La AFC East è stata una delle division più discusse e chiacchierate dell’estate. Dovendo per l’ennesima volta confrontarsi con i campioni in carica tutte e tre le contendenti si sono rinforzate in maniera davvero consistente mentre i Pats devono destreggiarsi tra molte chiacchiere, alcune perdite importanti e uno scandalo che fa parlare.
La stagione 2015 dei Patriots ruoterà al 99% intorno al post deflategate. Anche se né Brady né Belichick ne vogliono parlare non c’è dubbio che, indipendentemente da come finirà il processo di denunce e controdenunce, questa del deflategate sarà una delle maggiori storie della stagione a venire.
In primis perchè ora come ora Brady, leader capitano e campione, è squalificato e i Pats dovranno giocare 4 partite con un qb che non è mai partito titolare in NFL. Insieme a Belichick, Brady è la ragione principale del dominio nei 15 anni passati che ha portato a quattro superbowl e 6 titoli di conference.
Sarà molto interessante vedere come la squadra e l’head coach si sapranno aggiustare a un, passatemi il termine, “signor nessuno” alle prese con una pressione pazzesca, perchè la prima uscita è da so and so, ma non si può giudicare tutto da una sola partita di preseason anche perchè Garoppolo non ha lanciato ai titolari e Brady ha comunque aperto la partita.
In più i Packers non hanno dato vita facile al qb avversario blitzando frequentemente contro una linea offensiva priva di titolari e dando veramente poche volta la possibilità a Garoppolo di lanciare da una tasca libera, cosa di cui ogni giovane qb ha proprio bisogno.
Prima o poi i Pats dovranno provare il proprio backup qb in un contesto da prima squadra ed solo allora che si potranno fare delle valutazioni serie e concrete su cosa aspettarsi da lui. Rimane comunque una brutta notizia ed è quella che Garoppolo di tempo per giocare ne ha avuto e ha sempre sofferto un po’ troppo rispetto a quello che ci si poteva aspettare arrivando a segnare (field goal) in soli 2 drive su nove diretti da Jimmy.
Il parco ricevitori e running backs dovranno aiutare non poco il proprio giovane qb e Gronkowski, Edelman e LaFell le palle le sanno prendere. E non dimentichiamoci che anche Edelman sa lanciare……
Il reparto offensivo è quindi rimasto pressochè invariato al di là della questione qb, ma i veri cambiamenti sono avvenuti nel team difensivo.
Come spesso accade ai campioni in carica, tutta una serie di pezzi da 90 ha lasciato il Massachusetts: Revis ha firmato un contrattone con il vecchio amore Jets e perderlo ha significato perdere un game-chancer, un cornerback in grado di zittire qualunque ricevitore, e più in grande significa dover cambiare impostazione di gioco in generale.
Ma non solo, anche Brandon Browner fresco di secondo anello con due squadre in due anni è partito per il sud della Big Easy dopo un solo anno di presenza, e Vince Wilfork dopo 11 anni di presenza fisica e mentale come nose tackle ha lasciato l’ovest per il Texas.
Belichick, il miglior coach al mondo, sa perfettamente che non è possibile sostituire gente come Revis e Wilfork, ma che dovrà adattare il sistema di gioco di tutta la squadra aumentando la pressione per ridurre i lanci.
Per questo è andato a fare spese in maniera mirata. Innanzitutto con il linebacker Jabaal Sheard si è aggiunta al roster un’importante arma per la pass-rush e la sua versatilità potrà essere una preziosa risorsa per gli schemi difensivi.
Ma soprattutto le conferme di McCourty e Butler, eroe del Super Bowl, dovranno giocare un ruolo molto importante per non rimpiangere la secondaria ormai partita per altri lidi. In particolare Butler ha impressionato moltissimo durante i training camp, e il suo atletismo come anche la sua capacità di leggere gli attacchi avversari hanno colpito il coach staff, i compagni di squadra e la stampa presente ai camps.
Ma non finisce qui. Al primo giro del draft, abilità e fortuna si sono unite perchè nessuno si aspettava che Malcom Brown fosse ancora disponibile all’ultima chiamata del primo giro, mentre i Pats hanno subito capito l’importante di una tale chiamata. Fortuna per i Pats, ma fortuna anche per Brown stesso che inserito in una linea difensiva rodata può brillare da subito e giocare un ruolo molto importante nonché far partire una carriera di primissimo livello.
Rimane da valutare la situazione cornerback, se i primi due sono sicuri del proprio posto per quanto riguarda il nickel ci sono diversi dubbi e in sei si giocano un solo slot disponibile. La poca profondità in panchina sarà un problema in caso di infortunio e ai tifosi non resta che sperare di vedere sempre sani sia Butler che Ryan. La questione cruciale però non è chi giocherà, ma come giocherà, e questo è tutto da vedere.
In definita però, nonostante tutto, non c’è niente di più importante che avere un franchise quarterback e un coach di livello e da questo punto di vista i Patriots non possono che avere un A+++ di valutazione.
Brady, nonostante le 38 primavere, è ancora uno tra i 5 migliori giocatori della lega e nessuno degli altri qb della division si avvicina minimamente al suo calibro. Inoltre i Pats si stanno sviluppando in maniera costante e crescente anche dal lato difensivo della palla.
Pur avendo perso importanti perdine il lavoro dell’anno scorso ha mostrato notevoli miglioramenti in molti giovani che ancora sono in roster e che nel 2015 giocheranno un ruolo importante.
E non bisogna dimenticare la cultura della vittoria che si è sviluppata in una decade di dominio. I Pats sono vincenti nella mentalità e nell’atteggiamento e pur avendo un Brady a servizio ridotto prevedo un’ennesima vittoria di division con un massimo di 6 sconfitte (dopo l’iniziale 1-3).
Si avvicina agli sport americani grazie a un amico che nel periodo di Jordan e dei Bulls tifa invece per gli Charlotte Hornets. Gli Hornets si trasferiscono in Louisiana ed è amore a prima vista con la città di New Orleans e tutto quello che la circonda, Saints compresi, per i quali matura una venerazione a partire dal 2007 grazie soprattutto ai nomi di Brees e Bush. Da allora appartiene con orgoglio alla “Who Dat Nation”.