Indubbiamente la classe di quarterback che ci offrirà questo Nfl Draft 2014 è di qualità perché il materiale in uscita dal college è davvero intrigante seppure manchi ancora un prospetto al livello di Andrew Luck ma pure non siamo come nel 2013 dove la miglior opzione era E.J Manuel o Geno Smith. L’andamento del draft è strano, lo sappiamo bene ormai, diversi team hanno bisogno un prospetto a cui affidarsi perché senza un QB che faccia girare l’attacco si va poco lontano quindi diversi prospetti potrebbero andare via nelle prime dieci chiamate così allo stesso livello potremmo vedere molti team andare di best player available per cercare di approfittare della profondità della classe pescando un buon progetto più sotto.
Bortles è un giocatore fattosi notare parecchio nel finale di stagione vincendo pure un BCS Bowl attirando molte attenzioni riuscendo a costruirsi dei work out corrispondenti al suo valore. Molti hanno gridato al classico prospetto salito nel ranking solo per le ultime stagioni però rivedendolo in qualche partita a metà stagione è stato capace comunque di ottime cose offrendo un buonissimo bagaglio di lanci e un atletismo sorprendente per un giocatore di quella stazza.
Braccio ideale per l’Nfl, potente con la gittata sufficiente per innescare big play in profondità, a livello di letture soprattutto nella read option ha sorpreso parecchio perché pure contro South Carolina e Penn State il ragazzo si è comportato bene. Quarterback capace di gestire molto bene la pressione, pure con l’uomo addosso ha effettuato buoni lanci trovando i tempi giusti per punire l’unica finestra non curata dalla difesa. La sua stazza e la notevole mobilità gli possono conferire la capacità di correre cosa che assolutamente non guasta specie perché lo renderebbe un valido interprete della read option.
Attualmente a livello tecnico e di letture ha ancora alcuni passi da fare: in primis la gestione della tasca, ha dimostrato di saperci stare ma in Nfl avrà bisogno di controllare meglio, l’accuratezza sul medio/corto deve essere migliorata altrimenti rischia di regalare una marea di banali intercetti e qualche volta sarebbe meglio scaricare in out qualche pallone piuttosto che tenerselo. Ha già affrontato concetti pro style, in questo tempo ha fatto notevoli progressi e il potenziale è ancora ampio quindi potremmo arrivare ai livelli di un franchise quarterback. Necessita di trovare uno staff affidabile altrimenti rischia di perdersi in stagioni deludenti senza crescita comunque i presupposti ci sono tutti. Houston andrà o su lui o su Clowney.
Possibile destinazione: Houston(1), Jacksonville(3), Cleveland(4)
Teddy Bridgewater, QB, Louisville
A inizio anno su di lui ci avrei buttato il solito euro per la posizione di miglior quarterback del draft, ora mi sono dovuto un po’ ricredere dato che la crescita di Bortles è stata troppo incisiva rispetto a Teddy B, protagonista di un’ottima carriera collegiale anche se sembra ormai essersi formato come giocatore e nel tempo crescerà di poco. E’ quindi il regista più pronto per la week one, alla lunga però rischia di essere un talento a cui affideresti la squadra ma con la necessità di avere un organico di livello altrimenti si rischia di passare diverse stagioni nella mediocrità.
Il braccio è potente, non come quello di Blake dove la stazza ha un suo peso, e il tocco è davvero pregevole sia sul medio/corto e pure sul lungo. Giocatore molto maturo mentalmente, ha un livello di lettura delle difese notevole per essere un Junior QB, il footwork va affinato ma pure nel dropback si è mostrato una spanna avanti così come nella gestione della tasca. Gestisce bene la pressione, contro ha un fisico che in Nfl potrebbe avere vita corta qualora dovesse correre parecchio in quanto al college ha cercato di rimanere lontano da queste iniziative proprio per salvaguardarsi dalle botte degli avversari. Il braccio non è potentissimo, esce da una spread offense con cui ha affrontato livelli di squadre mediocri quindi dovrà adattarsi rapidamente a un sistema professionistico oltre a cercare di non farsi travolgere da un livello generale molto più alto. Occhio al suo carattere: ragazzo tranquillo ma spesso si lascia trasportare dalle emozioni il che non è mai un aspetto positivo specie in momenti negativi. Difficile prevedere dove cada, non penso alla prima, possibile caduta a Minnesota così come nel profondo qualora l’idea di un progetto nel secondo livello dovesse prendere parecchio appiglio.
