Link all’articolo originale su FootballNation.it:
Round 1, pick 16: Zack Martin, OT/OG, Notre Dame Fighting Irish
Chiamatelo smokescreen. Alla fine Johnny Manziel non è arrivato a Dallas, forse erano solo chiacchiere da gossip, ed alla tanto sospirata 16 ecco invece un’addizione molto importante per la linea offensiva attraverso un elemento ultra-versatile come Martin, in grado di giocare più o meno tutte le posizioni richieste dal fronte. Primatista ogni epoca per gare disputate a Notre Dame (52), Zack ha un’agilità sopra la media per un ragazzo della sua stazza, piedi ben coordinati ed una tecnica molto solida sia in pass protection che in fase di corsa. Non ha braccia lunghissime e questo potrebbe creargli qualche problema per giocare da tackle, ma dedizione, lavoro in palestra e doti naturali gli permetteranno ben presto di ritrovarsi titolare, magari da guardia sinistra. Ed in caso di emergenze, lui ci sarà sempre.
Round 2, pick 34 (from Washington): Demarcus Lawrence, DE, Boise State Broncos
Via un DeMarcus e sotto con un altro, arrivato per via di una trade-up costata a Dallas un terzo giro. A Boise State Lawrence è stato una preoccupazione costante per il quarterback avversario, l’hanno schierato da end e da tackle e lui non ha mai fatto mancare la pressione, è fatto e finito per questo ruolo in quanto taglia all’interno con velocità e fluidità, è esplosivo nel primo passo e placca ferocemente, solo nei professionisti deve stare attento a non farsi ingabbiare dai raddoppi. Era uno dei migliori pass rushers disponibili nonché uno dei meno pubblicizzati, la necessità di trovare qualcuno da mettere a caccia del regista avversario era così impellente per i Cowboys da farli decidere di salire. E sperano che il nome porti fortuna…
Round 4, pick 119: Anthony Hitchens, LB, Iowa Hawkeyes
Ha eseguito placcaggi in tripla cifra per la maggior parte della sua permanenza ad Iowa, è un linebacker un po’ sottodimensionato che lavora durissimo e non ha paura di nulla, peraltro fisicamente integro dato che al college ha saltato una sola partita. Le sue caratteristiche fisiche gli prospettano un ruolo di weakside linebacker, ruolo dove evoluisce attualmente Bruce Carter, a Dallas sono probabilmente rimasti scottati dagli infortuni subiti dal reparto ed hanno pensato di aggiungere profondità, ma un quarto giro per un giocatore sostanzialmente mono-dimensionale è stato forse una spesa eccessiva. Andrà rivalutato più avanti, anche perché necessita di una linea in grado di aprire spazi per dare il meglio di sé.
Round 5, pick 146 (from Oakland through Seattle and Detroit): Devin Street, WR, Pittsburgh Panthers
Recordman per l’università di Pittsburgh, con la quale si è fatto notare non poco a livello nazionale, Street è un wide receiver di statura (6’3) in grado di schierarsi nello slot e di fungere da mismatch per tutte le situazioni di redzone, è ideale per correre tracce poco impegnative dove mettere in risalto il fisico e far risaltare due mani molto sicure. Possiede delle doti istintive molto interessanti a giudicare da come si aggiusta rispetto alla traiettoria del pallone e da alcune prese impegnative che ha fatto vedere, non è molto aggressivo e dovrebbe mettere su qualche libbra per potersi permettere di non essere bloccato troppo a lungo sulla linea di scrimmage.
Round 7, pick 231: Ben Gardner, DE, Stanford Cardinal
Giocatore di situazione, probabilmente destinato ad apparire in tutti quegli snap dove ci sarà da difendere forte contro le corse, in quanto è preciso nel placcare nonché molto determinato nell’andare alla ricerca del pallone. Gran lavoratore, di quelli che devono sempre dimostrare qualcosa prima di essere apprezzati appieno perché non in possesso di doti naturali d’eccellenza. La grinta non manca di certo.
Round 7, pick 238 (from Kansas City): Will Smith, LB, Texas Tech Red Raiders
Le sue caratteristiche portano a pensare che possa svilupparsi quale specialista addetto alla pass rush, al college è stato difatti molto efficace andando in blitz, ha sempre mostrato un ottima reattività nei confronti dell’azione e velocità negli spostamenti alla ricerca del placcaggio, che peraltro effettua con la dovuta perizia. Ha senza dubbio bisogno di aumentare la sua massa muscolare, per il momento è uno special teamer con possibilità di ritagliarsi uno spazio nei pacchetti di difesa particolari, dove verrebbe sistemato nella posizione di weakside, l’unica che gli contenta di eseguire le sue tipiche giocate.
