La settimana del ringraziamento non fa tremare il terreno sotto i piedi delle potenze che si stanno consolidando settimana dopo settimana.

Lo scorso giovedì Patriots e Jets hanno dimostrato buona salute contro i rispettivi avversari e continuano a comandare a braccetto la AFC East.

Solo i campioni del mondo dei Saints escono con il batticuore dal confronto del giovedì notte con i Cowboys, anche se con il loro arsenale offensivo sono capaci di ribaltare il risultato contro chiunque.

Passando alla domenica, non sorprende la l’affermazione casalinga dei Falcons contro i sempre ostici Packers, mentre i Texans mettono KO (nel vero senso della parola…) gli opachi Titans.

Pittsburgh deve sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio dei resuscitati Bills e i Rams del rookie Bradford prendono il comando della NFC West , anche se con un record negativo: saranno ancora lì a fine stagione?

Quarterback in grande spolvero nella dodicesima settimana di gioco, ma non solo loro avranno l’onore di far parte della nostra consueta Top and Worst selection.

TOP 3
PEYTON HILLIS
26 corse, 131 yards guadagnate, 3 TD, 6 rec, 63 yards
Non c’è dubbio che il numero 40 abbia sfruttato appieno il matchup che gli si proponeva davanti, cioè la non irresistibile difesa dei Carolina Panthers, ma il runningback dei Browns è tutto l’anno che tira la carretta giudiziosamente.
Tra l’altro, runningback titolare per caso, ma che dopo 11 gare disputate ha raggranellato l’incredibile bottino di 11 TD, come già fecero due Hall famers dei Browns, Jim Brown e Leroy Kelly.
Stuzzicato sul paragone con i grandi del passato, il ragazzone ex Razorback si è schermito:”E’ incredibile se ci penso, loro sono due leggende ed io non sono nessuno”.
Il prossimo record da abbattere sono i 17 TD totali, massimo risultato raggiunto da un giocatore in maglia marrone in una stagione, da raggiungere nelle sei gare rimanenti: se avrà la possibilità di toccare abbastanza palloni nella “Hillis zone”, la red zone avversaria dove è praticamente inarrestabile, lo storico risultato non è affatto una chimera.

JAY CUTLER
14/21, 247 yards, 4 TD
Decisa affermazione dei Bears, che, in un sol colpo, staccano i rivali divisionali di Green Bay e fermano gli Eagles e Michael Vick.
La gloria della pubblicazione nella nostra rinomata rubrica tocca all’ex Broncos, ma la vittoria è stata frutto di una grande prestazione combinata della difesa e dell’attacco.
Vick è stato messo a terra con perdita di yards per ben 4 volte dalla linea difensiva di Chicago; tutta questa tensione che i Bears gli procuravano quando aveva la palla in mano, ha costretto il fenomeno da Virginia Tech al primo intercetto della stagione.
Jay Cutler è stato bravo a raggranellare le sue 247 yards in soli 14 completi, cavalcando il grande momento dei suoi ricevitori, Earl Bennett e Johnny Knox su tutti.
Se poi hai la fortuna di poter scaricare la palla su un tight end molto affidabile come Greg Olsen ed essere affiancato da un RB versatile come Matt Forte, raggiungere certe cifre diventa molto, molto più semplice…

MATT CASSEL
22/32, 233 yards, 4 TD
Premessa: le 170 yards ricevute con 3 TD da Dwayne Bowe (14 totali, almeno 1 Td nelle ultime 7 partite, numeri pazzesche) e le 173 yards corse con una meta di Jamaal Charles sono numeri altrettanto pazzeschi e degni di essere menzionati, ma l’ex back up di Tom Brady sta esagerando.
Ora le sue statistiche stagionali recitano 22 TD con soli 4 intercetti (!!!), ben lontano dall’opaco pareggio 16/16 dell’anno scorso.
Quella contro i Seahawks è il secondo degli ultimi 3 match che l’ex USC conclude con 4 TD e nessun intercetto.
Ah, tra l’atro, mettere a referto 42 punti contro il coach che ti preferiva Matt Leinart al college non ha prezzo.

MENZIONI D’ONORE
BRUCE SMITH
Il tuttofare dei Jets, che sulla carta d’identità avrebbe scritto ricevitore, raccoglie 200 yards nella sfida del giovedì contro dei Bengals che non hanno più nulla da chiedere a questa stagione, ma la cosa curiosa è che solo la parte minore deriva da ricezioni.
Il kickoff return da 89 yards concluso da “shoeless” e la corsa da 53 yards impreziositi entrambi con un TD hanno spianato la strada al successo bianco-verde.

MALCOLM JENKINS
Drew Bress e compagni sarebbero ancora lì a rimuginare sulla sconfitta rimediata contro i Cowboys, se la manata provvidenziale del sostituto di Darren Sharper non avesse sradicato l’ovale e trasformato la ricezione della staffa di Roy Williams, nel possesso decisivo che ha regalato ai Saints al drive della vittoria.

WORST 3
STEVE JOHNSON
Mi piange il cuore dover condurre dietro la lavagna uno delle grandi sorprese della stagione e uno dei ricevitori più elettrizzanti della Lega.
Comunque sia, 5 passaggi droppati sono veramente un’enormità contro una squadra tosta come Pittsburgh, ma l’errore più sanguinoso è l’ultimo, quando su una palla lunga che avrebbe consegnato la W ai Bills in overtime, il numero 13 se l’è fatta scioccamente scivolare dalle mani.

RUSTY SMITH
Titans in caduta libera: dopo l’addio alla stagione con polemiche di Vince Young e l’infortunio che relegava sulla sideline il veterano back up Collins, era naturale che lo scettro dell’attacco fosse consegnato al rookie Smith.
Come era prevedibile, non ha brillato, lanciando solo 138 yards e per di più, si è fatto intercettare 3 volte da Glover Quin, cornerback di Houston che in carriera aveva pizzicato la bellezza…aspettate che controllo…ehm…zero intercetti in 28 gare.
Tanto per sparare sulla croce rossa, il suo innesto è coinciso con la peggiore prestazione (penso di sempre) di Chris Johnson, che ha chiuso con 5 yards corse in 7 portate. Un caso?
Provaci ancora (se Jeff Fisher non cambia idea prima di domenica…), Rusty.

DENVER BRONCOS
Mi sarebbe piaciuto concentrarmi su un nome e poi accanirmi, ma tutta la secondaria e, in generale, la difesa si è resa complice della beneficiata di Bradford e compagni, pertanto finiscono tutti quanti sul banco degli imputati.
I Broncos concedono la prima partita da 300 yards lanciate alla prima scelta assoluta dell’anno scorso, conditi da 3 TD ed ora diventa veramente dura per coach McDaniels rendere conto della pochezza del suo sistema di contenimento degli attacchi avversari.

DAMNATIO MEMORIAE
PEYTON MANNING
E’ vero Peyton, la difesa ti mette sempre nella situazione scomoda di dover inseguire nel punteggio gli avversari, il tuo runningback titolare è infortunato e il suo back up anche, due dei tuoi ricevitori più importanti sono out per la stagione, per non parlare del tuo fido Dallas Clark, ma mi dovevi proprio lanciare 7 intercetti nelle ultime due uscite? Dai, Peyton, fai il Peyton…

DEREK ANDERSON
C’è poco da dire e poco da ridere, la pochezza dei Cardinals è veramente una maledizione divina, dopo il nubifragio di TD degli ultimi anni. Per l’ex Beaver, un’altra grandissima occasione sprecata, dopo gli alti e, più che altro, i bassi del suo soggiorno a Cleveland.

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