Siamo così finalmente giunti all’atto finale della stagione 2010, ovverosia il Super Bowl, arrivato all’edizione numero 45.
Sul terreno del Cowboys Stadium, domenica 6 Febbraio scenderanno non solamente le due più forti squadre della Lega, nello specifico, Green Bay, rappresentante della NFC, cui si contrapporrà Pittsburgh, rappresentante della AFC.
Il pubblico che occuperà i seggiolini dello stadio di Arlington infatti avrà anche l’occasione di vedersi scontrare due vere e proprie dinastie sportive.
Da un lato, e per l’occasione, squadra di casa, Green Bay – franchigia nata nel 1921, e, prima della fusione AFL-NFL del 1970, capace di vincere 9 titoli NFL, cui ha aggiunto altri 3 Super Bowl.
Dall’altro, Pittsburgh, franchigia sorta nel 1933, e nella sua lunga storia, capace di fregiarsi per ben 6 volte del titolo di Nfl Champion. Quindi, già da queste scarne informazioni storiche si comprende molto bene che i tifosi, o i semplici spettatori, domenica avranno la chance di assistere ad uno spettacolo di altissimo livello.
A questo punto, però, circostanziando meglio il discorso, vediamo nel dettaglio come si è sviluppata questa davvero emozionante stagione per una delle due squadre, nello specifico, i Green Bay Packers.
Ai nastri di partenza, gli addetti ai lavori, i bookmakers, nei riguardi della NFC North, avevano pronosticato molto in alto i Minnesota Vikings-anche vista la grande stagione 2009, e lasciando i Packers in seconda fascia.
E anche la schedule, nelle prime giornate, aveva proposto a Green Bay alcune delicate sfide. Alla prima giornata, i Packers hanno dovuto fronteggiare i più quotati Eagles, ma Rodgers-188 Yds, 2 Tds, anche se “conditi” da due Ints, Driver, Jennings, hanno dato un forte dispiacere a Vick e soci, concludendo la sfida con un 27-20 pro Green Bay.
Nella seconda settimana, contro Buffalo, altra importante vittoria, perentoria, con un Rodgers da 255 Yds e due Tds, ma anche con un Clay Matthews da 5 Tackles e 3 Sacks. Nella terza settimana, il primo incontro stagionale con i rivali storici di Chicago: prima sconfitta per GB, 17-20 per i Bears e sebbene Rodgers registri uno score da 316 Yds, i Packers escono sconfitti.
La settimana successiva, contro Detroit arriva la terza vittoria, anche se molto sudata; buona prestazione del Rodgers-181 Yds per lui, con tre Tds.
Ma nelle settimane successive, prima della pausa, contro Redskins, Dolphins, Minnesota, New York Jets, e infine, Dallas, arrivano 2 sconfitte-Redskins, Dolphins, a fronte di vittorie, contro gli altri rivali Vikings, i Jets e i Cowboys: nelle sconfitte, Rodgers non ha eccelso, come alla fine un po’ tutta la squadra; nelle restanti “doppie W”, contro i Vikings, i Jets e i Cowboys, tutta la squadra ha ripreso a girare: contro i giallo-porpora e i texani, soprattutto, Rodgers è ritornato ad alti livelli(contro i texani soprattutto, Rodgers registra un personale score di 289 Yds e 3 Tds; e sullo scoreboard poi il divario è davvero eclatante: 45-7 per la squadra del Wisconsin); e grazie a questa leadership, Green Bay ritorna in corsa e arriva al bye week con un positivo record di 6-3.
Dopo la pausa, per i giallo-verdi del Wisconsin devono di nuovo fronteggiare i Vikings e “Packers leave non doubt”, non lasciano dubbi sulle loro aspirazioni e sui loro progetti: Rodgers lancia per 301 Yds, 4 Tds; Jennings riceve per 152 Yds e 3 Tds e infine Woodson, Matthews, “chiudono” le tenaglie sul malmcapitato Favre e 31-3 per gli ospiti.
La successiva settimana, Green Bay scende ad Atlanta, e subisce un’altra sconfitta, sempre di misura (17-20 per i Falcons). Alla fine, comunque, Rodgers si fa valere-344 Yds, anche se “condite” da un unico Td. Ma Atlanta si dimostra più dominante e tenace, e porta a casa una vittoria che rinsalda la sua leadership nella South Division.
Green Bay ad ogni modo, non si dà per vinta, e contro una San Francisco battagliera, ma purtroppo oltremodo inconcludente, vince 34-16 e si mantiene dietro i capofila Bears.
Nel “ritorno” contro Detroit, arriva un “doppio duro colpo”: in primis la sconfitta, 3-7 per i Lions. In secondo luogo, per Rodgers arriva una brutta commozione cerebrale che lo costringe ad uscire dal campo.
