Per gentile concessione dell’amico Gianni Cidioli di Endzone.it, ecco i recap dei risultati delle partite NFL in programma la notte scorsa.

BUFFALO BILLS @ CAROLINA PANTHERS 20-18
Buffalo fatica a convertire le opportunità in punti, e su questo si dovrà ancora lavorare, specialmente in considerazione del fatto che Carolina, in questa offseason, ha perso non pochi pezzi. La prima squadra offensiva dei Bills ha raggiunto ben tre volte il territorio di Carolina sui primi tre tentativi, ma ha guadagnato solo tre punti, troppo poco per poter pensare di essere competitivi in stagione regolare. Tuttavia EJ Manuel non pare essere preoccupato, dopo aver lanciato il primo passaggio a quello che dovrebbe diventare il suo big targer, Watkins.
Carolina non ha avuto a disposizione Cam Newton, ma ha avuto a disposizione Benjamin che, dopo i problemi degli scorsi giorni, si è tolto di dosso un po’ di ruggine con una spettacolare ricezione in TD da 32 yard che ha dato il 6-3 ai Panthers, Derek Anderson ha fatto bene il lavoro di sostituto di Newton trovando il bersaglio 5 volte su 7, poi la gara è scivolata verso Buffalo, con una corsa di Anthony Dixon ed un field goal di Carpenter da lunga distanza a tempo scaduto.
Nella ripresa, terzo quarto senza significativi sussulti se non un intercetto ai danni di Tuel, ed ultima frazione decisamente di Carolina con una corsa di Darrin Reaves ed un passaggio profondo ricevuto da Brandon Williams, ma entrambe le segnature sono state affette da una mancata conversione, che ha determinato la vittoria per Buffalo. Carolina perde ma forse è quella più soddisfatta di quello visto in campo.

MIAMI DOLPHINS @ ATLANTA FALCONS 10-16
Luci ed ombre nella gara di Atlanta. Intanto i Falcons tirano un sospiro di sollievo, scacciando l’incubo di una nuova preseason 0-4 che fu prologo della disastrosa annata 2013, dall’altro lato Miami si è tenuta sempre in gioco, giungendo con il rookie quarterback Seth Lobato sulla linea delle 5 yard di Atlanta con meno di 3 minuti prima di provocare un fumble da shotgun, prontamente ricoperto dall’end georgiano Nosa Eguae, che di fatto ha chiuso la partita.
I QB titolari hanno fatto bene il poco lavoro richiestogli: Matt Ryan è parso subito brillante nel condurre Atlanta al touchdown sul primo possesso della squadra, completando un 7-7 per 53 yard. Tannehill è stato altrettanto, se non più preciso con 6-6 per 62 yards, compreso i lancio in touchdown per Brandon Gibson, per il vantaggio ospite 7-0 in apertura di gara.
Dopo un secondo quarto dalle giocate più veloci, chiusosi con un FG per parte per il 10-10, il secondo tempo ha offerto un bel 2-2 del kicker di Atlanta Castillo, ed un lungo drive sul finire, di Lobato, undrafted da Northern Colorado, 14 su 28 per 124 yard non sono prova da buttare per essere il primo passo in NFL.
Non male T.J. Yates, il favorito come backup di Ryan, con 7 su 16 per 123 yard. In spolvero anche due rookie: il running back Devonta Freeman con 10 portate per 50 yard e una ricezione da 57, e Bernard Reedy con due ricezioni per 61 yard.
Il running back Antone Smith invece è incappato nelle decisioni arbitrali che gli hanno negato una corsa da 34 yard nel primo quarto e un TD da 76 nel secondo.
Per Miami da segnalare la prova di Thigpen come punt returner, con un ritorno da 48 yard che ha portato al vantaggio 10-7 di Miami nel secondo quarto.


NEW ORLEANS SAINTS @ ST. LOUIS RAMS 26-24
Pur orfani di Drew Brees, New Orleans si impone a St.Louis grazie soprattutto alle buone prove di Mark Ingram e del rookie Brandin Cooks, e nonostante il sostituto di Brees, Luke McCown, abbia messo nelle mani di St. Louis un intercetto. Grande lavoro della linea offensiva cha ha concluso i 60 minuti senza lasciare nemmeno un sack ai Rams.
Non che St. Louis si sia presentata in perfetta forma, con Bradford a riposo precauzionale e Shaun Hill a lanciare due TD nel primo tempo in sua sostituzione.
New Orleans ha dominato la fase centrale dell’incontro tra il secondo ed il terzo quarto, segnando con una corsa di Khiry Robinson, una di Mark Ingram, una ricezione da 25 yard di Cooks e un Field Goal di Dimke da 37 yard.
St. Louis ha provato a ravvivare l’ultimo quarto dopo un TD di Franklin ad inizio frazione, ma i due errori da lunga distanza (46 yard e 59 yard) di Zuerlein hanno condizionato il risultato finale. Per i Rams non tante notizie positive, a cui si aggiunge la frattura alla caviglia del TE Mason Brodine. Esordi in blu/oro dei due rookie più alti Greg Robinson ed Aaron Donals, e di Michael Sam, che sembra cementare la sua possibilità di entrare nel roster finale.

