BUFFALO BILLS at JACKSONVILLE JAGUARS 31-34
Iniziano bene i Bills nella trasferta londinese, andando in vantaggio nel primo quarto con Dan Carpenter, su field goal da 31 yards, ma nel secondo periodo combinano il patatrac, concedendo 4 segnature in rapida successione ai Jaguars, che firmano il sorpasso già in apertura con un TD su ricezione, da 10 yds, di Allen Robinson; dopo di lui, infatti, Jacksonville, riesce a scavare un solco sfruttando gli errori di E.J. Manuel, 12 su 42 per 298 yards, e del suo attacco, che favoriscono 2 touchdowns avversari, prima su ritorno di fumble, da 6 yds, di Chris Clemons, e poi su interception return, da 26 yards, di Telvin Smith, che anticipa, di poco, la corsa vincente, 28 yds, di T.J. Yeldon, 20 portate per 115 yards, nel drive partito dopo un nuovo pallone pizzicato al QB di Buffalo.
Prima dell’intervallo, questi ultimi riescono ad accorciare le distanze con Robert Woods, presa da 16 yds, e il kicker, piazzato da 38 yards, che si ripete anche in apertura di ultimo quarto, da 26 yds di distanza, dopo un terzo periodo interamente passato a studiarsi; Marcus Easley, su pass da 58 yards del quarterback, e Corey Graham, su ritorno di intercetto da 44 yds, completano l’operazione rimonta, ma prima del two minute finale, Blake Bortles, 13 su 29 per 182 yards, servendo Allen Hurns con un lancio da 31 yds.

TAMPA BAY BUCCANEERS at WASHINGTON REDSKINS 30-31
Partenza decisa di Tampa, che domina il primo tempo del match realizzando 24 punti, inziando con Mike Evans, che riceve un pass da 40 yards di Jameis Winston, 21 su 29 per 297 yds, e Connor Barth, che centra i pali da 22 yards di distanza; sempre la prima scelta da Florida State, firma il suo secondo touchdown della giornata servendo Donteea Dye con un lancio da 7 yds, che anticipa di poco il ritorno di fumble, da 43 yards, di Howard Jones, pronto a sfruttare l’errore dell’attacco avversario, a segno con Kirk Cousins, su run da 8 yds, prima dell’intervallo.
Lo stesso quarterback guida la rimonta nel corso del secondo tempo, iniziando dai 2 TD pass, entrambe da 3 yards, per Ryan Green e Jordan Reed, 11 prese per 72 yds, che riporta sotto i Redskins prima di un nuovo allungo favorito dal kicker dei Bucs, che trasforma da 45 e 21 yards, rispondendo nell’immediato al calcio, da 35 yds, del collega Dustin Hopkins; a ventiquattro secondi dal termine, è però nuovamente il tight end alla terza stagione da Florida, realizza la segnatura decisiva, ricevendo un lancio da 6 yds di Cousins.

ATLANTA FALCONS at TENNESSEE TITANS 10-7
Match non proprio entusiasmante tra Atlanta e Tennessee, con questi ultimi che si portano in vantaggio in apertura di secondo periodo, grazie ad un pass da 19 yards ricevuto da Kendall Wright, confezionato da Zach Mettenberger, 22 su 35 per 187 yds, tornato titolare dopo alcune apparizioni da starter della passata stagione; l’attacco ospite, ottimamente controllato dalla defense dei padroni di casa, riesce a fare capolino sul tabellone solo a pochi minuti dall’intervallo, quando Matt Bryant trasforma il field goal da 22 yards che consente ai suoi di rimanere in partita.
Nel terzo quarto è però Matt Ryan, 22 su 38 per 251 yds, a trovare lo spunto decisivo e farsi perdonare l’intercetto lanciato in precedenza, pescando con un lancio da 8 yards Julio Jones, 9 prese per 92 yds, che porta finalmente avanti i Falcons, abili ad amministrare il vantaggio nel finale e respingere ogni assalto da parte dei Titans, che vedono le loro speranze esaurirsi definitivamente nel loro ultimo drive offensivo, conclusosi con l’intercetto messo a segno da Robenson Therezie.

