Riprende l’appuntamento settimanale con il power ranking, che causa blackout improvviso del sito è rimasto in sospeso alla week 3, facile quindi trovare notevoli cambiamenti nelle posizioni di alcune squadre, che grazie anche ad un torneo ancora incerto e parecchio equilibrato continuano a salire e scendere in una classifica dove non mancano le sorprese, le rivelazioni, e le immancabili delusioni.

Per Tomlinson una seconda giovinezza nei Jets.

1. New York Jets (+5)

Volano i biancoverdi newyorkesi, arrivati ormai alla quinta vittoria consecutiva e in possesso del miglior record dell’intera NFL. Tomlinson sembra ringiovanito di un paio d’anni e con il ritorno di Holmes, la squadra che da molti è vista come la favorita per la vittoria finale, pare inarrestabile.

2. Pittsburgh Steelers (=)

Al rientro dalla settimana di Bye strapazzano i Browns e ritrovano Big Ben, che lancia 3 TD pass, mantenendo la miglior difesa della Lega; inutile rimarcare che chi vuole puntare al titolo, almeno a quello AFC, dovrà fare i conti con loro.

3. Philadelphia Eagles (+6)

Balzo in avanti per la franchigia che attualmente detiene il miglior attacco della NFC, e che dopo un Vick spettacolare nelle scorse settimane ha tirato fuori dal cilindro un ottimo Kevin Kolb, capace di mettere in grandissima difficoltà le secondarie dei Falcons; peccato per quella difesa che a volte concede troppo.

4. New England Patriots (+1)

Vittoria al fotofinish contro Baltimore, importantissima per Brady e compagni che sconfiggono una grande rivale all’interno della AFC e mantengono la scia dei Jets nella East; fondamentali per i Pats l’intesa tra il 12 e Branch, fortemente richiesto a Boston dal QB dopo la partenza di Moss, ed una coppia di MLB, Mayo e Spikes, difficilmente superabile.

5. New York Giants (+15)

Salto notevole dell’altra franchigia newyorkese che con 3 vittorie consecutive è passata a condurre la NFC East confermando di essere in un buonissimo stato di forma; Manning non mette grandissimi numeri ma convince ancora sfruttando l’ottima intesa con tutti i suoi giovani ricevitori.

6. Indianapolis Colts (+2)

Prestazione stellare per il più vecchio dei Manning, 307 yards e 2 TD, e per i suoi Colts che vincono a Washington contro i Redskins e non mollano i rivali divisionali Texans e Titans, in una division che si preannuncia come una delle più combattute in questa stagione.

7. New Orleans Saints (-6)

Lenta ripresa dei Saints, che dopo l’ottimo inizio di stagione hanno rimediato due sconfitte ritornando alla vittoria solo domenica contro i derelitti Buccaneers; l’idea è che New Orleans viva e muoia con Brees, e che se si trovasse improvvisamente senza questo straordinario QB faticherebbe parecchio a mantenersi così in alto.

8. Houston Texans (+3)

I texani vincono e convincono, trascinati da Schaub, Andre Johnson e Arian Foster hanno ragione, in una partita densa di emozioni, di una delle rivelazioni di questa stagione, i Chiefs; che sia l’anno dei playoffs per Houston, nonostante una difesa ballerina, lo si pensa da tempo, ora non gli resta che rimanere concentrati sull’obiettivo fino in fondo.

9. Baltimore Ravens (-4)

Bella partita per Flacco e compagni che si arrendono solo nell’overtime ai Patriots; con due sole sconfitte il discorso per la North è ancora apertissimo e se ritrovano il Ray Rice dell’anno passato vincere non sarà affatto difficile.

10. Tennessee Titans (+7)

Di una AFC South difficilissima e combattutissima abbiamo già detto e in questa lotta i Titans vogliono essere tra i protagonisti; confermato Johnson, in Tennessee hanno definitivamente lanciato Kenny Britt, WR che nelle ultime settimane ha fatto ricredere tutti i detrattori, che prevedevano un suo fallimento, contribuendo attivamente nelle vittorie della propria squadra.

11. Atlanta Falcons (+4)

Hanno il merito di aver fermato i Saints sorpassandoli nella South, ma nonostante abbiano i numeri per vincere la division continuano a non convincere appieno, alternando ottime prestazioni a prove mediocri; il loro problema più grosso resta la difesa, soprattutto le secondarie, quasi ridicolizzate dagli Eagles.

