“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”.
Cominciano questo weekend, con la disputa dei quattro incontri di Wildcard, i playoff NFL. Parte la caccia al Vince Lombardi Trophy, che verrà assegnato nel Superbowl del prossimo 5 febbraio al Lucas Oil Stadium di Indianapolis.
Il lotto delle 12 pretendenti di quest’anno, oltre ai Green Bay Packers campioni in carica, reduci dalla migliore annata della loro storia (1 solo KO in 16 gare) e favoriti d’obbligo, è agguerritissimo come non mai, potendo contare su 4-5 formazioni con legittime ambizioni di Superbowl : Packers, come detto, ma anche i New Orleans Saints (la squadra più in forma del momento), i Baltimore Ravens (ora o mai più?), i sempiterni New England Patriots, i Pittsburgh Steelers (i detentori di più titoli, 6).
Senza contare le possibili outsider.
Un ritorno ai playoff (dopo 12 stagioni) tanto atteso: quello dei Detroit Lions, un debutto assoluto, quello degli Houston Texans (tra l’altro Texans e Lions sono 2 delle sole 4 squadre NFL a non avere mai raggiunto un Super Bowl (le altre sono Jacksoville e Cleveland).
Il primo weekend di postseason presenta 3 sfide inedite su 4. Vediamo in dettaglio le quattro partite:
AFC WILD CARD
n. 3) HOUSTON TEXANS (10-6) – n. 6 CINCINNATI BENGALS (9-7)
Esordio assoluto per la franchigia texana, contro una delle compagini più migliorate rispetto allo scorso anno. Probabilmente è anche il matchup più equilibrato ed incerto.
Si affrontano 2 QB rookie dal percorso diverso: T.J. Yates, partito come terzo QB e catapultato in campo a Houston dopo le rinunce forzate di Schaub e Leinart ed Andy Dalton (curiosamente nativo della zona di Houston) che splendidamente si è comportato al primo anno con la casacca rossonera delle Tigri. I Texans di coach Kubiak possono contare su un gioco di corsa tra i più efficaci della lega (Arian Foster 1.224 yds con 10 TD, ma anche Ben Tate 942 yds e 4 palloni in TD) e una difesa fortissima (2a per yds totali concesse) che, seppur priva di Mario Williams, ha spesso brillato.
Il probabile rientro del WR Andre Johnson dovrebbe fornire un bersaglio prezioso a Yates. Per contro, anche Cincinnati possiede ottima qualità da entrambi i lati della palla. In attacco, il duo di rookie più scintillante della NFL, Dalton (oltre 330 yds lanciate al primo anno, con 20 TD e 13 INT) e il favoloso WR A. J. Green (65 ricezioni, 1067 yds e 7 TD) ha destato meraviglie per l’intesa.
Ma anche in difesa i Bengals sanno farsi rispettare (7a in assoluto). A ranghi compatti, secondo noi Houston sarebbe nettamente favorita, così invece Cincinnati può tranquillamente giocarsela alla pari. Unico neo per la squadra di coach Marvin Lewis: in stagione i Bengals hanno disputato 7 incontri contro squadre poi qualificatesi per la postseason, uscendo sempre sconfitti.
Pronostico HOU-CIN 23-20 in OT
n. 4 DENVER BRONCOS (8-8) – n. 5 PITTSBURGH STEELERS (12-4)
Sfida tra le più classiche nei playoff della AFC (si è disputata 7 volte in passato, con un bilancio di 4-3 a favore degli Steelers). I Broncos ritornano a disputare una partita di playoff dopo 6 stagioni (persero proprio contro Pittsburgh nel 2005) e ci tornano per il rotto della cuffia, conquistando la AFC West solo in virtù del miglior record divisionale.
Al primo anno sotto la guida di John Fox (che ha già condotto i Carolina Panthers al Superbowl), la squadra del Colorado ha mutato volto nel corso della stagione, liberandosi di Kyle Orton e affidando le redini dell’attacco all’idolo locale, il QB Tim Tebow. E ad un certo punto, la mossa sembrava avere sortito gli effetti desiderati: 6 partite vinte in fila, con rimonte nell’ultimo quarto, sospinte dall’indubbio coraggio e carisma dell’ex QB di Florida.
Nelle ultime 3 giornate di regular season, Denver ha mostrato un volto diametralmente opposto, attacco abulico, erroracci elementari, poche idee. La verità è che a tenere in piedi (e in partita) i Broncos è stata un’ottima difesa (da citare uno dei migliori rookie, il LB/DE Von Miller) e che Tebow è indubbiamente migliorato ma non può ancora essere considerato una stella NFL.
Sul fronte Steelers, va segnalata l’ennesima stagione di alto profilo (non scordiamoci che Pittsburgh è reduce da due Superbowl consecutivi, 1 vinto, 1 perduto). La squadra guidata da Mike Tomlin, pur inserita nella division più dura della NFL (3 team hanno raggiunto i playoff) ha saputo portare a casa 12 vittorie su 16, cedendo la leadership nel girone solo per gli scontri diretti contro i Ravens.
