Anche la Week 2 della National Football League è ormai terminata, e parecchie sono sia le formazioni che si trovano in posizioni sognate e desiderate per così tanto tempo a fronte di altrettante che mai si sarebbero aspettate di subire così pesantemente in avvio di regular season. Passiamo ora ad analizzare più approfonditamente chi è riuscito a fare passi in avanti, e chi invece sembra li abbia addirittura fatti indietro:
TOP
1 – Cleveland Browns: la formazione del “Mistake on the Lake” termina con il più grosso upset di questa incredibile Week 2. In un drive da 14 giochi per 85 yards culminato field goal della vittoria, Bryan Hoyer si è rivelato il più che giusto condottiero per questa squadra, che torna così a vincere la home opener dal lontano 2004, la seconda dal 1999. Davvero emozionante è stato vedere l’esultanza dell’head coach Mike Pettine e di tutta la tifoseria di Cleveland, che ha finalmente potuto godere di una grande vittoria. Vittoria in cui, tra le altre, ha esordito il giovane Johnny Manziel.
2 – Chicago Bears: chi se lo sarebbe mai aspettato? La formazione della Windy City rovina la prima gara giocata dai San Francisco 49ers nel nuovo stadio con una quarta frazione di gioco quasi da infarto. Una grande prestazione sia difensiva, ma soprattutto anche offensiva per la squadra guidata da Marc Trestman. Il duo Cutler-Marshall è in gran sintonia tanto da permettere al quarterback numero 6 di lanciare ben tre dei quattro TD passes nelle mani del proprio wide receiver nel corso dell’ultima frazione di gioco. Da sottolineare il touchdown realizzato da Marshall permettendosi addirittura il lusso di utilizzare una sola mano per agguantare la palla, davvero incredibile.
3 – Green Bay Packers: altra partita che ha visto un’importante rimonta scandire la seconda parte del match. Di sasso rimangono i Cheeseheads quando il boxscore segna 21-3 a favore degli ospiti, tanto da indire i suddetti a bombardare di fischi la propria squadra. Probabilmente il tutto è stato abbastanza da far reagire Aaron Rodgers e compagni, con il numero 12 a guidare un drive da 97 yards sullo scadere del secondo quarto, mentre con un solo lancio connette con Jordy Nelson per 80 yards concludendo la big play della gara, se non dell’intera Week, valevole per il sorpasso. Insieme alla combo Cutler-Marshall marchiata Bears, quella Rodgers-Nelson si è dimostrata ancora una volta una delle più pericolose nel parco della National Football League.
HONORABLE MENTIONS
Washington Redskins: dopo la sconfitta patita in Week 1 contro gli Houston Texans, la squadra capitolina dimostra una gran forza di volontà in una gara che ha visto ancora una volta la maledizione degli infortuni intaccare il cammino di Robert Griffin III, e non solo. Il quarterback si sloga una caviglia ed anche DeSean Jackson è costretto ad uscire per un problema alla spalla. Ma niente panico! Kirk Cousins sostituisce il prodotto di Baylor e porta i Redskins ad un’importantissima vittoria, più che probabilmente compromettendo il posto di starter di RGIII anche a lungo termine. Ottima partita anche di Alfred Morris che realizza due segnature al pari del proprio quarterback.
San Diego Chargers: importantissima vittoria casalinga per i Bolts dopo la bruciante sconfitta nel double header del Monday Night passato. Grandiosa la prestazione di Phillip Rivers che chiude con oltre il 75% dei completi e totalizzando 3 touchdowns per un rating addirittura di 124.2. Antonio Gates non sembra permettere alla Legion of Boom di fermarlo, costringendo la formazione campione in carica ad un’altra sconfitta per mano di San Diego.
