Un altro grande del football dice addio ai lucenti palcoscenici della Nfl: dopo l’ufficializzazione del ritiro, peraltro abbastanza prevedibile, di Brett Favre nel Gennaio passato, anche Randy Moss ha detto basta.
La decisione presa dal giocatore nato a Rand, West Virginia nel 1977 è stata resa nota il 1 Agosto dal suo agente, Joel Segal che ha affermato che il WR ha “pesato le opzioni e ha valutato le offerte e ha deciso di ritirarsi”.
Considerato ormai da diversi anni uno dei migliori wide receiver di sempre, Moss ha militato in quattro diverse franchigie: con i Vikings dal ’98 (prima scelta del Draft 1998 per Minnesota, ventunesima complessiva) al 2004 ha collezionato numeri impressionanti; al primo anno è stato nominato Offensive Rookie of the Year, ha collezionato 17 touchdown (record per un rookie), 1313 yard ricevute e la chiamata al Pro Bowl.
Unica pecca di quella stagione fu il mancato approdo al Super Bowl: i Vichinghi vennero battuti dai Falcons nella finale di Nfc Conference per 30 a 27 all’overtime. Le sue prestazioni sono rimaste di altissimo livello per altri cinque anni, nei quali Moss è riuscito a ricevere sempre più di 1000 yard e a segnare almeno 10 touchdown, tranne nel 2002, anno in cui si è fermato a 7, ottenendo altre quattro chiamate al Pro Bowl.
La carriera di Moss però, non è stata segnata solo dalle sue prestazioni sportive: il ragazzo ha fatto parlare di se in diverse occasioni per atteggiamenti scorretti o pericolosi sia dentro sia fuori dal campo.
Memorabile è il brutto episodio del 2004, nell’incontro di wild-card playoffs contro i Packers, vinto da Minnesota 31–17: dopo aver segnato il suo secondo touchdown nell’ultimo quarto, il wide receiver si diresse verso il pubblico avversario fingendo di calarsi i pantaloni; alcuni cercarono di giustificare il gesto affermando che i fan di Green Bay erano soliti comportarsi in quel modo al passaggio dell’autobus del team contro cui si sarebbero dovuti scontrare. La Nfl fu costretta a multarlo per una somma di 10.000 dollari.
Altro episodio spiacevole da ricordare, fu l’accusa di assalto aggravato e possesso illegale di marijuana nel 2002: Moss, infatti, investì un agente di polizia che voleva impedirgli di compiere una manovra proibita con la suo auto nel centro di Minneapolis; durante la perquisizione della macchina la polizia scoprì anche la presenza all’interno di questa di circa un grammo di sostanze stupefacenti. Venne condannato a pagare un risarcimento di 1.200 dollari e a compiere quaranta ore di lavori per la comunità.
Dopo questi avvenimenti e dopo la sua più brutta stagione dal punto di vista di yard ricevute, fu chiaro che la carriera di Moss sarebbe proseguita lontano dal Minnesota.
Nel 2005 arriva quindi il trasferimento agli Oakland Raiders che in cambio cedettero ai Vikings il LB Harris e la prima e la settima scelta nel Draft successivo.
Il primo anno in terra californiana dal ragazzo del West Virginia fu funestato dagli infortuni che ne limitarono le prestazioni; nonostante tutto riuscì comunque a collezionare un bottino sufficiente di 60 ricezioni, 1005 yard e 8 touchdown. La seconda stagione fu invece disastrosa, una delle peggiori della sua carriera con soli 3 touchdown e 575 yard ricevute.
Nel 2007 giunge l’occasione per rinascere: i Patriots lo acquistano in cambio di una quarta scelta per il draft dello stesso anno. In quella stessa stagione ribalta e cancella le critiche per le cattive prestazioni dell’ultimo periodo centrando un’annata quasi perfetta, la migliore della sua carriera: 98 ricezioni, 1493 yard ricevute, 23 touchdown (che ancora oggi rappresenta un record per la Nfl).
Ancora una volta però, il sogno di vincere un titolo si infrange a un pochi metri dalla meta. Al Superbowl XLII, infatti, i New England si presentano con un record di 18-0, ancora imbattuti e favoritissimi per la vittoria finale che li avrebbe consacrati nella storia del football con una stagione perfetta.
Nonostante dei playoff sottotono, Moss riesce a mettere a segno a 2:42 dalla fine della partita contro i Giants il touchdown che darebbe la vittoria ai Patriots, dopo un passaggio di 6 yard di Tom Brady. New York però, vincerà la partita 17-14 con un ultimo drive fantastico che rimarrà per sempre impresso nella memoria di tutti gli americani e non solo.
Moss non riuscirà più a ripetersi ai livelli della stagione 2007, continuando però per altri due anni ad ottenere buone prestazioni.
Nel 2010 Moss conferma che quella sarebbe stata la sua ultima stagione nel New England: in realtà la sua avventura a Foxborough si chiuderà dopo solo quattro partite dall’inizio della regular season. Giocherà il suo ultimo incontro con quella casacca nel Monday Night Football contro Miami, non riuscendo però a ricevere nemmeno un passaggio, cosa che non gli era mai accaduta negli anni precedenti con i Patriots.
