I Seattle Seahawks guadagnano un posto per il Super Bowl vincendo, con bravura e un pizzico di fortuna, una partita che mi aspettavo giocata yard a yard, ma che invece si è trasformata nella partita delle big plays.
I lanci corti centrali, gli screen, le corse sia di Lynch che di Gore avrebbero lasciato la partita sullo 0 a 0, ma Harbaugh da una parte e l’intelligenza dei Seahawks dall’altra hanno fatto salire il punteggio fino al definitivo 17-23.
La prestazione di Wilson sarebbe stata fondamentale e nel momento del bisogno il giovane QB alza la testa e si risveglia… a metà. Il calo delle prestazioni è ancora visibile e alcuni lanci sbagliati e sacks evitabili lo dimostrano. Ma le 215 yards lanciate, condite da un TD e zero intercetti, mostrano un QB non stellare ma che porta a casa il suo discreto lavoro e soprattutto la vittoria.
Vedere Wilson in uno dei suoi tipici elusive-scramble-and-bombs e trovare un lancio da 51 yard, o approfittare dei pochissimi, se non dell’unico errore della difesa, e portare a casa un TD avrà rallegrato non pochi tifosi Seahawks.
La partita non stellare di Wilson, è stata però una partita estremamente intelligente agli ordini di coach Carroll. L’arma vincente per Seattle era appellarsi alla difesa ed evitare danni in attacco. Così è stato. La difesa ha retto bene, soffrendo, ma alzando la testa nel quarto periodo e guadagnando tre turnover. Sherman si guadagna l’attenzione di tutti con la giocata che chiude la partita e l’intervista di fine partita.
Con una difesa così, ancora una volta rocciosa, Carroll ha amministrato l’attacco giocando le corse quando doveva, lanciando lungo per testare la secondaria di San Francisco e, soprattutto, non correndo rischi.
Niente chiamate azzardate e rischiose hanno portato a un solo turnover indolore, field goal e punt ben realizzati, esattamente quello “sporco lavoro” necessario per portare a casa quei punticini e quelle yard che fanno poi la differenza.
Se dalla tua hai un kicker come Hauschka, sai che anche quando sei in quella zona neutra tra il punt e il field goal puoi fidarti del tuo uomo. Anche se distanti dalla end zone, quando di solito avvengono le chiamate azzardate su terzi down col rischio di perdere il possesso o di arrivare al punt, Carroll invece chiama un gioco sicuro guadagna poche yards e dà palla ad Hauschka, che non sbaglia.
Poi se invece decide di rischiare, un pizzico di fortuna gli viene in soccorso. A 13:50 dalla fine, sotto di tre, Carroll decide di giocare un 4th & 7. La dea bendata scende in campo e fa commettere l’unico offside della partita alla difesa avversaria.
Wilson si trova così tra le mani un free play ed è bravissimo ad approfittarne: lancio profondo in una zona affollata, presa di Kearse e touchdown. E poi in squadra hai anche un Marshawn Lynch che in una serata opaca, contro una difesa che lo ferma ripetutamente, frustrato dalle poche yard guadagnate, riesce comunque e in sole tre corse a portare a casa un TD.
Nonostante le difficoltà del suo RB, Carroll contonua a chiamare le corse, confidando che prima o poi qualcosa succeda, e infatti è successo. Ieri Lynch non è stata la bestia che è, ma ha fatto il suo “sporco lavoro” e ha assicurato, anche lui, la vittoria.
Dall’altra parte Harbaugh sapeva di dover segnare in fretta e così fa. Le sue chiamate sono perfette e Kaepernick ci mette del suo massimizzando lo spazio che si crea, con una corsa fenomenale, lanciando in quei pochi spazi che si creano, e capitalizzando un quarto e corto in red zone. Harbaugh è pienamente consapevole che le occasioni in red zone saranno poche, e quelle poche non vuole farsele scappare.
La partita della difesa è quasi perfetta. Il front seven di San Francisco è il migliore in circolazione e lo dimostra ricacciando Lynch nella tana. Se non fosse che a un certo punto Lynch esce dalla tana con una corsa in TD da quasi 50 yard, e se non fosse che l’unico errore sulla linea di scrimmage diventa un altro TD, probabilmente staremmo parlando di un’altra partita.
Sappiamo che il football è un gioco votato all’attacco e prima o poi tutte le difese concedono qualcosa, e a quel punto la palla passa all’attacco, dove San Francisco riesce a ferire lo strapotere difensivo di Seattle.
