Nella vita, e dunque anche nel football, c’è una prima volta per tutto.
Fino a ieri New England non era mai uscita sconfitta da un Championship della AFC giocato in casa (4-0), Brady non aveva mai perso una partita dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio a Foxborough (67-0), John Harbaugh non aveva mai vinto il titolo della AFC (0-2) e nessuna squadra aveva mai raggiunto il Super Bowl (o la finale nazionale) dopo aver perso 4 delle ultime 5 partite di regular season. Fino a ieri, appunto.
Se questo non basta a rendere l’idea di quello che hanno compiuto i Ravens, c’è un altro dato che la dice lunga: Baltimore ha tenuto l’attacco di New England, capace di segnare 557 punti in regular season (34.8 di media), ad appena 13 punti segnati, lasciandolo addirittura a secco nella seconda metà dell’incontro.
Solo una volta in stagione i Patriots erano andati sotto i 20 (18, in Week 2), e bisogna risalire addirittura a 7 anni fa per trovare una partita di postseason in cui si erano fermati a 13: appare chiaro che ieri la difesa di coach Harbaugh, trascinata da un Ray Lewis in missione per conto di Dio, ha realizzato una vera e propria impresa.
Un Brady dai due volti
Del resto i Ravens erano già venuti a vincere al Gillette Stadium in postseason, nella stagione 2009 (la prima di Flacco), anche in quel caso limitando fortemente l’attacco di Brady (10 gennaio 2010, 14-33 il punteggio). Ieri ci sono riusciti nuovamente, vendicando così la sconfitta patita l’anno scorso nella stessa finale della AFC e volando al Super Bowl per la prima volta da quello vinto il 28 gennaio 2001.
Decisivo, per la vittoria dei Ravens, l’aver ingolfato la manovra offensiva dei Patriots, concedendo poco al gioco di corse di New England (108 yards complessive, nessun TD) e forzando Brady a sostenere quasi da solo tutto il peso dell’attacco.
Pur scrivendo anche ieri altri record per la postseason NFL, il quarterback dei Patriots ha avuto cifre lontane dai suoi standard (29/54, 320 yards), con un solo TD pass e 2 intercetti. Se il secondo è arrivato a 1:06 dalla fine, con i buoi ormai già lontani dalla stalla, in occasione del primo i rimpianti sono tanti: pur sotto 28-13, con un 1st&10 dalle 24 di Baltimore e sette minuti di football ancora da giocare New England poteva ancora riportarsi a contatto.
Sul lancio di Brady per Hernandez, invece, il defensive end #90 Pernell McPhee ha sporcato il pallone permettendo al linebacker #59 Dannell Ellerbe una ricezione piuttosto comoda, che ha tagliato definitivamente le gambe ai tentativi di rimonta dei Pats.
Più che i due intercetti, comunque, è stato il fumble di Stevan Ridley (18 portate, 70 yards) ad orientare definitivamente l’inerzia dell’incontro verso Baltimore, lanciando il drive dei Ravens che avrebbe portato il punteggio sul definitivo 28-13. Nell’occasione Ridley ha subito un forte colpo alla testa che lo avrebbe poi estromesso dall’incontro, e ha perso il possesso dell’ovale accasciandosi sul terreno.
L’azione è andata ad un passo dal down by contact, perché la palla è uscita dalla presa di Ridley solo un attimo prima che il runningback di New England toccasse terra con il fondoschiena. Belichick ha gettato la flag rossa, chiedendo legittimamente di rivedere l’azione, ma gli arbitri hanno confermato la chiamata sul campo. L’infortunio di Ridley si aggiungeva così a quello occorso nel primo quarto, quando i Patriots (già privi di Gronkowski) avevano dovuto rinunciare ad uno dei loro playmaker difensivi, il cornerback Aqib Talib, iniziando pericolosamente a ballare in una secondaria in cui Smith, Boldin e Pitta hanno letteralmente imperversato.