La difesa in maglia giallonera è statisticamente la migliore in assoluto quanto a yds concesse, conta su un’ossatura splendidamente allenata, è in grado di mettere a segno big-plays ad ogni down e la sua pass-rush può esercitare una pressione asfissiante sul QB avversario. Nonostante l’assenza certa della FS Ryan Clark (l’anemia impedirà al veteranissimo di giocare all’alta quota di Denver), è arduo supporre che un attacco spuntato (il solo RB Willis McGahee, 1198 yds su corsa con media di 4,8 a portata sembra impensierire) come quello di Denver possa infliggere grossissimi danni ad una difesa arcigna come quella di Pittsburgh.
E’ sul fronte offensivo che potrebbero nascere guai per gli uomini guidati da Roethlisberger. Big-Ben ha avuto guai fisici un po’ tutto l’anno; tuttavia, anche zoppicante, il QB che ha già condotto gli Steelers alla conquista di 2 Superbowl, è in grado di gettare il cuore oltre l’ostacolo e fare male alla secondaria in maglia arancioblu. Più grave senz’altro la perdita del RB Rashard Mendenhall (legamento danneggiato per lui), sulle spalle del quale poggiava la gran parte del gioco di corsa.
Il suo sostituto, Isaac Redman, al 2° anno da un piccolo college, si è ben disimpegnato quando chiamato in causa ma difetta di esperienza. Questo potrebbe indurre coach Tomlin a mutare strategia offensiva e intensificare il gioco aereo: il che potrà significare molti palloni per il duo di WR Mike Wallace e Antonio Brown, entrambi oltre le 1000 yds guadagnate in stagione regolare.
A meno di clamorosi cali di concentrazione (Seattle contro New Orleans potrebbe insegnare qualcosa) da parte dei vicecampioni in carica, gli Steelers dovrebbero passare il turno.
Pronostico: PIT-DEN 20-10
NFC WILDCARD
N. 3 NEW ORLEANS SAINTS – N. 6 DETROIT LIONS
Si affrontano 2 dei 3 QB capaci di superare le 5000 yds lanciate in stagione. Drew Brees ha demolito (5476 yds) un record storico che Marino deteneva dal 1984. Ma non solo: il QB dei Saints ha fatto registrare la più alta percentuale di completi (71,2%) nella storia NFL. Per lui anche 46 TD e solo 14 INT. Una stagione da MVP (se la gioca con Aaron Rodgers).
Da novembre ad oggi i Saints hanno messo il turbo, inanellando 8 vittorie consecutive, mostrando un attacco che sembra inarrestabile. Guidati dal magistrale Brees, supportato da un cast d’eccezione (i WR Marques Colston e Lance Moore, i RB Chris Ivory, Pierre Thomas, Mark Ingram e lo sgusciante Darren Sproles, il fenomenale TE Jimmy Graham, senza scordare la sontuosa linea offensiva) in attacco gli uomini di Sean Payton mettono paura. Unico neo: concedono tanto in difesa, ma se l’attacco è sempre in grado di mettere punti sul tabellone, New Orleans ha tutti requisiti per arrivare ad Indianapolis (ci freghiamo le mani per il possibile divisional in casa dei 49ers).
I Lions mancavano dai playoff dal lontano 1999. Passati attraverso inenarrabili traversie (non scordiamoci che solo 3 anni fa, Detroit erano lo zimbello della NFL, dopo l'”infamante” 0-16), i Lions hanno saputo trasformarsi in un’ottima squadra.
Matthew Stafford, nella prima stagione senza grossi problemi fisici ha mostrato perché il front office della franchigia lo aveva nominato prima scelta assoluta al Draft. Il prodotto della Georgia University ha prodotto numeri sensazionali, anch’essi degni del premio MVP (5038 yds, 41 TD e 16 INT) ma, sopra ogni altra cosa, ha dispiegato freddezza, potenza, accuratezza e leadership. Tutto ciò che mancava in cabina di regia a Detroit da moltissimo tempo.
Il pacchetto di “bersagli” per Stafford è nutritissimo: dal sensazionale WR Calvin Johnson all’ottimo rookie Titus Young per arrivare all’eccellente TE Brandon Pettigrew. Il gioco di corsa è l’anello debole nell’attacco in divisa azzurro-argento. Gli infortuni a catena hanno costretto coach Schwartz (grande lavoro il suo) a ripescare il redivivo Kevin Smith.
La difesa, al di là delle intemperanze di qualche bad boy (vero, Suh?) ha fatto progressi, specie contro il gioco aereo. L’impressione è che Detroit sia un paio di giocatori (un RB da 100 yds a stagione e un MLB dominante) lontana da un’apparizione al Superbowl (magari nei prossimi 2 anni). Nel complesso, crediamo che contro questi Saints, Stafford abbiano poche chances.
