Una delle rivalità più accese di questa stagione della WNBA, che in realtà ha le proprie radici già nella NCAA, è senza dubbio quella tra Caitlin Clark e Angel Reese.
La prima, scelta al numero uno al draft di aprile, gioca per le Indiana Fever e la seconda, numero sette al draft, per le Chicago Sky, due squadre che lottano per entrare in zona playoff. Al momento, al 4 luglio, in zona playoff all’ottavo posto ci sono le Chicago Sky con 7 vittorie e 11 sconfitte. Le Fever sono none, con 8 vittorie e 13 sconfitte.
Fino ad ora queste due squadre si sono affrontate già 3 volte. Le prime due partite hanno visto vincitrici le Indiana Fever, mentre l’ultima ha visto trionfare la squadra di Reese per 88-87. Poco lo scarto ma per una vittoria essenziale per mantenere accese le speranze di playoff per Chicago.
Il tema principale di questi scontri diretti per i playoff è stata proprio la sfida tra le due giocatrici, che ha portato oltre 2 milioni di persone a collegarsi in diretta per vedere l’ultima di queste tre sfide tra di loro, rendendola la partita di WNBA più vista da 23 anni a questa parte.
I numeri di Caitlin Clark e Angel Reese
Clark, dopo 21 partite disputate, ha uno storico di 16 punti di media per partita, conditi da 7,1 assist di media e il 33,7% di canestri da 3 punti segnati sui totali provati, il suo marchio di fabbrica. Nonostante i buonissimi numeri, la differenza tra lei e le veterane si vede eccome, soprattutto dopo aver visto la partita disputata contro le Las Vegas Aces nella notte italiana tra il 2 e il 3 luglio.
Angel Reese ha collezionato, fino ad ora, 13,2 punti di media per partita e 11,8 rimbalzi, realizzando il record assoluto in WNBA di 11 double-double consecutivi, ovvero almeno 10 punti e 10 rimbalzi per partita. Il record precedente era di 9 consecutivi, lo realizzò Candace Parker nel 2015, non una qualunque insomma.
La rivalità non si è accesa solo in campo. Dopo l’elezione a ROTM-miglior rookie del mese- di Caitlin Clark nel mese di giugno, il premio come miglior rookie del mese di luglio è stato invece vinto dalla Reese. Non stupisce quindi che l’ex cestista dell’Università dell’Iowa e l’ex cestista di LSU siano le uniche due rookies a far parte del roster dell’All-Star Game 2024 della WNBA, che verrà disputato nella notte italiana tra il 20 e il 21 luglio, ore 2:30.
Angel Reese, dopo aver appreso la notizia, non è riuscita a trattenere le lacrime. Sicuramente un grande traguardo per lei, considerando che è stata scelta solo come settima al draft.
Chi giocherà l’All-Star Game WNBA 2024?
Le due squadre che si sfideranno nell’All-Star Game sono la formazione olimpica, già annunciata nello scorso articolo, e il team WNBA, composto da DeWanna Bonner, Aliyah Boston, Alisha Gray, Dearica Hamby, Brionna Jones, Jonquel Jones, Kayla McBride, Kelsey Mitchell, Arike Ogunbowale, Nneka Ogwumike, oltre che, ovviamente, Caitlin Clark ed Angel Reese.
Fuori dal roster del team WNBA tutte le altre rookies, inclusa la seconda scelta assoluta al draft Cameron Brink, che avrebbe trovato certamente spazio all’interno di questo team, non fosse per il suo recente infortunio che la terrà fuori dai giochi per il resto della stagione.
La partita si terrà al Footprint Center a Phoenix, in Arizona, nella casa delle Phoenix Mercury. Come già annunciato da qualche giorno, l’evento è già sold-out.
La curiosità di tutti i presenti verterà certamente sul vedere giocare tutte le campionesse della lega, ma sarà altrettanto intrigante vedere giocare Angel Reese e Caitlin Clark per la primissima volta assieme.
Siamo solo a metà stagione, quel che è certo è che, salvo imprevisti, saranno proprio Clarke e Reese a contendersi il titolo finale di miglior rookie dell’anno.
L’All-Star Game rimane un appuntamento imperdibile anche per questo motivo. Sarà inoltre l’ultimo evento prima della pausa dei giochi olimpici per la WNBA. Clarke e Reese, con le rispettive compagne, avranno la possibilità di allenarsi al meglio per ritornare più in forma che mai dopo il break olimpico.
L’obiettivo per entrambe? Con questa rivalità fervente non può essere altro che vincere per rimanere sopra all’altra in classifica.
Studente in “Scienze della comunicazione”, grande appassionato di NFL dal 2020 e scrittore nel tempo libero. Amo gli Stati Uniti, per questo motivo ho dedicato un blog personale (@ParlandodiUSA) a scrivere articoli su questo splendido paese.
Good Job!