DETROIT LIONS at KANSAS CITY CHIEFS (a Londra) 10-45
Match senza storia quello delle International Series londinesi, dove i Lions perdono presto la bussola, restando a secco di segnature per buona parte della sfida dopo il vantaggio firmato da Matt Prater, su FG da 35 yards; a questo rispondono infatti in rapida successione De’Anthony Thomas, run da 10 yds, Cairo Santos, piazzato da 33 yards, Chacandrick West, portata da 8 yds, e Alex Smith, su corsa da 12 yards.
Il quarterback dei Chiefs, 18 su 26 per 145 yds, grandissimo protagonista della partita, sale in cattedra nel secondo tempo, confezionando 2 TD pass, da 2 yards per Travis Kelce e da 17 yds per Jeremy Maclin, che spianano la strada a Kansas City, ancora a segno, prima della fine, con una corsa da 4 yards di Spencer Ware; sempre nell’ultimo quarto, salva l’onore anche Matthew Stafford, 22 su 36 per 217 yds, che dopo aver lanciato 2 intercetti, siglati da Sean Smith e Justin Houston, prova a farsi perdonare spedendo in endzone, con una presa da 21 yards, Lance Moore.

TAMPA BAY BUCCANEERS at ATLANTA FALCONS 23-20 OT
Continuano a mostrare difficoltà contro le rivali divisionali i Falcons, che dopo lo stop subito dai Saints, vengono fermati anche dai Buccaneers, bravi a reagire al vantaggio iniziale siglato da Matt Bryant, su field goal da 21 yards, e terminare in vantaggio il primo tempo, chiudendo ogni spazio all’attacco guidato da Matt Ryan, 31 su 45 per 397 yds; dopo aver colpito per 2 volte, da 38 e 23 yards di distanza, con Connor Barth, gli ospiti allungano prima dell’intervallo con Cameron Brate, servito da un pass da 20 yds di Jameis Winston, 16 su 29 per 177 yards.
La prima scelta di Tampa continua a spingere nel terzo periodo, quando aumenta il divario con una corsa da 4 yds, anticipando la reazione dei padroni di casa, che dopo aver rimesso in piedi la partita con Jacob Tamme, presa da 7 yards, e il kicker veterano, piazzato da 24 yds, completano l’operazione aggancio con Julio Jones, 12 rec. per 162 yards, che si fa perdonare il pallone perso in precedenza andando a segno con una ricezione da 8 yds; nell’overtime, è però il prodotto di Florida State a decidere il match, guidando un bel drive chiuso con un calcio da 31 yards di Barth, prima che la defense salga di nuovo in cattedra, guidata da un Kwon Alexander, 11 tackles e 1 intercetto, che celebra nella maniera migliore possibile il fratello appena scomparso.

ARIZONA CARDINALS at CLEVELAND BROWNS 34-20
Non basta un buon primo tempo ai Browns per aver ragione dei Cardinals, che dopo essere passati a condurre con Troy Niklas, servito da un lancio da 11 yards di Carson Palmer, 23 su 38 per 374 yds, vengono raggiunti e distanziati dai padroni di casa, a segno per 2 volte con Brian Hartline, ricezioni da 10 e 2 yards, e con Gary Barnidge, presa da 3 yds, entrambi innescati da Josh McCown, 18 su 34 per 211 yards; prima dell’intervallo, Chandler Catanzaro accorcia infilando i pali da 37 yds di distanza e tenendo in partita gli ospiti, che dopo il riposo, mettono nuovamente in mostra il gioco avvolgente che gli ha permesso di volare in queste prime settimane.
Complice un attacco di Cleveland che fa decisamente più fatica rispetto ai primi due quarti, Arizona accorcia ulteriormente con Michael Floyd, ricezione da 60 yards, prima di ribaltare il parziale con il già citato tight end da Notre Dame, che concede il bis nel terzo periodo, andando a segno con una presa da 1 yd; nel quarto finale, Larry Fitzgerald, su presa da 6 yards, e il kicker, su FG da 35 yds, fissano il risultato sul 34 a 20, sfruttando anche gli errori della offense avversaria, che perde 2 palloni, intercetto e fumble, nel momento clou del match.