Pronostico : NOR-DET 42-24
n. 4 NEW YORK GIANTS (9-7) – n. 5 ATLANTA FALCONS (10-6)
Altra sfida inedita nei playoff, quella tra Giants e Falcons. E anche altro scontro, sulla carta, abbastanza equilibrato. La truppa di Tom Coughlin, per certi versi, ha costituito un vero e proprio enigma. I Giants sono stati capaci di perdere 2 volte contro i Redskins, in casa contro Seattle (!), riuscendo nel contempo ad andare a vincere in casa dei Patriots, a sconfiggere 2 volte i Dallas Cowboys nel duello decisivo per conquistare la NFC East division.
Paradossalmente poi, la performance che è rimasta nella mente di noi tutti è stata una sconfitta (di misura, 38-35 ) contro i Packers. Insomma, sembra che i Giants diano il meglio di s+ quando la posta in palio è alta. E il QB Eli Manning è l’esempio più fulgido di questo andamento a yo-yo dei rossoblu newyorchesi. Nonostante i numeri registrati siano più che ottimi (4933 yds lanciate, per 29 TD e 16 INT), il più giovane dei fratelli Manning ha spesso evidenziato qualche lacuna in fase di precisione e qualche passaggio a vuoto, per poi ritrovarsi completamente nelle ultime due sfide, il “derby” contro i Jets e il duello rusticano contro i Cowboys. Performances eccellenti e prolungamento della stagione assicurato.
Manning ha potuto contare su una delle coppie di ricevitori più spettacolari della lega e capaci entrambi di andare oltre le 100 yds su ricezione: Hakeem Nicks (ottimo nonostante gli acciacchi) e la rivelazione dell’anno Victor Cruz (con 1536 yds ha conquistato il record di franchigia), decisivo nei match chiave del campionato Giants.
Punto debole dell’attacco: il gioco di corsa, il peggiore statisticamente della NFL e con una media portata assai mediocre. La difesa, un tempo punto di forza dele squadre di Coughlin, ha faticato per tutto l’anno, con qualche lampo del vecchio smalto nelle ultime settimane (Mark Sanchez e Tony Romo sono stati brutalizzati da Umenyiora, Pierre-Paul e compagni).
Gli Atlanta Falcons sono una delle eterne incompiute della NFL: manca sempre loro quel guizzo per poter aspirare al traguardo prestigioso. Non privi di talento, almeno in attacco dove Matt Ryan si è legittimamente imposto come uno dei giovani QB più affidabili (oltre 4000 yds lanciate con 29 TD e solo 12 INT). Gioco di corsa affidato al solito Michael Turner (1340 yds e 11 TD per lui) al quale dovrebbero essere consegnati più palloni per stancare la difesa dei Giants ed aprire il gioco sul duo di ricevitori Roddy White (1296 yds, ama anche alti e bassi) e il rookie Julio Jones, capace di azioni spettacolari.
La difesa non sembra all’altezza dell’attacco. Il solo veteranissimo DE John Abraham sembra essere in grado di mettere sotto pressione il QB avversario.
La sensazione è che i Giants abbiano l’edge. Pronostico NYG-ATL 27-23
Are you ready for some football?
Nato (per sbaglio) in Italia, cresciuto a sorsate di RinoTommasi e DanPeterson con la “scimmia” dell’America sulle spalle, vanta innumerevoli viaggi oltreoceano, 31 Superbowl, 29 World Series e 31 NBA Finals
Anche se da pronostico siamo nettamente favoriti io vedo una partita molto difficile e equilibrata…spero di sbagliarmi!sono già in tensione!!!buona post season a tutti e come sempre Go Saints !
Denver potrebbe far uno scherzetto agli Steelers, che son molto limitati dai problemi fisici delle due armi principali in attacco.
Comunque è la difesa dei Broncos che dovrebbe metter punti sul tabellone, visto che la partita di Tebow la vedo un continuo “run for your life”.
Credo che l’unica chance per Denver sia una superprestazione della difesa (specie della secondaria, chiamata ad uno sforzo extra contro Wallace, Brown e Sanders). Se Von Miller & Co. riuscissero a tenere i Broncos in partita ad inizio 4°Q…altrimenti è notte fonda per TT
Confermo i miei pronostici di lunedi:
Pittsburgh tranquillamente, Texans a fatica (Houston sarebbe la vera regina con Shaubb in campo, corsa e difesa….però è andata così).
Dall’altra parte, vincono i Saints in un match pirotecnico e per finire anche se è molto dura dico Atlanta.
Buon divertimento a tutti.
Concordo su tutti i pronostici ma credo che Saints-Lions possa essere una partita un pò più equilibrata e ad altissimo punteggio visto i due attacchi…Non credo che Tebow e i Broncos possano impensierire gli Steelers…Potrebbero sorprendere i Bengals visto gli infortuni dei Texans in cabina di regia..Giants per me molto in forma e possibile MINA VAGANTE dei PLAYOFF anche per i Packers i Falcons eterni incompiuti difficilmente li impensieriranno…BUONI PLAYOFF A TUTTI!!!.