Possibile destinazioni: Jacksonville(3),Cleveland(4, 26),Tampa Bay(7),Minnesota(8)
Johnny “Football” Manziel, QB, Texas A&M
Il talento più imprevedibile di tutta la classe! Manziel è salito alla ribalta nel 2012 guidando i suoi Aggies a vittorie clamorose, il tutto si è trasferito nel 2013 dove Johnny si è montato la testa facendo parlare spesso di se dentro e fuori dal campo. Ha giocato in un sistema – air raid – in cui ha nascosto i suoi principali problemi riuscendo a basarsi molto sull’inventiva personale e il basso livello di alcune difese ma l’idea che non sia un QB pronto per la Nfl è stata confermata quando ha affrontato difese tipo LSU e Missouri che l’hanno messo in seria difficoltà. Un progetto che si definisce in due parole “boom or bust” perché viaggia su binari troppo diversi dagli altri e rischia seriamente di non raggiungere mai una destinazione avendo parecchio lavoro da fare nell’ottica di un sistema pro style. A mio giudizio, prima di parlarne un po’ brevemente, potrebbe essere come Vince Young, cioè un QB che corre parecchio carente in letture che non riuscirà mai a essere il QB per costruire una squadra da play off.
Manziel vive molto sulla sua improvvisazione, veloce, elusivo, riesce per la maggior parte delle volte a guadagnare un first down prezioso oppure a innescare una bomba in profondità dove Mike Evans ha spesso fatto prevalere la sua stazza segnando numerosi big play grazie a un braccio potentissimo. Bravo a guidare la no-huddle e a tener viva l’azione vista la mobilità, ovviamente da qui però escono dei dubbi riguardo il suo adattamento professionistico. Esce troppo spesso e presto dalla tasca, il tocco è abbastanza preciso ma disegna spirali orrende rendendo la vita difficile al primo receiver, a livello di letture siamo molto indietro, chiaro segno che c’è parecchio lavoro da fare e nel tempo trascorso al college non sembra essere stato uno studente bravo ad assorbire parecchio tempo. Manziel ha troppo hype per scendere in basso nel draft, Cleveland e Oakland sono due papabili destinazioni perché potrebbero lasciare libero Manziel di esprimere il suo talento senza troppe limitazioni anche se potrebbe essere un metodo alla lunga poco redditizio.
Possibili destinazioni: Jacksonville(3),Cleveland(4),Oakland(5),Minnesota(8).
Se avete seguito le vicende di Fresno State negli ultimi anni vi sarete resi certamente conto di come la posizione di QB sia stata interpreta alla perfezione da Derek Carr, ragazzo nato per ricoprire questo ruolo riuscendo a costruire un attacco aereo notevole. Ce ne siamo accorti quando ha guidato la Division I per yards lanciate, numeri da capogiro grazie a un innato talento come lanciatore. Carr sembra il più classico dei quarterback, tanta presenza nella tasca, poca mobilità un mix che in questa classe non rispecchia parecchio le caratteristiche dei primi tre giocati, ecco perché qualcuno potrebbe apprezzare molto il talento di Fresno State a patto che riesca a metterlo nella situazione migliore possibile ossia dietro una OL affidabile.
Carr ha un tocco e un braccio eccezionale: mette la palla nella posizione migliore con tempi fantastici, io lo ritengo il miglior passatore della classe e vivendo nella tasca ha confermato di essere pure in questo aspetto uno dei migliori grazie al footwork e alla rapidità con cui legge le difese, davvero un quarterback da tasca fatto apposta per l’Nfl. E qui però arrivano le brutte notizie: Carr sarebbe si un’ottima presenza nella tasca a condizione che abbia una OL affidabile che gli dia il tempo in quanto spesso e volentieri è andato in crisi quando sotto pressione o se costretto a correre sull’out inseguito da un difensore; in questi casi perde parecchio della sua capacità balistica e non essendo un giocatore da read option rischia pesantemente di seguire le impronte di suo fratello diventando una pericolosa macchina da intercetti. Carr esce da un college poco conosciuto, l’ideale sarebbe trovare una squadra che sappia accettare di farlo stare in panchina un anno a prendere sicurezza con l’ambiente oltre a rifinire tutto per bene oltre ad avere una linea offensiva capace di proteggerlo dandogli armonia nella tasca. Ecco perché spero che cada nel secondo giro, la realtà è che possa finire da Minnesota e Cleveland, due buone linee ma che forse lo rischierebbero fin da subito. Attenzione a Carr, se finisce nel contesto giusto nel giro di tre anni potrebbe essere un titolare coi fiocchi, alla peggio risulterebbe un back up.
