Classe profonda anche quella dei tight end, mai come quest’anno ricca di talento e potenziali high rounder che potrebbero tranquillamente trovare una squadra nelle prime due tornate di scelta, vista la necessità che ha la NFL del ruolo e le qualità, indiscusse, di cui sono in possesso diversi prospetti presenti al Draft.
Eric Ebron -North Carolina
Il miglior prospetto per distacco della classe, abile a catturare i lanci del proprio quarterback, a volte anche con prese spettacolari, e capace, soprattutto, di conquistare diverse yards in campo aperto, dove riesce ad eludere gli interventi dei difensori avversari grazie ad un’agilità fuori dal comune per chi gioca nel ruolo di tigh end.
Deficitario come bloccatore, avrà certamente da migliorare parecchio tra i professionisti, soprattutto se verrà schierato contro pesanti ed atletici defensive end, spesso mostra anche qualche carenza sul piano della concentrazione, sbagliando ricezioni all’apparenza piuttosto facili, magari dopo essersi lasciato andare a qualche critica di troppo nei confronti di un compagno di squadra.
Ebron, che nei tre anni trascorsi nei Tar Hells ha avuto una crescita costante, raggiungendo 62 ricezioni per 973 yards e 3 touchdowns nella sua ultima stagione in North Carolina, ha dimostrato nel corso della sua carriera collegiale di essere quel tipo di giocatore che ha bisogno di un costante coinvolgimento nel gioco offensivo della propria squadra per rendere al meglio, visto che, diversamente, quando il fulcro dell’azione si muove lontano da lui, tende ad eclissarsi e sparire dal match.
Ottima arma per i big play, diventa letale quando riesce ad inserire le cosiddette marce alte e sviluppare la propria velocità in campo aperto; buon conoscitore del gioco, sa ricevere sia in mezzo al traffico che alle spalle dei suoi marcatori, inserendosi con facilità nei cuscini che si creano nelle difese a zona. First round talent, difficilmente passerà oltre la diciassettesima pick assoluta dei Baltimore Ravens.
Possibili destinazioni: Baltimore Ravens, New York Jets, New England Patriots.
Jace Amaro – Texas Tech
Giocatore interessantissimo, ha disputato una stagione di altissimo livello con i Red Raiders di Lubbock nel 2013, arrivando a collezionare 1,352 yards, record FBS di sempre per un tight end, e 7 touchdowns in 106 ricezioni, occupando diverse posizioni negli schieramenti offensivi di Texas Tech, dove spesso è stato utilizzato più come slot receiver che TE puro.
Proprio l’esperienza maturata in zone più esterne alla linea di scrimmage rendono Amaro una sorta di WR aggiunto, piuttosto in difficoltà, nonostante sia ben fisicato, quando lo sviluppo dello schema prevede che lui vada a portare un blocco su un defensive lineman avversario; una mancanza che certamente gli costerà una leggera discesa al Draft, visto che difficilmente potrà tornare utile come bloccatore per il team che deciderà di investire su di lui.
Non velocissimo, riesce comunque a conquistare buone porzioni di terreno lottando dopo aver messo a segno la ricezione oppure sfruttando le proprie qualità di route runner; dotato di buone mani e di una discreta elevazione, ha dimostrato di saper fare suoi anche i palloni lanciati male, posizionandosi bene con il corpo prima di completare la presa.
Molto simile ad un possession receiver, sia sotto il profilo fisico, sia per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, Amaro possiede una certa rapidità sul primo passo che solitamente gli permette di bruciare sul tempo gli avversari e recuperare l’ovale nelle prime cinque yards dopo la linea di scrimmage, dove la sua altezza gli consente di aver facilmente la meglio sui linebackers e i defensive backs che si muovono per contrastarlo. Ragazzo un po’ problematico, ha alle spalle un arresto per frode, accusa poi ritirata, e un’espulsione nel Meineke Bowl 2012 per un pugno rifilato ad un avversario, dovrebbe trovare squadra nel corso del secondo round.
