Link all’articolo originale su FootballNation.it.
Round 1, pick 24: Darqueze Dennard, CB, Michigan State Spartans
Cornerback affidabile e maturo, in grado di inserirsi fin da subito nella depth chart dei Bengals, alla ricerca, nonostante l’ottimo lavoro svolto dalle secondarie nel corso della passata stagione, di un giocatore utile a ringiovanire un reparto che comincia a sentire il peso degl’anni; Dennard, probabilmente il prospetto più completo e pronto della classe, offre importanti garanzie sia in copertura sui passaggi che in supporto al gioco di corse, dove può mettere insieme numeri importanti grazie alla buonissima tecnica di placcaggio di cui è dotato. In possesso anche di un notevole fiuto per l’ovale, con la divisa degli Spartans ha dimostrato di essere in grado di portare grandissima pressione al backfield avversario, blitzando con continuità; una situazione di gioco che dovrebbe vederlo protagonista anche al piano di sopra, visto che in Ohio paiono intenzionati ad utilizzarlo spessissimo in questo ruolo, per fargli accumulare esperienza e costruire il corner titolare dei prossimi anni.
Round 2, pick 55: Jeremy Hill, RB, Louisiana State Tigers
Runningback potente e fisico, sembra essere la soluzione ideale per l’attacco affidato al nuovo offensive coordinator Hue Jackson, alla ricerca di un giocatore affidabile da alternare al solido Green-Ellis e allo scattante Giovani Bernard, che dovrebbe comunque essere il principale indiziato per ricoprire il ruolo di starter, per rifondare, a Cinci, la run heavy che aveva messo in piedi quando guidava gli Oakland Raiders; un progetto che per essere finalizzato aveva bisogno di ulteriori interpreti e nonostante i dubbi caratteriali che lo riguardano, è in libertà vigilata fino a Luglio 2015, Hill ha caratteristiche tali per integrarsi fin da subito negli schemi offensivi della franchigia. Paziente ed abile a seguire i propri bloccatori, tende eccessivamente a nascondersi dietro le loro schiene nel tentativo di cercare il buco dove infilarsi, e pertanto rischia spesso di perdere terreno anzichè avanzare sfruttando l’ottima struttura fisica di cui è in possesso; una cosa su cui dovranno lavorare parecchio i Bengals e che andrà sicuramente corretta, anche perchè, non offrendo molte garanzie fuori dal backfield, il prodotto di LSU verrà principalmente utilizzato quando sarà necessario correre dritto e forte, nel mezzo della difesa avversaria.
Round 3, pick 88: Will Clarke, DE, West Virginia Mountaineers
La perdita di Michael Johnson ha lasciato il segno nella linea difensiva dei Bengals, che sono corsi subito ai ripari cercando uno dei migliori prospetti rimasti a disposizione nel corso del terzo giro; buon pass-rusher che offre ancora importanti margini di crescita, Clarke potrà sfruttare la profondità della posizione per continuare a crescere e migliorare in vista di un suo futuro impiego da titolare, visto che presenta caratteristiche tali da tramutarsi nel fit ideale per lo schieramento difensivo del team. Esplosivo, rapidissimo nel primo passo, l’ex Mountaineers deve migliorare ancora sotto l’aspetto tecnico, visto che spesso fatica ad aggirare il bloccatore avversario e lanciarsi sul portatore di palla; fisicamente ben strutturato, dovrebbe entrare con una certa costanza nella rotazione già nel corso della sua rookie season.
Round 4, pick 111 (from Lions through Seahawks): Russell Bodine, C, North Carolina Tar Heels
Scelta che indica ulteriormente quale sarà il futuro dell’attacco di Cincinnati, vista la propensione in fase di run blocking di questo prospetto proveniente da North Carolina, devastante quando si tratta di aprire i buchi per permettere ai fullback e ai runningback di infilarvisi e conquistare importanti porzioni di terreno; fisico, aggressivo, a volte fin troppo, visto che è costato diverse penalità ai Tar Hells, Bodine ha sviluppato un’ottima capacità nel posizionarsi nella maniera più corretta per fronteggiare i blitz e la pressione delle difese avversarie, lavorando molto bene sia con i piedi che con le mani. Nonostante queste capacità motorie, presenta qualche difficoltà in fase di protezione sui passaggi, dove non sempre riesce a tenere a dovuta distanza il giocatore che si trova ad affrontare; in rotazione, comunque, potrebbe ritagliarsi un buono spazio già durante la regular season 2014.
