Il Monday Night della nona settimana ha visto impegnate due acerrime rivali della AFC North, Pittsburgh contro Cincinnati.
Secondo SportsIllustrated questa è la più “cattiva, acre, dura” tra le rivalità all’interno della Nfl. E infatti in campo i contendenti non hanno lesinato in colpi duri, ma pur sempre nello spirito del gioco (anche perchè, dopo le numerose commozioni cerebrali subìte da diversi giocatori, la Lega è ricorsa a pesanti multe e penalizzazioni nei confronti dei giocatori che si sono resi colpevoli di questi colpi gratuiti).
Ad ogni modo, le due squadre arrivavano all’incontro con due spiriti diametralmente opposti: Pittsburgh, seppur reduce dalla sconfitta di New Orleans, era pronta a riscattarsi e a dimostrare che non solo la North Division è saldamente in mano sua, ma che le altre contendenti della AFC Conference dovranno fare i conti con un roster che non molla mai di un centimetro.
Per Cincinnati sembrava che questa potesse essere un’altra buona stagione, magari i playoffs non erano alla portata, sulla carta, ma il roster, comunque è di buon livello. Invece, già dalle prime giornate si è intuito che sarebbe stata una stagione altalenante, e priva di vere soddisfazioni. Una di queste sarebbe potuta essere una vittoria contro gli acerrimi rivali degli Steelers. Ma vediamo nel dettaglio come è andata la partita.
Pittsburgh Steelers – Cincinnati Bengals 27-21
Al Kickoff le due squadre arrivavano con un record inverso: 5-2 per Pittsburgh, 2-5 per Cincinnati. E al kickoff si è anche capito quanto difficile sarebbe stato per Cincy non uscire dal campo a capo chino: infatti il kick returner dei Bengals, pensando di avere sotto braccio una ventiquattro ore, si è lasciato facilmente strappare la palla dalle mani dagli special team Steelers, i quali hanno subito approfittato.
Poche azioni dopo, durante un punt, il punter non ha visto il rusher arrivaargli contro e il suo calcio è stato facilmente bloccato, permettendo agli Steelers di portarsi agevolmente sul 10-0. Chi si aspettava una pronta risposta da parte dei Bengals è rimasto deluso; infatti Pittsburgh non si è più voltata e ha proseguito per la sua strada: Big Ben ha raccolto il solito ottimo score-17/27, 163 Yds, 1 solo Td e anche 1 INT, ma ha avuto un inaspettato sostegno da Randel El, che in un trick play si è trasformato in Qb e ha trovato il Wr Wallace pronto a riceverne il lancio per un altro Td.
Infine bisogna dire, per la cronaca, che il Td segnato da Ward è quantomeno opinabile: dalle immagini pare che il Wr abbia toccato il terreno prima di varcare la meta, ma come già successo nel SB vinto a Detroit, Pittsburgh, nei momenti chiave, riesce sempre ad avere il conforto della prova tv. Di contro in casa Bengals, l’unica nota positiva è anche in questa domenica Terrel Owens, che con i due Tds ricevuti sale al terzo posto All-Time nelle ricezioni per Tds, 151, dietro Jerry “World” Rice e Randy Moss.
Per il resto, buona prova del Qb Palmer-22/36, 248 Yds, 2 Tds, 1 INT, per niente coadiuvato da Ochocinco, che sembra aver perso la capacità di “vedere” la end-zone, un Benson che è la brutta copia del Rb visto nelle passate annate-non che fosse un fenomeno, ma il gico di corsa è stata sempre una freccia all’arco dei ragazzi dell’Ohio.
Ma ciò che è mancata è stata l’attenzione nei momenti chiave e se incontri squadre con special teams così forti, non ti puoi permettere errori così marchiani nel “ball handling”.
Quindi, ora Pittsburgh, in coabitazione con i Ravens, guida la division con un ottimo 6-2, mentre Cincinnati si vede relegata in fondo con un desolante 2-6. E settimana prossima per i Bengals, altra trasferta pericolosa, a Indianapolis, mentre Pittsburgh se la vedrà con i Patriots, nell’ultima, ma più attesa e spettacolare partita della domenica del “Thanksgiving Day”.
Pittsburgh: vs New England
Cincinnati: @ Indianapolis