MINNESOTA VIKINGS at DETROIT LIONS 28-19
Dopo la vittoria della scorsa settimana contro i Bears, i Lions partono alla grande nel match divisionale con i Vikings, andando subito in vantaggio con Calvin Johnson, a segno su pass da 1 yard di Matthew Stafford, 18 su 26 per 256 yds, che concede la replica prima del termine del quarto iniziale, servendo con un lancio da 7 yards Eric Ebron, appena dopo un tentativo di riavvicinamento da parte di Blair Walsh, su FG da 37 yds; il kicker accorcia ulteriormente ad inizio secondo periodo, su calcio da 53 yards, consentendo a Minnesota di rimanere in partita prima di ridurre lo svantaggio in prossimità dell’intervallo, dopo un piazzato da 52 yds di Matt Prater.
Kyle Rudolph, su presa da 1 yard, e Walsh, su calcio da 51 yds, gettano le basi per il sorpasso attuato nel corso del terzo quarto, grazie ad un Stefon Diggs in ottima forma, 6 perse per 108 yards, servito da Teddy Bridgewater, 25 su 35 per 316 yds, e allo specialista da Georgia, su field goal da 35 yards; sfruttandoo l’ottimo lavoro di Adrian Peterson, 19 corse per 98 yds, i Vikes allungano ancora con il K, che trasforma da 22 yards, anticipando l’ultima segnatura di Detroit della partita, su safety da 2 punti realizzata su un errore del punter Jeff Locke.

NEW ORLEANS SAINTS at INDIANAPOLIS COLTS 27-21
Inizio lento dei Colts, che come spesso accaduto quest’anno sono costretti ad inseguire gli avversari alla ricerca di improbabili rimonte, questa volta a causa di una prestazione a due facce di Andrew Luck, 23 su 44 per 333 yards, che si fa intercettare per 2 volte, da Stephone Anthony e Kyle Wilson, nel corso del primo tempo, e facilita la fuga dei Saints, a segno in 2 occasioni, su run da 1 e 6 yds, con Khiry Robinson, e con Michael Hoomanawanui, servito da un pass da 16 yards di Drew Brees.
Anche lui pizzicato da Vontae Davis nel secondo periodo, riesce comunque guidare molto bene l’attacco di New Orleans, 28 completi su 44 tentativi per 255 yds, consentendo ai suoi di allungare grazie ad una corsa, da 1 yard, di uno scatenato Marc Ingram, 14 portate per 143 yds, in apertura di terzo quarto; laisegnatura ospite risveglia improvvisamente Indianapolis e il suo numero 12, che in meno di tre minuti riporta i padroni casa in partita, servendo 2 touchdown pass, da 87 e 46 yards, a T.Y. Hilton, e aprendo ad una comeback che avrebbe dell’incredibile.
Purtroppo, nei quindici finali, il team della Louisiana amministra bene, e concede una nuova meta solo in prossimità del two minute warning a Donte Moncrief, su presa da 8 yds; sull’onside kick successivo, infatti, Indy non riesce a recuperare il pallone, e nonostante la buona pressione della defense, basta la decisiva ricezione di Marques Colston, su un terzo down, per consegnare la vittoria ai Saints.

PITTSBURGH STEELERS at KANSAS CITY CHIEFS 13-23
Si sfidano solo con i kicker Steelers e Chiefs nel corso del primo tempo, guidato dai padroni di casa che aprono e chiudono con Cairo Santos, uno dei cecchini migliori di questo inizio di stagione, capace di trasformare 3 field goal, da 30, 22 e 27 yards, nei primi trenta minuti di gioco; a lui, come anticipato, risponde il solo Chris Boswell, che con un piazzato da 24 yds di distanza tiene in partita gli ospiti, allontanati ulteriormente verso la fine del terzo periodo, quando arriva il primo TD della partita, siglato, su corsa da 1 yard, da Chacandrick West, 22 portate per 110 yds.
Nel drive immediatamente successivo, è Martavis Bryant, su ricezione da 19 yards, a ristabilire le distanze, che si riducono ulteriormente in apertura del quarto finale, quando il K di Pittsburgh centra i pali con un calcio da 36 yds; arrivati ad un passo dall’aggancio, i ragazzi di coach Tomlin si fanno però nuovamente allontanare da Chris Conley, rookie receiver servito da un lancio da 6 yards si Alex Smith, 21 su 32 per 251 yds, e non riescono più a rientrare a causa di un nuovo errore di Landry Jones, 16 su 29 per 209 yards, che dopo 2 intercetti, messi as segno da Derrick Johnson e Eric Berry, subisce un sacks, da parte di Tamba Hali, e perde il pallone nella metà campo di Kansas City, cui non resta altro da fare che gestire il cronometro fino alla fine del match.

