Semplicemente perfetto, Aaron Rodgers, 24 passaggi completati su 35 per 333 yards, non perde occasione per mostrare la sua grandezza, ed ancora una volta si conferma decisivo per consentire ai suoi Packers di raggiungere la vittoria, sezionando a dovere la difes dei Chiefs, strapazzata già 2 volte nel quarto d’apertura, con i lanci in endzone, da 8 e 3 yds, per Ty Montgomery e Randall Cobb.
Nel secondo quarto, Jamaal Charles, 11 portate per 49 yards, prova a riportare sotto Kansas City con una corsa da 9 yds, ma i padroni di casa incrementano nuovamente il divario con un field goal, da 44 yards, di Mason Crosby, e un TD su ricezione di James Jones, su pass da 27 yds del numero 12.
Non cambia il trend al rientro in campo dopo l’intervallo, con l’attacco di Green Bay che firma un altro touchdown sull’asse Rodgers-Randall Cobb, lancio da 4 yards, e la franchigia del Missouri che lo riporta a tre segnature di distanza grazie ad Alex Smith, 24 su 40 per 290 yds, che pesca Jeremy Maclin, 8 rec. per 141 yards, con un pass da 5 yds.
Il quarterback ospite riscatta così l’intercetto subito in precedenza da Sam Shields, ma a gioire è ancora il collega, che serve per la terza volta il receiver da Kentucky, autore di una meta da 4 yds ed una prestazione da 7 ricezioni completate per 91 yards totali; a chiudere il match e fissare il risultato finale sul 38 a 28 nuovamente Charles, che finalizza due buoni drive del team allenato da Andy Reid segnando altrettanti TD, su corse da 4 e 7 yds.
Celebrata così, a fine partite, la prova sublime di Rodgers da coach Mike McCarthy: “Aaron è un giocatore fenomenale, io continuo a dirlo; la sua capacità di raccogliere ed elaborare informazioni sulle difese avversarie è la migliore che abbia visto in giro“, e mentre al Lambeau Field si festeggia, i Packers rimangono imbattuti e volano sul 3-0.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…