1) New England Patriots (7-0) (=) Passano senza problemi nel Thursday Night contro i Dolphins e si apprestano a dare seguito alla loro cavalcata affrontando i Redskins nel weekend; in crescita la defense, guidata da un ottimo Dont’a Hightower, continua a commettere pochi errori, appena 3 turnovers, l’attacco.
2) Denver Broncos (7-0) (+ 1) La defense continua a spingere in alto i Broncos, che dimostrano, ancora una volta, come quest’anno siano solidi su entrambe i lati della palla; limitati i Packers, nel fine settimana toccherà ai Colts, in una Indianapolis che potrebbe fare da sfondo al record di vittorie all-time di Peyton Manning.
3) Cincinnati Bengals (7-0) (+ 1) VIttoria in rimonta contro gli Steelers che, di fatto, consegna le chiavi della AFC North ai Bengals, lanciatissimi in vista dell’anticipo di giovedì notte contro i Browns, con i quali han faticato spesso nelle passate stagioni; gli esami, per Cinci, non finiscono mai.
4) Carolina Panthers (7-0) (+ 1) Cam Newton vince il faccia a faccia con Andrew Luck e consente ai Panthers di rimanere imbattuti mantenendo i nervi saldi nell’overtime, deciso da 2 field goal di Graham Gano; sempre determinante, la defense, che respinge un attacco Colts in apparente ripresa.
5) Green Bay Packers (6-1) (- 3) Dopo tante vittorie, il primo stop della stagione per Green Bay, fermata dai Broncos in un match che ha impressionato per la poca produzione di Aaron Rodgers, costretto a chiudere con la peggior prestazione della carriera da quando è entrato nei professionisti.
6) Arizona Cardinals (6-2) (+ 1) Superano agevolmente anche un impegno difficile come quello con i Browns, sempre piuttosto ostici tra le mura amiche; cosa confermata anche dai Cardinals, che costruiscono la sesta win stagionale nel secondo tempo, trascinati dal solito, inossidabile, Carson Palmer.
7) Atlanta Falcons (6-2) (- 1) Riescono a rimontare i Buccaneers nel finale ma, nell’overtime, vengono poi sconfitit dai loro rivali divisionali, abili ad aprire qualche crepa nelle sicurezze, consolidate, di questi Falcons; per la prima volta a secco di TD, da quando è stato promosso starter, Devonta Freeman, eroe di queste ultime settimane.
8) Seattle Seahawks (4-4) (+ 2) Raggiungono quota .500 dopo la partenza orribile, superando, di un punto, i Cowboys in Texas; nonostante continuino a latitare i punti da parte dell’attacco, la defense riesce, almeno per ora, a limitare le manovre avversarie, ma dopo il bye, contro Arizona, serviranno progressi anche da parte di Wilson & Co.
9) Minnesota Vikings (5-2) (+ 2) Un finale in crescita permette ai Vikings di spuntarla a Chicago, grazie ad un’altra prova sublime dei suoi giovani e, soprattutto, di Stefon Diggs, decisamente l’uomo più in forma dei Purple&Gold in questo momento della stagione; contro i Rams, avranno una nuova opportunità per mettersi alla prova.
10) Pittsburgh Steelers (4-4) (- 2) Il ritorno di Ben Roethlisberger non aiuta gli Steelers, che vengono sconfitti in rimonta dai Bengals ma, ancor più grave, mostrano delle difficoltà inattese in attacco; a conferma che le brutte notizie non giungono mai sole, il runningback Le’Veon Bell sarà costretto a saltare il resto della stagione per infortunio.
11) New York Jets (4-3) (- 1) Seconda sconfitta consecutiva per i Jets, che senza Ryan Fitzpatrick in cabina di regia sono decisamente un’altra squadra; qualche colpa, nel doppio stop, lo ha però anche la defense, che ha concesso 804 yards e 64 punti agl’avversari nelle ultime due uscite.
12) New York Giants (4-4) (=) Escono sconfitti da un match ricco di emozioni con i Saints, nel quale Eli Manning e Odell Beckham danno spettacolo; peccato che, nella poco invidiabile sfida a distanza tra la difese più scarse della settimana, a spuntarla sia proprio quella dei Giants.
13) Philadelphia Eagles (3-4) (=) Settimana di lavoro per gli Eagles, che in vista della sfida divisionale contro i Cowboys hanno cercato di trovare la giusta quadratura sulla linea offensiva, in modo da migliorare la protezione di Sam Bradford, sempre e costantemente sotto pressione quest’anno.
14) St.Louis Rams (4-3) (+ 1) Altra prestazione importante di Todd Gurley, che spacca in due la partita con i Niners realizzando un rushing TD da 70 yards; da quando è rientrato dall’infortunio, i Rams hanno cambiato completamente marcia, e la sfida con i Vikings, importante per testare lo stato di salute di entrambe le franchigie, pare arrivare proprio nel momento giusto.
15) Indianapolis Colts (3-5) (- 1) Se si giocassero solo gli ultimi quarti, molto probabilmente i Colts sarebbero in testa al ranking, visto che Andrew Luck è ormai abituato a fare faville nel finale; il problema, per loro, è il resto del match, e a pagare per la sconfitta subita nel Monday Night con Carolina, è stato l’OC Pep Hamilton.
16) Buffalo Bills (3-4) (=) Turno di bye importante per preparare un pronto riscatto dopo la pessima sconfitta subita con i Jaguars; la buona notizia è che dovrebbero rientrare gli infortunati Taylor, Williams e Watkins, la pessima è che i Dolphins non sono più la stessa squadra battuta qualche settimana fa.
