Ottavo esordio vincente casalingo in altrettante stagioni per i Falcons, che iniziano con il piede giusto la nuova avventura sotto la guida di coach Dan Quinn, arrivato in offseason per risollevare le sorti di una franchigia che ha parecchio talento a disposizione, soprattutto in attacco, ma non è mai riuscita a centrare risultati importanti; tra i tanti, brilla ovviamente quello cristallino di Julio Jones, che dimostra di essersi ampiamente meritato il lauto rinnovo offertogli dalla franchigia della Georgia con una prestazione di altissimo livello, che lo ha portato a chiudere con 141 yards accumulate in 9 ricezioni.

Lo stesso WR di Alabama è il primo a mettere 6 punti sul tabellone, consentendo ad Atlanta di allungare, dopo il vantaggio iniziale targato Matt Bryant, su field goal da 41 yds, con una bella presa su un passaggio da 4 yards del proprio quarterback; una scena che si ripete poco più tardi, in chiusura di un quarto, il secondo, in cui gli Eagles avevano provato a farsi sotto con Cody Parkey, calcio da 39 yards, ma erano stati respinti da un nuovo piazzato, trasformato dalla stessa distanza, del kicker di casa, che anticipa di una ventina di secondi la nuova combo tra Matt Ryan, 24 su 34 per 298 yds, e il numero 11, a segno con una ricezione da 22 yards.

Azione immediatamente successiva all’intercetto messo a segno da William Moore, 9 tackles, che ha fermato Sam Bradford, 36 su 52 per 336 yds, sulle 237 di Phildalphia, arginando nuovamente la tanto temuta up-tempo offense di Chip Kelly; l’ex head coach di Oregon si prende la rivincita in apertura di terzo periodo, quando è Walter Thurmond ad emulare il collega, nonché avversario, e pizzicare l’ovale lanciata dal quarterback di Atlanta, aprendo la strada alla prima meta ospite, realizzata dall’attesissimo DeMarco Murray, che all’esordio ufficiale con la nuova divisa, delude, totalizzando appena 9 yards in 8 portate.

Il leading rusher della passata stagione si consola con la seconda segnatura personale nel primo Monday Night Football giocato con Philadelphia, andando nuovamente a segno prima della fine del quarto, su imbeccata dell’ex QB dei Rams, che lo serve con un lancio da 5 yds; la rimonta del team della Pennsylvania viene poi completata a metà dell’ultimo periodo, quando Ryan Mathews, su corsa da 1 yard, risponde al FG, da 44 yards, di Bryant, e consente ai suoi di passare in vantaggio a otto minuti e mezzo, circa, dal termine della sfida.

Atlanta, che ha tutto il tempo di recuperare il risicatissimo divario, 1 punto, non perde la calma, e nel drive successivo torna a condurre grazie ad un nuovo piazzato del kicker, che centra i pali da 42 yds di distanza; la trasformazione, di fatto, è quella decisiva per l’esito del match, segnato dagl’errori finali di Parkey, che sbaglia un calcio dalle 44 yards, e Braford, intercettato da Ricardo Allen nell’ultimo drive offensivo degli Eagles, che avevano tenuto aperta la partita anche grazie a quanto fatto, all’inizio della stessa, da Kiko Alonso, 6 placcaggi, abile a far sua in endzone, un’ovale diretta a Roddy White, 4 prese per 84 yds.

Positive, per i Falcons, le prove del rookie RB Tevin Coleman, 20 portate per 80 yards, e del LB Paul Worrilow, 13 tackles, mentre per Philadelphia, da segnalare quelle di Jordan Matthews, 10 ricezioni per 102 yds, e, soprattutto, Darren Sproles, uno dei protagonisti del MNF, con 151 yards di total offense accumulate in sessanta minuti di football.

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