato scelto al quarto round, davano come RB da primi due giri. Sarà molto più difficile da intuire lo svolgimento del passing game. Credo che i giocatori che hanno Sanders nella propria squadra al fantasy football, dormiranno sonni molto meno tranquilli rispetto a quelli che erano abituati a dormire gli anni precedenti.
SPECIAL TEAMS
Stesso discorso vale anche per questo reparto. Avendo perso la star della squadra, servirà distribuire passaggi corse e special teams le responsabilità in modo equilibrato. Lo possiamo intuire dall’arrivo di un P al draft e di un LS in free agency. Quando lanci da una vita, e vai al draft su giocatori come FB e P vuol dire che hai capito anche tu che qualcosa deve cambiare. Le previsioni, indipendentemente che Denver vinca o perda, sono oggettive e dicono che “punterà” molto di piu rispetto agli anni passati, e, se hai un giocatore che con un calcio te la mette spesso all’interno delle 20 yards avversarie, male non fa.
Penso che nonostante tutto questo, Denver abbia una rosa molto più competitiva delle rispettive avversarie di division. Il football per quanta statistica ci sia, non è matematico e non per sempre il più forte vince. Quest’anno come non mai, saranno i coaching staff a fare da padroni nella AFC West e la squadra che riuscirà a far trasparire di meno le proprie lacune, potrebbe seriamente arrivare prima. I Broncos partono a parer mio un gradino al di sopra delle altre in quanto escono da un anno vittorioso. La perdita di Manning non influirà troppo, sopratutto se teniamo conto che il titolo dello scorso anno l’ha conquistato la difesa e non il vecchio Peyton visto che ha lanciato 11 intecetti e solo 9 TD in tutta la regular season, saltando più di metà delle partite.
Questo però non vuol dire che si riconfermeranno o che sarà facile farlo. So solo che l’annuncio di Kubiak ha portato ulteriore pepe in questa division, dove (finalmente dopo tanto tempo) nessun risultato è scontato. Non so predire il futuro, penso solo che sarà una Afc West molto equilibrata e ci sono buone probabilità che chi la vincerà, potrà farlo addirittura con un 8-8. Per sapere se avrò ragione o se mi sbaglierò bisogna aspettare gennaio, ma comunque vada, rimane il fatto che quest’anno, dopo tanto tempo, la division sarà molto più emozionante. Che vinca il migliore!
Nato nel 1988 a Cremona, Istruttore di Fitness e Gestore di un LaserGame, appassionato di sport americani, seguo il Football dalle superiori (2002).
Per anni non ho avuto una squadra preferita fino al 2013, anno in cui, complice una vacanza in California, mi sono avvicinato ai San Diego Chargers.
Gioco inoltre a Football qui in Italia nei Piacenza Wolverines come TE/WR col numero 85.
Ps. Sanchez tagliato e subito firmato dai Cowboys
Si, l’articolo risale al 30 di agosto ma è stato pubblicato solo recentemente :)