Oltre alle palle perse, New England deve anche rimpiangere quanto successo sul finire del secondo quarto, sul 10-7 in suo favore: con un 2nd&goal e 14 secondi sul cronometro, New England aveva ancora un timeout per fermare il gioco e tentare almeno un’azione di passaggio prima di affidarsi al piede di Gostkowski, ma Brady non ha saputo interpretare al meglio la situazione e ha lasciato passare dieci secondi prima di chiedere agli arbitri l’interruzione. A quel punto, c’era tempo solo per il field goal che avrebbe chiuso la prima frazione di gioco sul 13-7.
Una super difesa e un Flacco da record
Neanche il più ottimista dei tifosi di Baltimore, a quel punto, avrebbe mai creduto che l’attacco di New England potesse fermarsi lì. Invece nella ripresa i Patriots non hanno messo a segno nessun punto, soffocati dalla difesa dei Ravens, capace alla fine di concedere punti in una sola occasione delle sei in cui New England è arrivata a 25 yards dalla linea di touchdown.
I primi fantasmi nella mente di Belichick e dei suoi sono comparsi sulla comoda ricezione sbagliata da Welker nel primo drive offensivo della ripresa dei Patriots: si era sulle 34 di Baltimore, col punteggio sul 13-7 in proprio favore e un 3rd&8 che sarebbe stato comodamente primo down se Welker (8 ricezioni, 117 yards, 1 TD) non avesse maldestramente mancato una presa piuttosto facile.
New England è stata quindi costretta a calciare, ma ha optato per un punt, a causa del fortissimo vento che ieri soffiava sul Gillette Stadium: scelta molto discutibile, non solo col senno di poi. Da lì in poi, comunque, la partita è cambiata, perché nel drive successivo sarebbe arrivato il primo vantaggio della partita per Baltimore.
Al di là dei 14 tackles messi a segno (e sono 44 nelle tre partite di questa postseason), Ray Lewis è stato come sempre un punto di riferimento tecnico ed emotivo per i Ravens, che si sono esaltati sotto la guida del linebacker #52: la secondaria di Baltimore ha visto Graham e Pollard assommare ben 20 tackle complessivi (11 e 9), con Suggs che ne ha aggiunti altri 7 per un totale di squadra (79) di gran lunga superiore a quello di New England (65).
Non di sola difesa, però, hanno campato i Ravens, capaci anzi di segnare ben 4 touchdown. Il primo con una corsa da 2 yards di Ray Rice, nel primo tempo, gli altri tutti nella ripresa e tutti firmati Joe Flacco (21/36, 240 yards, 3TD, nessuna palla persa), che ha trovato in endzone due volte il WR #81 Anquan Boldin (5 ricezioni, 60 yds, 2 TD) e una volta il TE #88 Dennis Pitta (5 ric., 55 yds, 1TD).
Con quella colta ieri a Foxborough, Flacco, che è l’unico quarterback della storia ad aver vinto almeno una partita di playoff in ognuna delle sue prime 5 stagioni nella NFL, è arrivato alla sesta vittoria esterna in postseason, anche questo record assoluto della NFL.
La qualità dell’attacco orchestrato alla grande da Flacco, che finora in questi playoffs ha lanciato 8 TD pass a fronte di 0 intercetti, si percepisce da un altro dato statistico piuttosto rilevante: delle 4 segnature messe a segno dai Ravens, ben due sono arrivate con drive di almeno 10 giochi e 85 yards guadagnate (13 giochi per 90 yds in un caso, 10 per 87 nell’altro).
Nelle 23 partite di playoffs con Bill Belichick alla guida dei Patriots, solo una volta New England aveva subito un touchdown con un drive così lungo, contro Jacksonville nella postseason 2007.
Ancora una per Ray Lewis
Poteva essere l’ultima partita della sua carriera, l’ha giocata come se da essa dipendesse la sua vita, mettendo in campo la stessa carica con cui giocò la prima, oltre 17 anni fa: così Ray Lewis si è guadagnato il palcoscenico più importante per l’ultima recita della sua straordinaria carriera.