Per la quindicesima settimana, i Packers dovevano far visita ai Patriots: di per sè un bruttissimo, ostico, cliente; se poi, il leader in campo, per l’offensive line, Rodgers, non poteva dare il suo contributo, ecco che la “scalata” diventa ancor più “ripida”: ma alla fin dei conti, il back-up Flynn-251 Yds, 3 Tds; Raj, Woodson, Matthews, non si sono dati per vinti e hanno dato un gran filo da torcere ai Patriots, che in conclusione portano a casa un’importantissima vittoria, 27-31 per i ragazzi di Belichick.
Per la delicatissima sfida casalinga contro i Giants (a 9-5), i Packers (8-6) dovevano assolutamente vincere: intanto faceva ritorno sul terreno e in cabina di regia Rodgers, quindi già prima ottima notizia.
Sul campo, poi, la prestazione dei giocatori di coach McCarthy è stata stratosferica: 515 Yds; 6 Tds, 5/6 come Red zone efficiency. Matthews, Bishop, Hawk, Raj hanno letteralmente “coperto”, oscurato la visuale a Manning e costruito una “Maginot” contro cui i Giants si sono scontrati e contro cui hanno rimbalzato.
A livello di score personale, anche Rodgers ha eccelso: 404 Yds, e 4 Tds lanciati. E come recitava anche il titolo di nfl.com, la vittoria “rafforza le speranze playoff2 per i ragazzi del Wisconsin.
Infine, a degna chiusura di una regular season “lived on the edge”, il “secondo atto” delleterna sfida ai Bears. L’ambiente al Lambeau Field era “rovente”, anche se la temperatura era vicina allo zero termico.
Chicago è entrata in campo piuttosto molle-anche perchè era abbastanza sicura della vittoria della Division, e quindi, di ospitare al Soldier Field il Divisional e forse anche il Championship. Green Bay al contrario, voleva concludere degnamente la stagione in casa, e vuoi per “incastri” favorevoli, voleva sperare fino all’ultimo per l’approdo ai playoffs.
La partita non è stata spettacolare, hanno dominato parecchio le difese, fatto ben rispecchiato anche dal punteggio(10-3 Packers). Ma ciò che si aspettavano e speravano i tifosi di GB era vedere i propri beniamini lottare fino allo stremo. E alla fine, la difesa di casa è stata esemplare: Walden ha finito con tre sacks e 11 tackles; Matthews, Woodson, Raj, Hawk e soci hanno letteralmente asfissiato la tasca Bears, concedendo loro solo un FG.
Al fischio finale, grande festa e gioia a Green Bay: i Packers, sono ai playoffs!!! Ma dovranno lottare da sesta forza della conference, quindi, le prossime partite saranno tutte in trasferta. Ma arrivati a questo punto, casa/trasferta fa poca differenza: certo, giocare al gelo del Lambeau Field per chi ne è abituato al freddo pungente può essere un punto di vantaggio; tuttavia, i giocatori di McCarthy sono prontissimi alla battaglia.
Pronti, via, Wild Card Game, a Philadelphia: anche qui, “atto secondo”, e come successo per la prima sfida stagionale, Rodgers e compagni chiudono la porta a Vick & company: 21-16 per gli ospiti, di cui, un Rodgers da 180 Yds e 3 Tds; uno “quasi sconosciuto” Starks da 123 Yds corse e gli encomiabili Woodson, Matthews, Bishop, Walden.
Un po’ meno altisonante rispetto alla perfect game e perfect upset dei Seahawks contro i Saints, comunque, i Packers estromettono una Philadelphia che in stagione aveva dimostrato grande forza. Passo successivo, e altro “rematch”, il Divisional contro i Falcons, ad Atlanta: il punteggio finale dice già tantissimo su quella che è stata una sinfonia Packer: 48-21 per gli ospiti: dopo il KOR in Td di Atlanta, che si era portata sul 14-7, Green Bay comincia una vera e propria “razzia” nella metà campo Falcons: tra secondo e terzo quarto, segna 42 “unanswered points” che stordisce e mette ko i padroni di casa.
Uno degli artefici di questo show, oltre a Rodgers è il Corner-back Tramon Williams: due INTs di cui uno riportato in end zone con una cavalcata di 70 Yds. Il Rodgers “si limita” a 366 e 3 Tds; l’offensive line-Kuhn, Jennings, Nelson e soci tagliano a fette una prima linea e una secondaria che definire in bambola è veramente poco. 442 Total Net Yards, e 6 Tds danno poi l’effettiva misura del dominio dei Packers. Che con questa vittoria, contemporaneamente ai Bears, stacca il biglietto per il Championship della NFC, contro una squadra a dir il vero, poco conosciuta in quel di Green Bay, ossia i Chicago Bears.
