1) New England Patriots (6-0) (=) La spuntano nel finale sui Jets e continuano a rimanere in vetta al Power Ranking e alla AFC East, sempre più di loro dominio; superata anche Miami nella notte, la strada verso la conquista di un altro titolo divisionale pare ormai in netta discesa.
2) Green Bay Packers (6-0) (=) Turno di riposo prima dell’impegnativo scontro al vertice con i Denver Broncos; la notizia positiva, è che A-Rod potrà nuovamente contare su Davante Adams, receiver in rampa di lancio che rientrerà proprio nel match più caldo del weekend.
3) Denver Broncos (6-0) (=) Settimana di bye fondamentale per lavorare sul passing game, decisamente in difficoltà nelle ultime uscite; a testare il lavoro fatto, ci saranno i temibilissimi Packers, con i quali si preannuncia una sfida stellare, molto probabilmente la miglior partita della week.
4) Cincinnati Bengals (6-0) (=) Riposo anche per i Bengals, che pur non scendendo in campo, confermano la loro leadership nella AFC North; toccherà agli Steelers, vogliosi di una rivincita dopo il nuovo stop di Kansas City, mettere alla prova Dalton & Co. nel fine settimana.
5) Carolina Panthers (6-0) (=) Nonostante una partita tutt’altro che positiva, Cam Newton riesce a mettere al tappeto anche gli Eagles, complice una defense che sta giocando ad altissimo livello, guidato dal solito Josh Norman e da un Kawann Short in grandissimo spolvero.
6) Atlanta Falcons (6-1) (=) Attacco imballato nel match con i Titans, vinto grazie ad un reparto difensivo che ha saputo lavorare molto bene contro la offense avversaria; buoni numeri per Julio Jones e Davonta Freeman, che continuano ad essere preziosi per il gioco sviluppato da Matt Ryan.
7) Arizona Cardinals (5-2) (+ 1) Continuano a sorprendere i “vecchietti” dei Cardinals, ancora una volta determinanti nella vittoria della loro squadra; sempre positivo Carson Palmer, che con un’altra ottima prestazione, sembra già avviato a ritirare il premio come Comeback Player of The Year.
8) Pittsburgh Steelers (4-3) (- 1) Landry Jones non ripete il miracolo, e Pittsburgh viene fermata dai Chiefs; per fortuna, questa settimana rientra Big Ben Roethlisberger, che per la prima volta in questa stagione, avrà a disposizione due delle sue armi preferite, Le’Veon Bell e Martavis Bryant, i giocatori in grado, con Antonio Brown, di dare una marcia in più all’attacco.
9) New York Jets (4-2) (=) Nonostante la sconfitta, hanno dato parecchio filo da torcere ai Patriots, che ad un certo punto sembravano rischiare la prima sconfitta della stagione; ancora una volta, confermano, sul campo, l’ottimo lavoro fatto da Todd Bowles in offseason.
10) Seattle Seahawks (3-4) (+ 5) Balzo in avanti importante per i Seahawks, che stanno rimettendo in piedi una stagione iniziata sotto pessimi auspici; ovvio, aver affrontato i Niners in netta crisi, li ha favoriti, ma nelle prossime due week, Cowboys e, soprattutto, Cardinals, ci diranno se i ragazzi di coach Carroll sono ancora una contender per il titolo.
11) Minnesota Vikings (4-2) (+ 5) Il gioco non è certo fluido e spettacolare, ma coach Zimmer sta dimostrando di aver reso questi Vikings una squadra piuttosto solida, guidata da una defense difficilmente superabile; sugli scudi, oltre a Eric Kendricks, defensive rookie of the mounth, anche un’altra matricola, Stefon Diggs, autore di una presa spettacolare e di un’altra ottima prestazione.
12) New York Giants (4-3) (+ 5) Vittoria sudatissima contro i rivali Cowboys, ottenuta grazie ad un’altra prova concreta della difesa, che chiude gli spazi agl’avversari e intercetta Matt Cassell in tre occasioni; match verità con i Saints in ripresa, nella settimana segnata dal nuovo accordo contrattuale con Jason Pierre-Paul.
13) Philadelphia Eagles (3-4) (- 2) Ok che Nick Foles non sta brillando con St. Louis, ma perlomeno sembra essere molto più sicuro e preciso di Sam Bradford, che oltre ad aver perso 11 palloni in stagione, è il peggior QB della lega come QB rating, 29,6; un minimo di continuità potrebbe far dormire sonni più tranquilli a Chip Kelly.
14) Indianapolis Colts (3-4) (- 2) Altra sconfitta per i Colts, che perdono la prima partita in casa del 2015, concedendo due quarti abbondanti ai Saints, che sfruttano il blando approccio di Luck e compagni per prendere il largo nel primo tempo e controllare nel secondo; tardiva la reazione di Indy, che si affida ancora una volta a T.Y.Hilton e Donte Moncrief.
15) St.Louis Rams (3-3) (+ 3) Todd Gurley continua a fare faville e i Rams proseguono la loro risalita, confermandosi, almeno attualmente, la seconda forza della NFC West; perfetto per un team guidato da Jeff Fisher, il prodotto di Georgia pare già avviato alla conquista del premio come Rookie dell’anno.
16) Buffalo Bills (3-4) (- 6) Stop bruttino con i Jaguars nel secondo appuntamento londinese con le International Series; E.J. Manuel, tornato titolare per l’assenza di Tyrod Taylor, ci prova fino alla fine, ma la rimonta finale non riesce, e i tanti errori commessi in precedenza dalla offense, pesano come macigni.
