Pulizie natalizie in quel di Chicago, dove in un sol colpo sono stati licenziati il GM Phil Emery, il capo allenatore Marc Trestman, e l’offensive coordinator Adam Kromer, che in lacrime, al termine della partita che ha chiuso la stagione 2014 dei Bears, contro Minnesota, ha ammesso di essere la gola profonda che aveva svelato ai media i problemi tra Jay Cutler, la squadra e alcuni membri del coaching staff.
Una brutta parentesi, che oltre ad aumentare le difficoltà di gestione del team in quest’ultimo anno, ha svelato retroscena che solitamente dovrebbero rimanere ben chiusi tra le mura della locker room, violata proprio dai segreti svelati dall’ormai ex allenatore dell’attacco, messo alla porta principalmente per questo motivo.
Colpe ben diverse invece quelle imputate a Emery, al quale viene addebitata una cattiva gestione del team e la scelta scellerata di aver licenziato l’ex HC Lowie Smith al termine di una stagione comunque vincente, e a coach Trestman, che ha comunque dovuto far fronte, nel suo mandato, alla complicata ricostruzione di una defense rimasta improvvisamente orfana di un mostro sacro del calibro di Brian Urlacher.
Per i successori, si attendono news nei prossimi giorni, anche se i nomi più gettonati, almeno per quanto riguarda la posizione di capo allenatore, paiono essere quelli di Mike Singletary, che nei Bears ha già servito come linebacker dal 1981 al 1992, e Mike Shannahan, che pare aver paventato un certo gradimento nel tornare ad allenare Jay Cutler, quarterback che aveva scelto personalmente al Draft quando guidava i Broncos e che ha rinnovato con la franchigia della Windy City, nel gennaio di quest’anno, fino al 2020.
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Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…