Già MVP del Super Bowl 2000, Lewis darà ora addio al football giocato nell’appuntamento più prestigioso: è bello pensare che la carriera di uno dei più grandi linebacker della storia NFL si chiuderà con l’atto finale della stagione.
Dodici anni dopo i Baltimore Ravens tornano a giocare la partita che ferma l’America. Di fronte troveranno i 49ers: l’Harbaugh Bowl è servito.
NOTE
Con la partita di ieri Tom Brady ha eguagliato Brett Favre per il maggior numero di presenze da quarterback titolare in postseason (24). Lanciando per 320 yards, ha anche collezionato la sesta partita ai playoffs con più di 300 yards su passaggio, agguantando Joe Montana e Kurt Warner al secondo posto (primo è Payton Manning con 8). Inoltre Brady ha raggiunto quota 5,949 yards lanciate nei playoffs, record assoluto per la NFL: nel corso dell’incontro il quarterback di New England ha via via superato Payton Manning, Joe Montana e infine Brett Favre.
Joe Flacco ha colto ieri la sua sesta vittoria esterna nei playoffs NFL: nessuno ha vinto più di lui lontano dal proprio stadio. Flacco è 6W 4L nelle gare giocate in trasferta, dietro di lui insegue Eli Manning con 5W 1L. Il quarterback di Baltimore ha da solo più successi esterni di quelli sommati da cinque mostri sacri del calibro dello stesso Tom Brady (3-2), Payton Manning (2-5), Drew Brees (0-3), Steve Young (0-3) e Drew Bledsoe (0-2).
Amando lo sport da sempre, non poteva non lasciarsi contagiare anche dagli sport americani, finiti poi per diventare l’argomento della sua tesi di Dottorato («Eccezionale quel baseball! L’origine dell’isolazionismo americano negli sport»). Segue ogni giorno quello che succede negli sport made in USA: li guarda, li studia e ne scrive e ne racconta come può.
sarebbe magnifico che il superbowl si concludesse con un intercetto di ray lewis,che sancirebbe la partita vinta in favore dei ravens,sarebbe un gran finale per un grande,grandissimo campione
Baltimora….che difesa….Lewis ha fatto alzare l’asticella….è incredibile come con lui riesca a spronare tutti. A me è piaciuta moltissimo anche la linea d’attacco, in questi playoff è salita, concedendo a Flacco (che io ho sempre bistrattato e poco considerato) la possibilità di emergere. Chino il capo. Penso che la difesa farà a pezzettini l’attacco di San Francisco, Kep non è ne Brady ne Manning.
Chissà perché penso che un Qb come Kep o Anche Wilson siano più complicati di Qb più classici come Manning o Brady. Probabilmente meno forti, ma con un enorme numero di opzioni. Comunque come al solito arrivano senza dubbio le due migliori squadre dei play off.
Se consideriamo che i Ravens avevano perso 4 delle ultime 5 partite di RS, direi che il Super Bowl sembrava un miraggio invece grazie alla difesa e ad un Flacco assolutamente superlativo finora ai playoff, ce l’hanno fatta. Mi fa piacere per Flacco, sempre troppo criticato in passato e che ha la possibilità di riscattarsi. Non è un quarterback che farà la storia, ma non è un brocco cagasotto come detto in passato.
ritengo che le squadre migliori della NFL di quest’anno siano arrivate hai PO…tutte…
poi i PO sono altra storia…perchè in qualsiasi caso…Denver e Boston sono superiori a questi Ravens..
Flacco è stato bravo ma rimango dell’idea che non sia un gran QB…che dire dei suoi ricevitori…che prendevano tutto quello che gli lanciavano..Boldin su tutti..ha fatto due gare strepitose!!!
La difesa è la difesa…sono contento per Lewis…sarebbe un bel chiudere!!!
Ma i 49ers sono + forti…la difesa ha alzato il livello e l’attacco rimane inprevedibile…
Sarà una grande partita…
I Love This Game…