Con le sorprendenti sconfitte di Pittsburgh e di New England, questa forse un po’ meno sorprendente, e la vittoria di Denver, la situazione nella AFC è una totale confusione. Può succedere di tutto, con i Broncos che possono arrivare primi come quinti e i Jets a giocarsi sul serio una possibilità in casa dell’ex Ryan, cosa che non avrei mai detto.
Settimana scorsa avevo azzardato una classifica finale, miseramente fallendo. Un risultato su quattro è davvero un bottino magro e dopo aver sbagliato praticamente tutti i pronostici della AFC, mi sembra doveroso riprovarci con la NFC. Qui la situazione e meno complicata ma per questo non meno appassionante. E’ meno complicata perchè le 6 qualificate ci sono già, ma a parte Washington, sicura del suo quarto posto, il resto è ancora tutto da scrivere. Bisogna però spendere due parole sui questi Redskins che, davvero a sorpresa, riassaporano il gusto della post-season. Guidati da un Kirk Cousins in cerca di riscatto, Washington ha giocato il suo miglior football verso la fine di campionato e nella week 17 si presentano come una delle peggiori squadre della storia NFL a poter far riposare tutti i titolari. Alla faccia di tutti. Per la franchigia della capitale non resta che sedersi davanti al divano e vedere chi viaggerà fino al District of Columbia, sperando che non sia Seattle.
Già perchè Seattle, sicura del suo essere wild card, è la mina vagante che nessuno vuole incontrare. La stagione 2015 è stata tutto tranne che brillante, ma i Seahawks sono i Seahawks e fanno giustamente paura a tutti. Wilson e compagni hanno problemi di concentrazione e costanza, ma in pochi anni tutti nella franchigia possono considerarsi dei veterani da playoff e se Seattle ingrana quella marcia in più che ha fatto vedere solo a tratti, sono cavoli amari.
E per evitare i suddetti cavoli, Green Bay e Minnesota potrebbero giocare per perdere. Questo è un pensiero che non si intona con la NFL e non si intona in particolare con la NFC North dove le franchigie sono abituate a darsele e le rivalità si risolvano sul campo. Vincere la division è un prestigio lassù al nord e non credo che Minnesota butti tutto al vento a una sola vittoria dal coronare un cammino di ricostruzione molto positivo iniziato qualche anno fa. Anche se: mai dire mai. Questa battaglia per la NFC North che avrà luogo durante il Sunday Night, significa terzo posto e vantaggio di campo al wild card turn contra la sesta classificata. Il problema è che la sesta classificata potrebbe essere Seattle.
A complicare il tutto si inserisce anche il fatto che giocando la sera, i Packers e i Vikings sapranno già il risultato di Seattle e sarà davvero difficile non farsi condizionare. I Seahawks infatti scendono in campo a Phoenix nel pomeriggio contro dei Cardinals in forma e in striscia vincente. Azzardare un pronostico qui è davvero difficile, ma in caso di vittoria Cardinals, ai Seahawks spetterà la piazza numero 6 in attesa della vincente dello scontro intra-divisionale al nord. La scelta per Rodgers e Bridgewater è tra giocare in casa contro Seattle, oppure andare in trasferta a Washington. Messa così, mi sembra una scelta ovvia, ma entrano in gioco tutte le cose sul prestigio dette prima, soprattutto per Minnesota, e poi a ben pensarci se si vuole arrivare al Super Bowl in un modo o nell’altro bisognerà vedersela con Wilson e compagni, e allora forse conviene togliersi il dente subito, farlo in casa e non pensarci più, senza dimenticare che un incasso in più per la franchigia è un bottino mica da ridere…
Il vero biscottone potrebbe però arrivare in caso di vittoria di Seattle e conseguente sconfitta dei Cardinals. A questo punto il Sunday Night non potrebbe far uscire l’accoppiata Packers Seahawks e Minnesota si troverebbe di fronte alla scelta di vincere e ospitare Seattle, oppure di perdere e mandare i Seahawks a Washington, replicando la partita con Green Bay solo 7 giorni dopo, in un back-to-back su un palco ben più importante: quello del wild card turn. Vinceranno le strategie o vincerà solo la voglia di battere gli arci-nemici? Questo solo il campo ce lo dirà e a me sale la voglia di stare sveglio tutta la notte, nonostante i già numerosi impegni del lunedì mattina, che a gennaio mi vede spesso in stato comatoso.
Il Sunday Night attira tutte le attenzioni, anche perché vedere due squadre battersi una contro l’altra per la vittoria nella giornata finale è uno spettacolo per cui si può solo ringraziare, ma non dobbiamo dimenticare che anche la battaglia per la prima posizione è ancora aperta. Non lo avremmo mai detto, ma la sconfitta di Carolina in Georgia unita al dominio messo in atto dai Cardinals sui Packers hanno reso la week 17 ancora più interessante. Lo scenario qui è più facile. Carolina ha il proprio futuro tra le mani e con una vittoria si prende vantaggio di casa per tutti i playoff, finale compresa. In caso di sconfitta però i Cardinals possono avanzare alla piazza numero 1 grazie alla vittoria e giocarsi così la possibilità di riportare una finale di conference in quel di Phoenix. Mentre Palmer e Arians faranno il loro dovere con le orecchie puntate sugli altri campi, Carolina ha perso la possibilità di far riposare tutta la squadra.
Notizia non buonissima, ma neanche brutta nel senso che la sconfitta ha in un certo senso rasserenato lo spogliatoio. Basta chiacchiere sulla perfect season, basta pressioni. E’ andata così, è arrivata una sconfitta e i Panthers possono tornare a concentrarsi sul loro gioco senza stare ad ascoltare chiacchiere, statistiche e record. Giocare a mente libera è molto meglio, ma certo anche far riposare i giocatori che da tutta la stagione prendono botte e danno il massimo non sarebbe stato male. Cam Newton e compagni hanno il proprio futuro in mano e non penso che si faranno sfuggire dalle mani un’occasione simile. Questa situazione fa sì che lo scontro tra Seahawks e Cardinals, due delle migliori squadre dell’intera lega, possa anche non significare niente, e che si possano trovare relegate alle posizioni 2 e 6 in base ai risultati degli altri campi. Senza poter far nulla.
Il quadro è chiaro, ma niente è certo e tra una partita e l’altra, anche quest’anno si presenta una week 17 di altissime attese e io dalle 19 in poi non ci sono per nessuno se non per NFL GamePass. Buona domenica a tutti e tutte!
Si avvicina agli sport americani grazie a un amico che nel periodo di Jordan e dei Bulls tifa invece per gli Charlotte Hornets. Gli Hornets si trasferiscono in Louisiana ed è amore a prima vista con la città di New Orleans e tutto quello che la circonda, Saints compresi, per i quali matura una venerazione a partire dal 2007 grazie soprattutto ai nomi di Brees e Bush. Da allora appartiene con orgoglio alla “Who Dat Nation”.
esatto! dalle 19:00 di domenica inizia uno spettacolo senza pari. Peccato solo sia l’ultima settimana di regular season ed è già finita un’altra stagione…….in fondo il football non è perfetto: dura troppo poco!! :-)