SAN FRANCISCO 49ers at ST. LOUIS RAMS 6-27
Dura di fatto un tempo la sfida divisionale tra 49ers e Rams, con i primi che, dopo aver aperto le danze con Phil Dawson, calcio da 54 yards, subiscono le giocate della difesa di casa, che gli concede appena 189 yds durante l’incontro, e consente al proprio attacco di avere costantemente in mano l’ovale; coach Fisher cerca di giocare un football conservativo, limitando i lanci ed affidandosi continuamente alle portate di Todd Gurley, 20 corse per 133 yards, che consente a St. Louis di ribaltare il parziale con una big play da 71 yds, prima segnatura offensiva del team, che in precedenza aveva rotto il ghiaccio con una safety propiziata da James Laurianitis, abile a placcare Mike Davis all’interno della propria endzone.
Passata in vantaggio con il prodotto di Georgia in apertura di secondo periodo, la franchigia del Missouri allunga con Greg Zuerlein, piazzato da 38 yards, e Tavon Austin, a segno con una run da 2 yds dopo il field goal, da 26 yards, del kicker ospite; sempre il talentuoso receiver da West Virginia fissa il risultato finale sul 27 a 6 nell’ultimo quarto, ricevendo un pass da 66 yds di Nick Foles, 14 su 23 per 191 yards; ancora una prestazione in chiaroscuro, invece, per Colin Kaepernick, che non commette alcun turnover ma non riesce a realizzare alcun TD, chiudendo con 20 passaggi completati su 28, per 162 yds totali.

MINNESOTA VIKINGS at CHICAGO BEARS 23-20
Partita combattuta tra Vikings e Bears, che chiudono il primo tempo in perfetta parità, 10 a 10, dopo i 2 field goal realizzati da Robbie Gould, 55 yards, e Blair Walsh, 43 yds, e le mete di Marcus Sherels, punt return da 65 yards, e Alshon Jeffery, che a quarantadue secondi dall’intervallo, impatta il parziale con una presa da 21 yds su lancio di Jay Cutler, 23 su 33 per 211 yards.
Il numero 6 gioca meglio del giovane collega Teddy Bridgewater, 17 su 30 per 187 yds, messo costantemente in difficoltà dalla difesa di Chicago e spesso protagonista di alcuni lanci fuori misura che penalizzano i compagni e consentono agl’avversari di allungare, con lo stesso QB, su corsa da 4 yards, dopo che i rispettivi kicker, con piazzati da 33 e 48 yds avevano mantenuto il risultato in equilibrio.
Sotto di 7 punti a meno di cinque minuti dal termine, Minnesota trova però le chiavi giuste per reagire e recuperare, affidandosi al suo uomo più in forma, il rookie WR Stefon Diggs, che con una ricezione da 40 yards consente ai suoi di pareggiare, prima del drive decisivo concluso con il calcio, da 36 yds del già citato Walsh.

SAN DIEGO CHARGERS at BALTIMORE RAVENS 26-29
Botta e risposta continuo tra Chargers e Ravens, che si inseguono sul box score fin dal primo quarto, caratterizzato dalle realizzazioni degli specialisti, Justin Tucker, su FG da 48 e 29 yards, per i padroni di casa, e Josh Lambo, su piazzato da 42 yds, per gli ospiti; gli stessi trovano la prima segnatura da 7 punti in apertura di secondo periodo, con Malcom Floyd che riceve un pass da 9 yards di Philip Rivers, 28 su 37 per 301 yds, anticipando, di poco, la meta, presa da 3 yards, del TE avversario Crockett Gilmore, e il TD, su ricezione da 13 yds, del compagno Keenan Allen, a nove secondi dall’halftime.
Nel terzo quarto il kicker di Baltimore, con i field goal da 48 e 45 yards, risponde al nuovo touchdown di Floyd, su ricezione da 70 yds, prima che Joe Flacco, 25 su 37 per 319 yards, su corsa personale da 1 yd e il già citato Lambo, su calcio da 49 yds, impattino il match sul 26 pari a pochi secondi dal two minute warning; nel finale, bel drive dei padroni di casa, che conquistano la seconda vittoria della stagione grazie a Tucker, abile a centrare i pali da 39 yards di distanza prima di prodigarsi in un balletto liberatorio.

