Al Georgia Dome di Atlanta, domenica pomeriggio, è andata in scena la sfida tra due rivali divisionali provenienti da due momenti completamente diversi: da una parte i Falcons, arrivati da un record di 3 vittorie e zero sconfitte con prestazioni molto convincenti, e dall’altra i Panthers di Ron Rivera, reduci da una brutta sconfitta interna contro i Giants e da un inizio di stagione segnato da tre prove che non ci hanno ancora permesso di capire il valore reale della formazione del North Carolina.
L’ultima prova contro i Giants aveva ben sottolineato le difficoltà della difesa dei Panthers, dimostratasi incapace di portare pressione a Eli Manning e propensa a subire costantemente nel gioco aereo seppur nelle file dei campioni del mondo mancasse il nome del forte wide receiver Hakeem Nicks, infortunatosi nella week 2 contro i Bucs.
I Falcons, invece, erano reduci da una prova convincente nella difficile trasferta di San Diego, contro dei Chargers fino a lì impeccabili ma spesso baciati dalla fortuna. A spezzare il record immacolato di due vittorie e zero sconfitte ci hanno pensato i georgiani grazie a una sontuosa prova del loro quarterback Matt Ryan e a una difesa capace di limitare piuttosto bene l’attacco dei Bolts.
Partita dall’esito scontato con il magic duo di wide receiver composto da Roddy White e Julio Jones a far impazzire le secondarie avversarie regalando numerose soddisfazioni ai propri tifosi? Così si poteva presentare la sfida divisionale tra le due franchigie ma molti sanno che se l’attacco dei Panthers è in giornata c’è poco da scherzare, grazie alla quantità smisurata di talento per poter creare dal nulla un big play.
La partita è iniziata con Matt Ryan a gestire il primo drive sulle proprie 20 yards e già al terzo snap si è trovato per terra a causa di Charles Johnson, fino ad adesso impalpabile con zero sack, ma ritornato prepotentemente con una prestazione conclusa con ben 8 placcaggi e 3.5 sacks. Punt obbligato e Newton che si prende subito la scena.
Il ragazzo con la maglia numero uno ha iniziato alla grande correndo 32 yards portando i suoi nella red zone avversaria, trovando poi Greg Olsen, abile a rompere un placcaggio e a realizzare la prima marcatura del match. Panthers avanti 7 a zero e le cose sembrano mettersi bene.
Piuttosto bene visto che,dopo un lunghissimo drive dei Falcons arrivati fino alle 13 degli ospiti, il safety Haruki Nakamura è riuscito a piazzare un intercetto fermando Ryan e soci su un terzo down e lasciandoli ancora a bocca asciutta. Pensare che nello stesso drive Atlanta si è vista annullare un td pass a causa di una interferenza offensiva nella end zone del tight end Tommy Gallarda ai danni di Luke Kuechly.
Panthers di nuovo in possesso di palla ma senza produrre grandi guadagni, allora ecco che Roddy White entra definitivamente in partita grazie a un super touchdown da 49 yards a dimostrazione della sua perfetta combinazione di mani e fisico. Il numero 84 brucia Gamble e Ryan mette un passaggio perfetto dietro il safety di Carolina per la marcatura che vale il pareggio. La partita sembra essersi girata dato che Steve Smith, a seguito di una ricezione, commette un fumble regalando la palla ai Falcons, che però riescono ad aggiungere solo tre punti.
La gara prosegue in maniera equilibrata con i Panthers a mettere in piedi un drive da 79 yards conclusosi con il rush td da 13 yards di DeAngelo Williams, abile a trovare un buco nella linea e ottimo nel battere l’ultimo difensore con un cambio di passo. L’intervallo si avvicina ma c’è ancora tempo per la seconda marcatura di Roddy White, capace di ricevere un pallone nel mezzo e di portare i suoi sul 14 a 17 ma grande merito va allo special team che riesce a compiere un punt return di 18 yards mettendo l’attacco in una posizione molto favorevole. Tutti negli spogliatoi al termine di due frazioni di gioco dove gli attacchi hanno fatto la voce grossa e le difese hanno hanno piazzato un turnover a testa.
Nella ripresa è dei Falcons il primo big play, Ryan trova libero il running back Michael Turner appena dietro la linea di scrimmage senza nessuno pronto a placcarlo, arriva cos’ la realizzazione di un td da 60 yards dove i meriti vanno ai perfetti bloccaggi effettuati in campo aperto.
Con Atlanta sul più dieci l’esito del match sembra girare contro gli ospiti ma Newton orchestra un sontuoso drive dove le corse si bilanciano perfettamente ai passaggi mandando in confusione i linebacker avversari, e alla fine è lui stesso Newton a trovare un piccolo spiraglio dove infilarsi per marcare il suo terzo touchdown su corsa della stagione e riportando i suoi sul meno tre.
Dopo due drive non produttivi, arriva la zampata degli ospiti: con la palla posizionata sulle 32 dei falcons, la difesa cade in fuorigioco e si arresta mentre l’attacco continua a giocare avvantaggiandosi dello stato di black out difensivo, Newton trova il secondo anno Kealoha Pilares libero sulla sinistra e al ragazzo ex Hawaii non resta che correre le yards rimanenti per andare a segnare la meta del sorpasso. Il Georgia Dome sprofonda in un silenzio tombale.
Dopo un field goal di Matt Bryant con cinque minuti sul cronometro la difesa dei Panthers esegue uno splendido lavoro su Ryan, che non concretizza il possesso apparentemente decisivo, e si giunge al momento chiave della partita: Rivera decide di chiamare una corsa di Newton per convertire un quarto e corto, ma Cam perde il pallone, ed i Falcons ricoprono.
Ryan lancia un pallone a ridosso delle 50 yards e White, approfittando della pessima scelta di tempo, di Nakamura, cattura la palla riaccendendo le speranze dei Falcons. Il field goal del decisivo sorpasso ad opera di Matt Bryant arriverà di lì a poco.
E’ finita al Georgia Dome, brividi a non finire, colpi di scena, sorpassi e contro sorpassi. Poi l’uomo di ghiaccio Matt Ryan, mai così decisivo come in queste prime quattro giornate, piazza il lancio della partita finendo con 369 yards, 3 td e tanta consapevolezza di poter lottare per qualcosa di più di una semplice wild card.
Dall’altra parte Newton nasconde il viso sotto l’asciugamano ma poi rileva il suo volto e stringe la mano al diretto collega; dentro di lui il rammarico di aver perso quel pallone in quel quarto down che, di fatto, avrebbe chiuso la partita. E’ ancora giovane, lo continuano a criticare ma lui reagisce e gioca come un leone trascinando i suoi vicini a una vittoria non pronosticabile fino al inizio del quarto periodo.
I Falcons volano a quota 4-0, allungano il loro vantaggio sui Panthers e sui Bucs di tre vittorie e ben quattro sui poveri Saints. La prossima settimana se la vedranno contro RG3, ostacolo non semplice. Ma ora c’è convinzione in questo gruppo, puntare il dito verso New Orleans non è affatto proibitivo.
Student, rugby referee, Carolina Panthers, NCAA Football, NBA, Radio Play.it. Affascinato da Twitter: CamFederico
Ciao, solo un appunto. Newton ha corso un un terzo e corto, il fumble non ha dato palla ai falcons. Infatti carolina ha puntato e lo special ha coperto la palla sulla yarda falcons. Ryan ha sparato la bomba da 50 yard con i piedi dentro la sua end zone. Ottimo articolo cmq