Possibili destinazioni: Minnesota(8),Arizona(20),Cleveland(26), secondo giro.
La quinta posizione diventa difficilissima da assegnare perché per una ragione o per l’altra un qualsiasi analista potrebbe mettere un giocatore diverso. Io opto per il quarterback dei Lsu Tigers Zach Mettenberger perché ha un carattere notevole e esce da un sistema pro style. Zach è un giocatore davvero interessante, ha vinto meno di alcuni rivali ma quando è stato in campo al pieno della condizione è stato davvero un ottimo interprete della posizione. Dalla sua ha un fisico davvero robusto che gli permette di avere ampia visione sul fondo del campo, peccato che abbia più volte riscontro problemi fisici il che sono un pericoloso allarme in vista di un mondo duro come la Nfl. Tuttavia ho sottolineato la dura voglia di lottare di Zach quindi mi ostino a dargli fiducia e la quinta posizione di questa board.
Mettenberger ha un tocco davvero buono, un braccio efficace in tutte le zone del campo adatto, spirale pulita e un buon livello di letture quando l’azione è partita, se vede che la prima è bloccata riesce a cambiare abbastanza rapidamente per trovare un compagno libero. Prototipo del QB moderno, abbastanza grosso e con una sufficiente mobilità nel caso sia chiamato a correre; a me piace parecchio perché fa sempre una decisione apprezzabile, molto tranquillo come ragazzo capace di reggere la pressione. Abbiamo detto bene delle letture ma c’è ancora parecchio lavoro da fare in fase pre-snap dove deve imparare a riconoscere un blitz e quando l’azione inizia se vede la tasca cedere deve restare più tranquillo piuttosto che lanciare via la palla rischiando un intercetto. Per essere davvero un gestore della tasca deve migliorare il suo footowork per poter essere in grado di evitare un blitz veloce. Se Zach fosse sano avrebbe molte credenziali per essere un progetto sicuro, il crociato del ginocchio sinistro strappatosi lo scorso Dicembre rischia di essere un rischio parecchio grosso in quanto il ragazzo non ha mai dimostrato di avere paura a prendersi un placcaggio di troppo. Occhio ad Arizona al primo giro, realmente mi sembra più un pick da secondo giorno.
Previsione: Arizona(20), secondo giorno.
Da seguire: Jimmy Garoppollo da Eastern Illinois tecnicamente ha poco da invidiare ai primi della classe, il salto però potrebbe essere troppo col rischio di perdersi in qualche roster a fare il terzo quarterback. A.J McCarron, il QB da Alabama vive sempre con l’etichetta del “game manager” e dopo il Bowl perso con Oklahoma emerge la sua chiara dipendenza dalla linea offensiva, decisioni rivedibili e un braccio molto sospetto. Per Garoppolo la favola del paragone con Tony Romo spero non prenda troppo sul serio alcune squadre e lo lascino tranquillo un paio d’anni, A.J potrebbe catturare qualche credulone ma per entrambe realisticamente sarebbe meglio un terzo, quarto giro.
Student, rugby referee, Carolina Panthers, NCAA Football, NBA, Radio Play.it. Affascinato da Twitter: CamFederico
Gran bell’articolo Fede; se non sbaglio però Teddy B ha sempre giocato in un sistema pro-style (west coast) mentre Bortles in una spread offense. Carr ha giocato il primo anno in una sistema pro-style e in una spread gli altri anni a Fresno. Per quanto riguarda il livello di avversari affrontati Bortles mi sembra quello che ha avuto vita più facile 2 anni in C-USA e l’ultimo in AAC come Teddy che però i primi 2 anni li ha giocati nella big east che era un pelo più tosta rispetto ad AAC, C-USA e MWC. Va anche detto che Blake e Carr hanno affrontato in carriera 4 volte squadre nel ranking mentre Teddy solamente 2.