Gara a senso unico per quanto riguarda la prima posizione. Will Power scatta perfettamente dalla pole position e resta in testa sostanzialmente per tutta la durata della corsa. Al via si verifica l’unica caution della giornata, a causa di due diversi contatti: davanti Helio Castroneves tampona Scott Dixon, rovinando il suo musetto e mandando il neozelandese in testacoda; più indietro, Josef Newgarden viene a sua volta toccato da James Hinchcliffe mentre Jack Hawksworth anch’egli in testacoda per evitare Dixon. Ancora una grandissima prestazione per Graham Rahal, autore di una tattica perfetta e capace di risalire dal 17° posto in griglia fino al secondo sotto la bandiera a scacchi. Risultato ancora più significativo se si considera il disastro dei motori Honda, lontanissimi nelle prestazione rispetto agli Chevrolet, se si eccettua appunto Rahal. Podio completato da Montoya, mentre delusione per Simon Pagenaud, a lungo secondo prima di essere fermato da un problema tecnico. Top 5 completata da Sebastian Bourdais e Charlie Kimball. Da segnalare l’ottavo posto di Stefano Coletti, al miglior risultato in carriera. Gara sfortunata per Luca Filippi, quarto nella prime fasi di gara prima di essere rallentato da un problema all’ala anteriore e scivolato fino al 14° posto finale. In classifica Montoya mantiene la leadership a quota 171 punti, 5 più di Power e 10 più di Castroneves.
Indy Lights: in Gara 1 prima vittoria stagionale per Jack Harvey (Schmidt Peterson Motorsports), che si impone in gara 1 davanti a Sean Rayhall (8Star Motorsports ) ed Ed Jones (Carlin). In Gara 2 arriva invece il primo successo in carriera per Rayhall, capace di resistere per tutta la gara agli attacchi d Harvey, che aveva superato al via. Il pilota inglese è poi rimasto a piedi all’ultimo giro, scivolando al quinto posto e lasciando il podio al compagno di squadra RC Enerson e a Max Chilton (Carlin). In campionato Jones riconquista la leadership a quota 166 punti, quattro in più di Harvey.
Sono un grande appassionato di sport americani, in special modo di basket NBA e football NFL, ma soprattutto di automobilismo. Considero la IndyCar la migliore categoria al mondo per spettacolo, sportività e completezza dei piloti. Ho assistito di persona alla 500 Miglia di Indianapolis 2008, uno spettacolo indescrivibile.