OAKLAND RAIDERS @ MINNESOTA VIKINGS 6-10
Nella gara di Minneapolis, avara di segnature, ci sono alcune considerazioni piuttosto importanti da fare.
Per quanto riguarda i QB, Matt Cassel ha fatto capire piuttosto bene che vuole fare lo starter, mettendo assieme un 5-6 per 62 yard e portando la squadra sulla linea della yarda, da cui Asiata ha corso per il 7-0.
Schaub ha faticato, con un primo 3&out con due incompleti in apertura, ed altri due 3&out tra il primo ed il secondo quarto. Con il risultato rotondo di 10-0 al primo riposo , grazie ad un field goal di Walsh dalle 30, Minnesota ha continuato con un altro ragazzo molto atteso alla prova come signal caller, Teddy Bridgewater, già autore del drive del field goal. Il prodotto di Louisville è rimasto in campo fino a metà terzo quarto con 6 su 13, prestazione senza punte esaltanti.
Dall’altra parte, le problematiche di segnatura di Oakland sono continuate con lo schieramento di David Carr da Fresno State intercettato sulle 40 avversarie ad inizio secondo quarto e sackato.
Gira e frulla, Oakland è riuscita ad andare a tabellone con una corsa del terzo QB Matt McGloin, apparso solido ed efficace sull’unica corsa di tutta la sua gara, mai messo a terra e mai intercettato.
Per Oakland tanto lavoro, per Minnesota qualche certezza in più in una stagione di decisa ricostruzione.

PHILADELPHIA EAGLES @ CHICAGO BEARS 28-34
Girandola positiva di quarterback al comando dei Bears, Jay Cutler, Jordan Palmer e Jimmy Clausen tutti a TD in una gara ricca di punti e giocate.
Cutler trova Miller sul finire del primo quarto per un primo vantaggio, dopo che la frazione era stata “funestata” da due intercetti subiti dall’aquilotto Foles. Il secondo quarto però è parso in mano agli ospiti, che hanno trovato un gran Matthew Tucker: una corsa dopo l’intercetto subito da Palmer, ed un’altra dopo un drive di Mark Sanchez. Infine uno splendido kick return di Josh Huff (benvenuto in NFL!) da 67 yard.
sull’altro lato, dopo un field goal ed un passaggio in touchdown di Markley a Fuellen, è arrivato lo spettacolare TD da 73 yard di Chris Williams da Jimmy Clausen, lo stesso QB porta Chicago avanti 31-28 con un altro passaggio da 22 yard per Spurlock ed una conversione da due su passaggio per Rosario. Due punt costringono Phila a dare la palla a Chicago, che imbastisce un lunghissimo drive da otto minuti nel quarto quarto, concluso con un Fg di Gould che di fatto chiude la gara. Soddisfazione per gli orsi che vincono nonostante assenze chiave come Jared Allen, Martellus Bennett, Kyle Long e Jordan Mills.


TAMPA BAY BUCCANEERS @ JACKSONVILLE JAGUARS 10-16
La differenza, nella gara tra due squadre in forte rinnovamento, l’ha fatta Dennard Robinson (7 portate, 36 yard e un TD) e le risposte che hanno saputo dare i QB delle due squadre. Sappiamo che si tratta di due team che, in cabina di regia, hanno non pochi dubbi su chi far partire.
Sul lato di Tampa Bay, Josh McCown non ha brillato per nulla, con 2/4, un intercetto e due fumble di cui uno perso, la linea non lo ha certo aiutato, costringendolo in ambasce a lanciare due volte malino ed a beccarsi una tranvata al termine di uno scramble da nove yard. Glennon invece nel secondo tempo ha spinto non poco completando 11 su 19 con un TD che ha riportato la gara in equilibrio sul 10-10.
Per Jacksonville un Bortles solido nel suo debutto di preseason con 117 yard e la conduzione di un drive da field goal in cui spicca una ricezione da 31
yard di Mike Brown.
I due allenatori sono apparsi con stati d’animo un po’ diversi, Gus Bradley è apparso soddisfatto dalle indicazioni che sono arrivati dal suo backup “sulla carta”, mentre Smith ha sottolineato come Tampa Bay non si possa dire ancora pronta, soprattutto nella protezione del QB.

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