Round 5, pick 164: A.J. McCarron, QB, Alabama Crimson Tide
Considerato una sorta di game manager, è il classico giocatore che non ha qualità sopra la media tali da farti vincere le partite ma è in grado di far tutto quello che è necessario per non fartele perdere, soprattutto se gli chiedi di sviluppare un gioco molto conservativo, centrato sulle corse e su un passing game orientato sul medio-corto raggio; in tal senso McCarron è una sorta di garanzia, viste le sue capacità di regista mostrate ad Alabama, dove riusciva a mascherare la mancanza di potenza del suo braccio con una serie di passaggi corti utili a tenere altissimo il ritmo dell’attacco e mantenere in costante apprensione le difese avversarie. Utilizzabile fin da subito come valido backup, in caso Andy Dalton continuasse a non convincere appieno il coaching staff potrebbe essere gettato nella mischia, nonostante qualche preoccupazione dovuta principalmente alla provenienza del ragazzo; nei Crimson Tide, infatti, A.J. era abituato a giocare con talenti superiori alla media di molte altre squadre, e questo gli consentiva di godere di una protezione notevole all’interno della tasca. Protezione sulla quale non potrà più contare a livello professionistico, dove dovrà imparare a gestire diversamente il pallone e, magari prendere decisioni affrettate; a questo punto, sarà poi necessario verificare se avrà imparato a sistemarsi in posizione corretta prima di lanciare.
Round 6, pick 212 (Compensatory): Marquis Flowers, LB, Arizona Wildcats
Linebacker esplosivo, veloce, ed incredibilmente atletico, che arriva però all’appuntamento con il professionismo non del tutto pronto e da sgrezzare sia sotto l’aspetto tecnico che a livello di gioco, nonostante la discreta esperienza maturata in Arizona; senza il geniale Zimmer, che prima di diventare head coach dei Minnesota Vikings si era costruito una nomea come scopritore di talenti difensivi, tirare fuori un buon giocatore di football professionista da un talento totalmente grezzo non sarà facile per i Bengals, anche se le possibilità ci sono e le doti del ragazzo lasciano aperta qualsiasi porta. Flowers, intanto, cercherà di rompere il ghiaccio con la NFL dedicandosi anima e corpo alle squadre speciali, dove la sua rapidità nel fiondarsi sul portatore di palla potrebbe tornare utile sia a Cincinnati, sia a lui stesso per conquistarsi la notorietà ed uno spazio maggiore a roster.
Round 7, pick 239: James Wright, WR, Louisiana State Tigers
Poco utilizzato dai Tigers, soprattutto nel senior year, nel quale ha accumulato appena 18 ricezioni, Wright è stata una chiamata inaspettata da parte dei Bengals, che lo hanno probabilmente draftato in virtù dell’esperienza maturata negli special team, dove ha effettuato la maggior parte dei suoi giochi in NCAA, dimostrando di avere un certo valore sia come bloccatore che come placcatore; fisico e piuttosto veloce, ha svolto un buonissimo allenamento durante il Pro Day riservato ai giocatori di LSU, ed ha attirato su di se le attenzioni di alcuni scout, mostrando di possedere anche delle discrete mani. Inizialmente utilizzato anche nelle squadre speciali dalla franchigia dell’Ohio, potrebbe, in futuro, essere sviluppato come ricevitore di rincalzo per dare profondità al reparto.
Round 7, pick 252 (Compensatory): Lavelle Westbrooks, CB, Georgia Southern Eagles
Talento grezzo ed ancora da rifinire, Westbrook è un cornerback che possiede un ottimo istinto ed una buonissima tecnica di placcaggio, caratteristiche che gli permettono di svolgere un lavoro importante contro le corse, dove riesce spesso a fermare il portatore di palla grazie alla rapidità e all’esplosività nel colpire l’avversario; in difficoltà nelle coperture, ha i mezzi necessari per rimanere spalla a spalla con il ricevitore, ma a livello di gioco lascia ancora parecchio a desiderare, per questo sarà difficile vederlo all’opera già in questa stagione, a meno che non venga impiegato negli special team, dove la sua abilità nei tackles potrebbe tornare molto utile.
Undrafted free agent: Texas-El Paso LB James Davidson; West Virginia OT Curtis Feigt; Michigan State G Dan France; Stanford TE-FB Ryan Hewitt; Texas G Trey Hopkins; Michigan State S Isaiah Lewis; San Diego State WR Colin Lockett; Buffalo WR Alex Neutz; Wake Forest FB Nikita Whitlock; Florida State RB James Wilder, Jr.
Voto Finale: 7
Manca l’offensive tackle che pareva necessario, ma tutto sommato i Bengals hanno lavorato piuttosto bene rispettando le esigenze dei nuovi coordinator, assicurandosi dapprima un futuro sulle sideline difensive e poi aggiungendo potenza in un reparto runningback che non poteva essere retto sulle sole gambe veloci di Bernard; importanti le acquisizioni per la linea difensiva e la linea offensiva, dove potrebbero trovare spazio in futuro sia Clarke che Bodine, prospetti interessantissimi ed in grado di inserirsi alla perfezione nel sistema di gioco di Cincinnati. Da seguire l’evoluzione di Flowers, Wright e Westbrook, come anche quella di McCarron, un ragazzo che potrebbe far davvero bene in Ohio nonostante i tanti dubbi che lo hanno accompagnato negli ultimi mesi, e soprattutto nelle tappe di avvicinamento al Draft.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…