1) New England Patriots (9-2) (+1) Sorpasso in vetta per la franchigia di Boston, che vince agevolmente contro i Lions puntando sul cavallo di ritorno LeGarrette Blount, autore di 2 touchdowns al pari del tight end Tim Wright, altro ex Buccaneers andato a segno, anche lui in 2 occasioni, nella sfida di domenica.
2) Arizona Cardinals (9-2) (-1) La difesa continua ad essere il reparto migliore di questi Cardinals, reggendo, quasi da sola, nel confronto con i Campioni in carica; purtroppo, come era prevedibile, il passaggio da Carson Palmer a Drew Stanton in attacco, si è fatto sentire, tanto da costringere coach Arians a correre ai ripari e dare maggiore profondità al backfield mettendo sotto contratto il RB, ex Raiders e Bears, Michael Bush.
3) Green Bay Packers (8-3) (+1) Non il solito relax per Aaron Rodgers, che gestisce comunque bene l’ovale anche contro i rivali Vikings, guidando i suoi ad una vittoria per nulla scontata, resa molto più difficoltosa dalla voglia di lottare, fino all’ultimo, degli avversari; senza l’apporto, fondamentale, di Eddie Lacy, indubbiamente, sarebbe stata molto più dura.
4) Philadelphia Eagles (8-3) +1) Tornano a vincere gli Eagles, che finalmente ritrovano anche LeSean McCoy, protagonista, con 130 yards e 1 TD, della win ottenuta sui Titans, importantissima in vista della sfida valida per la testa della East con i Cowboys, programmata per il giorno del Ringraziamento.
5) Dallas Cowboys (8-3) (+1) Vittoria fondamentale contro i Giants nel Sunday Night, trascinati, come al solito, da DeMarco Murray e Dez Bryant in splendida forma; una buonissima notizia in vista del Thanksgiving Day, giorno della sfida decisiva con i rivali Eagles.
6) Indianapolis Colts (7-4) (+1) Indy festeggia con T.Y. Hilton la nascita della sua primogenita regalandosi una facile affermazione con i Jaguars, stroncati anche dai piazzati del veteranissimo per eccellenza, Adam Vinatieri, sempre una garanzia quando si tratta di calciare l’ovale tra i pali.
7) Denver Broncos (8-3) (+1) Faticano ancora i Broncos, che con Miami tribolano a conquistare una win che sulla carta pareva essere piuttosto semplice; Manning risente ancora dell’assenza di Julius Thomas, ma per fortuna trova l’omonimo Demaryius in grandissima forma, pronto a segnare inesorabilmente il match con 2 TD su ricezione.
8) Seattle Seahawks (7-4) (+3) La Legion of Boom ferma la cavalcata dei rivali Cardinals, distruggendo le poche certezze dell’attacco avversario e lavorando, con l’attacco, ai fianchi una difesa che fino a questo punto della stagione era stata pressoché impeccabile.
9) Baltimore Ravens (7-4) (+3) Devono ancora una volta ringraziare Justin Forsett i Ravens, che godono, a piene mani, della sua mostruosa prestazione, 22 portate per 182 yards e 2 touchdowns, andando a conquistare un’importante vittoria in trasferta sul terreno dei Saints, rimanendo così in piena corsa nella combattutissima AFC North.
10) Pittsburgh Steelers (7-4) (=) Settimana di pausa per i ragazzi di coach Tomlin, che al rientro si troveranno di fronte Drew Brees e una New Orleans che sembra essere ormai solo una lontana parente della squadra capace di mettere in difficoltà chiunque; matchup da non sottovalutare, ma che dovrebbe essere comunque favorevole a questi Steelers.
11) Kansas City Chiefs (7-4) (-8) Brutto tonfo per il team del Missouri, che consente ai Raiders di tornare alla vittoria dopo più di un anno commettendo parecchi errori; una serata storta può capitare, ma quando perdi, di 4 punti, contro una squadra che non ha vinto ancora una partita in stagione, qualche domanda devi fartela, soprattutto se vuoi puntare alla postseason e in Division devi vedertela con Broncos, che affronteranno domenica, e Chargers.
