Quarantanove, 49. Per molti si tratta semplicemente della numerazione dell’edizione del Super Bowl andato in scena nella nottata italiana del 1° febbraio 2015 a Glendale, in Arizona. Per una persona significa qualcosa in più, quel qualcuno è Tom Brady.
Il quarterback dei New England Patriots, dopo un digiuno di dieci anni in cui ha perso due Super Bowl per mano dei New York Giants e di Eli Manning (unico quarterback della storia a batterlo per più di una volta al grande ballo), ricorderà questo come il Super Bowl in cui ha pareggiato il numero di vittorie e di MVP ottenuti in questo palcoscenico di tale Joe Montana, il più grande quarterback proprio della storia dei San Francisco 49ers, idolo giovanile del numero 12 di Foxboro.
In una partita strabiliante e dalle forti emozioni Brady ha raggiunto l’ex quarterback della Baia e Terry Bradshaw con quattro vittorie al Super Bowl e, vincendo ancora il titolo di MVP, ha agguantato anche in questa statistica l’ex giocatore rosso-oro, ma non si è fermato qui. Brady ha inoltre ottenuto il record per il maggior numero di completi a quota 37, superando l’eterno rivale Peyton Manning con i suoi 34 racimolati l’anno scorso nella clamorosa debacle andata in scena a East Rutherford, ma soprattutto è diventato il QB con il maggior numero di touchdown nella storia del Super Bowl con un totale di 13, superando chi? Guarda caso di nuovo Joe Montana, detentore precedente del record con 11 realizzazioni.
Una serata storica per Brady che connette praticamente in maniera costante con tutti i propri ricevitori eseguendo alla minima lettera un gameplan perfettamente preparato e studiato dal proprio head coach, quel Bill Belichick considerato da molti il miglior allenatore in circolazione.
Una serata da 37/50 per 328 yard, 4 touchdown e 2 intercetti per il nativo di San Mateo, California, in cui riesce alla fine a scrollarsi di dosso un primo pick fatto proprio da Jeremy Lane sul finire del primo quarto e un secondo realizzato da Bobby Wagner successivamente. Come? Con un grandioso touchdown per Rob Gronkowski subito dopo il 2 minute warning del secondo periodo, con una serie di giocate che non permettono alla Legion of Boom di fare di nuovo proprio il palcoscenico più grande, ma soprattutto con un fantasmagorico drive da 8/8 chiuso con il touchdown del vantaggio siglato da Julian Edelman, principale ricevitore del gruppo di Foxboro e diventato il target preferito del proprio quarterback e capitano.
Un Tom Brady che quindi, pareggiando Bradshaw e Montana per il maggior quantitativo di Super Bowl vinti da un QB nella storia della lega, non si lascia trasportare dalle statistiche, rimanendo saldamente con i piedi per terra e dimostrandosi ancora una volta uno dei migliori: “Non pongo mai me stesso in queste discussioni, non la penso così. Ci sono così tanti grandi giocatori che hanno giocato in così grandi squadre. Penso bisogna soltanto assaporare il momento”.
Ancora il quarterback dei Pats ha lasciato trapelare le proprie sensazioni dopo una gara così emozionante: “Lanciare due intercetti quasi subito non ha aiutato ma si è trattato di compattezza mentale e fisica, da parte di tutti. La squadra ha dimostrato di possederne per tutto l’arco della stagione, senza che ognuno dubitasse dei propri compagni. È così che abbiamo gestito la cosa. Abbiamo battuto una grandissima formazione, e sono felicissimo. Ogni squadra compie il proprio viaggio, e tante persone hanno perso fiducia in noi già alle prime battute stagionali. Ma abbiamo tenuto duro, rimanendo compatti”.
Tanto è dipeso anche dall’intercetto realizzato da Malcolm Butler, e chissà di cosa staremmo discutendo se le cose in quella fattispecie fossero andate diversamente. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ciò di cui in questo momento siamo tutti testimoni è la legacy di cui questo giocatore si è reso protagonista nel corso degli anni, e che tante emozioni ha regalato ad appassionati di tutto il mondo. Nel momenti di maggiore difficoltà i New England Patriots hanno deciso di puntare su Tom Brady, e ovviamente il prodotto di Michigan non ha deluso neanche lontanamente le aspettative, ancora una volta. Well done, Tom!
Studente di giurisprudenza. Appassionato delle Big Four, NFL in particolare. Tifoso sfegatato Green & Gold!