CLEVELAND BROWNS at ST. LOUIS RAMS 6-24
Pagano i tanti errori offensivi i Browns, che iniziano con il piede decisamente sbagliato la trasferta di St.Louis, perdendo una palla sanguinosa sulle proprie 20 yards, prontamente riportata in endzone da Rodney McLeod, che inaugura un vero e proprio banchetto per la difesa dei Rams, pronta a causare un nuovo fumble nel drive immediatamente successivo e favorire un nuovo allungo della offense con Greg Zuerlein, su calcio da 39 yds.
Rifattiasi sotto con Travis Coons, field goal da 25 e 44 yards, Cleveland viene definitivamente distanziata negl’ultimi due quarti, quando sale in cattedra il rookie runningback Todd Gurley, 19 portate per 128 yds, a segno con 2 corse, da 1 e 16 yards; tra i grandissimi protagonisti del match, Mark Barron, leader, con 16 tackles, di una defense che ha dominato in lungo e in largo, causando altri 2 fumbles, recuperati da Nick Farley e Eugene Sims, e chiudendo ogni spazio a Josh McCown, che ha lanciato 270 yards prima di lasciare posto, causa infortunio, nel finale a Johhny Manziel.

HOUSTON TEXANS at MIAMI DOLPHINS 26-44
Fuochi d’artificio in quel di Miami, dove i padroni di casa chiudono ogni discorso già nel primo tempo, ampiamente dominato dal team affidato a Dan Campell, head coach ad interim che ha cambiato completamente volto ai Dolphins, a segno in 6 occasioni nei primi trenta minuti di football, aperti da una ricezione da 53 yards di Rishard Matthews; ad imbeccarlo un Ryan Tannehill, 18 su 19 per 282 yds, in splendida forma, capace di lanciare altri 3 TD pass in meno di otto minuti, servendo Jarvis Landry, prese da 50 e 10 yards, e Lamar Miller, rec. da 54 yds, che concede il bis, su run da 85 yards, prima del two minute warning.
In mezzo alle 2 mete del runningback, fa capolino sul box score anche il reparto difensivo, a segno con un ritorno da intercetto, 23 yds, di Rashad Jones, che contribuisce a mettere al sicuro il risultato, consentendo ai Phins di limitarsi a controllare le operazioni nei rimanenti quarti; sotto di 41 punti, i Texans riescono infatti a trovare più spazio, e cercano di salvare l’onore affidandosi al talento di Arian Foster, che prima di uscire di scena per infortunio, rottura del legamento crociato anteriore che lo costringerà a saltare il resto della stagione, realizza 2 touchdowns, su ricezione da 7 yards e su corsa da 2 yds.
Risvegliato dalle giocate del runningback, l’attacco di Houston accorcia ulteriormente nell’ultimo periodo, quando Brian Hoyer, 23 su 49 per 273 yards, serve altri 2 TD pass, da 27 e 5 yds, a Nate Washington, che chiude da leading receiver degli ospiti, con 9 prese per 127 yards; in mezzo alle realizzazioni dell’ex Titans, il field goal, da 53 yds, di Andrew Franks, che fissa il punteggio sul 44 a 26 finale.

NEW YORK JETS at NEW ENGLAND PATRIOTS 23-30
Partita combattuta tra le due franchigie della AFC Est, con i Patriots che inaugurano per primi il box score grazie ad un field goal, da 38 yards, di Stephen Gostkowski, al quale, poco dopo, risponde il collega Nick Folk, a segno con un piazzato da 20 yds; nel secondo periodo, Jeremy Kerley, presa da 5 yards, porta avanti i Jets, che vengono raggiunti più tardi dai padroni di casa, entrati in endzone con una quarterback snake di Tom Brady, 34 su 54 per 355 yards.
A cavallo dell’halftime è ancora il kicker di New England ad incidere sul parziale, trasformando 2 calci da 46 e 24 yds che riportano momentaneamente avanti i suoi, prima del nuovo vantaggio ospite firmato da Chris Ivory, su pass, da 9 yards, di Ryan Fitzpatrick, 22 su 39 per 295 yds; alla meta del +1, segue il FG, da 30 yards, di Folk, unico giocatore di Jets a segnare nel quarto finale, chiuso proprio da un suo piazzato, da 55 yds, a diciotto secondi dal termine; prima, però, i padroni di casa avevano ribaltato ancora una volta il parziale, realizzando altri 2 touchdown con Danny Amendola e Rob Grokowski, su ricezioni, rispettivamente, di 8 e 15 yards.