12) Detroit Lions (7-4) (-3) Stop anche per i Lions, che a Foxboro combinano poco o nulla, subendo costantemente l’iniziativa dei padroni di casa, senza dare alcun cenno di reazione; smarrito, ormai da tempo, quel passing game capace di mettere in seria difficoltà le difese avversarie, nonché mantenere una produzione piuttosto elevata.
13) San Diego Chargers (7-4) (=) Più difficile del previsto l’impegno contro i Rams, con i Chargers che si sono trovati addirittura ad inseguire a fine primo tempo; per loro fortuna, nei secondi trenta, Philip Rivers si ricorda di essere uno dei migliori passer della lega e riscatta, almeno parzialmente, una prova fino a quel momento inguardabile.
14) Cincinnati Bengals (7-3-1) (=) Approfittano dell’assenza di Arian Foster tra le fila avversarie i Bengals, che riescono a tenere sotto controllo i Texans sfruttando tutte le armi in loro possesso, dalle corse ai passaggi, fino ai field goal, rivelatisi decisivi nel quarto finale, quando Nick Novak ne ha realizzati 2, spianando la strada a Cinci.
15) San Francisco 49ers (7-4) (=) Continuano a non convincere del tutto i Niners, che vincono con estrema fatica anche contro i Redskins, squadra assolutamente non irresistibile, soprattutto in questo momento; a togliere le castagne dal fuoco, ancora una volta, ci pensa la difesa, che piazza la giocata, probabilmente decisiva, al termine del match, mentre gli avversari cercavano di imbastire una disperata rimonta.
16) Cleveland Browns (7-4) (+1) Brian Hoyer gioca la sua peggior partita della stagione ma non perde comunque la fiducia del coaching staff, e alla fine riesce pure a guidare i Browns alla vittoria, distribuendo benissimo l’ovale nel drive che porta al FG decisivo di Billy Cundiff, a segno da 37 yds. Restano ancora in corsa per la North, e con un Josh Gordon in più, tutto è davvero possibile.
17) Miami Dolphins (6-5) (-1) Vendono cara la loro pellaccia al Mile High, tenendo sulle corde fino all’ultimo secondo i Broncos, che alla fine riescono a spuntarla per un soffio; positiva la prova, in generale, di tutto l’attacco, e soprattutto di Ryan Tannehill, che sta crescendo, di partita in partita, a vista d’occhio.
18) Buffalo Bills (6-5) (+1) Dopo una settimana travagliata, sommersi dalla neve e costretti a spostarsi a Detroit per disputare il loro match contro i rivali Jets, i Bills tornano ad avere un record positivo, trascinati da una difesa in grado di produrre ottime giocate e da un attacco che sta girando piuttosto bene sotto la guida di Kyle Orton.
19) Houston Texans (5-6) (-1) Dopo sole due partite Ryan Mallett, infortunatosi al pettorale, è già costretto a salutare la compagnia, consegnando l’attacco nuovamente nelle mani del collega Fitzpatrick; con lui, i Texans proveranno a giocarsi fino in fondo le loro chances di postseason, sperando di recuperare Arian Foster quanto prima.
20) Chicago Bears (5-6) (+2) Seconda vittoria consecutiva per i Bears, che dopo aver battuto i Vikings riescono ad imporsi anche sui Buccaneers, sfruttando, nuovamente, la ritrovata intesa tra Jay Cutler e i suoi uomini migliori, con in testa Matt Forté, autore di 2 TD fondamentali.
21) New Orleans Saints (4-7) (-1) Non vincono più tra le mura amiche i Saints, che vengono battuti anche dai Ravens, denotando ancora una volta diversi problemi a livello difensivo, dove viene invalidato tutto il lavoro fatto in attacco da Drew Brees, sempre uno dei pochi a salvarsi; nonostante tutto, vista la paradossale situazione della NFC South, le speranze di postseason rimangono intatte.
