CHARGERS @ BEARS 28-33
La sconfitta rimediata nella prima uscita stagionale non dev’essere andata tanto giú al coaching staff di Chicago, che ha deciso di mettere in campo, fin da subito, l’armamento pesante nel match contro San Diego, letteralmente spiazzata da un inizio a bomba dei Bears, che con 4 segnature in rapida successione hanno scavato un bel solco tra loro e i Chargers.
Ancora una volta la differenza l’hanno fatta Jay Cutler e Brandon Marshall, tenuto a riposo la scorsa settimana, che ormai si trovano senza piú nemmeno cercarsi, come dimostrano i passaggi completati dal QB, tutti e 4 messi saldamente nelle mani di quello che era giá stato un validissimo compagno di squadra nei Broncos; connessione incredibilmente funzionale che peró costituisce, in alcuni casi, anche un limite, il perché va ricercato nel fatto che sta diventando una prassi talmente telefonata da parte della offense dei Bears che prima o poi l’intercetto ci scappa, cosa accaduta anche ieri, con Donald Butler che non ha permesso al numero 6 di chiudere il match con un perfetto 5 su 5, pizzicandolo nel corso del primo quarto.
Errore, tra le altre cose, che ha colpito anche Philip Rivers, fermato da Chris Conte prima di lasciare il posto ad un Brad Sorensen sempre molto convincente, 8 su 14 per 126 yards e TD, e un Charlie Whitehurst che sta lottando come un forsennato per non rimetterci lo spot di primo backup, facendosi perdonare la bruttissima prestazione della scorsa week con 97 yds conquistate su lancio e 2 touchdown pass confenzionati, per il solito Ladarius Green e per Mike Willie.
Il ricevitore al secondo anno da Arizona State é andato a segno in ben due occasioni, completando 3 ricezioni per 32 yards, due delle quali direttamente in endzone, dove ha ricevuto un TD pass da entrambi i QB che hanno sostituito Rivers; un bel segnale per i Chargers, che con Malcom Floyd che rischia di stare fuori a lungo, hanno bisogno di trovare nuove risorse nel reparto WR, dove sta faticando piú del previsto Keenan Allen, scelto all’ultimo Draft per diventare un target primario, ma non ancora pienamente inserito negli schemi offensivi della squadra, come dimostra anche io fumble subito ieri.
Buono, l’apporto fornito dal gioco di corsa per entrambe le squadre, con, da una parte, Matt Forte e Michael Bush che sono parsi giá in palla, ed oltre ad aver segnato ambedue un touchdown, si sono distinti per aver giá conquistato un bel gruzzolo di yards, 111 in 22 portate, e dall’altra un Foswhitt Whittaker che sta scalpitando per conquistarsi il posto a roster, convincendo piú di altri compagni e cercando di integrarsi al meglio con Ryan Mathews, titolare che ieri ha corso per 45 yds.
FALCONS @ RAVENS 23-27
I Falcons hanno dato spettacolo fino a quando in campo ci sono state le prime linee, con una difesa che ha lavorato benissimo, concedendo appena 10 yards in 8 portate ad un mostro sacro come Ray Rice, e un attacco che, guidato dal sempre ottimo Matt Ryan, ha dimostrato di aver giá raggiunto una buona intesa, soprattutto con il nuovo, fondamentale, innesto, Steven Jackson, in vista del campionato.
Un ottimo stato di forma generale per la offense di Atlanta, che ha sbloccato il match con un field goal di Matt Bryant, prima che il migliore, finora, dei Ravens, con la sua solita ricezione sul profondo, si occupasse di raggiungerli e superarli grazie ad una volata da 77 yards fino in endzone; ovviamente sto parlando di Torrey Smith, ormai target preferito di Joe Flacco, al pari di Julio Jones, che ha po segnato su TD pass da 8 yds subito dopo, per Ryan.
Il prodotto da Alabama ha chiuso giá da leading receiver dei Falcons, che oltretutto hanno perso, durante la partita, Roddy White per un infortunio alla caviglia, che sará sottoposta a esami specifici in giornata per comprendere l’entitá del danno; Atlanta, intanto, prima della fine dell’intervallo ha ancora madato dentro Jacquizz Rodgers, per un 20 a 7 che sembrava davvero avergli ormai consegnato la sfida, tanto piú dopo il successivo terzo quarto, avaro di emozioni e segnature, se si esclude il secondo field goal vincente del giovane kicker Jeremy Shelley, che aggiungeva altri 3 punti nel box score ospite.