CINCINNATI BENGALS at PITTSBURGH STEELERS 16-10
Tanti errori nella sfida della AFC North tra Bengals e Steelers, con questi ultimi che sfruttano subito il ritorno di Ben Roethlisberger, 28 su 45 per 262 yards, per passare in vantaggio con Antonio Brown, presa da 1 yd, nel corso del primo quarto, in cui gli ospiti riescono a sclafire la difesa casalinga solo su field goal, calciato, da 44 yards di distanza, da Mike Nugent; lo stesso kicker conferma il trend nel secondo periodo, accorciando dalle 45 yds prima di un nuovo allungo firmato dall’avversario Chris Boswell, che dopo l’intervallo ristabilisce le distanze con un piazzato da 32 yards.
Nel quarto finale, la reazione decisiva di Cincinnati, con Andy Dalton, 23 su 38 per 231 yds, che si fa perdonare, pescando in endzone, con un lancio da 9 yards, A.J. Green, dopo aver subito 1 fumble e 2 intercetti, messi a segno da Antwan Blake e Mike Mitchell; il touchdown da fiducia agli ospiti, che nei secondi trenta hanno pizzicato in 3 occasioni, 2 volte con Reggie Nelson, 1 con Shawn Williams, il quarterback avversario, fermato anche nel finale, nel drive precedente al field goal, da 44 yds, del già citato Nugent.

NEW YORK GIANTS at NEW ORLEANS SAINTS 49-52
Match senza esclusione di colpi tra Giants e Saints, che superano quota 100 punti totali mettendo in seria discussione l’operato delle rispettive difese, costantemente tartassate dai quarterback avversari, che si sfidano, a distanza, confezionando qualcosa come 13 touchdown pass; inizia Eli Manning, 30 su 41 per 350 yards, che serve a Odell Beckham, 8 prese per 130 yds, la prima delle sue 3 mete di giornata, spedendolo in endzone con una ricezione da 2 yards.
Al prodotto da LSU, autore di un secondo TD, questa volta da 1 yd, in apertura di secondo quarto, rispondono Willie Snead e Brandin Cooks, serviti da 2 lanci, da 34 e 26 yards, di Drew Brees, 40 su 50 per 511 yds, che chiude il primo tempo con altri 2 pass vincenti, confezionati per l’intramontabile Marques Colston, big play da 53 yards, e per il già citato Snead, che con una presa da 2 yds, a meno di due minuti dall’intervallo, tiene a distanza gli ospiti, ancora a segno, su rec. dalla medesima distanza, con Shane Vereen.
Il copione non cambia di molto nei secondi trenta, aperti nuovamente da una ricezione vincente, 50 yards, di Beckham, che anticipa le repliche dei padroni di casa firmate da Cooks, al secondo TD, su presa da 21 yds, della partita, e da Ben Watson, tight end cercato con costanza, 9 rec. per 147 yards, da Brees, che per l’occasione lo serve con un lancio da 20 yds; quando New Orleans sembrava aver ormai costruito un vantaggio ragionevole per portare a casa la vittoria, arriva puntuale la reazione dei newyorkesi, che in appena cinque minuti non solo recuperano lo svantaggio, ma riescono addirittura a ribaltare il parziale.
Dwayne Harris prima, con 2 ricezioni da 9 e 20 yards, e Trumaine McBride poi, su fumble return da 63 yds, completano l’operazione sorpasso, portando avanti di una segnatura New York, che si fa raggiungere a trentasei secondi dal termine da C.J. Spiller, innescato con il lancio da 9 yards che consente al quarterback dei Saints di eguagliare il record NFL di 7 TD pass lanciati in una singola partita; nel drive successivo, azione caotica che consente al team della Lousiana di vincere la partita, Willie Snead recupera infatti il fumble del compagno Marcus Murphy e, subendo a sua volta un facemask da parte di un avversario, consegna a Kai Forbarth l’ovale sulle 32 yds, per un calcio da 50 che fissa il risultato finale sul 52 a 49 in favore dei ragazzi di Sean Payton.

TENNESSEE TITANS at HOUSTON TEXANS 6-20
Continuano a faticare i Titans privi di Marcus Mariota, che non riescono a perforare la difesa di Houston se non su field goal, come quello realizzato nel primo quarto da Ryan Succop, a segno da 35 yards di distanza; lo stesso kicker nel secondo tempo prova, con un calcio da 44 yds, a tenere in partita i suoi, nel frattempo costretti ad inseguire dopo le segnature siglate da DeAndre Hopkins, su lancio da 21 yards di Brian Hoyer, 23 su 35 per 235 yds, e Nick Folk, su piazzato da 38 yds.
Ancora l’ex QB dei Browns consente ai padroni di casa di allungare sul finire del terzo periodo, con un bel pass, da 42 yards, per Nate Washington, prima di chiudere definitivamente i conti, con un nuovo FG, da 24 yds, del kicker, nel quarto finale; in difficoltà, l’attacco di Tennessee, che riesce a rimanere in partita solo grazie alle giocate del reparto difensivo, guidato da Michael Griffin, 9 tackles, e Wesley Woodyard, 8 placcaggi.

