La quarta giornata di prove in vista della 500 Miglia di Indianapolis ha visto un nuovo volo, dopo quello di ieri di Helio Castroneves. Questa volta coinvolto Josef Newgarden, che ha perso il controllo della vettura in curva 1 finendo a muro e poi in aria. Nessun danno per il pilota. La Chevrolet aveva invitato in giornata tutte le proprie squadre a rimuovere l’aletta presente sul muso in quanto ritenuta una parziale responsabile dell’incidente di ieri di Castroneves. La soluzione non sembra comunque aver dato i suoi frutti, o comunque non sembra essere quella la fonte del problema, visto l’incidente analogo di Newgarden.
Per quanto riguarda i tempi, la Chevrolet domina la classifica anche se Carlos Munoz riesce nuovamente ad infilarsi nelle parti alte, facendo segnare questa volta il secondo tempo. Il più veloce è stato Simon Pagenaud alla media di 228.793 mph. Alle loro spalle poi altri sei piloti Chevrolet: Sage Karam, Scott Dixon, Tony Kanaan, Juan Pablo Montoya, Ed Carpenter e Sebastien Bourdais; il secondo degli Honda è Marco Andretti, che precede Charlie Kimball che completa la top 10. Pagenaud è stato anche il più veloce nei giri senza scia, girando alla media di 227.628 mph, davanti a Dixon, Will Power (invece tredicesimo nella generale), Kanaan e Montoya.
Da segnalare Takuma Sato e Graham Rahal, che hanno montato un’ala posteriore con alcuni particolari differenti rispetto agli altri motori Honda, traendone subito un certo miglioramento nelle loro prestazioni, visto che hanno ottenuto due delle tre migliori prestazioni nei giri senza scia tra tutti i motorizzati giapponesi. Anche la Chevrolet ha apportato alcune modifiche, in particolare nella parte posteriore delle fiancate, che sono state utilizzate da quasi tutti i piloti, con l’eccezione di Ed Carpenter.
Il Dale Coyne Racing ha fatto esordire sulla propria vettura Tristan Vautier, che dovrà qualificare la macchina al posto di James Davison, durante il weekend di qualifiche sarà impegnato nel Pirelli World Challenge Series, dove è pilota ufficiale Nissan. Primi giri anche per Buddy Lazier.
Da domani, per il Fast Friday e poi per i due giorni di qualifiche, verrà poi permesso di alzare il boost del turbo, come già accaduto negli ultimi tre anni.
Sono un grande appassionato di sport americani, in special modo di basket NBA e football NFL, ma soprattutto di automobilismo. Considero la IndyCar la migliore categoria al mondo per spettacolo, sportività e completezza dei piloti. Ho assistito di persona alla 500 Miglia di Indianapolis 2008, uno spettacolo indescrivibile.