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Round 2, pick 13 (45 from Lions): Paul Richardson, WR, Colorado Buffaloes
Non molto fisicato, deve certamente mettere su peso per assorbire i colpi che riceverà quando si troverà ad effettuare prese nel traffico; il suo punto di forza è senza ombra di dubbio la velocità, caratteristica che gli permetterà di dare sfogo al braccio di Russell Wilson nelle tracce profonde e che a Seattle ricercavano in questo Draft, visto che avevano intenzione di fornire alternative al proprio quarterback allungando e consegnando maggiori variabili nel reparto WR. Se Percy Harvin continuerà ad essere limitato dai problemi fisici che lo hanno tenuto a lungo fermo in queste ultime due stagioni, coach Carroll potrebbe decidere di puntare sul prodotto dei Buffaloes, che nella sua ultima season in Colorado ha completato per 1,343 yards e 10 touchdowns.
Round 2, pick 32 : Justin Britt, OT, Missouri Tigers
Per molti esperti una presa un po’ alta rispetto al reale valore del ragazzo da Mizzou, listato come offensive tackle ma probabilmente scelto dai Seahawks per ricoprire il ruolo di guardia, per il quale sembra decisamente più tagliato vista la macchinosità con cui è solito rispondere agli attacchi dei pass rusher sugli esterni; ottimo run blocker, ha favorito diverse corse in touchdowns dalla sua parte nell’ultima stagione NCAA, risultando decisivo per l’apertura dei buchi in cui si sono sviluppate le azioni dei vari runningbacks schierati dai Tigers. Poco abile come pass protector, può adattarsi senza problemi sia a sinistra che a destra del centro.
Round 4, pick 8 (108 from Vikings): Cassius Marsh, DE, UCLA Bruins
Prospetto interessantissimo, può avere un buonissimo futuro come pass rusher nonostante non sia dotato di un fisico eccezionale per la posizione e sia meno esplosivo rispetto a tanti altri defensive end della classe; di negativo ci sono anche diversi problemi fuori dal campo, che lo hanno costretto a saltare diverse partite nell’arco della sua carriera universitaria vista la tendenza a farsi coinvolgere in risse e scontri. Giocatore che deve ancora completare la propria maturazione, Marsh inizalmente sarà utile a Seattle per allungare un reparto rimasto a corto di alternative dopo le partenze dell’offseason.
Round 4, pick 23 (123 from Bengals): Kevin Norwood, WR, Alabama Crimson Tide
Tipico possession receiver, Norwood è sceso parecchio durante il Draft a causa di diversi infortuni subiti nel corso della sua avventura NCAA e di una propensione limitata per i big play, nonostante una velocità equiparabile ad alcuni dei migliori prospetti del ruolo; dotato di ottime mani, di un buon controllo del corpo, con i Crimson Tide ha dimostrato di saper ricevere anche i palloni più difficili, tenendo gli occhi fissi sull’ovale e calcolando il giusto timing per completare la presa. Valido route runner che ha accumulato una discreta esperienza anche negli special team, rappresenterà un’ulteriore alternativa per l’attacco aereo di Wilson.
Round 4, pick 32 (132): Kevin Pierre-Louis, OLB, Boston College Eagles
Giocatore che presenta grandissimi margini di miglioramento, è il classico prodotto che piace ai Seahawks e a Pete Carroll, sempre interessati a talenti di questo tipo, ancora da affinare e sgrezzare; buon pass rusher, nato defensive end ma in possesso delle qualità necessarie per evolversi come outside linebacker, gli scouts che l’hanno seguito l’hanno paragonato al Niners Navorro Bowman per la capacità di aggredire il backfield avversario e la tecnica di placcaggio. Fisico, veloce, esplosivo, Pierre-Louis può ritagliarsi un buonissimo spazio all’interno degli special team già nel corso della rookie season, accumulando l’esperienza necessaria per diventare starter nel ruolo di OLB nel prossimo futuro.
Round 5, pick 32 (172): Jimmy Staten, DT, Middle Tennessee St. Blue Raiders
Ottimo stantuffo contro le corse, Staten si è fatto notare nell’All Star Game organizzato dalla NFLPA, confermando le qualità di rushatore che in molti li riconoscevano a livello collegiale; ancora da migliorare come pass rusher, il prodotto di Middle Tennessee può entrare in rotazione fin da subito nelle difese di situazione, in attesa di completare la maturazione per scalare posizioni all’interno della depth chart dei Seahawks.
Round 6, pick 23 (199 from Bengals): Garrett Scott, OT, Marshall Thundering Herd
Dopo Britt altro innesto sulla linea offensiva per Seattle, che nel tentativo di dare ulteriore prondità alla OL hanno deciso di puntare su questo prodotto da Marshall, che rispetto al collega selezionato nel corso del secondo round sembra più adatto a concorrere per il ruolo di right tackle lasciato vacante dopo la partenza di Breno Giacomini, avvenuta nell’ultima free agency. Fisicamente adeguato per il ruolo, rapido nei primi passi, buon pass protector, Scott potrebbe rappresentare un’interessante sorpresa per i Seahawks versione 2014.
Round 6, pick 32 : Eric Pinkins, S, San Diego State Aztecs
Dotato di un grandissimo fisico per la posizione, Pinkins ha dimostrato nel corso degli anni passati a San Diego di essere un valido difensore contro le corse, rapido e istintivo quando si tratta di chiudere sul portatore di palla; purtroppo per lui, ha invece confermato di avere tantissimi problemi quando si trova a seguire il ricevitore avversario, perdendolo facilmente nei cambi di direzione, per questo non è stato molto considerato nelle tappe di avvicinamento al Draft. A Seattle, giocatori di questo tipo, sono già riusciti ad evolvere e diventare degl’ottimi starter a livello professionistico, non ultimo Kam Chancellor, che proprio quando uscì da Viriginia Tech venne etichettato nella stessa maniera.
Round 7, pick 12 (227 from Lions): Kiero Small, RB, Arkansas Razorbacks
Undersized, Small ha avuto diversi problemi di infortuni in passato, ma nonostante questo si è messo in luce con i Razorbacks dimostrandosi valido sia come corridore, sia come alternativa fuori dal backfield, dove ha sfruttato le ottime mani per completare ricezioni e chiudere diversi down; buon bloccatore, ha un fisico compatto e robusto che gli ha consentito di ricoprire un ruolo fondamentale anche in situazioni di corto yardaggio.
Undrafted free agent: USC S Dion Bailey; Montana LB Brock Coyle; Central Arkansas TE Chase Dixon; Penn State OT Garry Gilliam; Troy S Cam Hudson; Texas DE Jackson Jeffcoat; Florida State DT Demonte McAllister; Washington QB Keith Price; Eastern Washington DT Andru Pulu.
Voto Finale: 6,5
Seattle poteva sfruttare meglio le proprie scelte per prendere giocatori più adeguati a coprire gli spot lasciati liberi da Red Bryant e Golden Tate, invece ha deciso di puntare su prospetti ancora da sviluppare, confermando un trend diventato quasi una prassi da quando la franchigia di Washington è passata sotto la sapiente guida di Pete Carroll; Richardson e Norwood potrebbero comunque ritagliarsi uno spazio importante fin dal loro primo anno, idem Britt e Scott, che sulla linea offensiva rappresenteranno due importanti opzioni. Diversa la situazione della DL, per la quale andrà tenuto d’occhio Jackson Jeffcoat, Co-Defensive Player of The Year della Big XII che è ha firmato da undrafted rookie con i Seahawks.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…