12. Chicago Bears (=)

La sconfitta con Seattle ha frenato un’ascesa che sembrava inarrestabile e chi li aveva proiettati in vetta alla North la scorsa settimana; la difesa continua a funzionare rimanendo una delle migliori della lega, l’attacco invece tentenna, e non è certo una novità.

13. Green Bay Packers (-10)

Crollo delle quotazioni per i Packers, che non sfruttano la grande occasione di agganciare i Bears in vetta alla division perdendo in overtime a Miami, contro una squadra buona, si, ma tutt’altro che irresistibile; Rodgers continua a dannarsi l’anima, ma la difesa senza Matthews soffre, e soffre parecchio.

14. Miami Dolphins (+4)

La franchigia della Florida paga lo scotto di trovarsi nella stessa division di Jets e Patriots, diversamente avrebbe le carte in regola per vincerla a mani basse, complice un ritrovato Henne che allontana i dubbi sulle sue capacità di passer guidando i ‘Phins ad un’importantissima vittoria su Green Bay.

15. Washington Redskins (+4)

La sconfitta con Indy non pregiudica le ottime prove fornite nelle scorse settimane dai Redskins, che con McNabb al timone hanno dimostrato di aver le carte in regola per giocarsi l’accesso ai playoffs, traguardo insperato all’atto dell’insediamento di Shannahan.

16. Minnesota Vikings (-6)

La vittoria in volata contro i Cowboys ha il sapore della lenta ripresa, ma nonostante il ritorno del figliol prodigo Randy Moss i Vikes continuano a mostrare preoccupanti segni di confusione, soprattutto in attacco, dove sembra che ci sia tanta approssimazione nello sviluppo del gioco; la difesa fin qui li ha tenuti a galla, ma a Minneapolis sperano che il prossimo rientro di Rice funga da toccasana per la offense.

17.  Cincinnati Bengals (-10)

Nelle ultime uscite i Bengals non hanno certo entusiasmato, ma si spera che il turno di Bye sia servito a Owens e compagni per ricaricare le pile e cancellare le ultime due sconfitte consecutive; ad attenderli al rientro in campo però ci saranno i Falcons, non certo un avversario abbordabile.

18. Kansas City Chiefs (-4)

A loro il Bye week ha fatto davvero male, tant’è che da quando sono rientrati hanno inanellato due sconfitte, l’ultima contro Houston, cancellando quanto di buono avevano fatto in precedenza, che li aveva portati ad essere l’unica franchigia imbattuta della NFL; nonostante tutto, rimangono comunque ancora in testa alla West.

19. Arizona Cardinals (+2)

La difesa continua a preoccupare non poco lo staff di Arizona, ma la terza vittoria stagionale ottenuta dai Cardinals prima del Bye ha dato morale alla squadra, che sfruttando lo stop cercherà di trovare gli aggiustamenti necessari per tornare ai vertici del ranking.

20. Seattle Seahawks (+5)

Carroll a Seattle sta facendo un buon lavoro, e dopo aver trovato la giusta quadratura in difesa, una delle migliori in NFL, ora sta cercando di darne una anche all’attacco, dove si è subito imposto il neo arrivato Marshawn Lynch, che con il grande amico, ed ex teammate a California, Forsett, ha subito piegato i Bears.

21. Jacksonville Jaguars (+1)

La sconfitta subita in casa contro i Titans indubbiamente influirà sul morale dei Jaguars, che però non risultano ancora tagliati fuori dalla lotta per la division; certo, occorre cambiare registro al più presto e una prima svolta potrebbe essere stata rappresentata dal panchinamento di Garrard, un QB che non è mai piaciuto più di tanto a Del Rio, in favore di Edwards, lanciato nella mischia ieri notte.

22. Tampa Bay Buccaneers (+2)

E’ l’ultima franchigia con il record in attivo di questo power ranking, e probabilmente se avesse un attacco capace di segnare maggiormente, starebbe anche più in alto; indubbiamente l’indecisione che regna ancora nella posizione di QB, per ora, sta costando cara ai Bucs.

23. St.Louis Rams (+6)

Altra vittoria di spessore per i Rams del giovane Sam Bradford, che grazie alle solite corse di Steven Jackson hanno ragione dei deludenti Chargers; la rivelazione della settimana si chiama Danario Alexander, prodotto della locale Missouri University che non ha fatto per nulla rimpiangere Clayton, ricevendo per 72 yards e 1 TD al suo esordio tra i professionisti.

