Qualcosa non va nello stato della Florida. Dopo metà stagione Jacksonville Jaguars e Tampa Bay Buccaneers avevano un record combinato di 0-16.
Ben 34 teams hanno iniziato la stagione con uno 0-8 dal 1970, ma soltanto i Buccaneers del 1976 (0-14) ed i Lions 2008 (0-16) hanno finito la stagione con tutte sconfitte. Riusciranno i due teams ad evitare questa onta?
I Jaguars ci sono appena riusciti, battendo a Nashville, Tennesse, i Titans per 29-27, ma hanno ancora molti problemi da risolvere. Ad inizio stagione non è che ci si aspettasse molto dagli uomini dell’head coach Gus Bradley, alla sua prima stagione come NFL coach.
La difesa è una pena con il defensive coordinator Bob Babich che ha rimarcato la necessità di smettere di mancare tutti questi tackles. Il middle linebacker Paul Posluszny è l’unica nota positiva di una unità che ha mostrato problemi nella pass coverage, sopratutto nelle rookie safeties Josh Evans e Johnathan Cyprien.
Anche dall’altro lato del pallone la situazione non è delle migliori. La offense ha perso un’arma importante in stagione dopo che il wide receiver Justin Blackmon è stato sospeso a tempo indeterminato qualche settimana fa per violazione delle regole NFL sull’abuso di sostanze.
Bradley continua ad avere un atteggiamento positivo ma l’offensive coordinator Jedd Fisch deve ancora risolvere i problemi del team nella red-zone e deve farlo con un reparto dove Blaine Gabbert, negli unici 3 games giocati, ha prodotto un TD, 7 INTs ed una percentuali di completi del 48.8.
Meglio è andata con Chad Henne ed il suo 60.6 percento di completi anche se i touchdown passes sono stati soltanto 3 ed i problemi nella red zone sono rimasti. La perdita di Blackmon ha aumentato le responsabilità degli altri receivers, anche se i Jaguars hanno un solido No. 2 receiver in Cecil Shorts.
Anche con questa situazione la stagione non è andata, visto che mancano ancora diverse partite, ma certamente Bradley dovrà cominciare a pensare di utilizzare la seconda parte dell’annata per valutare chi potrà essere d’aiuto nel 2014.
Henne ha dimostrato di essere un quarterback affidabile e certamente un miglioramento rispetto a Gabbert. I Jaguars potrebbero quindi scegliere un quarterback al draft con una delle prime scelte, visto che la prossima classe a detta di motli analisti sarà una delle più ricche nella posizione, contando su Henne come veterano in attesa che un rookie si sviluppi.
Il running game potrà contare su Maurice Jones-Drew, ancora una volta il miglior giocatore della franchigia, 183 yards contro difese come quelle di Denver, San Diego e San Francisco. La seconda metà di stagione servirà a valutare la transizione di Denard Robinson da quarterback a running back.
Fra i receivers Mike Brown è stato una sorpresa, mentre Clay Harbor potrebbe ambire a prendere il posto di Marcedes Lewis come tight end titolare. Il problema restano le linee.
La OL paradossalmente è andata meglio dopo aver perso i due starting tackles Eugene Monroe e Luke Joeckel ma se il team è ultimo come offense grossa parte della responsabilità risiede nel gioco della linea.
Il centro Brad Meester e le guardie Uche Nwaneri e Will Rackley non stanno giocando bene. Lo stesso, atteso, sviluppo di Gabbert, che non c’è stato, è da imputarsi certo a degli errori del quarterback, ma anche la offensive line ha la sua grossa parte di responsabilità nel non averlo mai protetto a dovere in queste stagioni.
Non meglio è la situazione della defensive line, dove il tackle Sen’Derrick Marks è stato fino ad ora l’unica nota positiva della stagione. La pass rush non è migliorata di molto, con i Jaguars che hanno prodotto soltanto 11 sacks a metà stagione. Jason Babin e Marks sono i leaders nella specialità con 2 sacks a testa.
Il resto della stagione sarà di fatto un tryout per il defensive end Andre Branch, una scelta di secondo round nel 2012, che deve ancora dimostrare il proprio valore . L’owner Shad Khan ha espresso fiducia nel lavoro di Gus Bradley e del general manager Dave Caldwell e certamente una stagione è poco per effettuare quel turnorund che i fans sperano.
C’è speranza per la prossima campagna? Qualcosa su cui costruire c’è ma molto dipenderà, come è logico, dal draft 2014. Un draft dove i Jaguars potranno contare su ben 10 scelte.
Sistemare le linee sarà una priorità anche della prossima off-season, nella speranza di trovare giocatori all’altezza per supportare un Maurice Jones-Drew che non avrà moltissime stagioni davanti a lui ed il prossimo quarterback, Henne o chi per lui.
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