Non c’è niente da fare. Quando una persona vuole a tutti i costi rivalersi di parecchie sconfitte, alla fine riesce prima o poi a spuntarla.
La storia che collega Tom Brady e Peyton Manning è fatta di sacrifici, momenti esaltanti, adrenalina e titoli vinti o persi. Quello di domenica è stato l’ennesimo titanico scontro che ha scandito la rivalità tra due dei quarterback più forti degli ultimi anni.
Forse un pò a sorpresa però, quella di ieri è praticamente stata una partita a senso unico. Protagonisti assoluti sono infatti stati i Denver Broncos, soprattutto personificati da Peyton Manning.
Il nativo di New Orleans ha giocato una partita magistrale, e coadiuvato alla perfezione dalla sua difesa ha tenuto per gran parte della partita Brady lontano dal campo e dalla palla soprattutto.
Sicuramente la squadra di John Fox ha tratto grande esperienza dalla gara della week 12, persa così malamente contro Belichick ed i Patriots. Dopo un primo tempo dominato e terminato con il punteggio di 24-0, New England è tornata alla carica, ribaltando totalmente la situazione e vincendo di sole 3 lunghezze all’overtime.
Questa volta è andata diversamente, dato che Brady ha cercato in tutti i modi di rientrare, riuscendo anche in un rush-touchdown, ma gli sforzi non hanno prodotto i risultati sperati.
Come detto, anche questa volta Denver ha giocato un primo tempo da urlo, guidata da un Manning sublime. A fine partita l’ex Colts ha chiuso con 32 completi (pareggiato il record per il maggior numero, fermo dal 1966) su 43 tentativi per ben 400 yards e 2 segnature, recapitate nelle mani di Demaryius Thomas e Jacob Tamme.
Le 400 yards lanciate da Manning sono la terza miglior prestazione nella post season della sua intera carriera, ed il rating di 118.4 è la quinta miglior prova dallo stesso punto di vista. Il #18 ha inoltre connesso con ben otto ricevitori diversi, per sette giochi da almeno 20 yards.
Numeri quindi che parlano chiaro riguardo la gara disputata dal quarterback, ben protetto da una offensive line che non ha sentito molto la mancanza della stella Ryan Clady, ben rimpiazzato dal giovane Chris Clark.
Per quanto concerne il pacchetto ricevitori, una grande partita è stata giocata dal sopracitato Thomas, che oltre alla segnatura riceve complessivamente 7 palloni trasmutati in 134 yards percorse. Subito dietro di lui Julius Thomas con 8 ricezioni valide per 85 yards ed Eric Decker con 5 palloni per 73 yards. A guardare bene i numeri si può notare come Welker abbia ricevuto solo 4 palloni per 38 yards.
Molto coperto quindi proprio l’ex giocatore dei Patriots, ma nel complesso non è stato abbastanza. Molto avrà sicuramente pesato l’assenza di Aqib Talib, costretto per la seconda volta a lasciare a gara in corso un AFC Championship. Il problema patito al ginocchio, inzialmente diagnosticato all’anca, lo ha infatti costretto a rimanere sulla sideline, nello scontro avuto proprio con Wes Welker.
Dopo l’infortunio della stella della secondary di Belichick infatti, Manning ha lanciato per 289 delle 400 con cui ha chiuso la gara, arrivando ad un certo punto a ben 14 passaggi di fila. Da questo punto di vista si ci è messa anche la sfortuna a condizionare la gara dei Pats, anche se la difesa di Fox ha fatto il proprio dovere.
Difesa che ha fermato il running game di New England in maniera egregia. Dopo le 234 yards percorse contro Luck ed i Colts, su 16 portate ne sono state concesse solo 64. Il solo LeGarrette Blount, che contro la formazione di Chuck Pagano ha corso per 166 yards, ha chiuso con sole 5 portate e 6 yards, con un long da 3.
Fermando in maniera così evidente le corse, Brady si è trovato costretto a dover andare sul profondo, ma non ha funzionato più di tanto. I tentativi da almeno 21 yards infatti sono stati cinque, e solo uno è stato convertito nei primi 3 quarti di gioco.
Da sottolineare che la combo con Edelman, la migliore possibile dato che Amendola è stato impercettibile per l’intera gara, non ha funzionato come quella di Manning e Thomas. Alla fine infatti per il #11 le ricezioni sono state 10 per 89 yards ed un touchdown. Non abbastanza per fermare quello che è stato il dominio dei Broncos.
Da aggiungere la nota secondo la quale i Broncos hanno macinato il maggior numero di yards concesse nell’intera carriera da Bill Belichick. Grazie ai 35 minuti ed i 44 secondi di possesso, ed i 0 turnover commessi, Denver ha raggiunto addirittura quota 507 yards.
Per chiudere con un aspetto che non riguarda direttamente la partita, molta pubblicità sta facendo la parola “Omaha”, con cui Peyton Manning ha accompagnato gran parte degli snap effettuati.