Appena due giorni dopo l’incontro, Moss viene ceduto nuovamente ai Vikings, la squadra che lo aveva scelto al Draft e che lo aveva fatto diventare grande. A Minnesota è naturalmente festa, anche perché i fan dei Vichinghi si aspettano una stagione spettacolare grazie anche al contributo di un altro fenomeno come Brett Favre, acquistato l’anno prendente.
Quest’ultimo, infatti, già dai tempi di Green Bay aveva espresso apprezzamento nei confronti del WR e aveva cercato di fare pressioni sulla dirigenza affinché arrivasse nel Wisconsin. L’idillio durerà meno di un mese: dopo la sconfitta di Minnesota proprio contro la ex squadra di Moss, i Patriots, il giocatore si scaglierà contro l’allenatore Brad Childress, definendolo un incapace da licenziare e contro i suoi compagni. Il giorno successivo però, sarà proprio il wide receiver ad essere allontanato dal team.
Il 3 Novembre Randy Moss firma l’ultimo contratto della sua carriera con i Tennessee Titans, con i quali giocherà otto partite, anche se solo quatto da titolare. Il 2010 è stato il suo anno peggiore; ha totalizzato infatti solo 16 ricezioni, 393 yard ricevute e 5 touchdown in ben tre franchigie differenti.
Alla fine della stagione i Titans hanno annunciato la decisione di non rinnovargli il contratto. Pertanto come già anticipato all’inizio, Moss ha valutato la possibilità di proseguire la sua carriera (si parla di offerte da parte di due team), ma alla fine ha deciso di dire stop.
Aldilà delle valutazioni del tutto soggettive che si possono dare sui comportamenti dell’uomo fuori dal campo, la classe e il talento di questo giocatore è innegabile; oltre ai record già citati, va ricordato che è l’unico football player ad essere riuscito a ricevere 1600 yard e a segnare 16 touchdown in una stagione (nel 2003), è stato il più veloce a raggiungere quota 5000 yard ricevute in carriera (in appena 59 partite), è stato il giocatore più giovane della Nfl a segnare 100 receiving touchdown (all’età di 29 anni) e ha partecipato a sette Pro Bowl, l’ultimo dei quali nel 2009.
La stagione 2011 che si aprirà ufficialmente l’8 Settembre perde così uno degli uomini più importanti, che ha come unico rimpianto dal punto di vista sportivo quello di non essere riuscito a diventare campione del mondo, ma che già da tempo è destinato a rimanere nella memoria degli amanti di questa disciplina che già attendono la sua introduzione nella Hall of Fame del football.
E’ un giorno molto triste per noi sportivi tifosi dei Vikings
e per gli amanti del Football in generale.
Grazie Randy per lo spettacolo che ci hai regalato!!!
Peccato per i risutati ottenuti.
La stagione del ’98 è un ferita che mai verrà ricucita….
E mi dispiace nella finale con i Giants aver tifato per loro…
Grazie Randy!!!!
Dopo Brett anche l’altro mio idolo dice basta. Che dire? Un grande, anzi, il più grande wr dopo solo Rice. Ciao Randy!!
anche io tifai per NY in quel superbowl…oggi dispiace anche a me.
Io ero straconvinto che i Patriots avrebbero avuto altre possibilità,
come Moss…
Ma nello sport, come nella vita, bisogna sempre prendere il treno che passa, senza aspettare quello dopo…
Come detto, da tifiso Vikings, il massimo doveva essere nel 98…
Comunque anche Io ritengo che dopo Jerry possa esserci lui…
Hall of Fame senza nemmeno pensarci. Un WR che fa la differenza come lui io non l’ho mai visto (ovvio tranne Rice). I problemi fuori dal campo sono ridicoli se paragonati a quelli di altri, molti altri. Come la differenza di talento, stavolta in suo favore. Grazie, per fortuna Randy non tornare, non fare il gioppino!
Goodbye Randy, di sicuro uno di quei giocatori per cui valeva sempre la pena pagare il biglietto. Fisico super, mani eccellenti, avesse trovato un buon team e un qb decente a lanciargli il pallone secondo me avrebbe ancora potuto fare un paio di stagioni delle sue. Scontato hall of famer, chiude senza aver mai vinto l’anello, ma resterà tra i grandi wr della storia lo stesso. Purchè ci risparmi la ormai solita ridda di addii e ritorni stile Favre. Un grande deve essere tale anche nell’uscita di scena.
Però ragazzi, dopo un classico ritiro-shock, quello di Moss mi pare più uno dei più probabili e doverosi come ritorni sui propri passi. Voglio dire: è ancora relativamente giovane, sano (almeno nel fisico eheh), in teoria “affamato” e decisamente ancora in grado di fare la differenza con le mani, talento e fisico che si ritrova.
Non lo so…io sono rimasto stupito della decisione. Forse come Iverson nella NBA, il non accettare ruoli meno importanti, dopo una carriera vissuta da primadonna, ha condizionato non poco tale scelta…ma se c’è uno che potenzialmente ancora potrebbe fare la fortuna di un buon QB quello è RM.
Se però in campo deve solo fare lo “specchietto per le allodole”, come ha fatto nelle ultime gare lo scorso anno in Tennessee, allora ha fatto bene a ritirarsi!! Triste, ma giusto.
Grazie Randy,grazie di tutto: Semplicemente uno dei migliori ricevitori del mondo del football.Ancora grazie.