“Ma come fanno?”, “Non possono avercela fatta anche quest’anno!”…

tombrady1Queste sono solo alcune delle domande che in queste settimane si stanno ponendo i tifosi di Dolphins, Jets e Bills. Anche quest’anno, infatti, i New England Patriots hanno conquistato la AFC East con relativa comodità ma la corona divisionale di quest’anno ha un sapore diverso. Perché stavolta le rivali si erano rinforzate (Dolphins su tutte), perché i Patriots avevano perso pezzi importanti in free agency (Welker su tutti), perché la franchigia del Massachusets aveva passato una offseason tribolata (il caso Hernandez) e perché nel corso della stagione sono venuti a mancare molti pezzi da novanta causa infortunio (Wilfork, Gronkowski, Mayo, Vollmer ecc).

Ma ormai tutti nel mondo della NFL dovrebbero averlo capito: mai scommettere contro Bill Belichick e Tom Brady.

I Patriots oltre ad aver vinto la AFC East con ampio margine, sono riusciti anche ad  ottenere un bye al primo turno dei playoffs, forti di un record di 12-4 che è valso loro il secondo miglior record della AFC. Per New England è l’11ima stagione consecutiva chiusa con un record positivo,  l’11imo titolo divisionale conquistato negli ultimi 13 anni e il 4° first-round bye consecutivo. Una franchigia modello, sicuramente la più vincente del nuovo millennio. Una franchigia che ha ottenuto questo enorme successo grazie a due costanti rimaste invariate nel corso di questi anni: Tom Brady e Bill Belichick. Il lavoro svolto dai due quest’anno è stato a dir poco stupefacente.

Ecco i motivi di questa affermazione.

  • Rispetto allo scorso anno, il parco ricevitori di Brady ha perso, per vari motivi, 4 uomini su 6. Gli unici 2 superstiti sono Gronkowski, disponibile per altro solo per 6 partite prima di un devastante infortunio al ginocchio, e Julian Edelman, un ex quarterback a livello collegiale che quest’anno ha sorpreso tutti chiudendo con più di 100 ricezioni e oltre 1000 yards. I vari Hernandez, Welker, Lloyd e Branch sono stati sostituiti da Amendola (un undrafted free agent vittima di numerosi infortuni che lo hanno condizionato nella sua esperienza a St.Louis) e da un terzetto di rookie (Dobson, Boyce e Thompkins) di sicura prospettiva ma che come tutte le matricole sono soggetti ad un periodo di assestamento;
  • Nonostante questa rifondazione, Tom Brady ha chiuso l’anno sfondando la barriera delle 4000 yards e vincendo partite straordinarie in rimonta come successo contro Saints (TD vincente a 13 secondi dalla fine), Denver(vittoria dopo un deficit di 24 punti) e Cleveland (2 TD negli ultimi due minuti di gioco);
  • La squadra ha perso causa infortunio numerosi punti di riferimento sia in attacco che in difesa, in ordine di tempo: Wilfork, Mayo, Vollmer, Gronkowski, Spikes. Il coaching staff non ha però mai perso colpi, sapendo rimodellare la squadra ogni settimana rimanendo sempre fedele alla mentalità di Belichick secondo cui ogni giornata il gameplan cambia a seconda dell’avversario che ci si trova davanti, cercando il matchup favorevole sia in attacco che in difesa;
  • Belichick è inoltre riuscito sia a valorizzare molti giovani sia a rivalutare giocatori caduti in disgrazia negli ultimi anni. Saltano agli occhi in particolare le prestazioni del rookie CB Logan Ryan, che ha chiuso la stagione al primo posto tra i rookie nella categoria degli INT, e del RB LeGarrette Blount, acquisito a prezzi di saldo dai Bucs e capace di diventare titolare a suon di prestazioni convincenti, tra cui spicca sicuramente quella contro i Bills all’ultima giornata di stagione regolare in cui ha stabilito il record all-time di franchigia per yards-from-scrimmage guadagnate in una singola partita;
  • Merita una menzione di particolare il coach della linea di attacco Dante Scarnecchia, che ogni anno riesce sempre a trarre il massimo dai suoi uomini e che quest’anno è riuscito a non far sentire l’assenza di Vollmer e di giornata in giornata ha permesso a Brady una protezione adeguata nonostante i numerosi acciacchi ad altri linemen quali Mankins, Cannon e Connolly;

Bill-Belichick-20967651-1-402La prossima sfida per Belichick e Brady è prevista per Sabato contro i Colts di Andrew Luck. Nonostante questa sfida abbia perso il fascino di qualche anno fa, quando c’erano Manning e Dungy, vale molto per entrambe le squadre. Luck presenta una sfida affascinante per Belichick che ha avuto due settimane di tempo per prepararsi e quindi avrà sicuramente trovato qualche effetto speciale per fermare il dinamico QB dei Colts. In ogni caso, a prescindere da come andrà a finire, nulla potrà scalfire una delle poche certezze del football moderno: Tom Brady e Bill Belichick, e più in generale i New England Patriots, ci sono sempre!

2 thoughts on “Patriots al top, contro le avversità

  1. Comunque vada a finire sono felicissimo di quanto la mia squadra ha dimostrato. I risultati fin qui ottenuti sono ben oltre ogni aspettativa.

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