24. Dallas Cowboys (-11)

Dallas è inguaiata, ma inguaiata davvero, però non sembra essersi ancora arresa, e a ragione, visto che alcune sconfitte sono maturate più per sfortuna che per veri e propri demeriti; contro Minnesota perdono solo nel finale, dopo una partita in cui, a tratti, Romo sembrava volare. Se solo la dea bendata decidesse di dargli una mano…

25. Denver Broncos (-2)

Gli avversari di questa settimana erano davvero ostici, i Jets, eppure Denver non ha affatto sfigurato, impegnando più del dovuto i newyorkesi, che solo nel quarto finale hanno trovato la strada per la vittoria; per questi Broncos, sicuramente migliori rispetto al 2009, l’altra notizia positiva di giornata è il primo TD in NFL di Tim Tebow, il futuro della franchigia.

26. San Diego Chargers (-10)

Irriconoscibili, i Chargers si fanno battere pure dai Rams tra le mura amiche e si presentano con le ossa rotte e il morale a pezzi alla vigilia della partita contro New England, ormai di grandissima importanza per il proseguo della stagione. Rivers e compagni dovranno darsi da fare parecchio per risalire la china.

27. Oakland Raiders (+1)

L’inguardabile prestazione sfoderata contro i Niners meriterebbe un’ulteriore scivolata, ma ad onor del vero nelle scorse settimane i Raiders avevano giocato delle buone partite, e il fatto che si mantengano in corsa per la West dimostra che ad Oakland non è proprio tutto da buttare.

28. Detroit Lions (+3)

Dopo la prima vittoria stagionale tornano a perdere contro i Giants, ma tra le squadre meno nobili sono sicuramente quella che sta mostrando più segni di ripresa, e il tutto mentre aspettano di riabbracciare Matthew Stafford; con lui al timone, l’attacco sembra decisamente un altro.

29. San Francisco 49ers (+1)

Trovano la prima vittoria del 2010 ed abbandonano il gruppo delle franchigie che mostrano ancora il numero 0 nella casellina delle win; per salire ulteriormente però serve una vittoria importante, in attesa di questa, ai Niners basterebbe confermarsi fra sette giorni contro Carolina.

30. Cleveland Browns (-4)

La North è difficile e loro pensano già al domani regalando la gioia dell’esordio a Colt McCoy, che davanti agli Steelers sforna comunque una prestazione decorosa, concludendo con 198 yards, 1 TD e 2 INT; la rinascita, per i Browns, è appena iniziata.

31. Carolina Panthers (-4)

Hanno il peggior attacco della lega, serve altro? Scherzi a parte, si spera che la settimana di Bye serva per aiutare Clausen a prendere confidenza con i compagni di reparto, in modo che anche i Panthers possano trovare la prima vittoria dell’anno.

32. Buffalo Bills (=)

Occupano questa posizione, peraltro poco invidiabile, dall’inizio della stagione, per lasciarla servirebbe una vittoria, che man mano sembra sempre più difficile da ottenere; prima del Bye aveva favorevolmente impressionato Fytzpatrick, ma la strada per riprendersi è lunga.

8 thoughts on “NFL Power Ranking Week 6.

  1. I Dolphins non hanno la forza nè il talento, purtroppo, per sperare in qualcosa di più di un’onorevole esclusione dai playoffs purtroppo e questo mi duole doverlo ammettere da tifoso dei ‘Fins. Sparano sta lavorando bene, l’attacco è decisamente migliorato con l’arrivo di B. Marshall (anche se sulle corse R.Brown e Ricky non stanno proprio convincendo, forse anche per colpa dell’intera linea offensiva). Tralascio ogni commento sugli special teams dopo la vergongosa prova coi pats (speriamo che il nuovo coach riesca a fare di meglio…), mentre la difesa resta il punto debole della squadra, soprattutto la secondaria.
    Nella Nfc invece mi pare che i Giants stiano rientrando in forma nonostante un ancora mediocre e timido E. Manning, ma credo che per i playoffs ci saranno e belli tosti anche.

  2. Eagles terzi? Noooooooooooo :) Troppo, troppo alti!!!
    andre, non mi puoi tenere fissi i Bears dopo la sconfitta casalinga con Seattle e farmi scendere i Vikings di 6 posizioni dopo la vittoria con i Cowboys.