Possibili destinazioni: New York Giants (2nd round), New York Jets (2nd round), Green Bay Packers (2nd round).
Austin Seferian-Jenkins – Washington
Tight end completo, abile sia a ricevere che a portare blocchi, ha perso parecchia credibilità dopo le interviste rilasciate alla combine di Indianapolis, definite da molte delle squadre che l’hanno incontrato, deludenti e poco convincenti; a questo passaggio a vuoto va aggiunto anche l’incidente che lo ha visto coinvolto nella primavera dello scorso anno, quando ha distrutto la macchina ed è stato condannato a quasi un anno di reclusione, pena poi sospesa, per tasso alcoolico fuori norma.
Messi da parte i problemi off the field, che purtroppo a livello di National Football League assumono sempre un certo peso, siamo davanti ad un giocatore tra i migliori del ruolo per quanto riguarda questa classe, dotato di mani educatissime ed in grado di separarsi con facilità dai proprio marcatori, andando a ricevere sia in mezzo al traffico, sia sulle sideline, dove spesso riesce a mettere a segno ricezioni importanti sfruttando adeguatamente il proprio corpo e le movenze imparate sul campo di basket, dove ha giocato fino alla stagione da matricola con Washington.
Prospetto davvero intrigante, Seferian-Jenikins ha tutto per diventare uno dei migliori interpreti della posizione tra i professionisti, a condizione che prosegua nella sua fase di crescita e migliori alcuni aspetti del gioco in cui attualmente non eccelle; da tenere in considerazione come arma in più quando ci si avvicina all’area di meta avversaria, se riuscirà a completare la sua fase di maturazione e si mantiene lontano dai guai, potremmo trovarci dinnanzi ad una nuova stella del firmamento NFL.
Altro probabile talento da secondo round, difficilmente lo vedremo scendere fino al terzo turno di chiamata.
Possibili destinazioni: New York Giants (2nd round), New York Jets (2nd round), Green Bay Packers (2nd round).
Troy Niklas – Notre Dame
Prodotto di quell’inesauribile fucina di talenti per la posizione che si sta dimostrando nell’ultimo decennio l’università di Notre Dame, Niklas è un talento in ascesa, dopo essere stato convertito da linebacker in tight end solo nelle sue ultime due stagioni in Indiana, quando è stato prima la riserva dell’attuale Bengals Tyler Eifert e poi il sostituto naturale al momento del suo passaggio tra i professionisti, dove il ragazzo conta parentele importanti, essendo nipote dell’Hall of Famer Bruce Matthews.
Eccezionale bloccatore, probabilmente il migliore della classe per quanto riguarda la posizione, è cresciuto tantissimo nell’ultimo biennio, maturando ottime capacità nella lettura del gioco offensivo e mostrando abilità di pass catcher del tutto naturali; dei trascorsi da rude interprete difensivo, ha mantenuto quella ricerca del contatto fisico che spesso lo porta più a cercare di colpire il difensore che ha di fronte piuttosto che provare a lasciarlo sul posto con una finta.
Grandissimo lavoratore che cura tantissimo il proprio fisico presentandosi sempre in perfetta forma dopo i periodi di pausa dal football, la sua etica durante gli allenamenti gli ha permesso di bruciare le tappe e migliorare sotto tantissimi aspetti, trasformandosi con il passare dei mesi in un giocatore sempre più completo.
Non molto veloce, Niklas presenta ancora qualche difficoltà nello sviluppo delle tracce, dove spesso la macchinosità di alcuni suoi movimenti gli impedisce di separarsi agevolmente dai difensori avversari e rendersi visibile al proprio quarterback. I passi da giganti fatti nelle ultime due stagioni, la serietà e il DNA dovrebbero permettergli di entrare in NFL tra il secondo e il terzo giro.