Questa volta, il terzo atto si svolge al Soldier Field. Ma un po’ come nella diciassettesima settimana di regular season, i Packers mettono subito la freccia, passano in vantaggio e “non si girano più indietro”. 21-14 è il risultato finale, e di primo acchito, il match potrebbe essere sembrato più serrato. E in definitiva è stato emozionante, per certi versi.
Chicago ha avuto parecchi problemi con il Qb Cutler, che ha dovuto farsi fare un’iniezione di antidolorifico per poter giocare, ma dopo poche azioni, ha alzato bandiera bianca. Per Green Bay invece è stata un’altra grande prestazione totale: Rodgers ha lievemente “steccato”: a parte il Td su cirsa in apertura, solo 244 Yds e due INTs.
Per fortuna sua, Starks ha dato una grande mano, come la sua manona ce l’ha messa Raj che placidamente ed indisturbato, ha varcato la end zone con la palla, dell’INT e del 21-7 Green Bay. Ma come ad Atlanta, ancora una volta, la difesa ha sigillato la gara: in chiusura di primo tempo e all’ultimo minuto del quarto quarto-quindi con tempi drammatici e teatrali straordinari, Shields, il Cb, ha “respinto” gli attacchi dei Bears e dato a Rodgers, ai compagni di squadra, alla “Packer nation” il motivo per gridare “We’re going to Super Bowl!!!” ai propri gaudenti tifosi.
Questo è stato dunque un ampio resoconto delle gesta dei giocatori dei Packers, che a suon di vittorie, soprattutto in trasferta, si sono guadagnati il diritto di giocare per il “Vince Lombardi Trophy”, il 6 di Febbraio.
Tuttavia, sebbene la squadra si sia dimostrata nel complesso molto forte e dura da “amministrare”, c’è da sottolineare alcune cifre importanti, e personali: Rodgers, da quando è ritornato dietro il centro è stato fantastico, e per ora, nelle gare fin qui disputate, ha raccolto qualcosa come 3922 Yds(261,5 a gara di media), 28 Tds, 11 INTs, un Rating che oscilla sui 101.2.
Tra i compagni di squadra, Jennings ha portato alla causa 1265 Yds, 12 Tds; Kuhn ha segnato 4 pesantissimi Tds; ultima non ultima voce, la difesa: Bishop, Raj, Hawk sono stati eccellenti, però, il vero leader è stato un nipote/figlio d’arte: Clay Matthews III: un totale tackles di 60; 13.5 sacks. Davvero una forza della natura.
Dunque, questo è quanto. Ora spetta solo ai giocatori di Pittsburgh e Green Bay tramutare quanto prodotto fino a questo momento in qualcosa di davvero importante. Ossia nella vittoria e nella possibilità di (ri)sollevare al cielo il tanto agognato Vince Lombardi Trophy al cielo di Arlington.
L’appuntamento è domenica 6 Febbraio, dalla mezzanotte, sempre sul canale numero uno per gli sport USA, ESPNAMERICA.
sulla pagina facebook di NFL ho già votato: Green Bay! perchè è il loro momento, sono carichi, hanno fame e hanno preso continuità e fiducia. Gli uomini d’acciaio di Pitt. hanno esperienza da vendere certo e anche loro una gran difesa, ma a volte si sono già persi per strada… per poi ritrovarsi al solito 44 con Big Ben vincente! ma questa volta…. potrebbe non funzionare
Sarà un SuperBowl molto equilibrato e secondo me difficile da pronosticare cmq a Pittsburgh mancheranno il CENTER M. Pouncey e il DEFENSIVE END A. Smith…
A mio modesto parere le difese saranno assolute protagoniste.
Mi piacerebbe vedere una vittoria dei GB Packers :-)
Pronostici. Fino ad ora nei play-off ho un 6 su 10. Dunque vediamo vediamo. Tra le due vedo molto meglio Pittsburgh, per difesa, esperienza e l’istinto killer da ultimo drive di Big Ben. Ma la probabile assenza del centro, può veramente essere decisiva. Green Bay, la vedo come i Baltimora nell’anno del loro SuperBowl, sono lanciati. Equlibrio totole. Dico Green Bay.
il sbl si potrà vedere anche su la7 in diretta
questa è una notizia “bomba”…. la tv italiana torna ad interessarsi del più grande spettacolo sportivo annuale del Globo??? incredibile!
@paolo fabri
sei sicuro? mi sembra strano…
Si, pare proprio di si…
http://www.la7.it/guidatv/index_1.html
A guardar la guida di la 7 pare sia vero! però è inquietante che alle 3.20 inizierebbe un altro programma…. ma li sanno i tempi veri e dilatati di un superbowl? Comunque è una notiziona, grazie paolo fabri
il regolamento e molto complesso ma secondo me chiamata molto dobbia da parte degli arbitri a -31″ dalla fine del 3° qtr il passaggio di Rodgers era completato…