Con il nuovo anno arriva anche una nuova uscita della rubrica dedicata ai rookies, questa volta in un formato un po’ speciale per individuare chi andrà incontro al affascinante quanto complicato mondo dei playoff e chi invece si gusterà lo spettacolo seduto sul divano di casa. In questo pezzo presenterò le matricole impegnate nelle partite di gennaio.
Partiamo subito con Andrew Luck dei Colts: l’erede di Peyton Manning ha disputato un dicembre quasi perfetto vincendo quattro partite su cinque e infrangendo il record di yards lanciate in una stagione da una matricola stabilito l’anno scorso da Cam Newton. Alla fine i numeri parlano chiaro con 23 td pass,4374 yards lanciate e 5 marcature su corsa anche se vanno aggiunti 18 intercetti; ciò che può far ben sperare i tifosi è che i pick subiti da Luck sono calati nell’ultimo mese accendendo le possibilità di battere i Ravens. La mentalità forte nei momenti cruciali e la leadership sono punti a suo favore per cercare di inseguire una vittoria che non è poi così proibitiva grazie ad un avversario in vistoso calo nel mese di Natale.
A fare da spalla al nativo di Washington D.C il sorprendente wr T.Y. Hilton, arrivato a quota 50 ricezioni per 861 yards e ben 7 td, più la coppia di tight end composta da Dwayne Allen e Coby Fleener la quale ha prodotto 802 yards e 5 marcature. In più da aggiungere il running back Vick Ballard che con 814 yards e 2 td ha contribuito a rendere possibile il sogno post season.
Veniamo a un nome che ha regalato ai tifosi della Rain City una stagione da favola: Russell Wilson si è dimostrato il complemento ideale per l’attacco dei Seahawks producendo molti touchdown e sbagliando poco. Piccolo di statura, ha approfittato della forma strepitosa di tutta la squadra colpendo gli avversari con il suo braccio e con le sue gambe: alla fine ha lanciato 26 td, 3118 yards, corse altre 489 con 4 marcature e un qb Rtg di 100. Cifre davvero impressionanti per un terzo giro del draft al suo anno d’esordio; Seattle arriva ai PO nel momento di massima forma e si candida al ruolo di outsider grazie a una difesa che concede davvero poco a chiunque abbia davanti.
Così nel primo scontro della Wild Card Game della Nfc Wilson si troverà di fronte l’altra meraviglia di questa classe di quarterback, vale a dire Robert Griffin III dei Redskins. Contro Dallas non ha poi così brillato ma ha piazzato un rush td decisivo per le sorti della partita quindi se Washington è la vincitrice della Nfc East è anche per merito suo. Ciò che ha più impressionato di Rg3 è stato il suo numero di intercetti: appena cinque e sicurezza nei momenti delicati delle partite. Le 3200 yards lanciate con 20 td, un rating superiore al cento e altre 815 yards corse con 7 marcature lo posizionano tra i favoriti per la vittoria del Offensive Rookie of the Year nonostante la battaglia sia ben aperta.
Perché se il sistema di Mike Shanahan ha funzionato è merito di una delle sorprese più piacevoli di questa classe: sesto giro, uscito da Florida Atlantic (non tra i primi college della Ncaa) Alfred Morris ha prodotto una stagione da 1613 yards, 4.8 a portata e 13 segnature. Una presenza costante alle spalle di Rg3 che ha permesso di giocare numerose play action rendendo sempre più imprevedibile l’attacco dei pellerossa. Questi due sono i perni dell’attacco di Washington: con il talento di Baylor alle prese con un dolore al ginocchio bisognerà sfidare Seattle nelle mura amiche del FedEx Field ponendosi l’obiettivo la vittoria perché l’entusiasmo non manca e i cari Hawks non sono stati così irresistibili in trasferta.
Tra Morris e la goal line ci sarà un’altra scommessa vinta da Pete Carroll: Bobby Wagner. Inside linebacker di Utah State preso al secondo giro ha fin da subito gestito la difesa con sicurezza collezionando 140 placcaggi, 2 sacks e 3 intercetti; il complemento ideale per una difesa aggressiva, giovane ed esplosiva. Prenotate il divano perché sarà una Wild Card dallo spettacolo assicurato.
Parliamo di un’altra squadra che ha sorpreso tutti: partiti con le perplessità riguardo la salute del ginocchio di Adrian Peterson, hanno trovato tre risposte immediate nei ruoli più deficitari del roster. Sono i Minnesota Vikings che con la vittoria allo scadere sui rivali di Green Bay – guarda a caso i primi avversari dei play off – hanno incoronato una stagione davvero magica.
Il miglior innesto è arrivato con la chiamata di Matt Kalil, tackle sinistro moderno che ha messo a tacere chiunque gli capitasse davanti aprendo varchi per AP28 e salvaguardano il lato oscuro di Ponder. Se non è ancora tra i migliori del ruolo poco gli manca. Il safety Harrison Smith, solido placcatore con 103 tackles messi a segno più una buona copertura nel profondo, e il kicker pro bowl Blair Walsh hanno contributo al risollevamento di un team abbattuto dopo il disastro dell’ultima stagione. Per loro tre ripetersi non è possibile specialmente per Walsh che con il suo calcio allo scadere ha permesso ai Vikings di accedere alla post season quindi la pressione ha già dimostrato di saperla reggere.
A sfidare Peterson e compagni ci sarà Casey Hayward, cornerback dei Packers che giocando come nickel ha messo a segno la bellezza di 6 intercetti divenendo un cliente scomodo per molti avversari. Vontaze Burfict dei Bengals sembra essere l’ultimo nome caldo dei rookie diretti a gennaio: da All-American ad undrafted fino ad conquistare lo spot di titolare dei giovani Bengals. Placcatore affidabile ma dovrà cercare di applicarsi di più in copertura dove ha difettato numerose volte.
Breve menzioni per Chandler Jones dei Patriots che si è arenato dopo un fantastico rendimento di inizio stagione, Whitney Mercilus dei Texans ha piazzato 6 sacks entrando nelle rotazioni della difesa texana e il kicker Justin Tucker di Baltimore ha tenuto in piedi la baracca con un piede preciso in tutte le situazione.
Per quanto i play off possano essere affascinanti sono anche un banco di prova mentale dove l’esperienza a volte ha ragione sulla freschezza. Ecco perché i vari Luck, Griffin e Wilson difficilmente riusciranno ad arrivare a New Orleans nonostante il talento dei Seahawks abbia una squadra pronta per giocarsela fino alla fine. Comunque vada vedere tre rookie quarterback alla guida di tre team a gennaio è già un successo per la propria annata, se poi accadesse qualcosa di più sarebbe da scrivere nei libri di storia.
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