17) Kansas City Chiefs (3-5) (+ 3) Cambiano il corso di una stagione che sembrava portarli alla deriva centrando due vittorie consecutive, la seconda in quel di Londra, dove hanno letteralmente spazzato via i Lions; dopo il bye, i Broncos ci diranno se Andy Reid è riuscito a rimettere in sesto il suo team.
18) New Orleans Saints (4-4) (+ 3) Terza vittoria di fila per i Saints, che danno vita ad una battaglia a suon di touchodowns con i Giants, superati grazie al record NFL eguagliato da Drew Brees, che confeziona 7 TD pass e rilancia le quotazioni della franchigia della Lousiana, ora rientrata ufficialmente in corsa per la postseason.
19) Oakland Raiders (4-3) (+ 4) Altra bella prestazione dei Raiders, che superano senza grossi problemi anche i Jets, confermandosi una delle sorprese più piacevoli di questa stagione, che se si concludesse quest’oggi, gli aprirebbe le porte dei playoffs come quinto team della AFC.
20) Miami Dolphins (3-4) (- 3) Primo stop dei nuovi Dolphins di Cameron, strapazzati dai rivali Patriots nel Thursday Night Football, match in cui hanno perso due dei loro migliori giocatori difensivi, Juwan James e Cameron Wake, che resterà lontano dai campi per il resto della stagione.
21) Dallas Cowboys (2-5) (- 3) Altra sconfitta per i Cowboys, che non riescono a riprendersi nemmeno con il ritorno di Dez Bryant; ancora inconcludente l’attacco, che sarà costretto a rinunciare a Joseph Randle, improvvisamente rilasciato da Jerry Jones durante la settimana. Stessa fine che, stando ai rumors, potrebbe fare Greg Hardy, coinvolto in problemi off the field ben più gravi nei mesi scorsi.
22) Tampa Bay Buccaneers (3-4) (+ 6) Una delle sorprese di questa settimana, i Buccaneers infliggono ai rivali Falcons la seconda sconfitta della stagione, trascinati dai rookie Jameis Winston e, soprattutto, Kwon Alexander, che, giocando in memoria del fratello minore appena scomparso, ferma quasi da solo l’attacco avversario.
23) Houston Texans (3-5) (+ 3) In netta ripresa i Texans, che paiono aver trovato nuova linfa dopo aver restituito lo starting spot a Brian Hoyer; in crescita anche la defense, irriconoscibile nelle prime settimane della regular season 2015.
24) Baltimore Ravens (2-6) (+ 8) Alla gioia della bella vittoria conquistata sui Chargers, che rilancia perlomeno le loro quotazioni, fa da contrasto la tristezza per la perdita del miglior giocatore, nonchè trascinatore, del team, il veterano Steve Smith, fuori per il resto della stagione a causa dell’infortunio subito al tendine d’achille.
25) Washington Redskins (3-3) (=) Bye week fondamentale per preparare al meglio il difficile match con i Patriots di questo fine settimana, in cui Kirk Cousins potrà finalmente fare affidamento su DeSean Jackson, il cui ritorno è previsto proprio per questa settimana.
26) San Diego Chargers (2-6) (- 7) Continuano a deludere lontano da San Diego, dove perdono la quarta partita di questo 2015 e non riescono a rilanciarsi nemmeno contro i Ravens; Philip Rivers prova, come sempre, a tenere in piedi la baracca, ma senza Keenan Allen, che dovrebbe saltare diverse week, sarà ancora più dura.
27) Chicago Bears (2-5) (- 5) I Bears dimostrano di aver lavorato bene nella settimana di riposo, ma i loro progressi offensivi non sono bastati per avere ragione dei rivali Vikings, abili a rimontarli e batterli nel finale; buona la prova fornita da Alshon Jeffery, anch’egli oggetto di alcuni rumors riguardanti una sua possibile trade.
28) San Francisco 49ers (2-6) (- 4) Nuovo stop per i Niners, sconfitti malamente anche dai Rams, che concedono appena 2 field goal all’attacco guidato da Colin Kaepernick; per il prodotto di Nevada, la sfida divisionale di domenica potrebbe essere stata l’ultima da titolare quest’anno, visto che dal prossimo weekend toccherà a Blaine Gabbert.
29) Jacksonville Jaguars (2-5) (=) Settimana di bye utile a ricaricare le energie in vista del match contro i Jets, altro team di quella AFC East che, finora, ha portato davvero bene ai Jaguars, capaci di strappare le uniche due vittorie stagionali contro Dolphins e Bills.
30) Cleveland Browns (2-5) (- 3) Confermano di essere una squadra ostica da affrontare anche nel match con i Cardinals, che tribolano a trovare ritmo per tutto il primo tempo; purtroppo, però, ancora una volta, a penalizzare i Browns è la rushing defense, che concede sistemanticamente troppo agl’avversari.
31) Tennessee Titans (1-6) (- 1) La sconfitta subita con i Texans costa il lavoro a Ken Wisenhunt, che sarà sostituito da Mike Mularkey, ex assistant coach che ha alle spalle esperienze da capo allenatore con Bills e Jaguars nel recente passato; per lui esordio che dovrebbe coincidere con il ritorno di Marcus Mariota, atteso al rientro questo fine settimana.
31) Detroit Lions (1-7) (- 1) Demoliti nell’appuntamento londinese dai Chiefs, i Lions continuano a mostrarsi pessimi ed incapaci di reggere il confronto con il diretto avversario; se continuano così, difficilmente Jim Caldwell salverà il suo posto di head coach.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…