OAKLAND RAIDERS at SAN DIEGO CHARGERS 37-29
Pessimo inizio di giornata per Philip Rivers, 38 su 58 per 336 yards, che si fa intercettare per 2 volte, da Malcom Smith e D.J. Hayden, consentendo ai Riders di prendere il largo nel primo tempo, chiuso con un vantaggio di 27 punti, 30 a 6, dagli ospiti, a segno con Latavius Murray, corsa da 1 yd, e i rookie Clive Walford, presa da 23 yards, e Amari Cooper, ricezione da 52 yds, entrambi serviti da Derek Carr, 24 su 31 per 289 yards; nel mezzo 3 field goal di Sebastian Janikowski, da 29, 32 e 31 yds, utili a tenere a debita distanza San Diego, in grado di entrare sul tabellone solo grazie ai calci, da 40 e 44 yards, di Josh Lambo.
Trend che tiene banco anche nel terzo periodo, in cui va ancora segno Oakland con una rec. da 25 yds di Michael Crabtree, che, di fatto, risulta decisiva al termine del match; nel quarto finale arriva infatti l’attesissima reazione ospite, con Lardarius Green e Danny Woodhead grandissimi protagonisti. Il primo, dopo la ricezione da 31 yards che scuote i padroni di casa, aiuta il proprio quarterback a trasformare 2 conversioni da 2 punti, il secondo, tiene viva la speranza dei Chargers fino al termine, riportandoli ad 8 punti di distanza con 2 TD, su ricezione da 8 e 6 yds, messi a segno; purtroppo, però, il successivo onside kick, finisce nelle mani del tight end avversario Mychal Rivera, che chiude la sfida divisionale accontentandosi di proteggere l’ovale.

DALLAS COWBOYS at NEW YORK GIANTS 20-27
Match combattuto Cowboys e Giants, con i primi che chiudono in vantaggio il primo tempo grazie ai field goal, da 30 e 48 yards, trasformati da Dan Bailey, e al touchdown, su corsa da 1 yd, del redivivo Darren McFadden, 29 portate per 152 yards; a questi rispondono i padroni di casa con una run, da 15 yds, di Orleans Darwa, e un piazzato, da 47 yards, di Josh Brown, che riduce le distanze a poco più di un minuto dall’intervallo.
Al rientro in campo, il pessimo terzo quarto di Matt Cassell, 17 su 27 per 227 yds, costa di fatto la partita a Dallas, che viene raggiunta e superata da New York, abile a ribaltare il parziale con la sua defense, che prima realizza il TD del sorpasso, su interception return da 38 yards di Dominique Rodgers-Cromartie, e poi pizzica altri 2 palloni, con lo stesso CB e con Brandon Meriweahter, al quarterback avversario; quest’ultimo, dopo un calcio da 34 yds del già citato Brown, incredibilmente, si riscatta nel quarto finale, servendo a Devin Street il lancio, da 25 yards, che vale il momentaneo pareggio prima del vantaggio decisivo dei newyorkesi, realizzato da Dwayne Harris, che consuma la più classica delle vendette da ex ritornando in endzone, con una volata da 100 yds, il successivo kickoff.

PHILADELPHIA EAGLES at CAROLINA PATNHERS 16-27
La difesa dei Panthers, guidata da uno straordinario Kawann Shorts, un vero e proprio incubo per Sam Bradford, 24 su 46 per 205 yards, per l’intera durata del match, nel corso del quale lo ha sackato in 3 occasioni, favorisce la sesta vittoria stagionale del team guidato da coach Rivera, passato in vantaggio già nel corso del quarto d’apertura con Mike Tolbert, su corsa da 2 yds; al runner risponde Caleb Sturgis, su field goal da 52 yards, che prova a ripetersi prima dell’intervallo da una distanza di 29 yds, con il quale prova a tenere in partita Philadelphia, nel frattempo distanziata nuovamente da Cam Newton, su run da 2 yards.
Il quarterback rimedia parzialmente ai suoi errori, 14 su 24 per 197 yds e 3 intercetti, servendo a Tolbert il TD pass, da 2 yards che consente a Carolina di allungare prima del tentativo di rimonta messo in piedi dagli Eagles, pronti a rifarsi sotto con Ryan Mathews, su corsa da 63 yds, e con un piazzato, da 24 yards, del kicker; nel quarto finale, dopo un calcio da 50 yds fallito da quest’ultimo, sono però i padroni di casa a mantenere il comando delle operazioni e chiudere ogni discorso relativo alla vittoria, realizzando i FG decisivi con Graham Gano, abile a centrare i pali da 35 e 29 yards di distanza.

One thought on “NFL Week 7: risultati e recap

  1. Partita combattuta ma grazie a Brady la portiamo a casa. Certo in difesa siamo stati inguardabili… Speriamo nel recupero graduale degli infortunati.
    Go Pats!

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