I Jets di questa stagione sono stati sulle montagne russe: hanno dimostrato di poter battere Tom Brady e Drew Brees e di poter perdere contro Ryan Tannehill. E proprio il quarterback dei Dolphins sarà l’ultimo avversario che la Green Gang dovrà affrontare nell’ultimo week della stagione 2013.
La partita assume un’importanza che va oltre quella di vedere se i Dolphins riusciranno a centrare i playoffs. E’ infatti in bilico il destino di Rex Ryan: riuscirà l’head coach dei Jets a tornare sulla sideline newyorkese anche nella prossima stagione?
Se Ryan verrà licenziato, molto sarà dipeso dalla striscia di tre sconfitte consecutive — fra le quali quella subita 23-3 proprio contro i Dolphins lo scorso 1° dicembre — che hanno determinato la fine delle speranze dei Jets di accedere alla postseason 2013, speranze che erano ancora in vita qualche settimana addietro, prima di entrare nel bye week, con il team sul 5-4.
Per alcuni analisti americani, fra cui Rich Cimini, Ryan & Co. — cioè il suo coaching staff comprendente l’offensive coordinator Marty Mornhinweg ed il quarterbacks coach David Lee — meriterebbero la riconferma per quanto dimostrato con un roster povero di talento e con un rookie quarterback sotto il centro.
Proprio la valutazione dell’operato di Ryan con Geno Smith potrebbe influenzare la decisione del general manager John Idzik. Ma non c’è soltanto questo fattore da prendere in considerazione. I Jets sono fuori dai playoffs per la terza stagione consecutiva e Idzik potrebbe voler scegliere il proprio head coach, visto che Ryan se lo è ritrovato in casa dalla precedente gestione.
Riguardo a Smith, il quarterback ha subito gli alti e bassi tipici di un rookie. Buttato nella mischia dopo il macroscopico errore di Ryan, che mise l’ex starter Mark Sanchez in campo in una inutile partita di preseason contro i Giants, facendolo giocare dietro una linea di journeymen, con il risultato di farlo infortunare e perderlo per tutta la stagione, Smith ha alternato prove convincenti ad altre inguardabili.
Le cose sono migliorate nelle ultime partite, quando Mornhinweg ha deciso di ritagliare il playbook a misura di Smith, lasciando al quarterback la libertà di scegliere quando correre. Dopo l’8.3 di passer rating toccato proprio durante la prima partita di stagione con i Dolphins, quando il pubblico chiedeva a gran voce l’utilizzo di Matt Simms al suo posto e Ryan decise di spedire l’ex West Virginia sulla sideline a metà partita dopo aver completato 4-10 per 29 yards e 1 INT, le cose sono migliorate.
I risultati si sono visti: nelle ultime tre partite il suo passer rating è stato di 83 mentre le sue corse hanno prodotto 142 yards e 2 touchdowns e, contro i Cleveland Browns, nell’ultima settimana, Smith non ha commesso nessun turnover, completando 9-12 passaggi nei terzi down, incluse tre conversioni in situazioni di 3°-10 o peggio…
Allora, se la parte finale di stagione doveva consistere in una prova sulla sua affidabilità come starter, Smith ha almeno guadagnato il diritto di far parte dei piani dei Jets per il 2014 e di poter entrare nel prossimo training camp per competere contro un veterano o con un’altra scelta al prossimo draft. Smith è dovuto partire da zero in questa stagione, imparando le basi della posizione ed una nuova offense.
Un lavoro diverso da quello cui furono costretti la scorsa stagione gli allora rookies Andrew Luck e Russell Wilson, che si ritrovarono a giocare in sistemi simili a quelli utilizzati al college. Con una vittoria domenica, i Jets potrebbero finire 8-8, pareggiando il record dell’ultimo team che si qualificherà per una wild-card, anche se i neworkesi sono matematicamente già fuori dalla postseason.
Un risultato non disprezzabile, considerando le aspettative di inizio stagione, con un team che affrontava un anno di ricostruzione. Insomma, lunedì l’owner Woody Johnson e Idzik avranno una decisione da prendere e nel farlo dovranno valutate tutto un insieme di fattori, compreso il fatto che Ryan ha ancora una stagione nel suo contratto.
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