Eppure, con un solo quarto da giocare, é successo l’impensabile, ancora una volta quando é stato gettato in campo Tyrod Taylor, che con un rush finale imoressionante ha permesso ai Ravens di rifarsi sotto, servendo 2 TD pass a Aaron Mellette, giá a segno la scorsa settimana, e Tavon Doss, prima che Asa Jackson chiudesse la partita a loro favore con un bel punt return da 78 yards, fissando il punteggio sul 27 a 23 finale; un buonissimo risultato per una Baltimore nuovamente salvata dalle seconde linee.
LIONS @ BROWNS 6-24
Pazzesco, i Browns vincono di nuovo, e lo fanno strapazzando per bene i Lions grazie ad un Brandon Weeden che ha fatto di tutto per chiudere la battaglia per la posizione di starting quarterback in queste prime due uscite di preseason, cosa che dovrebbe essergli riuscita definitivamente ieri dopo una prova conclusa con 8 pass completati su 12 per 117 yards e 2 touchdowns, entrambi serviti ad un altro giocatore che era in lizza per conquistarsi il proprio posto di starter, Jordan Cameron, TE al terzo anno da Southern California che ieri ha totalizzato 42 yards in 3 ricezioni chiudendo alle spalle di Josh Gordon, che ha rivevuto sempre 3 palloni, ma per 72 yds totali.
A Jason Campbell, che ormai dovrá rassegnarsi ad occupare lo spot di backup é rimasta comunque la consolazione di aver collezionato un’altra buina prova, suggellandola con il pass in endzone per Brandon Jackson, ex runner di Green Bay che, a questo punto, visto l’inofrtunio occorso a Dion Lewis, presunta frattura del perone, potrebbe ritagliarsi un buono spazio in depth chart.
Il problema fisico del runningback non é peró stata l’unica brutta notizia della serata per i Browns, che hanno perso nel corso del match anche ilmvalido rookie Barkevious Mingo, costretto ad abbandonare il campo e successivamente ricoverato per accertamenti in una clinica di Cleveland; inizialmente si sospettava di una contusione alla costola, ma dai primi accertamenti pare che invece sia stato coinvolto il polmone, come riportato in conferenza stampa da coach Rob Chudzinski.
Nessun infortunio invece per i Lions, che però hanno anche ben poco di cui sorridere, visto che sono riusciti ad andare a segno solo con due field goal dei kicker David Akers e Harvard Rugland, a causa di un attacco costantemente in difficoltá per l’assenza di Calvin Johnson, che ha inguaiato non poco Matthew Stafford; la notizia positiva peró c’é anche per Detroit, grazie ad un Reggie Bush che si sta integrando benissimo, e che riesce a dare giá un buon contributo fuori dal backfield, dove coach Schwartz intende utilizzarlo parecchio.
PANTHERS @ EAGLES 9-14
Vincono gli Eagles, ancora intenti a capire a chi affidare la guida della offense titolare, una scelta che dopo quello visto in campo ieri propenderebbe leggermente verso Michael Vick, che non ha segnato ma ha condotto dei buonissimi drive, tra i quali quello vincente che ha permesso a LeSean McCoy di chiudere il match con una corsa da 1 yard; una serie aperta in modo entusiasmante, con due sventagliate, per DeSean Jackson e Riley Cooper, che gli hanno fatto guadagnare 50 yards esatte, prima che decidesse di portare Phila in redzone direttamente con le sue gambe, scramblando prima per altre 14 e poi per 6 yds.
In forma smagliante, come era parso giá la scorsa settimana, il talento da Virginia Tech ha sbagliato un solo passaggio, a differenza del collega, e concorrente per la starting position, Nick Foles, che invece ne ha sbagliati 6, facendoi addirittura intercettare in endzone, quando ormai i padroni di casa pensavano giá di aver messo sul box score altri 7 punti; a salvare il prospetto al secondo anno da Arizona, la corsa da 7 yds con cui ha sbloccato il match, e messo in discesa la partita per gli Eagles.
I Panthers, infatti, sono sembrati ben poca cosa per il momento, e nonostante Cam Newton abbia giocato, e sbagliato relativamente poco, Carolina pare ancora indietro di condizione per giudicarla in modo corretto, anche se va segnalata comunque la buonissima prova del WR David Gettis, che ha chiuso con 5 ricezioni per 82 yards.
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Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
Cleveland…che sia la sorpresa dell’anno???