Possibili destinazioni: Green Bay Packers (2nd round), New England Patriots (3rd round), Atlanta Falcons (3rd round).
C.J. Fiedorowickz
Altro amante del contatto fisico, il prodotto degli Hawkeyes possiede le caratteristiche fisiche e tecniche per imporsi come tight end titolare anche tra i professionisti, dove giunge come talento esperto avendo completato interamente il suo percorso universitario con Iowa, team che lo ha fatto esordire già nella freshman season, lanciandolo nella mischia in tutti i 13 match stagionali.
Buonissimo bloccatore, anche se deve affinare un po’ la tecnica, riesce a creare separazione con i difensori avversari lavorando molto bene sulla linea di scrimmage e poi infilandosi agevolmente negli spazi lasciati incustoditi dagli stessi; una volta messa a segno la ricezione, Fiedorowickz tende ad abbassare casco e spalla e farsi strada tra le maglie difensive rompendo tackle su tackle, una qualità che lo rende leggermente differente da tutti gli altri TE della classe, più propensi ad agire come ricevitori aggiunti e quindi più portati ad evitare la collisione.
Dotato di discrete mani e di un buon controllo del corpo, difetta in velocità e in mobilità, tant’è che difficilmente riesce a sfuggire alla morsa avversaria dopo aver completato la presa; buon lavoratore, deve però essere seguito con attenzione dallo staff tecnico perché tende a non impegnarsi troppo durante gli allenamenti se si accorge di non essere controllato. Possibile anche per lui una chiamata nel corso del third round.
Possibili destinazioni: Atlanta Falcons (3rd round), Buffalo Bills (3rd round), Seattle Seahawks (3rd round).
Da seguire:
A livello di puro talento meriterebbe certamente maggiore considerazione Colt Lyerla, prodotto di Oregon che sul campo ha dimostrato di valere una chiamata nei primi due giorni di scelta ma che indubbiamente precipiterà per diverse posizioni a causa delle sue vicissitudini extra football, che partono fin da un’infanzia tumultuosa per arrivare ad una serie di arresti e sospensioni che ne hanno limitato parecchio l’ascesa; il giocatore in uscita dai Ducks ha indubbiamente le qualità per imporsi a livello professionistico, ottime mani, grandissimo controllo del corpo, buona velocità, ma avrebbe bisogno di trovare un head coach, o comunque un membro importante all’interno del coaching staff, disposto a trasformarsi in quella figura paterna da sempre assente nella sua vita.
Una scommessa, in tutto e per tutto, ma che se viene vinta dal team che deciderà di investire su di lui, porterà enormi benefici, sia in termini di immagine che di produzione sul terreno di gioco.
Da tenere d’occhio, infine, anche Marcel Jensen, giocatore che ha dimostrato di possedere una certa propensione nell’allungare il campo eseguendo alla perfezione le tracce in profondità, il tutto nonostante una stazza fisica che dovrebbe impedirgli di sviluppare appieno la propria velocità, che risulta notevole in proporzione alle sue dimensioni e ad un passato da defensive end; ruolo dove ha acquisito una certa rapidità nei primi passi che gli consente spesso di separarsi facilmente dagli avversari e liberarsi per la ricezione. Potenzialmente in grado di diventare un tight end completo, abile sia a bloccare che a ricevere, a Fresno State, dove ha giocato per quattro stagioni, è stato penalizzato dalla run-and-gun utilizzata dai Bulldogs, nella quale non ha mai ricoperto un ruolo da protagonista.
Nei giri più bassi, andrà poi posta una certa attenzione alle destinazioni di Jarvis Landry, Jordan Matthews, Bruce Ellington, Donte Moncrief e Allen Robinson, tutti giocatori da tenere in considerazione per il futuro tra i professionisti, dove potrebbe arrivare anche Michael Campanaro, interessantissimo prospetto che, con le sue prestazioni, aveva incendiato Wake Forest nel corso della stagione 2013.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…