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Round 1, pick 21: Ha-Ha Clinton-Dix, S, Alabama Crimson Tide
L’anno scorso i Packers non hanno messo a segno alcun intercetto con le safeties, e visti anche i numeri concessi agli attacchi avversari era concepibile che puntassero ad acquisirne una durante il Draft, dove di materiale interessantissimo a disposizione, nei dintorni della loro pick, ce n’era parecchio; considerato da diversi esperti il miglior interprete del ruolo della classe, Clinton-Dix sembra essere l’ideale per rispondere alle primarie necessità di Green Bay e soprattutto sistemare alcuni dei problemi che hanno afflitto le secondarie, ed in generale tutto il reparto difensivo, la passata stagione. Rapido, istintivo, abbastanza veloce a reagire contro le corse, il prodotto di Alabama è in grado di lavorare molto bene in coverage, garantendo un’ottima copertura sia quando si trova a proteggere a zona, sia quando deve marcare a uomo l’avversario; dotato di un buon fisico e di un buon fiuto per l’ovale, possiede anche una tecnica di placcaggio superiore alla media per la posizione, e dovrebbe inserirsi senza problemi nella difesa delle Cheeseheads, dove andrà a comporre una coppia assortita ed interessantissima con il veterano Morgan Burnett, suo collega sul profondo.
Round 2, pick 53: Devante Adams, WR, Fresno State Bulldogs
Giocatore che rischia di esaltarsi parecchio con Aaron Rodgers, dotato di ottime mani e di un cambio di direzione repentino che lo rende difficilmente marcabile quando si ritrova a ricevere nel traffico, una situazione di gioco nella quale risulta efficacissimo, ben di più di quando viene mandato a ricevere in campo aperto; sfuggente, abile a sfruttare il corpo come un vantaggio nei confronti dei defensive backs avversari, ha dimostrato di saper fare anche un discreto lavoro come bloccatore, nonostante una carriera quasi interamente vissuta da leading receiver a Fresno State. Da testare a fondo sui big play, come anticipato tende a dare il meglio di se in mezzo alle maglie avversarie, una volta entrato in possesso dell’ovale, Adams sembra essere l’ideale per occupare lo spot lasciato libero da James Jones, passato ad Oakland durante la free agency, nonchè una mossa, da parte di Green Bay, per scongiurare il rischio di perdere entrambi i ricevitori titolari a fine stagione, quando scadranno i contratti di Jordy Nelson e Randall Cobb; l’ex Bulldogs, per allora, potrebbe essere pronto a rilevarne il posto, almeno di uno dei due, e candidarsi come opzione primaria nell’attacco aereo dei Packers.
Round 3, pick 81: Khyri Thornton, DT, Southern Miss Golden Eagles
Prospetto di pura potenza, Thornton ha la versatilità per giocare sia all’interno che all’esterno della linea difensiva, anche se proprio nel mezzo ha dimostrato di saper offrire le prestazioni migliori, soprattutto grazie alla sua stazza fisica e al suo buon movimento laterale che gli permette di occupare molto spazio e toglierlo dalle possibili corse dei runner avversari; rapido sul primo passo, il prodotto di Southern Mississippi ha le qualità per portare anche pressione sulla linea di scrimmage nelle azioni di passaggio, nonostante debba migliorare in fase di pass rushing. Un innesto che può dare i frutti, soprattutto in ottica futura ai Packers, vigili sulla situazione della linea difensiva vista l’età avanzata di alcuni suoi interpreti e la situazione contrattuale di Raji, e che potrebbe anche avere un discreto impatto fin da subito, a condizione, però, che il coaching staff riesca a motivarlo e limitarne i problemi off fhe field; proprio sotto questi due aspetti, e per il suo livello di maturità in generale, aveva colpito, in negativo, più di uno scout.
Round 3, pick 98 (Compensatory): Richard Rodgers, TE, California Golden Bears
Sorprendente in queste prime sedute di allenamento estive, Rodgers rischia di candidarsi per lo starting spot contro ogni più roseo pronostico dopo aver entusiasmato i componenti del coaching staff ed aver legato piuttosto bene con il passing game dei Packers; dotato di buone mani e di un ottimo controllo del corpo, non è velocissimo ma riesce a conquistare comunque terreno dopo il primo contatto, grazie ad un fisico che gli permette di reggere l’urto ed ad una discreta mobilità, anche negli spazi stretti. Da sviluppare, presenta ancora qualche limite come bloccatore, sta scalando rapidamente posizioni in depth chart sia per le poche sicurezze che hanno i Packers nella posizione, tra Jermichael Finley ancora a spasso dopo l’infortunio e Andrew Quarless che non ha mai del tutto convinto, sia per la versatilità messa in mostra a Berkley, dove spesso è stato schierato anche come ricevitore nel ruolo di slot. Prospetto interessantissimo, potrebbe, inaspettatamente, essere già protagonista nel corso della rookie season.
Round 4, pick 121: Carl Bradford, LB, Arizona State Sun Devils
Buon placcatore, molto abile nella copertura a zona, Bradford è dotato di un primo passo rapidissimo che gli permette di essere incredibilmente reattivo quando si trova a dover contrastare una corsa, azione di gioco che conosce piuttosto bene, e riconosce facilmente, grazie al suo passato da fullback nella high school; trasformatosi in un linebacker all’inizio della carriera universitaria con i Sun Devils, ha sviluppato ottimi istinti da pass rusher, presentandosi al Draft come un valido elemento per le difese che utilizzano la 3-4. Esperto giocatore di special team, il prodotto di Arizona State potrà certamente accumulare esperienza tra i professionisti ritagliandosi uno spazio importante proprio nelle squadre speciali, dove i Packers hanno bisogno di playmaker capaci di mettere a segno giocate importanti; da sviluppare, deve aumentare l’esplosività lavorando sulla parte inferiore del corpo se vuole costruirsi un futuro come starter in NFL.