22) St.Louis Rams (4-7) (-1) Non mollano un centimetro i Rams di coach Fisher, che dopo aver vinto con i Broncos pare ci abbiano preso gusto, e provano a replicare con i Chargers, chiudendo in vantaggio il primo tempo; purtroppo, questa volta, il loro slancio si esaurisce nei restanti due quarti, quando consentono a San Diego di riprendersi e ribaltare il risultato.
23) Carolina Panthers (3-7-1) (=) Bye week per Cam Newton e soci, che proveranno a riordinare le idee in vista di un finale di stagione che li vede ancora in corsa nonostante il record perdente; domenica sfida con i Vikings che può valere parecchio.
24) New York Giants (3-8) (=) Perdono, ma con onore i Giants, capaci di regalare ai fans del football una delle immagini più belle di sempre, che rimarrà negl’occhi di tanti appassionati per parecchio tempo; il riferimento, assolutamente non casuale, è indirizzato alla spettacolare presa acrobatica di Odell Beckham, uno dei tanti, ottimi ricevitori, arrivati dalla NCAA quest’anno. Da lui, obbligatoriamente, i blue newyorkesi dovranno ripartire per il loro prossimo futuro.
25) Minnesota Vikings (4-7) (=) Lottano fino alla fine i Vikings di coach Zimmer, che sembra aver già dato la sua impronta a questa squadra, capace di tenere testa a dei Packers decisamente più forti; bene Bridgewater, che in Charles Johnson sembra aver trovato un valido terminale in ottica futura.
26) Atlanta Falcons (4-7) (=) Altra sconfitta sul filo di lana per i Falcons, che sembrano colpiti da una sorta di maledizione dell’ultimo secondo; eppure, la facilità con cui hanno consentito ai Browns di prendere campo nel drive decisivo, farebbe pensare ad altro. Eterni incompleti.
27) Tampa Bay Buccaneers (2-9) (=) Una cosa assolutamente positiva c’è; il suo nome è Mike, il suo cognome è Evans, e la sua missione è tenere a galla una squadra completamente allo sbando; Lovie Smith, avrà il suo bel da fare in offseason, ma le nuove leve, vedi anche Patrick Murray, sembrano promettere bene.
28) New York Jets (2-9) (=) Imprigionati nell’ormai annoso dilemma su a chi affidare lo spot di quarterback titolare, i Jets perdono senza colpo ferire anche con i rivali Bills, dimostrando che la strada verso la rinascita si presenta piuttosto tortuosa.
29) Washington Redskins (3-8) (=) Si arrendono solo nel finale ai ben più quotati Niners, ma coach Jay Gruden non si da pace, e dopo aver accusato di scarso impegno RGIII, ha scelto di affidare nuovamente l’attacco a Colt McCoy; un tentativo, forse inutile, di raddrizzare le cose.
30) Tennessee Titans (2-9) (=) Mettenberger continua a sfornare prestazioni positive, e in ottica 2015 Ken Wisenhunt può certamente pensare in positivo; buona, sempre guardando al futuro, l’intesa che il giovane QB da Lousiana State sta trovando con il ricevitore che dovrebbe diventare il go-to-guy del domani, il prodotto locale Justin Hunter.
31) Jacksonville Jaguars (1-10) (=) Producono pochissimo a livello offensivo contro i Colts e si arrendono dopo un primo tempo privo di spettacolo e touchdowns; un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, che almeno avevano lasciato ben sperare per il prossimo futuro.
32) Oakland Raiders (1-10) (=) Dopo 368 giorni di digiuno, i Raiders tornano a smuovere la casellina delle vittorie, imponendosi nell’anticipo del Giovedì notte sui rivali Chiefs; grandissimo protagonista, Latavius Murray, runner al secondo anno da Central Florida che potrebbe ritagliarsi uno spazio, ed un ruolo, importante, d’ora in poi.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…