Risultati di blow-out, showdown e upset sono quelli che hanno scandito la Week 11 della National Football League. Alcuni del tutto inaspettati, altri telefonati ed altri ancora che hanno lasciato di sasso buona parte degli addetti ai lavori e degli appassionati. Sempre più si stanno definendo le linee guida di questa stagione ed in maniera particolare alcune squadre stanno guadagnando le prime piazze in quella che è la corsa al Vince Lombardi Trophy. Vediamo nel Top & Worst di questa settimana quali sono state le fazioni che sono riuscite nei loro intenti e quali invece sono tornate a casa ferite e con una L in più:
TOP
1 – Green Bay Packers: ancora una volta i Green & Gold tirano fuori un’incredibile prestazione all’interno delle mura amiche di Lambeau Field. In una fredda serata i verde-oro riescono a produrre in ogni fase di gioco: tre touchdown per Aaron Rodgers, pick six di Julius Peppers (secondo stagionale) e fumble riportato in end zone per 49 yard da Casey Hayward e return da 75 yard su punt da parte di Micah Hyde (secondo in carriera). Eagles che a fronte di tutto ciò non producono come sono abituati a fare e Mark Sanchez gioca in controtendenza rispetto al Monday Night Football vinto contro i Carolina Panthers. Per il quarterback il fumble sopra citato ed un altro intercetto ad opera di Tramon Williams dopo il pick six di Peppers. Prima volta nella storia della franchigia in cui Green Bay riesce in due gare casalinghe consecutive a porre in essere almeno 50 punti.
2 – Mike Evans: importante giornata per il rookie WR dei Tampa Bay Buccaneers con una suntuosa prestazione da oltre 200 yard che garantisce alla propria squadra la seconda W stagionale. Tutto ciò in sole 7 ricezioni, due delle quali valide per touchdown. Incredibile giornata di Evans che riesce nel migliore dei modi ad approfittare di una secondary dei Washington Redskins non al top.
3 – New England Patriots: ottima prova della squadra di Bill Belichick nell’ultimo Sunday Night Football. Tom Brady ha qualche difficoltà in avvio con un paio di intercetti ma il RB Jonas Gray da all’attacco dei Pats quella verve di cui aveva necessariamente bisogno. Per lui 199 yard in 38 portate e soprattutto quattro touchdown. A condire il tutto un ottimo Gronkowski autore di una polivalente prova sia da ricevitore con un bellissimo touchdown e qualche ottimo bloccaggio come quello perpetrato a favore di Julian Edelman sul reverse. Molto bene anche la secondary che con un altro lavoro di gruppo (come il tip di Darrelle Revis) intercetta Andrew Luck. New England agguanta la vetta della AFC e si propone come una delle principali candidate al Vince Lombardi Trophy.
HONORABLE MENTIONS
Kansas City Chiefs: gran partita da parte della squadra di Andy Reid che porta a cinque la propria striscia di vittorie consecutive e ponendo fine a quella dei campioni in carica. Gran giornata per il running game con Jamaal Charles assoluto protagonista: per il numero 25 due touchdown con 159 yard in 20 portate e qualche big play di ottima fattura. Anche Knile Davis ha apportato il suo contributo con una segnatura. Ottimo lavoro anche del front seven di Kansas City in grado di fermare i propri avversari prima in procinto di entrare in end zone e forzando su 4th down un fade non convertito e successivamente non permettendo a Marshawn Lynch di convertire un 4th & short.
Cincinnati Bengals: ottima partita quella giocata da Andy Dalton e compagni in cui si impongono al Superdome contro Drew Brees ed i Saints, non il più facile ed esiguo dei compiti possibili. In una serata in cui il numero 9 della Who Dat Nation connette l’80% dei passaggi la difesa della formazione dell’Ohio lo mantiene comunque con una sola segnatura su 33 completi e 255 yard. Di contro Dalton ne realizza 3 con 16 completi su 22 e 220 yard. Piccola goliardica nota: i Bengals hanno potuto “vendicare” la tifosa che ha avuto il pallone scippato da un tifoso di New Orleans, anche e soprattutto perché alla fine della partita la ragazza in questione ne ha comunque potuto ricevere uno.
WORST
1 – Eli Manning: un touchdown, cinque intercetti ed ulteriore sconfitta, serve altro? Probabilmente il principale pensiero di Tom Coughlin è la speranza che questi numeri possano presto o tardi essere in qualche arcano modo invertiti.
2 – Carolina Panthers: occasione d’oro per la squadra di Ron Rivera sciupata davvero malamente non in una ma in ben due occasioni e non approfitta così del passo falso di New Orleans. Dopo essere stati sotto anche sul 16-3, Cam Newton si dà una bella svegliata e riesce a portare avanti i suoi con due touchdown di splendida fattura. Tuttavia Atlanta risulta essere dura a morire e ripassa avanti con un field goal. A questo punto, sul 19-17, basterebbe un altro misero field goal ai Panthers per riagguantare la leadership della partita. Ma la stagione di Carolina sembra essere lungi dal risorgere ed il kicker della squadra di Charlotte prima sbaglia da se il primo field goal, poi si fa bloccare il secondo, ultimo e disperato tentativo con un secondo sul cronometro. Panthers che subiscono quindi la settima sconfitta stagionale e consentono ai Falcons di agguantare la vetta della Division.
3 – Denver Broncos: strano a dirsi eh? La squadra di Peyton Manning nel worst? L’attacco non incide, perde pezzi per infortuni ed il numero 18 si fa intercettare due volte per la terza gara consecutiva. La offensive line, riconosciuta come una delle migliori in circolazione, lascia qualche buco qua e là e Robert Quinn non aspetta altro per approfittarne. In tutto questo il reparto difensivo non riesce a fermare le connessioni tra il QB Shaun Hill ed il WR Kenny Britt che riceve per 128 yard in soli quattro palloni. Broncos che perdono la vetta della AFC a favore dei New England Patriots.
DISHONORABLE MENTIONS
Buffalo Bills: brutta serata quella Thursday Night Football per i Bills che cedono il passo ai rivali divisionali dei Miami Dolphins. Campo ostico in cui giocare quello di questi ultimi, tanto che Buffalo ne ha sentito la pressione. Nessun touchdown, produzione della red zone praticamente assente (in linea con il worst in the league della squadra guidata da Doug Marrone) e Kyle Orton che non solo non approfitta di un paio di pesanti turnover su fumble di Miami, quanto commette un intentional grounding all’interno della propria end zone: safety. TNF indigesto per Buffalo.
Oakland Raiders: ancora 0 vittorie e ora anche doppia cifra alla voce L. Sedicesima sconfitta consecutiva casalinga (active streak più lunga in questo momento nella National Football League) e un anno solare dall’ultima vittoria ottenuta. Le 16 sconfitte in una singola stagione sono sempre più vicine.
Studente di giurisprudenza. Appassionato delle Big Four, NFL in particolare. Tifoso sfegatato Green & Gold!