2013 RECAP
Una stagione condizionata dall’infortunio a Sam Bradford, ma che già non era iniziata nel migliore dei modi col qb titolare, visto che la squadra si era ritrovata con 1 vittoria e 3 sconfitte dopo 4 settimane, inclusa una umiliante debacle in casa per 35-11, contro i 49ers. E al momento di ritornare in corsa con due vittorie consecutive contro Jaguars e Texans, la sconfitta contro i Panthers e conseguente infortunio di Bradford al ginocchio escludevano in pratica i Rams dalla battaglia per i playoffs, ma un buon finale permetteva comunque di finire a 7 vittorie e 9 sconfitte, e di inanellare vittorie prestigiose contro Colts e Saints.
Acquisizioni
QB Shaun Hill, WR Kenny Britt, G Davin Joseph, DE/DT Alex Carrington.
Scelte al draft
OT Greg Robinson, DT Aaron Donald, CB/S Lamarcus Joyner, RB Tre Mason, S Mo Alexander, CB E.J. Gaines.
Chi ha lasciato
QB Kellen Clemens, TE Mike McNeill, G Harvey Dahl, G Shelley Smith, G Chris Williams, CB Cortland Finnegan, S Darian Stewart.
COACHING STAFF
Jeff Fisher sembra non conoscere vie di mezzo, o è amato o detestato, in egual misura. I primi esaltano la sua lunga tenuta ai Tennessee Titans, e il raggiungimento di un Super Bowl. I secondi indicano la sua lunga gestione a Nashville come simbolo di mediocrità, con 13 stagioni su 19 sul 500. di partite vinte o peggio. Forse la verità sta nel mezzo, Fisher è un coach sicuramente valido, ma con limiti nel raggiungere livelli di eccellenza con le sue squadre. Più fondati i dubbi su Brian Schottenheimer, i cui risultati come offensive coordinator tra Jets e Rams non sembrano eccezionali, che al terzo anno si gioca il posto. Gregg Williams come responsabile della difesa cercherà di riprendere i fasti dei tempi di New Orleans, bountygate a parte.
ATTACCO
L’infortunio a Sam Bradford nella terza partita di preseason (fuori tutta la stagione) apre molte incognite sulla stagione dei Rams: il ruolo di titolare adesso passa al solido Shaun Hill, ma voci di corridoio segnalano un forte interesse per l’ex Jets Mark Sanchez, attualmente agli Eagles. Molto ci si aspetta da Kenny Britt, incostante wide-receiver nella sua carriera a Tennessee, ma che si spera possa ritrovare la miglior forma ritrovando Jeff Fisher. Sarà affiancato da Tavon Austin, prima scelta del 2013 che a tratti ha fatto vedere grandi numeri, e che potrà essere finalmente il giocatore da big-play che a St. Louis aspettano da anni. Il discorso deve valere anche per Jared Cook, delusione nel ruolo di tight-end l’anno scorso, da cui si aspetta ben altra continuità di rendimento: ma anche l’OC dovrà avere la giusta dose di creatività per sfruttare le sue immense doti atletiche. Meno spettacolare ma più solido, Lance Kendricks completa il reparto dei tight-end venendo utilizzato più come bloccatore. Altre scelte nel reparto ricevitori sono Chris Givens e Austin Pettis, ma non è da loro che sono attesi grandi numeri nell’attacco dei Rams.
In una stagione difficile come quella 2013, Zac Stacy è stata la vera luce dei Rams. Running back potente, un pò alla Frank Gore (6 td segnati da dentro la linea delle 5 yards), ha saputo trascinare da solo l’attacco arrivando quasi a 1000 yards in stagione, partendo praticamente dal nulla essendo stato scelto solo al quinto round. Per alleggerirgli il carico di lavoro al draft è stato scelto Tre Mason, ma è indubbio che il numero 1 nel ruolo sia Stacy.
