SACRAMENTO KINGS – BOSTON CELTICS   84  –  106

I Celtics tornano alla vittoria e lo fanno davanti al proprio pubblico, al TD Garden, sfoderando una buona prestazione di squadra. Boston fa girare bene la palla e totalizza ben 32 assist, con Sullinger top-scorer con 20 punti,seguito dai 15 di Olynyk in uscita dalla panchina e dai 10 più 11 assist di Evan Turner.

I Kings a differenza dei padroni di casa hanno una pessima serata al tiro e gli assist a fine partita saranno solo 12. Le due stelle Rudy Gay e DeMarcus Cousins tirano 9-38 dal campo e nel quarto quarto il centro della nazionale Usa verrà espulso dopo aver strattonato e spinto a terra Marcus Smart. Speriamo che questi sprazzi del vecchio Cousins non riemergano più.

MIAMI HEAT – INDIANA PACERS   95  –  106 

Gli Heat non stanno attraversando un gran momento di forma e lo dimostrano cadendo alla Bankers Life FieldHouse per mano dei Pacers. Dopo un primo tempo che vede Miami avanti di nove lunghezze, Indiana gioca un grande terzo quarto e chiude la pratica nel quarto periodo.

Indiana tira con più del 50% da 3 grazie alle prestazioni di CJ Miles(5-10 per lui dall’arco e 25 punti),a cui si aggiungono i 20 punti di George Hill e la doppia doppia di Roy Hibbert (10+10). Miami tira con buone percentuali ma a fare la differenza oltre al tiro da 3 punti è il maggior numero di viaggi in lunetta dei Pacers(30 rispetto ai 18 di Miami). Bosh segna 18 punti mentre Wade 20.

NEW YORK KNICKS – LOS ANGELES CLIPPERS   78  –  99

I Clippers battono con estrema facilità i Knicks allo Staples nonostante prestazioni non brillantissime come al solito da parte di Paul e Griffin. Los Angeles manda sei giocatori in doppia cifra con Redick che segna 20 punti (4-8 da 3), Griffin che rischia di realizzare una tripla doppia pur non tirando bene (13 punti,7 rimbalzi e 11 assist) e Crawford che da sempre il suo contributo uscendo dalla panchina (13 punti).

L’unico giocatore a superare i 10 punti in casa Knicks è Anthony con 19. Andrea Bargnani dopo quasi un anno di assenza firma 9 punti con 4 rimbalzi e due assist in 20 minuti di gioco.

CHARLOTTE HORNETS – HOUSTON ROCKETS   83  –  102

Houston infligge a Charlotte la quarta sconfitta consecutiva e torna alla vittoria al Toyota Center. James Harden sfodera una prestazione da MVP firmando 36 punti con 7 rimbalzi e 6 assist e 12- 19  dal campo con 8 triple mandate a bersaglio.

Contribuiscono alla causa dei Rockets anche Howard con una prestazione non ottimale da 11 punti e 8 rimbalzi ma 6 palle perse e Beverley con 14 punti. Gli Hornets,senza Al Jefferson, costretto a stare fuori per 4 settimane a causa di un problema all’inguine,dopo un primo tempo giocato alla pari crollano nella seconda frazione. Kidd-Gilchrist e Henderson segano entrambi 16 punti mentre Kemba Walker segna 12 punti ma con 4-11.

MILWAUKEE BUCKS – CLEVELAND CAVALIERS   96  –  80

Cleveland cade ancora alla Quicken Loans, dovendo arrendersi ai Bucks: è la terza sconfitta consecutiva. Ancora senza LeBron e Marion e questa volta pure senza Kevin Love, i Cavs tirano con solo il 34% dal campo e il 25% da 3.

Kyrie Irving segna 25 punti conditi da 5 rimbalzi e 4 assist ma il suo 9-23 dal campo insieme alle non felici percentuali di tiratori come Miller e Harris pesa sul risultato finale. I Bucks si dimostrano sempre più squadra rivelazione,con un Brandon Knight da 26 punti, un Antetokoumpo da 14 punti, 8 rimbalzi e 5 assist e un OJ Mayo che segna 15 punti uscendo dalla panchina. Milwaukee conferma il sesto posto ad Est che significa playoffs,avvicinando proprio i Cavs.

NEW ORLEANS PELICANS – SAN ANTONIO SPURS    93  –  95

Gli Spurs invertono la tendenza che li vedeva sempre sconfitti nelle partite decise all’overtime,sconfiggendo i Pelicans all’at&t Center. Il protagonista di questo match è Tim Duncan: il match viene giocato punto a punto e sotto 82-80 Tim segna il canestro che vale il pareggio.

L’ultimo possesso viene giocato dai Pelicans che segnano con una schiacciata del solito Davis (21+12) dopo un tiro sbagliato di Tyreke Evans. Con 7 decimi rimasti sul cronometro,gli Spurs giocano un alley-oop per il caraibico che incredibilmente riesce a depositare il pallone nel canestro con un tocco insperato.

Nell’OT la partita viene vinta dagli Spurs,grazie a un passaggio poetico sempre di Duncan per Ginobili che indirizza il match. La leggenda degli speroni realizza l’ennesima doppia-doppia (16+10) che gli permette di superare Walt Bellamy al decimo posto nella classifica all-time dei rimbalzi. Per i padroni di casa il migliore oltre a Tim è Manu Ginobili con 26 punti. Belinelli ne mette a segno 10.

PHOENIX SUNS – OKLAHOMA CITY THUNDER   134  –  137

Giocare senza Kevin Durant è una cosa,giocare con lui in campo è un altra cosa. Lo sapevamo già, ma stasera ne abbiamo avuto un ulteriore dimostrazione.

In una partita incredibile (128-128 a fine regolamentari!),chiusa poi all’OT, Kevin Durant segna 44 punti con 10 rimbalzi e 7 assist, dopo aver mancato sei partite di fila. Durant e Westbrook però quest’anno non riescono proprio a giocare assieme sul parquet: il play dei Thunder ha giocato solo 17 minuti (con 20 punti!) perchè ha rimediato un espulsione dopo essersi strattonato con Alex Len e aver battibeccato con la panchina dei Suns. Il backcourt della squadra dell’Arizona Dragic-Bledsoe combina per 50 punti a cui si aggiungono i 25 di Markieff Morris.

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