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Round 1, pick 6: Jake Matthews, OT, Texas A&M Aggies
Chissà se il GM Thomas Dimitroff avrebbe davvero voluto salire a prendersi Jadeveon Clowney o Greg Robinson, ma qualsiasi fosse il suo piano iniziale la scelta migliore che potesse fare è stata quella di restarsene al suo posto, e ritrovarsi un giocatore che darà tante soddisfazioni senza esborso alcuno. Il sangue Nfl gli scorre copioso nelle vene, papà Bruce è un Hall Of Famer, lo zio Clay (papà di Clay III e Casey) è stato un All-Pro, lui arriva ad Atlanta per diventare il left tackle del futuro e garantire una protezione idonea a Matt Ryan, ritornando a dargli il tempo necessario per restituire ritmo a questo attacco diminuendo nel contempo i turnovers. Jake è probabilmente il più tecnico degli uomini di linea usciti quest’anno, blocca benissimo sia sui passaggi che per le corse, è tatticamente arguto e fisicamente molto affidabile, in quanto la sua storia è priva di infortuni significativi. Sarà in campo sin dalla week 1.
Round 2, pick 37: Ra’Shede Hageman, DT, Minnesota Golden Gophers
Selezione che faceva parte del progetto di aumentare la massa della linea difensiva, Hageman ha talento da primo giro ma costanza da giri più bassi, ai Falcons toccherà il compito di fargli capire come sfruttare tutto il suo talento fisico senza risparmiarsi. Ha tanta forza fisica, statura impressionante (6’6), capacità di elevazione superiore alla norma ed è esplosivo nei movimenti, perennemente alla caccia dell’uomo da placcare, gli serve solamente imparare ad usare meglio il corpo che madre natura gli ha dato per fare il passo successivo, ovvero quello di diventare un giocatore dominante. Ha un passato da tight end, ed è evidente che ciò stia alla base della sua capacità di muovere bene i piedi.
Round 3, pick 68: Dezmen Southward, S, Wisconsin Badgers
Sarà parte di una secondaria molto ringiovanita, che farà affidamento quasi ed esclusivamente su giocatori scelti nei draft più recenti. Ha misure chiaramente da safety e velocità da vendere, al college ha giocato anche da cornerback, ha piedi fluidi, movimenti difensivi naturali ed una buonissima reattività. Non usa il fisico come potrebbe ed a livello tattico gli serve del tempo di apprendistato, ma a dal punto di vista atletico è un’addizione molto interessante per questa difesa, può coprire tanto campo.
Round 4, pick 103: Devonta Freeman, RB, Florida State Seminoles
Running back basso ma molto compatto fisicamente, Freeman ha dalla sua il fatto di aver sempre giocato condividendo il backfield con altri giocatori, e di conseguenza possiede una freschezza fisica che altri colleghi non hanno. E’ un giocatore molto bravo a muoversi negli spazi stretti grazie alla sua invidiabile agilità laterale, ha capacità in ricezione ed è molto tosto, non va giù facilmente dinanzi al suo placcatore. Si prospetta come un running back complementare di discreta affidabilità, può migliorare molti aspetti del suo gioco ma potrebbe essere un’arma molto versatile da utilizzare e con il tempo potrà dire la sua per prendersi il posto nel dopo-Jackson.
Round 4, pick 139 (compensatory selection): Prince Shembo, LB, Notre Dame Fighting Irish
Selezione che un domani potrebbe rivelarsi di grande valore, in quanto Shembo, di origini congolesi, è un ragazzo tostissimo e molto motivato, dotato di notevole forza fisica. Non ha le dimensioni ideali per la Nfl e gli manca l’istinto per arrivare al quarterback con costanza, ma è un difensore potente, che non si ferma davanti a nulla, che può combattere i blocchi e placca con estrema precisione, una qualità importantissima. Ne sentiremo riparlare, ad istinto, dato che la nuova 3-4 dei Falcons si presta benissimo ad un suo schieramento da outside linebacker.