Round 7, pick 248 (compensatory pick): Ahmad Dixon, S, Baylor Bears
Safety da posizionare esclusivamente a supporto dei linebackers con compiti di copertura assolutamente limitati, sicuramente ha un fisico adatto al professionismo e potrà dare preziosi contributi agli special teams, dato che possiede ottimi angoli di placcaggio ed è molto veloce nel cambiare direzione ed aggiustarsi verso il portatore di palla. In carriera non ha dimostrato doti di playmaking ed ha un caratterino non esattamente accomodante, l’unica possibilità di fare il roster gliela può dare una concentrazione più alta di quella che ha fatto vedere sinora.
Round 7, pick 251 (compensatory pick): Ken Bishop, DT, Northern Illinois Huskies
Defensive tackle da rotazione, in quanto gioca molto bene contro le corse, situazione nella quale fa valere il fisico e la possibilità di battere i raddoppi, ma non adatto a compiti di pass rush a causa della sua mancanza di velocità di base. E’ molto aggressivo e non si ferma se l’azione viene sviluppata lontano da lui, dovrà guadagnarsi un posto in tutte quelle formazioni dove i Cowboys affronteranno giochi di corse fisici ed estenuanti.
Round 7, pick 254 (compensatory pick): Terrence Mitchell, CB, Oregon Ducks
Defensive back cui piace osare, e spesso è riuscito ad effettuare giocate importanti scommettendo bene sul suo senso d’anticipo. Non è un asso nello spazio breve e tende a perdere l’uomo specialmente se questi è particolarmente rapido di movenze, per cui va accoppiato ad una tipologia ben precisa di ricevitore e solo in alcune situazioni. E’ sceso molto di considerazione nonostante gli istinti, può venirne fuori un buon nickel back.
Undrafted free agents: Illinois State T Josh Aladenoye; Vanderbilt WR Chris Boyd; Bloomsburg G Brian Clarke; Arizona State DT Davon Coleman; Louisiana State FB J.C. Copeland; Cincinnati G Andre Cureton; Iowa LS Casey Kreiter; Texas A&M RB Ben Malena; Alabama P Cody Mandell; Baylor RB Glasco Martin; Baylor TE Najvar Jordan; South Carolina G Ronald Patrick; Tarleton State CB Dashaun Phillips; Akron G Jarrod Pughsley; Ferris State S Marvin Robinson; Tennessee LB Dontavis Sapp; Bethel-Tennessee CB Jocquel Skinner; San Jose State LB Keith Smith; West Texas A&M QB Dustin Vaughan; Missouri WR L’Damian Washington; Texas DT Chris Whaley; Illinois TE Evan Wilson; Northern Illinois LB Joe Windsor
Voto finale: 5,5
Per i Cowboys il draft si è rivelato meno convincente del previsto, in quanto alla fine dei giochi è rimasto qualche vuoto da colmare a roster. Zack Martin è la selezione senza dubbio più azzeccata per una linea offensiva che ha spesso patito problemi di scarsa profondità e talvolta non ha protetto Romo a sufficienza, con lui Dallas possiede ora un giovane in grado di posizionarsi ovunque, un lusso non da poco. La decisione di salire a prendere Lawrence è stata un tantino costosa, anche se dettata dalla necessità di accaparrarsi un pass rusher per risolvere urgentemente quel tipo di problematica difensiva, così come sembra alto il quarto giro per un linebacker dalle prospettive apparentemente limitate come Hitchens che, infortuni a parte, attualmente non è più di un backup. Interessante invece la chiamata di Devin Street, che potrà dare una mano nelle situazioni di redzone grazie alla stazza e potrebbe vedere il campo prima del previsto, per il resto le copiose selezioni al settimo round hanno portato in casa un congruo numero di giocatori situazionali, nessuno dei quali tatticamente completo, ed il ruolo di safety, punto debole dei Cowboys, non ha avuto l’attenzione richiesta.
Davide Lavarra, o Dave e basta se preferite, appassionato di Nfl ed Nba dal 1992, praticamente ossessionato dal football americano, che ho cominciato a seguire anche a livello di college dal 2005. Tifoso di Washington Redskins, Houston Rockets, L.A. Dodgers e Florida State Seminoles. Ho la fortuna di scrivere per questo bellissimo sito dal 2004.