NEW YORK JETS at OAKLAND RAIDERS 20-34
Altra bella prestazione di Derek Carr, 23 su 36 per 333 yards, che guida i Raiders alla quarta vittoria stagionale consentendogli di prendere il largo già nel primo tempo, segnato dai suoi 3 touchdown pass, 2, da 5 e 49 yds, per Andre Holmes, e 1, da 36 yards, per Michael Crabtree, e dalle difficoltà a segnare dei Jets, che dopo aver perso per infortunio Ryan Fitzpatrick, 4 su 5 per 46 yds, hanno consegnato le chiavi dell’attacco al redivivo Geno Smith, 27 su 42 per 265 yards, accontentandosi di colpire solo su field goal, con Nick Folk, da 40 e 38 yds di distanza.
L’ex prima scelta da West Virginia cerca di riportare in partita New York nel secondo tempo, rispondendo con un TD pass, da 4 yards, per Eric Decker, 6 prese per 60 yds, alla nuova meta dei padroni di casa siglata, su ricezione da 59 yards, da Taiwan Jones; Oakland, non demorde, e a cavallo tra il terzo e il quarto quarto, allunga ulteriormente con Sebastian Janikowski, a segno con 2 piazzati, da 52 e 47 yds, prima della meta ospite finale, firmata da Kellen Davis, su presa da 1 yard.

SEATTLE SEAHAWKS at DALLAS COWBOYS 13-12
Altra battuta a vuoto per i Cowboys, che nonostante il rientro di Dez Bryant, 2 prese per 12 yards, continuano a mostrare diversi limiti in attacco, dove, pur confermando la buonissima prestazione della scorsa settimana, Darren McFadden, 114 yds di total offense, non riesce ad incidere sul match, complice un Matt Cassell, 13 su 25 per 97 yards, costantemente imbrigliato dalla difesa avversaria, che chiude ogni spazio e consente a Seattle di chiudere in vantaggio i primi trenta, aperti da un field goal, da 26 yds, di Steven Hauschka.
Allo specialista dei Seahawks risponde Dan Bailey, unico giocatore di Dallas a scrivere il proprio nome sul box score del match, andando a segno con 2 piazzati, da 33 e 35 yards, prima e dopo il touchdown siglato da Luke Wilson, servito da un lancio da 22 yds di Russell Wilson, 19 su 30 per 210 yards; pizzicato da Greg Hardy, il QB ospite non si scompone, e pur non brillando, conduce i suoi alla vittoria, ribaltando il risultato nel drive finale, concluso con un FG, da 24 yds del kicker, che completa l’operazione sorpasso recuperando i texani, passati a condurre ad inizio ultimo quarto con il già citato Bailey, autore di 3 piazzati, da 35, 52 e 27 yards, nel secondo tempo.

GREEN BAY PACKERS at DENVER BRONCOS 10-29
La sfida più attesa della domenica si conclude come meno ci si aspetta, ovvero con i Packers letteralmente dominati in quel di Denver, tra le mura di un Mile Highche risulta totalmente avverso ad Aaron Rodgers, 14 su 22 per 77 yards, e i suoi compagni, capaci di conquistare appena 144 yds sul terreno di gioco; a tenerli in partita, nel primo tempo, ci prova il solo Eddie Lacy, con una corsa da 2 yards che, prima del two minute warning, li riporta sotto, riducendo il solco scavato, in precedenza, da Ronnie Hillman, autore di 2 touchdowns su altrettante corse da 1 yd e 15 yards, e Brandon McManus, a segno su FG da 50 yds.
Sempre su piazzato Green Bay accorcia ulteriormente nel terzo periodo, con Mason Crosby che centra i pali da una distanza di 56 yards, ma il running game dei Broncos risulta ancora determinante, e C.J. Anderson, 14 portate per 101 yds, aumenta il divario con una corsa da 28 yards; nel quarto finale, proseguono le difficoltà degli ospiti, mentre il team guidato da Peyton Manning, 21 su 29 per 340 yds, controlla il match, e lo chiude, questa volta definitivamente, andando ancora a segno con il kicker, calcio da 24 yards, e Malik Jackson, autore della safety che fissa il risultato sul 29 a 10.

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