Arriva però il quarto quarto e Kaepernick paga l’inesperienza. Forse ci dimentichiamo che Kaep è solo al secondo anno da titolare e al primo anno come titolare da inizio a fine stagione, e come franchise QB deve ancora maturare. Forse è stato un’errore caricare troppa pressione sulle sue spalle, che non hanno retto.
L’ultimo periodo è stato disastroso: quando le palle che hai in mano iniziano a scottare Kaep ne esce con tre turnover e zero punti. Un bottino terribile.
Kaep deve imparare a far girare la palla leggendo meglio il campo e lanciando anche indietro. Deve imparare a tenere la palla stretta al corpo per evitare fumble e soprattutto deve imparare a gestire la fretta, deve imparare e temporeggiare, sviluppare il suo orologio interiore, e prendere quello che la difesa gli concede.
Il suo futuro è brillantissimo, soprattutto con accanto un Harbough che l’ha fortemente voluto, ma ieri sera si sono riviste un po’ di quelle leggerezze da inesperienza che avevano caratterizzato l’inizio di stagione.
Da notare e lodare la consapevolezza con cui si prende le proprie responsabilità. Queste le sue parole: “I didn’t play good enough to win, I turned the ball over three times. I cost us this game.”
La serata di Seattle non è apparsa come la partita perfetta, ma è quel tanto che basta per giocarsi le proprie chanches sul territorio neutro del New Jersey. La formula sicura di affidarsi alla difesa, alle corse e al kicker non è una formula spettacolare, ma fin’ora è stata vincente. Lo sarà anche contro l’attacco numero uno?
Si avvicina agli sport americani grazie a un amico che nel periodo di Jordan e dei Bulls tifa invece per gli Charlotte Hornets. Gli Hornets si trasferiscono in Louisiana ed è amore a prima vista con la città di New Orleans e tutto quello che la circonda, Saints compresi, per i quali matura una venerazione a partire dal 2007 grazie soprattutto ai nomi di Brees e Bush. Da allora appartiene con orgoglio alla “Who Dat Nation”.
Ho ancora adesso i brividi per la partita…da non dormirci…la partita è stata stupenda, big play e corse emozionanti errori madornali e numeri da circo sfortuna e fortuna si sono combattute e alla fine come purtroppo nello sport (e qst meraviglioso nostro enfatizza il tutto) ne esce solo una vincitrice!!
Io sono tifoso Niners e stravedo per Colin Kaepernick (da quando mi ha fatto capire che forse anche io cominciavo davvero a capire quando un giovane è buono davvero eheh)…la sconfitta di ieri sera non ha fatto altro che rendermi ancora più orgoglioso di essere tifoso Rosso-Oro (oltre che del football in generale)…rispetto ai Seahawks che hanno portato a casa l’accesso al Superbowl con una bella prova, ma nessuno penso avrebbe recriminato se avessero vinto i 49ers…!!
Secondo me Kaep ha fatto quello che doveva e qualche errore può capitare, e quest’anno era l’anno dei Seahwks da qst parte della NFL…ci rifaremo, la squadra ha fatto vedere delle cose ottime e Harbaugh è un grande allenatore!!
Ma che partita ragazzi !!!!!!!!!
Purtroppo, in uno sport come il football, gli errori si pagano a caro prezzo, soprattutto se sono tre nell’arco di breve tempo. Da tifoso dei Niners, dico che abbiamo buttato via una partita che avremmo potuto tranquillamente vincere, senza nemmeno dover rischiare una serie infinita di infarti. Gli Dei del football sono stati con e contro di noi in quell’ultimo maledetto quarto d’ora, ma l’unica cosa per cui dobbiamo biasimarci, che alla fine ha deciso l’incontro, è la tremenda sufficienza con cui abbiamo affrontato, specialmente, gli ultimi minuti. Chiamando un timeout in più avremmo potuto gestire meglio quel pallone che è poi andato a finire nelle mani di Sherman – il quale poteva benissimo risparmiarsi il gesto di derisione nei confronti di Crabtree e le sue parole da perfetto buffone nel post-partita, ma che ci volete fare, siamo in America. Un po’ troppa leziosità e presunzione, da parte nostra, che alla fine abbiamo pagato a caro prezzo e hai ragione quando affermi che Carroll ha saputo gestire meglio la partita, con più prudenza, accontentandosi pure di quei miseri 3 punti che alla fine hanno fatto comodo. Poi va beh, il colpo di c (che non è classe) nel touchdown del sorpasso, è storia a parte.
CK è costato la partita ai 49ers nel quarto periodo e ha dimostrato tutti i suoi limiti.
Ha certamente fatto molto bene con le corse, ma non va dimenticato che, praticamente, non ha mai lanciato.