L’imprevisto recupero alla Robocop del left tackle Jake Long, dall’operazione al ginocchio subita a dicembre, offre buone prospettive per la linea offensiva nella nuova stagione. Vicino a lui nel ruolo di left guard Greg Robinson, certamente ancora grezzo ma col potenziale giusto, anche per aprire le corse dei Rams. Il resto della linea è meno sfavillante, ma solido, anche grazie a Joseph Barksdale e Rodger Saffold: il primo ha offerto un contributo continuo come right tackle, mentre il secondo è stato prima firmato da Oakland, per poi vedersi rifiutato per motivi medici, ed accordarsi nuovamente con i Rams. Se i problemi di infortunio (l’altr’anno ha saltato 4 partite) non lo condizioneranno, come guardia di destra sarà una sicurezza: stessi problemi per l’efficace centro Scott Wells, se la linea non avrà la salute dalla sua saranno guai, visto che le soluzioni in panchina non offrono grandi garanzie (Davin Joseph è l’unico nome certo adesso tra quelli non infortunati).
DIFESA
Gregg Williams ritorna a guidare la difesa dei Rams, sperando di cancellare le ombre del bountygate con i suoi blitz e creatività nel gestire un gruppo di giocatori, soprattutto se talentuosi. La linea difensiva è tra le migliori nella lega, con Robert Quinn reduce da un’annata monstre con 19 sacks, e l’altro defensive end Chris Long non meno impressionante con i suoi 33 sacks nelle ultime 3 stagioni. Michael Brockers e Kendall Langford sono altre due certezze, con il secondo particolarmente adatto a fermare le corse avversarie. Come se non bastasse, la scelta al draft di Aaron Donald aggiunge un altro impressionante atleta adatto a giocare nel mezzo e a dare la caccia ai quarterbacks avversari.
Nel reparto linebackers spicca ovviamente James Laurinaitis, vero e proprio regista difensivo, highlander sul campo (mai saltata una partita in 5 anni!), mentre Jo-Lonn Dunbar è un solido difensore sulle corse. Il salto di qualità è aspettato da Alec Ogletree, prima scelta nel 2013 e lontano da un rendimento ottimale: può essere un giocatore da big-plays, e toccherà a Williams farlo maturare al meglio.
La secondary rimane il nervo scoperto della difesa: Cortland Finnegan non tornerà dopo essere stato panchinato a metà stagione per rendimento disastroso, e Trumaine Johnson dopo averlo ben sostituito sarà uno dei due cornerback titolari. Janoris Jenkins ha molto potenziale, ma anche molti vuoti di concentrazione, e nel ruolo di nickel il rookie LaMarcus Joyner dovrà inserirsi in fretta, visto che il reparto non spicca per profondità di scelte. Discorso simile per le safety, T.J. McDonald e Rodney McLeod sembrano troppo giovani per gestire un ruolo così delicato senza grandi alternative dietro.
SPECIAL TEAMS
Dopo anni di mediocrità, gli special teams dei Rams hanno finalmente assunto un ruolo positivo, e l’unico td a favore o contro St. Louis segnato nel 2013 è stato di Tavon Austin, ritornatore istintivo e dotato. Johnny Hekker è un punter molto solido (44.2 yards nette di media per punt), ma deve migliorare il posizionamento dei suoi calci, mentre Dave Zuerlein non ha solo una gamba bionica, ma è anche preciso (26 field-goals su 28 tentati).
PREVISIONI
Anche con l’infortunio-shock a Bradford, di talento a disposizione ce n’è a sufficienza per fare bene, quindi è probabile che i Rams, ovviamente con una ottima stagione da parte del reparto difensivo, continuino a migliorare. Ma in una divisione così competitiva difficilmente basterà a togliere St. Louis dall’ultima piazza.
8-8, quarta posizione nella NFC West
appassionato della cultura americana, dagli sport alla letteratura al cinema della grande nazione statunitense…
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