Grandiose e strepitose ricezioni, touchdown ad un minuto dal termine, incredibili upset ed inaspettati blow-out. Cosa ha scandito l’ultima settimana di National Football League? Cosa ha portato in dote questa Week? È arrivato il momento di analizzare tutto ciò nella classica rubrica del Top & Worst:
TOP
1 – Oakland Raiders: quello che da molti sembrava essere l’incredibile e l’impossibile è infine accaduto. Gli Oakland Raiders acciuffano nel Thursday Night Football la prima vittoria stagionale sconfiggendo di sole 4 lunghezze dei Kansas City Chiefs reduci da cinque vittorie consecutive, l’ultima delle quali contro i campioni in carica dei Seattle Seahawks. Protagonisti di giornata il RB Latavius Murray che colleziona gli unici due touchdown concessi dalla squadra di Andy Reid su corsa, e l’eroe di casa Charles Woodson, costantemente al posto giusto al momento giusto.
2 – Russell Wilson: importante scontro divisionale quello accaduto al CenturyLink Field di Seattle in cui i Seahawks hanno affrontano la squadra con il miglior record nella lega, ossia gli Arizona Cardinals. La formazione di casa ha approfittato delle importanti assenze offensive dei propri avversari, il quarterback Carson Palmer ed il wide receiver Larry Fitzgerald, ma è soprattutto grazie al proprio leader che i campioni in carica portano a casa una fondamentale W in chiave post-season. Con una prova da 17/22 per 211 yard ed un fantastico TD per il TE Cooper Helfet, il numero 3 mantiene il passo dei San Francisco 49ers accorciando anche le distanze dalla vetta della Division con una serie di bellissime big play, grazie alle quali tiene saldamente nelle proprie mani il controllo della gara.
3 – Cleveland Browns: importantissima vittoria esterna per la formazione dell’Ohio, nonostante il pessimo Bryan Hoyer da tre intercetti a fronte di nessun touchdown. La squadra di Cleveland mantiene viva la corsa alla AFC North approfittando del non ottimale momento degli Atlanta Falcons e soprattutto del rientro di Josh Gordon, autore di 8 ricezioni per 120 yard. Molto bene Billy Cundiff che realizza il field goal decisivo, concludendo con 4/5. Browns a quota 7-4 ed in piena corsa per la Division più combattuta della National Football League.
HONORABLE MENTIONS
Odell Beckham jr: d’accordo o meno, in molti utilizzano tre semplici parole che troverebbero facilmente il mio consenso. BEST CATCH EVER!
WORST
1 – New York Jets: indubbiamente una delle due protagoniste negative di questo doppio Monday Night Football. Partita rinviata a causa della neve, che forse era meglio non disputare affatto per i bianco-verdi della Grande Mela. Un incredibile blow-out patito per mano di una rivale divisionale che ha un sapore molto amaro per Rex Ryan. Difesa che non regge Robert Woods, autore di 118 yard e 1 touchdown con 9 ricezioni, un punt bloccato a ridosso della end zone che finisce per diventare un touchdown a favore dei Bills ed un più che impreciso (7/19) Michael Vick che commette turnover ed esce per infortunio. Undici partite giocate, solo due vittorie.
2 – Detroit Lions: pessima prestazione quella della formazione del Michigan. Sicuramente Foxboro non è una bella piazza in cui esibirsi ma i Leoni della Motown avevano sino a questo punto espresso un ottimo football soprattutto a livello difensivo, anche fuori dal proprio stadio. I 34 punti concessi a Tom Brady sono un brutto punto da cui ripartire ora che hanno perso la vetta della NFC North a favore dei Green Bay Packers. Ciò che però preoccupa realmente è la mancanza di produzione offensiva. Solo 9 punti e nessun touchdown per Matthew Stafford (anche un intercetto per lui), Calvin Johnson e Golden Tate. Week da dimenticare per Detroit, ora in snervante attesa di rifarsi al Ford Field contro i rivali di Division dei Chicago Bears nel Thanksgiving.
3 – Josh McCown: non un dolce ritorno al Soldier Field quello dell’ex quarterback dei Chicago Bears con la sua nuova maglia dei Tampa Bay Buccaneers. McCown, che così bene ha fatto l’anno scorso tanto da impensierire il posto da titolare di Jay Cutler, commette tre turnover (due intercetti e un fumble) condannando di fatto la propria squadra alla nona sconfitta in undici uscite stagionali. Non una bella prestazione del quarterback della squadra della Florida che non approfitta del pessimo momento della formazione della Windy City continuando ad essere la peggior squadra della NFC.
DISHONORABLE MENTIONS
New Orleans Saints: seconda protagonista in negativo di questo Monday Night Football poco ordinario. Partita abbastanza equilibrata e da diverse possibili sfaccettature. Varietà di opzioni che culmina nel pick six di Drew Brees, autore del suo undicesimo intercetto (solo Blake Bortles con 15, Eli Manning e Jay Cutler ambo con 12 hanno fatto peggio), che alla fine dei giochi costa moltissimo alla “Who Dat Nation”. Anche la run defense non ha espresso il suo miglior football: due touchdown con 182 yard in 22 portate per Justin Forsett. Possibilità di allungare sugli Atlanta Falcons persa, e anche abbastanza malamente per come stava giocando il numero 9 ex San Diego Chargers prima del suddetto intercetto. Piccolo dato numerico: New Orleans non perdeva tre gare casalinghe consecutive dal 2006. Se crolla anche quella che ormai sembrava essere rimasta l’unica certezza, cosa resta alla Big Easy?
Studente di giurisprudenza. Appassionato delle Big Four, NFL in particolare. Tifoso sfegatato Green & Gold!