Nel quarto periodo però ha commesso: 1) un fumble evitabilissimo (non puoi andare in giro per il campo contro una difesa come seattle senza coprire la palla) 2) un intercetto da giocatore di college tirando la palla direttamente nelle mani del cb 3) un altro intercetto (l’ultimo) del tutto inutile poichè aveva ancora molto tempo per avvicinarsi alla end zone e non c’era bisogno di cercare il big play (anche perchè avrebbe lasciato ancora tempo sul cronometro a seattle) da capire ovviamente se la chiamata è arrivata dalla panchina (dubito)
il problema principale di CK è però la tecnica di lancio mediocre.
Se migliora in questo fondamentale allora può essere un franchise qb, in alternativa non ha un futuro roseo come, del resto, tutti gli scramble qb.
La verità è che è la difesa dei 49ers è stata eroica, mentre l’attacco ha piuttosto latitato.
Grande partita, fisica al massimo (impressionante l’infortunio a Bowman, spero si riprendano al meglio lui e Iupati). Purtroppo dopo grande battaglia i miei Niners hanno perso ma io già penso alle future battaglie tra queste due squadre (e non dimentichiamo che anche Arizona non è certo male e i Rams subito dietro). Secondo me Keapernick si è preso anche troppe colpe, in fin dei conti l’attacco per tre quarti è stato solo lui e dei tre errori solo il secondo intercetto lo vede assolutamente colpevole. Specialmente l’ultimo per me è stata una gran giocata di Sherman e compagnia. Come ha detto il commentatore americano forse solo lui poteva arrivare su quella palla. A me sembra che nelle varie analisi della partita si diemntica un pò che Frank Gore questa volta è stato completamente annulato. Forse si è troppo insistito su di lui mentre mi sembra chiaro che non è il più adatto contro la difesa Seahawks. Hunter è sembrato più produttivo anche con poche portate. Così è facile durante la partita annullare anche i lanci, soprattutto per la secondaria più forte della NFL. In casa poi, in quella casa.
Secondo me le colpe a Kaepernick stanno cominciando a diventare davvero esagerate…ok può e deve migliorare, soprattutto nella tecnica, è evidente…ma ragazzi è alla sua prima stagione da starter, ha giocato contro una difesa che è la migliore della nfl e una delle migliori degli ultimi anni (specie nelle secondarie), il gioco di corse con Gore non funzionava per niente, l’attacco è sopravvissuto soprattutto grazie a lui e l’ultimo lancio comunque secondo me era uno schema chiamato (mi sembra abb ovvio)…quindi che altro avrebbe dovuto fare??? Ha sbagliato ok, ma se avesse messo quell’ultimo lancio (e se al posto di Sherman ci fosse stato qualsiasi altro CB della lega, magari sarebbe anche andato) ora staremmo qui a dire di quanto sia grande Kaep (io lo dico lo stesso ma vabbè…) !! Migliorerà e sarà un grande QB, diverso da Brees, Manning, Brady ecc ovvio…ma diventerà un grande e di qst sono convinto…
Mi accodo solo per aggiungere che a me il QB dei 49 ers non fa ancora impazzire: è uno scrambler formidabile e ti può spaccare la partita in due con una corsa fantastica in ogni momento, ma in quanto a tecnica e selezione di lanci deve ancora crescere molto. Ha solo due anni di nfl sulle spalle, ma al momento ha dimostrato di non essere ancora a livello di una finale Superbowl (2013) o di una finale di Conference (2014). Con un po’ meno di presunzione il tempo sarà dalla sua, ma il primo RGIII mi pareva una combinazione molto più affidabile di talento, corsa e lancio.
Ribadisco che secondo me CK e Crabtree sono fidanzati. Perchè non lanciare su Davis che è l’unico mismatch garantito? Boh. Poi Vernon si scazza…
Nessuno fa i dovuti complimenti a Wilson: la pass-rush di S. Francisco è semplicemente terrificante. Un qb normale sarebbe stato steso 30 volte.
Bella partita, ma come fai a dire che Carroll ha scelto di non rischiare quando gioca nel terzo un 4&7 a metà campo in svantaggio? E già prima mi pare avessero giocato un altro 4.o tentativo. Come esperienza, almeno fino a metà tempo, smbrava Wilson il meno esperto, Kaep è certamente calato alla distanza, oltretutto nel tentativo di recuperare la partita, ma secondo me sono sono errori di gioventù (ha già giocato il SB l’anno scorso, lo dimenticate?) bensì più dovuti alla sua “doppia natura” (QB e RB) che lo porta a muoversi troppo. Comunqe, grande match e complimenti ad Harbaugh, che alla fine ha rinfrancato Kaep anziché azzannarlo.