  3. Purtroppo Brett, come ho anticipato ad inizio pezzo, ho lavorato sul power ranking pre backup sito, e ho dovuto tenere conto delle salite e delle discese avvenute nelle scorse settimane, stando a queste, era ovvio che alcune squadre nonostante l’ultima week stessero ancora davanti alle altre.
    I Bears sono attualmente in testa alla North, un premio lo meritano, e poi i miei Vikes han vinto, ma non di certo convinto.
    Eagles terzi per un solo motivo, hanno ottenuto un paio di vittorie importanti, come record sono al pari di altri, ma in NFC c’è molto più equilibrio, ed avrei rischiato di mettere 3-4 team AFC li davanti, decisamente troppi.

    Va beh, mi farò perdonare, risultati permettendo, la prossima settimana.

  4. Forse i miei Giants riescono a raddrizzare la situazione, ora speriamo che si vinca anche contro i vaccari, che come sempre anche quest’anno erano dati come favoriti nella NFC east

  5. i Buccaneers sono una squadra in ricostruzione non derelitta , tampa e la squadra piu’ giovane della lega con il monte salariale piu basso della lega .i Bucs hanno fatto la scelta dei giovani ma naturalmente tutto cio’ richiede tempo per emergere, l’anno prossimo potranno essere competitivi . il termine derelitti mi sembra piu adatto ad altre squadre che spendono cifre incredibili e non vincono mai( cowboys, redskins etc).Quale sarebbe poi questa incertezza nella posizione di Qb che sta rovinando la squadra?il titolare e JOSH FREEMAN da meta’ della stagione scorsa ,la settimana scorsa e stato anche nominato offensive player of the week.il mio commento non e per iniziare nessuna polemica ma soltanto per dire che se non conoscete anche le squadre meno note un vero tifoso ci rimane male nel leggere queste cose e dico non vi approfondite in alcuni commenti se non conoscete tutti i team.

    • Beh, caro Bucsville, derlitto è un sinonimo di abbandonato, reietto, deriso, ecco, non era affatto un termine dispregiativo verso il team per cui tifi, visto che letto nel contesto del commento alla posizione dei Saints, stava a significare che quei Bucs tanto derisi prima dell’inizio di questa stagione e nel recente passato da New Orleans gli avevano giocato un bello scherzetto.
      Ho forse detto dei Bucs che sono una franchigia che fa ridire? No, non mi pare, e mi dispiace che te la sei presa a male, idem per il capitolo QB, nelle ultime settimane è capitato più volte di vedere in campo Johnson al posto di Freeman, e ho semplicemente commentato che un “split” continuo del genere può aver creato qualche problema di troppo all’attacco, visto che, come appunto dicevi tu, è giovane ed ha bisogno di amalgamarsi e crescere; per crescere si deve giocare il maggior numero di tempo possibile insieme, sia quando le cose funzionano, sia quando funzionano meno, perciò ho semplicemente ritenuto inadeguato, da un mio punto di vista che può essere chiaramente sbagliato, il cambio nella posizione di QB anche quando la partita ormai ha poco da dire. Poi su Freeman mi pare di non aver proprio detto nulla, anzi, pensa che era il QB che speravo prendessero i Vikings al draft 2009….fai un po’ te.
      Purtroppo, come spero capirai, il mio punto di vista su ogni squadra non posso mettermi a spiegarlo per filo e per segno, con 2-3-4 righe a disposizione per team devo condensare il tutto in poche parole, e non sempre, magari, si riesce a traporre quello che si pensa veramente.
      Sull’approfondimento puoi anche aver in parte ragione, ma in questo sito siamo semplici appasionati, che non fanno questo per lavoro ma per semplice passione, ritagliandosi del tempo dai loro impegni e dai loro hobby per rendere un servizio ad altri appassionati e fan, cercando sempre di fare del loro meglio, e il tutto, ti ricordo, senza alcuna remunerazione o gratificazione, se non quella di condividere i propri pensieri con tanti altri appassionati che fanno parte di tutto il mondo di playit, a partire dalla sua splendida redazione fino al suo forum.
      Spero comunque che il prossimo power ranking non ti deluda e che continuerai a seguirci.

  6. Guarda i problemi dei bucs sono ben altri non esiste nessuno split nella posizione di QB . freeman e uscito nei minuti finali di partite gia perse a titolo precauzionale essendosi rotto il pollice una settimana prima dell’inizio della stagione, quindi il coach da un po di minuti ed esperienza a johnson il secondo Qb cercando cosi’ di evitare infortuni inutili.In un commento di tre righe hai esposto le cose in modo sbagliato perche’ i problemi dei bucs sono tutti tranne che quello.

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