Darren Sproles: il RB di Chip Kelly si rivela un’arma fondamentale nell’enorme comeback tirato su dai Philadelphia Eagles. Chuck Pagano non sembra trovare le giuste risposte contro il 31enne che lacera continuamente tutta la difesa degli Indianapolis Colts. Le oltre 200 yards complessive che l’ex New Orleans Saints impone nel corso del match permettono alla formazione della città dell’amore fraterno di macinare continuamente campo e riagguantare la partita nel corso del secondo tempo. Per lui 152 yards in 7 ricezioni ed una segnatura su corsa nei quattro palloni portati
WORST
1 – Colin Kaepernick: il quarterback di Jim Harbaugh commette svariati errori nel corso del finale della partita persa abbastanza malamente nel Sunday Night Football contro i Chicago Bears. I quattro turnovers complessivi, composti da un fumble e ben tre intercetti (due dei quali nella quarta frazione di gioco per mano del rookie Kyle Fuller), hanno un gusto davvero amarissimo per il numero 7 rosso-oro. I 21 punti dei Bears nella stessa quarta frazione hanno un peso davvero enorme sulle spalle di Kaep, dato che lascia a secco il proprio boxscore nella suddetta. Week totalmente da dimenticare per lui.
2 – New York Giants: difficilmente ci sarebbe potuto essere peggiore inizio per i Big Blue. Dopo la brutta sconfitta in Week 1 ne arriva una anche più bruciante contro gli Arizona Cardinals privi di Carson Palmer. Parola per descrivere la partita della squadra guidata da Coughlin? Turnovers! Altri due intercetti lanciati da Eli Manning e ben 2 fumbles persi nell’arco di poco tempo e che condannano i Giants ad un orrido avvio di stagione, sulla falsa riga dell’andamento della stagione passata.
3 – Matt Cassell: dopo una Week 1 tutto sommato solida (e chiusa con la W), in cui ha lanciato con il 68% dei completi, due touchdowns ed un rating di 113.8, il quarterback di Mike Zimmer cambia totalmente tendenza passando da un estremo all’altro nella gara successiva (terminata con una L). Addirittura quattro intercetti per mano dei New England Patriots, quasi il 53% dei completi ed un misero rating di appena 39 scarsi. Anche se siamo solo alla Week 2, i Vikings sono in questo momento all’ultimo posto della National Football League per passing yards.
DISHONORABLE METIONS
New Orleans Saints: indubbiamente la franchigia che recrimina maggiormente in questo momento. Un Drew Brees che dimostra ancora una volta di soffrire la lontananza dal Superdome non è riuscito a chiudere quando necessario le prime due gare stagionali. Dopo la sconfitta patita per mano degli Atlanta Falcons con due field goals, uno valido per il pareggio allo scadere del tempo regolamentare ed uno nel corso dell’overtime dopo il fumble di Marques Colston, un altro calcio implica la sconfitta della squadra della Big Easy. Questa volta ci pensano i Cleveland Browns che condannano alla quinta consecutiva sconfitta esterna gli uomini di Sean Payton.
Matt Ryan: altro quarterback che dopo un’ottima Week 1, chiusa con numeri incredibili ed indicibili a scapito dei sopra citati New Orleans Saints, gioca una partita di livello completamente opposto in casa dei Cincinnati Bengals. Sole 5.3 yards di media a passaggio, il tutto condito da ben 3 picks per il numero 2 della formazione della Georgia, che non realizza alcun touchdown nelle prime tre frazioni di gioco.
Marty Morninwheg: le intenzioni erano delle più buone visto che a detta dell’offensive coordinator dei New York Jets il RB in quel momento in campo per i bianco-verdi, Bilal Powell, era posizionato sul flank sbagliato di Geno Smith. Tuttavia, anche se il regolamento non lo prevede in quanto Morninwheg non è un giocatore o un head coach, l’OC di Rex Ryan chiama timeout appena prima lo snap sul 4rd & 4 dalle 35 che si sarebbe successivamente trasformato nel touchdown del pareggio. Una bruttissima botta psicologica questa per la squadra di casa al MetLife Stadium, che riesce di nuovo a convertire il quarto down ma senza riuscire a raggiungere la endzone avversaria, per poi chiudere la partita con la prima sconfitta stagionale.
Studente di giurisprudenza. Appassionato delle Big Four, NFL in particolare. Tifoso sfegatato Green & Gold!
Marty Morninwheg è il mio nuovo idolo… avere subito Bills e Jets davanti in division non sarebbe stata proprio la maniera migliore di iniziare la stagione (posto che i Pats la vinceranno come sempre)