Round 5, pick 161: Corey Linsley, C, Ohio State Buckeys
Giocatore esperto, che nel corso della carriera universitaria ha ricoperto sia il ruolo di guardia che di centro, riesce a sopperire con intelligenza e una vasta conoscenza del gioco a dei limiti atletici evidenti che non gli permettono di contrastare adeguatamente i difensori avversari; macchinoso nei movimenti ma fisico e potente, Linsley può svilupparsi come uno dei migliori center della lega, magari accumulando esperienza, come backup, nelle rotazioni che coinvolgono le posizioni interne della linea offensiva. Dotato di una tecnica superiore a molti suoi pari ruolo, i Packers potrebbero avere tra le mani il prospetto in grado di ancorare la OL per i prossimi dieci anni.
Round 5, pick 176 (Compensatory): Jared Abbrederis, WR, Wisconsin Badgers
Prodotto della locale università di Wisconsin, Abbrederis ha iniziato la sua carriera universitaria come walk-on, prima di strappare una borsa di studio per il football nel 2012; molto maturo, esemplare nei comportamenti sia fuori che dentro il campo, nel corso degl’anni passati con i Badgers si è rivelato un valido route runner, trovando una certa continuità che lo ha portato a superare le 1,000 yards su ricezione nella sua ultima stagione NCAA. Dotato di un buon controllo del corpo e di una presa forte e sicura, lo si è visto principalmente impegnato in mezzo al traffico, anche se non disdegna andare a ricevere sull’esterno; non velocissimo, difficilmente riesce a separarsi dai difensori avversari, riesce però a sfruttare molto bene i cuscini che gli vengono concessi dalle difese, andandovi a completare, a volte anche in modo spettacolare, diverse ricezioni. Ancora da costruire come giocatore professionista, può fornire un discreto contributo anche negli special team.
Round 6, pick 197: Demetri Goodson, CB, Baylor Bears
Fratello minore del runningback dei Jets, Goodson è un ex giocatore di basket di Gonzaga che ha deciso di dedicarsi al football una volta trasferitosi a Baylor, dove ha trovato una sua collocazione come cornerback; incredibilmente atletico, abbastanza abile nelle letture e capace di anticipare le giocate dei ricevitori che si trova a marcare, dovrà lavorare parecchio in palestra se vorrà ritagliarsi un buono spazio a livello professionistico, dove potrebbe patire il confronto con i receiver più fisici. Proprio dal lato fisico il prospetto dei Bears desta qualche preoccupazione, vista la lunga serie di infortuni che ne ha caratterizzato l’intero percorso universitario; da valutare, considerando la sua abilità nel leggere rapidamento lo sviluppo del gioco, un suo eventuale futuro impiego come safety.
Round 7, pick 236: Jeff Janis, WR, Saginaw Valley St. Cardinals
Decisamente grezzo come route runner, questo talento proveniente dalla Division II presenta buonissimi margini di miglioramento, ed affidato alle cure del coaching staff di Green Bay, che solitamente sa svolgere un ottimo lavoro con i ricevitori, potrebbe diventare un’opzione importante per l’attacco guidato da Rodgers; macchinoso quando deve uscire dalla linea di scrimmage, Janis stupisce però per la rapidità con cui si trasforma una volta entrato nel vivo dell’azione, e dopo aver fatto valere il suo fisico per impossessarsi dell’ovale, spesso lo si vede sfuggire alla morsa dei difensori avversari, innestare le marce alte, e correre di volata fino in endzone. Giocata che ha effettuato spesso a Saginaw Valley, dove però la concorrenza, ovviamente, non era di primissimo livello; andrà testato nuovamente tra i professionisti, magari dopo un anno passato in practice squad.
Undrafted free agent:
Utah State LB Jake Doughty; Toledo LB Jay Elliot; Washington State T John Fullington; North Carolina State DE Carlos Gray; Alabama LB Adrian Hubbard; Oregon TE Colt Lyerla; Central Florida G Jordan McCray; Tennessee RB Rajion Neal; Colorado State-Pueblo DT Mike Pennel; Maine TE Justin Perillo; Mississippi State RB LaDarius Perkins; Boston College QB Chase Rettig; South Carolina State LB Joe Thomas; Auburn CB Ryan White.
Voto Finale: 8
Lavoro più che buono per i Packers, che sono usciti dal Draft con la safety con doti da playmaker che cercavano con inistenza e diversi prospetti interessantissimi per dare continuità ad una franchigia che da anni sta dimostrando di saper lavorare molto bene, tanto che difficilmente si vede una loro scelta fallire miseramente una volta entrata in National Football League; Thornton, Rodgers e Bradford, oltre a rappresentare una sorta di assicurazione per il futuro, possono tornare utili già nel loro anno da rookie, idem Adams, probabile futuro target primario di A-Rod nonchè protagonista principale di un reparto che rischia di dover essere quasi rifondato nella prossima offseason. In tal caso, una certa utilità l’avranno le scelte spese per acquisire le prestazioni di Abbrederis e Janis, validi pass catcher che daranno profondità al reparto. Da segnalare, infine, la firma, tra gli undrafted free agents, dell’interessantissimo Colt Lyerla, tight end da molti paragonato all’ex Patriots Aaron Hernandez, tanto talentuoso tra le hashmarks quanto problematico fuori; classico boom or bust da tutto o niente, senza vie di mezzo.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…