17) Miami Dolphins (3-3) (+ 3) Continuano a convincere i nuovi Dolphins di coach Campbell, che in quel di Miami perpetrano un massacro ai danni dei Texans, letteralmente surclassati nel primo tempo, chiuso con un netto 41-0 da parte del team della Florida; sugli scudi, ancora una volta, Ryan Tannehill, autore di 4 TD pass.
18) Dallas Cowboys (2-4) (- 5) Matt Cassell non riesce a cambiare il volto di questi Cowboys, che continuano a risentire dell’assenza di Romo e Bryant; la notizia positiva, è che funziona molto bene il running game, quando non sfonda Joseph Randle, ci pensa infatti Darren McFadden, 152 yards e touchdowns, a mettere in difficoltà la defense avversaria.
19) San Diego Chargers (2-5) (- 5) Servono a poco i 23 punti messi a segno nel quarto finale dai Chargers, che pagano forse un po’ di presunzione nel match casalingo contro i Raiders, perso malamente dal team di San Diego; tardiva la reazione di Philip Rivers, che chiude con 336 yards e 3 touchdown pass.
20) Kansas City Chiefs (2-5) (+ 1) Sfruttano il momento di difficoltà degli Steelers per tornare alla vittoria, puntando con decisione su Travis Kelce e sul volto nuovo Chacandrick West, il runningback che non dovrebbe far rimpiangere Jamaal Charles; 110 yards e touchdown nella seconda apparizione da starter, sono un discreto biglietto da visita.
21) New Orleans Saints (3-4) (+ 2) La vittoria su Atlanta sembra averli sbloccati, e prontamente ottengono un’altra affermazione contro un team, almeno sulla carta, meglio attrezzato; buona la prova generale di attacco e difesa, che riescono a respingere il tentativo di rimonta Colts nel finale di partita.
22) Chicago Bears (2-4) (=) Mentre il general manager Ryan Pace continua a lavorare dietro le quinte per la stagione 2016, i Bears hanno sfruttato la settimana di bye per registrare l’attacco in vista della sfida divisionale contro i Vikings, in programma domenica.
23) Oakland Raiders (3-3) (+ 1) Bella vittoria ottenuta in trasferta a San Diego, dove Derek Carr gioca una delle sue migliori partite da professionista, confermando di aver costruito una buona intesa con i suoi nuovi receiver titolari, Michael Crabtree e Amari Cooper, primo rookie WR del team con 3 prestazioni da 100 yards in sei partite dal 1961, anno in cui la stessa sorte toccò ad un certo Mike Ditka.
24) San Francisco 49ers (2-5) (- 5) Altra brutta partita della offense di San Francisco, che continua a non convincere e produrre pochissimo; Seattle ha vita facile nel Thursday Night, e per Tomsula, chiamato a sostituire Harbaugh in estate, ora si fa davvero durissima.
25) Washington Redskins (3-3) (+ 2) Dato per morto troppo presto, Kirk Cousins confeziona il TD pass vincente ad appena tre secondi dal termine, condannando alla sconfitta i Bucs, ormai sicuri di aver superato i Redskins; ottima la prova di Jordan Reed, che ha chiuso con 11 prese per 72 yds e 2 touchdowns.
26) Houston Texans (2-5) (- 1) Bruttissima sconfitta subita a Miami, dove i Dolphins li surclassano nettamente nel primo tempo, chiuso con 41 punti di svantaggio; buona la reazione, favorita da un calo dei padroni di casa, nei secondi trenta, segnati però negativamente dall’infortunio che ha tolto di mezzo Arian Foster per il resto della stagione.
27) Cleveland Browns (2-4) (- 1) Nonostante la solita, ottima, prova di Gary Barnidge, i Browns combinano poco o nulla contro i Rams, e si dimostrano meno battaglieri del solito; nel finale, si è rivisto in campo Johnny Manziel, che viste le impellenti necessità del team non dovrebbe rischiare la sospensione per l’ennesima bravata.
28) Tampa Bay Buccaneers (2-4) (=) Come auspicato, nella bye week, Lovie Smith ha lavorato parecchio sull’intesa tra Jameis Winston e Mike Evans, e i risultati si sono decisamente visti; nonostante l’ottima prova del WR, 164 yards e 1 TD, i Buccaneers sono costretti ad arrendersi allo spunto in extremis degli Skins.
29) Jacksonville Jaguars (2-5) (+ 3) Offrono un bello spettacolo davanti al pubblico del Wembley Stadium, dando vita ad un bel match, vinto solo nel finale, con i Bills; decisiva una ricezione, da 31 yds, di Allen Hurns, che regala così la seconda vittoria del 2015, nonchè la miglior partenza dal 2011, ai Jaguars.
30) Tennessee Titans (1-5) (- 1) Tengono botta con i Falcons riuscendo ad arginare l’esplosivo attacco guidato da Matt Ryan; purtroppo, Zach Mettenberger, scelto per sostituire l’infortunato Mariota, non riesce ad incidere, e ai Titans è sfuggita una possibile vittoria. Sulla defense, si vede già la mano di Dirk LeBeau.
31) Detroit Lions (1-5) (- 1) La buona partenza contro i Vikings illude i Lions, che nel secondo tempo vengono tenuti sotto costante controllo dai rivali divisionali; la prima testa a saltare è stata quella dell’OC Joe Lombardi, chissà che la prossima non sia quella di Jim Caldwell.
32) Baltimore Ravens (1-6) (- 1) In questo momento sono probabilmente la peggior squadra della lega, ma c’è da tenere conto dei tanti infortuni che hanno decimato il reparto difensivo, da anni il punto di forza indiscusso della franchigia del Maryland; la prossima settimana, contro i Chargers, sarà dura.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…