Grazie alle 31 chiamate infatti, sono stati collezionati ben 24.800 dollari per la fondazione capeggiata dal quarterback dei Denver Broncos. Chissà che dopo il Super Bowl, a prescindere dall’esito finale, alla famiglia Manning tocchi un bel viaggetto in quel del Nebraska.
Studente di giurisprudenza. Appassionato delle Big Four, NFL in particolare. Tifoso sfegatato Green & Gold!
partita molto tattica vinta dal miglior qb al momento (anche se considero brady migliore nell’ultimo decennio) una partita da far vedere ai propri figli e a molti ragazzi del college per capire molti fondamentali!! tutto sommato c’è da dire che denver è + squadra + concentrata e + determinata a fare suo il superbowl difficile che perdano contro seattle nonostante l’agonismo di questi ultimi sia molto ma molto superiore a denver ma alla fine credo che l’esperienza sia fondamentale in una finale..considerando anche che san francisco ha gettato via la partita nel finale(credo sia la squadra migliore di tutte san francisco ma gli manchi quella ciliegina finale) ci sarebbe da dire che denver questi cali di tensione finale fino ad ora non gli ha avuti..mi sbilancio vincenti broncos
Manning quest’anno è un uomo in missione per conto di Dio come i blues brother, la foga e la qualità che sta dimostrando partita dopo partita è quella di uno che vuole dimostrare al mondo che può tornare a vincere il superbowl. Come approccio mi sembra molto simile al Michael Jordan post primo ritiro quello del 96-97 anno in cui voleva dimostrare a tutti che nonostante lo stop era ancora il più forte.
La differenza che vedo è che il Superbowl è una gara secca, e vincerla è sempre più difficile di vincere una serie di finale. (vedi proprio Brady & Co. l’anno della perfect season)
Signori siamo davamti ad un Cyborg il cui braccio è un incrocio tra un chirurgo e un cecchino..!!! Io consideravo la partita più aperta, ma Manning mi e ci ha dimostrato che non era così, xkè può avere mille difetti e essere nel complesso “meno forte” di Brady (ricordiamo che i ricevitori a disposizione di Brady non sono proprio allo stesso livello di Thomas, Decker ecc ecc), ma ieri sera il QB dei Broncos non ha sbagliato nulla di nulla…!!
E’ anche vero che la difesa di New England non ha giocato granchè, secondarie sempre in ritardo e pass rush inesistente (xkè la linea dei broncos è fantastica, ma signori nemmeno vicino ci sono andati)…ma nn si può sminuire la prestazione!!
Dalla partita in sè, mi aspettavo di più, rispetto all’altra finale lo spettacolo non è stato esaltante ma comunque una grande partita…!! Ora penso che contro Seattle avranno molte più difficoltà, la secondaria è la migliore e la difesa contro le corse anche e la linea avrà molto più da lavorare e dovranno stare attenti…pronostico aperto, ma…….
Se Seattle riesce a mettere pressione su Manning non c’è partita. Prevedo dai due ai tre intercetti.
E Lynch non è Blount o Vereen o quell’altra povera pippa dei Patriots.
Pippa pippa no dai…se Belichik l’hai in squadra povero RIdley ahah!! cmq concordo sul fatto che con più pressione la partità sarà più difficile…e fermare qst Lynch…beh ci sono a malapena “riusciti” i 49ers (che come linea difensiva è superiore a Denver)…dovranno impegnarsi a fondo…!!
Gli ultimi due commenti mi lasciano davvero basito.
Adesso Blount o Vereen o Ridley sono delle “pippe” … ma va la…
Giusto il commento sulla maggior forza della difesa di Seattle rispetto a quella dei Pats.
Tutto sta a vedere se l’OL dei Broncos ripeterà la partita perfetta di domenica.
Poi che il pronostico sia comunque chiuso …è un’ovvietà… è il SB mica per niente …
Sulla sideline di Seattle c’è un head coach Pete Carroll altrettanto bravo del nostro John Fox e tutto è da giocare ….
Ma intanto è così bello (15 anni dopo il mitico back-to-back) togliere dagli armadi … smoking, frac, tight, …gli abiti lunghi e i tacchi alti delle nostre signore arancioni …. ed essere di nuovo lì …pronti a giocare (e a vincere speriamo) il Grande Ballo.
Sperando solo che non piova, non nevichi o non ci sia un gelo di morte….
GO BRONCOS!!!!
UNITED IN ORANGE|
Bella partita, sono curioso di vedere Manning un po’ più pressato nella tasca, se lo lasciano tranquillo lancia ancora alla grande (e forse meglio delle ultime stagioni Colts). Non ho capito perchè Bady sia partito col freno a mano tirato, ricorrendo a molte corse infruttuose. Nel terzo, quando ha fatto due drive “tutti lanci” da due minuti ciascuno, sembrava in grado di riprendere il risultato. Comunque, grande partita, e grandi Qb.