Round 5, pick 147: Ricardo Allen, CB, Purdue Boilermakers
Ha giocato ben 50 partite a Purdue, dove detiene il secondo posto ogni epoca per intercetti registrati con 13. Niente di sorprendente, dato che l’istinto ed il senso dell’anticipo sono specialità della casa, è un giocatore che ci mette tanta voglia ed ha le potenzialità per essere un playmaker, come dimostrano i 4 intercetti ritornati in meta al college. Fisicamente è molto esile, ed è questo il motivo per cui è finito al quinto giro, ma possiede tutte le qualità per ricavarsi un posto solido in rotazione.
Round 5, pick 168 (from Carolina through Minnesota): Marquis Spruill, LB, Syracuse Orange
Non ha un fisico ideale per giocare da linebacker nella Nfl, ma sopperisce a ciò con una volontà di ferro e con il lavoro duro. Il corpo è a metà strada tra safety e linebacker, ma reattività, capacità di andare in blitz ed energia sono sicuramente di un altro livello, è un combattente che non lascerà nulla di intentato al training camp, e si prospetta come potenziale leader degli special teams.
Round 7, pick 253 (compensatory selection): Yawin Smallwood, LB, Connecticut Huskies
Progetto dotato di un’ottima velocità per colpire dritto e forte, a patto che abbia davanti a sé una linea in grado di aprirgli i varchi necessari e farlo arrivare indisturbato nella zona delle operazioni. Possiede dei buoni movimenti di gambe per eseguire il dropback in copertura, tutto sembra indicare un ruolo di middle linebacker, nel quale ad Atlanta avrà tantissima concorrenza da battere.
Round 7, pick 255 (compensatory selection): Tyler Starr, LB, South Dakota Coyotes
Tipico giocatore da sviluppare con iniziale utilizzo negli special teams, Starr è tecnicamente molto grezzo e non possiede quindi movenze particolarmente efficaci per liberarsi dai blocchi o per trovare la strada verso il quarterback, può giocare in copertura in quanto molto atletico, per cui possiede i tratti del classico giocatore da posizionare all’esterno.
Undrafted free agents: Boise State WR Geraldo Boldewijn; Hawaii LB Brenden Daley; Auburn DE Nosa Eguae; Utah State CB Devonta Glover-Wright; Miami (Fla.) FB Maurice Hagens; Arkansas State WR Julian Jones; North Greenville WR Freddie Martino; Cornell QB Jeff Mathews; Vanderbilt OLB Walker May; South Carolina State S Kimario McFadden; Kent State FB Roosevelt Nix; Wisconsin TE Jacob Pedersen; Toledo WR Bernard Reedy; Kentucky DT Donte Rumph; Tennessee OLB Jacques Smith; Syracuse RB Jerome Smith; Tennessee C James Stone; Kansas State WR Tramaine Thompson; Wisconsin TE Brian Wozniak; and Pittsburgh P Matt Yokli.
Voto finale: 7+
Merita un plauso la decisione presa da Thomas Dimitroff di rimanere alla posizione di scelta originaria, in quanto i Falcons, come già accaduto in passato, avrebbero potuto pagare un conto salato per salire a prendere un giocatore diverso da Matthews. Con lui hanno invece un prospetto solidissimo che sistemerà parte dei problemi di protezione del quarterback grazie a delle capacità tecniche straordinarie, e senza spese extra. Davvero buone le selezioni difensive, Hageman entrerà in rotazione nella parte mediana della linea difensiva, altra area di forte necessità, Southward e Allen possono fornire istantaneamente velocità alle secondarie, Shembo è un giovane interessantissimo, aggressivo e muscolare, che potrà dare un contributo significativo. La mancanza di un pass rusher d’impatto, aspetto non considerato al draft, è stata tutto sommato bilanciata da questa infusione di grinta e velocità, alimentata dalle scelte tardive di prospetti più grezzi quali Spruill, Smallwood e Starr, che danno eccellente profondità al reparto linebackers. Devonta Freeman potrebbe essere una gran presa al quarto giro, si gioca il posto di running back titolare futuro.
Davide Lavarra, o Dave e basta se preferite, appassionato di Nfl ed Nba dal 1992, praticamente ossessionato dal football americano, che ho cominciato a seguire anche a livello di college dal 2005. Tifoso di Washington Redskins, Houston Rockets, L.A. Dodgers e Florida State Seminoles. Ho la fortuna di scrivere per questo bellissimo sito dal 2004.